Quando
apprendo dalle profezie bibliche dell'imminente distruzione di
"Gerusalemme", non posso far a meno di pregare Dio di risparmiare il
maggior numero di persone, di far giungere l'avvertimento a quanti più
israeliani possibile, in modo che possano agire in tempo per salvare sé
stessi e le loro famiglie. Provo compassione per loro, perché sono
"dispersi come pecore senza pastore" (Matteo 9:36).
Capita
anche a voi di sentirvi "stanchi e affaticati", a volte "smarriti", di
non sapere come comportarvi, magari davanti a situazioni inaspettate? In
tal caso, non vi preoccupate. Dio, come un buon "pastore", sta andando
alla ricerca delle "pecore smarrite della casa d'Israele", per fornire
loro il "nutrimento" e la "guida" di cui hanno bisogno, soprattutto in
vista del Suo prossimo "giorno" di giudizio. Era profetizzato che l'
"Iddio d'Israele" avrebbe 'pasciuto' le Sue "pecore" in concomitanza con
la "restaurazione" di "Gerusalemme", e in particolare durante il regno
messianico di Gesù, "Il capo pastore".
《Infatti
così dice il Signore, Dio: "Eccomi! Io stesso mi prenderò cura delle
mie pecore e andrò in cerca di loro. ... Porrò sopra di esse un solo
pastore che le pascolerà: il mio servo Davide (Gesù Cristo, il
"legittimo" discendente del re Davide)". Possiamo quindi pregare con
fiducia a favore delle Sue "pecore": "Porgi orecchio, o Pastore
d'Israele, che guidi Giuseppe come un gregge; o tu che siedi fra i
cherubini, fa' risplendere la tua gloria! Davanti a Efraim, a Beniamino e
a Manasse (le "tribù" d'Israele), risveglia la tua Potenza e vieni a
salvarci! ... Signore (YHWH), Dio degli eserciti, ristoraci, fa'
risplendere il tuo volto e saremo salvi" (Ezechiele 34:11-16, 23,24; 1
Pietro 5:4; Salmo 80; Geremia 23:3-6).
È
soprattutto quando Israele sarà assediata dalle nazioni che compongono
il "re del settentrione" che i suoi abitanti si sentiranno come "pecore
smarrite" e impaurite, bisognose allora più che mai dell'aiuto del loro
"Pastore", per sapere in pratica cosa fare per aver salva la vita. Il
"dominatore in Israele", il Messia predetto, "li darà in mano ai loro
nemici". 'Quando l'Assiro verrà nel loro paese e metterà piede nei loro
palazzi, loro gli opporranno sette pastori e otto principi del popolo"
(Michea 5:1,2,4). Da un confronto fra Ezechiele 31 e Daniele 4 si evince
che anticamente l' "Assiro" corrispondeva all'impero babilonese al
tempo di Nabucodonosor, che si estendeva ben oltre la Mesopotamia, un
vasto territorio che corrisponde alle attuali Siria, Iraq e ai confini
settentrionali dello Stato d'Israele. La profezia indica che, fra le
nazioni che porteranno la "calamità dal Nord", ci saranno sicuramente
queste che ho menzionato ed eventualmente gli Stati vicini.
Gli
ebrei fedeli non saranno colti di sprovvista, ma godranno della guida
di "sette pastori" (il "sette" indica completezza in relazione a cose
spirituali) e "otto principi" (ovvero "sette" più "uno"). Evidentemente
in riferimento ai "re (o "principi") e sacerdoti (o "pastori") ebrei
fedeli, "i saggi tra il popolo" che "ne istruiranno molti", 'insegnando a
molti la giustizia', "il servo fedele e prudente" che darà "il vitto a
suo tempo". Quell' "uno" in più sarà certamente "Michele, il grande
capo" (Gesù Cristo nella sua posizione celeste), che "sorgerà" come
"difensore dei figli" d'Israele (Matteo 24:45; Daniele 11:33, 12:1,3; ).
È dunque con la Sua "saggezza", la capacità di sapere come comportarsi
in ogni circostanza, che Dio 'pascerà' il "popolo" ebraico fedele.
Se
volete anche voi sviluppare "saggezza", vi interesserà analizzare
insieme a me il libro biblico di "Proverbi", che Dio ha ispirato,
"perché l'uomo conosca la saggezza". Se pensate di essere già "saggi",
vi informerete ugualmente. "Il saggio ascolterà e accrescerà il suo
sapere" (Proverbi 1:2,5). Dio ci incoraggia a cercare la saggezza "come
l'argento", "come un tesoro". Anzi "il guadagno che essa procura è
migliore di quello dell'argento, il profitto che se ne trae vale più
dell'oro fino. Essa è più pregevole delle perle, quanto hai di più
prezioso non la equivale". Perché? "Anche quando si ha abbondanza",
disse Gesù, il "Consigliere ammirabile", "la propria vita non dipende
dalle cose che si possiede" e preoccuparsi delle cose materiali 'non
aggiunge nemmeno un'ora alla durata della vita' (Proverbi 2:4; 3:14,15;
Isaia 9:5; Luca 12:15; Matteo 6:27).
