Proprio in questi giorni pare che l'amministrazione americana stia rassicurando Israele, promettendo che non li lascerà senza il "sostegno" di cui essi hanno assoluto bisogno. Significa questo che le profezie bibliche sul futuro "assedio" e "distruzione" di "Gerusalemme" non si avvereranno più? Tutt'altro! Dio aveva anche previsto ciò che sta accadendo, e cioè che Israele avrebbe confidato nel falso senso di sicurezza basato sull'alleanza con le nazioni potenti del mondo.
"Guai, dice il Signore (YHWH), ai figli ribelli che formano dei disegni, ma senza di me, che contraggono alleanze, ma senza il mio Spirito, per accumulare peccato su peccato; che vanno giù in Egitto senza aver consultato la mia bocca, per rifugiarsi sotto la protezione del faraone e cercare riparo all'ombra dell'Egitto!" (Isaia 30:1,2). Chi ha autorizzato i "figli d'Israele" ad allearsi con il moderno "Egitto", gli Stati Uniti d'America? È stato forse l' "Iddio d'Israele"? Se confidassero in Lui, come dovrebbero, non avrebbero bisogno di cercare "conforto" altrove. Israele è come una "moglie" infedele che cerca "affetto" al di fuori della sua "casa". Per quale motivo poi cerca la "protezione" del "faraone", il Presidente degli Stati Uniti, per poter servire meglio Dio o piuttosto per le sue "mire" espansionistiche? Israele ha fatto di peggio. Come una "prostituta" ha relazione immorale con i suoi "amanti" in cambio di "favori" di natura tutt'altro che spirituale! (Ezechiele 16:26,32; Apocalisse 17:1,2).
Dio avverte: "La protezione del faraone vi tornerà a confusione e il riparo all'ombra dell'Egitto a vergogna. ... tutti saranno delusi di un popolo che a nulla giova a loro, che non reca aiuto né giovamento alcuno, ma è la loro infamia e la loro vergogna. ... Poiché il soccorso dell'Egitto è un soffio, una vanità; per questo io chiamo quel paese: 《Gran rumore per nulla》 (Isaia 30:3-5,7). Come ho già spiegato, le "acque" nelle quali "Babilonia" confida si stanno prosciugando e continueranno a farlo sempre di più, lasciandola del tutto indifesa davanti all'avanzata inesorabile del "re del settentrione". La "protezione del faraone" non li sottrarrà al senso di "confusione" che proveranno quando i loro "nemici" li attaccheranno, il "riparo" che cercavano sarà semplicente "ridicolo". Resteranno "delusi" per le promesse inadempiute, mentre sarà ancor di più evidente l' "infamia" che quel "popolo" avrà loro procurato, per averli indotti a credere, in modo blasfemo, che fossero addirittura un'espressione della protezione dell' "Iddio d'Israele"! Gli israeliani farebbero bene a considerare quel "paese" come li considera Dio, un "Gran rumore per nulla". Quanti annunci "altisonanti" vengono fatti in relazione a Israele! Quanto "rumore" mediatico fanno i loro "consiglieri" e "rappresentanti" mentre promettono "pace e sicurezza" (2 Tessalonicesi 5:3)! Davvero tanto "rumore per nulla".
Invece di dare ascolto a queste promesse vane, i "capi" politici d'Israele dovrebbero ascoltare "la legge" di Dio e osservare i Suoi comandamenti. Sarebbe meglio per loro prestate attenzione alle "profezie" che li riguardano e accettare la "realtà". Ma preferiscono ribellarsi a Dio, credere nelle menzogne, mentre perseguono i loro "piani" di conquista. "Perciò così dice il Santo d'Israele: 《Poiché voi disprezzate questa parola e confidate nell'oppressione e nelle vie oblique, e ne fate vostro appoggio, questa iniquità sarà per voi come una breccia che minaccia rovina, che sporge in un alto muro, il cui crollo avviene a un tratto, in un istante, e che si spezza come si spezza un vaso del vasaio che uno frantuma senza pietà》. La loro "iniquità" dovrebbe servire da "campanello d'allarme", preannunciando il pericolo imminente. È come una "breccia" nel muro, una crepa che porterà inevitabilmente al "crollo" se non verrà riparata per tempo. Purtroppo gli ebrei "infedeli" sono troppo orgogliosi per ammettere le loro colpe e non correranno ai ripari. Il loro "crollo" avverrà "in un istante", allorché "Babilonia" sarà distrutta dall'esercito invasore e ne farà, per così dire, "mille pezzi", come un "vaso" di ceramica che venga frantumato "senza pietà".
Ricordate che, cone profetizzato, "Babilonia" si sente così al sicuro da pensare: "Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto". Ma "in uno stesso giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame, e sarà consumata dal fuoco" (Apocalisse 18:7,8). Israele confida ancora nella sua "forza d'attacco" con la quale spera di espandersi in futuro. "Avete detto: 《No, noi galopperemo sui nostri cavalli!》 E per questo galopperete! E: 《Cavalcheremo su veloci destrieri!》 E per questo quelli che v'inseguiranno saranno veloci! Mille di voi fuggiranno alla minaccia di uno solo; alla minaccia di cinque vi darete alla fuga, finché rimaniate come un palo in vetta a un monte, come uno stendardo sopra un colle". La loro presunzione li esporrà ulteriormente all'attenzione dei "nemici", che li metteranno in fuga, disperdendoli.
