venerdì 23 novembre 2018

L' Onnipotente ha parlato! (Amos 3:8)


Tre "profeti" di Dio ebbero una straordinaria "visione" della Sua "gloria" celeste, e in ogni caso servì a rafforzarli nell'incarico affidato. Sto parlando del profeta Isaia, del profeta Ezechiele e dell'apostolo Giovanni. Anche oggi Dio ci mostra la Sua "gloria" e faremmo bene a prestare attenzione alle Sue profezie per il nostro futuro. Consideriamo prima in cosa consiste la Sua "gloria" e poi vedremo cosa significa per noi oggi. 

La "visione" più spettacolare della "gloria" di Dio probabilmente la ebbe il profeta Ezechiele. Egli stesso racconta: "Io guardai, ed ecco venire dal settentrione un vento tempestoso, un grossa nuvola con un fuoco folgorante e uno splendore intorno ad essa; nel centro vi era come un bagliore di metallo fuso in mezzo al fuoco". Poi vide "quattro esseri viventi" splendenti come il fuoco, dall'aspetto simile a uomini e animali, dotati di sei ali ciascuno, che si muovevano in tutte le direzioni alla velocità della luce. Al di sopra di questi gli apparve l' "immagine della gloria del Signore (YHWH)": Dio seduto su una specie di trono avvolto come da "un bagliore di metallo, come del fuoco", simile a un arcobaleno (Ezechiele 1:4-28). Anche l'apostolo Giovanni vide quattro "creature viventi" (Apocalisse 4:1-8). Dalla "visione" parallela del profeta Isaia, e da un'altra simile che ebbe in seguito lo stesso Ezechiele, comprendiamo che si trattava di "angeli" che si trovano alla presenza di Dio (Isaia 6:1,2; Ezechiele 10:22). Cosa fanno davanti a Dio? Sia Isaia che Giovanni li videro proclamare la "santità" di Dio. Si dicono l'un l'altro: "Santo, santo, santo è il Signore (YHWH) degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!" (Ezechiele 6:3; Apocalisse 4:8). 

Nella Bibbia la "santità" è la condizione di chi, o di ciò che, è "santo", ovvero "esclusivo", "puro", senza peccato o imperfezione. È anche sinonimo di "eccellenza" e "purezza". Certamente il "santo" in assoluto, colui che è senza difetto ed è infinitamente superiore a tutto e a tutti, è solo Dio, il Creatore dell'Universo (Deuteronomio 32:4; Salmo 83:18; Apocalisse 4:11).

Non sorprende se anche un fedele servitore di Dio, Isaia, si sentisse indegno al cospetto della "santità" di Dio. Si rendeva conto della condizione peccaminosa sua e del popolo ebraico. Ma Dio lo purificò dal suo peccato, rendendolo idoneo a trasmettere la Sua parola di condanna al popolo (Isaia 6:5-9). Anche Ezechiele ricevette un incarico simile. Avrebbero dovuto annunciare il giudizio di Dio contro quei ribelli, senza temerli, perché a mandarli era Lui, l'Onnipotente. Quei profeti accettarono di buon grado l'incarico e proclamarono la Parola di Dio (Isaia 6:8-12; Ezechiele 2:1-9;3:1-11).

Dio non è cambiato. Ci viene ricordato 'che era, che è e che viene" (Apocalisse 4:8). Proprio come appare nella "visione" di Ezechiele, è "dinamico", nel tempo e nello spazio, per adempiere la Sua volontà (Ezechiele 1:12,20). Riconosciamo anche noi la "santità" di Dio? Ammettiamo di essere imperfetti e peccatori? Se vogliamo essere impiegati da Dio per il Suo servizio, anche noi dobbiamo essere "santi", non perfetti, ma "purificati" dalle pratiche e dalle abitudini contrarie alla volontà di Dio (Isaia 52:11; 1 Corinti 6:9-11; 1 Pietro 1:14-16).

Dio, "il Santo d'Israele", ricorda ancora oggi agli ebrei che, se vogliono riottenere la Sua approvazione, devono anche loro "santificarsi", pentendosi dei loro peccati e abbandonando la loro condotta disubbidiente, di cui abbiamo parlato in alcuni post precedenti (Isaia 48:17-20). Questo "messaggio" di avvertimento deve risuonare, dice Dio, "finché le città (d'Israele) siano devastate, senza abitanti, non vi sia più nessuno nelle case, e il paese sia ridotto in desolazione". Siete "usciti" da "Babilonia"? Vi siete allontanati dalla "zona di pericolo", come comandò di fare Gesù? Questo è il momento di agire, prima che sia troppo tardi! (Isaia 6:11; Apocalisse 18:4; Matteo 24:15-18).

Ricordate che subito dopo aver acclamato la "santità" di Dio, gli angeli dicevano che "tutta la terra è piena della sua gloria" (Isaia 6:3). Quando avverrà questo? Il profeta Abacuc mette in relazione questo avvenimento con la "venuta" di Dio per eseguire il Suo giudizio sul mondo (Abacuc 3:3-13). In quell'occasione Dio 'si santificherà', nel senso che tutti sapranno che è l'unico vero Dio, l'Onnipotente (Ezechiele 38:21-23). Allora, per ben tre volte, per così dire, sarà evidente la Sua "santità" (Ezechiele 6:3).
 
La Gerusalemme restaurata, la "nuova Gerusalemme", sarà una città "santa", come adornata di pietre preziose, non più macchiata dal peccato come oggi. I suoi "abitanti" saranno i "santi" che faranno parte del regno del Cristo. Nessun "impuro", o peccatore impenitente, potrà entrarvi (Isaia 52:1; Apocalisse 21:10-26; 22:1-5, 14,15). Quando il Messia verrà a giudicare il mondo, "manderà i suoi angeli, che raccoglieranno fuori dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l'iniquità" (Matteo 13:40,41). Naturalmente, la "terra promessa" non sarà abitata solo dai "santi" regnanti. Anticamente tutto il "popolo" di Dio, che comprendeva sia gli ebrei che i non ebrei associati, doveva mostrarsi "santo", ubbidendo alle Sue leggi (Levitico 19:2). Anche oggi Dio richiede ubbidienza a tutti i Suoi adoratori indipendentemente dalla nazionalità. E a tutti loro permetterà infine di ''ereditare" una parte nel Suo regno. È profetizzato che anche i non "sacerdoti", anche coloro i quali non dovranno essere re-sacerdoti del Regno di Dio, avranno il loro "pezzo" di "terra promessa". "Beati i mansueti", disse Gesù, senza specificare la nazionalità, "perché erediteranno la terra" (Matteo 25:32-34; Apocalisse 7:9,16,17; Ezechiele 48; Matteo 5:5). 

L'Onnipotente Dio ha già parlato, esprimendo il Suo giudizio contro l'infedele Gerusalemme. "Essi non sanno fare ciò che è retto", dice il Signore (YHWH); "accumulano nei loro palazzi i frutti della loro violenza e della loro rapina". Perciò così dice il Signore, DIO: "Ecco, il nemico è tutt'attorno al paese; egli abbatterà la tua forza e i tuoi palazzi saranno saccheggiati" (Amos 3:10,11). Prestiamo attenzione alle profezie di Dio, che "verrà" presto a eseguire il Suo giudizio! 'Come il Santo che ci ha chiamati, diveniamo anche noi santi in tutta la nostra condotta' (1 Pietro 1:15).

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