È
vero, con il denaro, o con l' "oro", si possono comprare molte cose, ma
non si può comprare la vita o prolungarla nemmeno di un po'. Invece,
riguardo alla "saggezza", "lunghezza di vita è nella sua destra; ... È
un albero di vita per quelli che l'afferrano, e chi la possiede è
felice". Mentre le ricchezze materiali non varranno nulla durante la
"grande tribolazione" che colpirà fra breve Israele e il mondo intero, e
quelli che in esse confidano saranno colti dallo "spavento" che
'piomberà loro addosso come una tempesta', la "saggezza" di Dio sarà "un
aiuto potente" per gli "uomini retti", "uno scudo per quelli che
camminano nell'integrità", la forma di difesa migliore che si potrà
trovare in quei frangenti (Proverbi 3:16, 18; 2:7). Questo è il "tesoro"
che vale la pena di cercare, di natura spirituale. "Non fatevi tesori
sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri
scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né
ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano" (Matteo
6:19,20).
Pensate, il Creatore
dell'universo mette la Sua "saggezza" superiore a vostra disposizione!
"Con la saggezza il Signore (YHWH) fondò la terra, e con l'intelligenza
rese stabili i cieli" (Proverbi 3:19). Come si fa ad ottenere questo
"tesoro" così prezioso? "Il timore del Signore (YHWH) è il principio
della scienza". Un sano "timore" di Dio, ovvero profondo rispetto e
riverenza per Lui, ci spingerà a far tesoro dei Suoi consigli e
comandamenti. Non confideremo in noi stessi, ma nella Sua "saggezza"
(Proverbi 1:7; 2:1-6, 10; 3:1,5,6,21; 4:1-6).
E
voi, "pecore disperse" d'Israele, siete tornati al vostro "Pastore"? In
tal caso, Dio vi farà "riposare in verdeggianti pascoli", fornendovi
tutto ciò che vi occorre. Anche se doveste 'camminare nella valle
dell'ombra della morte' e trovarvi in pericolo della vostra stessa vita,
quando "Gerusalemme" sarà attaccata da ogni parte, 'non temerete alcun
male', 'il suo bastone e la sua verga vi daranno sicurezza'. Quando la
maestosa "bellezza" di Israele, come un albero lussureggiante, sarà
"calpestata" durante i "sette tempi" profetici, la "settimana" di anni,
che comincerà a breve, Dio poserà 'la sua mano sull'uomo alla sua
destra', in posizione di favore, 'sul figlio dell'uomo che ha reso
forte', su coloro che 'non si allontaneranno da lui' (Salmo 23:1-4;
80:10-18; Daniele 4:11-16). State entrando nell' "arca" della
salvezza, sotto la "guida" del "pastore e guardiano delle vostre anime" e
dei "sottopastori" che vi istruiscono secondo la "saggezza" di Dio? (1
Pietro 2:25; 5:2,3)
Dopo
che "Gerusalemme" sarà stata "restaurata", Il nostro "Pastore", per così
dire, 'imbandirà' per alcune delle Sue "pecore" fedeli 'una tavola
sotto gli occhi dei loro nemici', in piacevole compagnia di "Abraamo,
Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio", ad altre
'cospargerà il capo di olio', ungendole per far parte del regno celeste.
(Salmo 23:5; Luca 13:28,29). Il "rimanente" d'Israele sarà un "paese
sottratto alla spada", una nazione "fatta uscire dai popoli", che
"abiterà tutta quanta al sicuro", 'gente che vivrà tranquilla senza né
sbarre né porte'. Questa "prosperità" farà gola alle nazioni (Turchia in
primis) che, sotto la spinta del Nemico di Dio, sferreranno un attacco a
oltranza contro "Gerusalemme".
Ma quest'ultima volta non sarà distrutta, perché l'Iddio d'Israele proteggerà il Suo "popolo". Gli ebrei (i "due testimoni") che
per allora 'rivivranno', "rivestendo" corpi spirituali, si uniranno
agli "eserciti" celesti che eseguiranno il giudizio sui loro nemici.
"Essi governeranno il paese dell'Assiro con la spada" (Ezechiele
38:8-16, 18-22; Apocalisse 11:11,12; Salmo 80:18; Apocalisse
19:11-16; Michea 5:5). Quando la "nuova Gerusalemme" scenderà dal
cielo, i "coeredi" di Cristo evidentemente riacquisteranno i loro "corpi
umani", 'la loro coppa traboccherà', 'bevendo il frutto della vite'
insieme al loro re (Salmo 23:5; Matteo 26:29). Le "pecore" di Dio "non
saranno più preda delle nazioni; le bestie dei campi non le divoreranno
più, ma se ne staranno al sicuro, senza che nessuno più le spaventi". Il
loro "Pastore" promette: "le pascerò sui monti d'Israele, lungo i
ruscelli e in tutti i luoghi abitati del paese. ... riposeranno là in
buoni ovili e pascoleranno in grassi pascoli" (Ezechiele 34:28,13,14).
"Pecore
smarrite" d'Israele, non vi accompagnate con i "peccatori" che stanno
"in agguato per uccidere"! "Volgetevi ad ascoltare la mia correzione",
dice il vostro Dio. 'Camminate per la via dei buoni e rimanete nei
sentieri dei giusti'. Fate ogni sforzo per cercare la "saggezza", non vi
accontentate di sapere qualcosa, ma 'scavate' in profondità nella
Parola di Dio, diffondetela "per le vie" di "Gerusalemme", fate
risuonare l'avvertimento ovunque, 'per le sue piazze', "negli incroci
affollati", "all'ingresso delle porte", "in città"! "Gli uomini retti
infatti abiteranno la terra, quelli che sono integri vi rimarranno; ma
gli empi saranno sterminati dalla terra, gli sleali ne saranno
estirpati" (Proverbi 1:10-15, 20, 21, 23; 2:20-22).
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