Non solo i suoi "amanti" non saranno in grado di proteggerla, ma, a un certo punto, rivelando le loro vere intenzioni, prenderanno addirittura parte alla sua distruzione! 《Così parla il Signore, Dio: "Poiché il tuo denaro è stato dilapidato e la tua nudità è stata scoperta nelle tue prostituzioni con i tuoi amanti, a motivo di tutti i tuoi idoli abominevoli e a causa del sangue dei tuoi figli che hai dato loro, ecco, io radunerò tutti i tuoi amanti ai quali ti sei resa gradita, tutti quelli che hai amati e tutti quelli che hai odiati; li radunerò da tutte le parti contro di te, scoprirò davanti a loro la tua nudità ed essi vedranno tutta la tua nudità. Io ti giudicherò alla stregua delle donne che commettono adulterio e spargono sangue; farò che il tuo sangue sia sparso dal furore e dalla gelosia. Ti darò nelle loro mani, ed essi abbatteranno il tuo bordello, distruggeranno i tuoi alti luoghi, ti spoglieranno delle tue vesti, ti prenderanno i bei gioielli e ti lasceranno nuda e scoperta. Faranno salire contro di te una moltitudine e ti lapideranno e ti trafiggeranno con le loro spade; daranno alle fiamme le tue case"》(Ezechiele 16:36-41). Che parole dure! Sono abbastanza eloquenti da non aver bisogno di spiegazioni.
Il motivo di tutto questo? "Poiché così aveva detto il Signore, Dio, il Santo d'Israele: 《Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza》. Ma voi non avete voluto!" (Isaia 30:15). E voi, "figli d'Israele", che ascoltate, non fate lo stesso errore! Tornate a Dio facendo la Sua volontà! Siate fiduciosi che solo l'"Iddio d'Israele", e non qualche uomo o nazione, per quanto potente, vi potrà "salvare" dalla Sua ira! "Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso; hanno fiducia nei cavalli, confidano nei carri perché sono numerosi, e nei cavalieri perché sono molto potenti, ma non guardano al Santo d'Israele e non cercano il Signore (YHWH)!". È vero, l'esercito statunitense è potente, ma non vi fate ingannare dalle apparenze! Le profezie bibliche contro l'infedele Israele si adempiranno immancabilmente. Dio "fa venire il male e non revoca le sue parole". Nel suo amore e infinita sapienza, ci avverte che "gli Egiziani sono uomini, e non Dio; I loro cavalli sono carne, e non spirito; quando il Signore (YHWH) stenderà la sua mano, il protettore inciamperà, cadrà il protetto e periranno tutti assieme" (Isaia 31:1-3). Non dimenticate che anche la nazione più potente del mondo è, in fin dei conti, costituita da esseri umani, fragili come tutti gli altri. La nostra stessa vita è costantemente "appesa a un filo", non essendo in grado di prevedere cosa ci succederà domani. Siamo come "l'erba che verdeggia la mattina; la mattina essa fiorisce e verdeggia, la sera è falciata e inaridisce" (Salmo 90:5,6). Come possiamo confidare in altri uomini se non possiamo nemmeno confidare in noi stessi?!
Fermatevi un momento a guardare la situazione internazionale. È ormai chiaro ed evidente che esiste un "blocco", o una coalizione, di nazioni a nord di Israele (il "re del settentrione") che nutre una certa "ostilità" contro alcune nazioni occidentali a sud d'Israele, in primis gli Stati Uniti (il "re del mezzogiorno"). La "pedina" che muovono avanti e indietro nel loro "gioco" di supremazia mondiale è Israele, che appunto sta nel mezzo. Quando il "re del settentrione" attaccherà Israele, che è un "protetto" del "re del mezzogiorno", quest'ultimo, dice la profezia, "si scontrerà con lui", ma "il re del settentrione gli piomberà addosso come la tempesta, con carri e cavalieri e con molte navi; entrerà nei paesi invadendoli e passerà oltre" prima di giungere anch'egli "alla sua fine" (Daniele 11:40-45). Così anche il "protettore" sarà sconfitto.
Perciò, "non confidate nei principi (o rappresentanti politici), né in alcun figlio d'uomo, che non può salvare. Il suo fiato se ne va, ed egli ritorna alla sua terra; in quel giorno periscono i suoi progetti. Beato colui che ha per aiuto il Dio di Giacobbe e la cui speranza è nel Signore (YHWH), suo Dio, che ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi; che mantiene la fedeltà in eterno" (Salmo 146:2-6). A differenza degli esseri umani, che sono deboli e limitati, il Creatore dell'universo ha una potenza illimitata e un amore immenso per le Sue creature. Quant'è meglio confidare in Lui! "Tornate a colui dal quale vi siete così profondamente allontanati, o figli d'Israele!" Uscite senza indugiare oltre da "Babilonia" ! Non vi fate ingannare dalla "propaganda" che tende a "tranquillizzare" la popolazione. Aprite gli occhi alla luce delle profezie bibliche e mettetevi al sicuro, anche in senso fisico! "Gerusalemme" sarà distrutta e "in quel giorno, ognuno getterà via i suoi idoli". Coloro nei quali confidavano non serviranno più a niente. Ma l' "Iddio d'Israele" "proteggerà" il "rimanente" di "Gerusalemme" che tornerà a lui (Isaia 31:5-7).
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