venerdì 28 dicembre 2018

"Il giorno si avvicina", abitanti di Israele! (Ezechiele 7:10,12)




Ascoltate la Parola di Dio: 《Figlio d'uomo, così parla il Signore, Dio, riguardo al paese d'Israele: "La fine, la fine viene sulle quattro estremità del paese! La tua fine è imminente; io manderò contro di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni ... Ecco il giorno! ... Giunge il tempo, il giorno si avvicina!" (Ezechiele 7:2,3,10,12).

In vista della prossima dustruzione di "Gerusalemme", questo non è più il tempo di "investire" su Israele, perché "chi vende non tornerà in possesso di ciò che avrà venduto ... Getteranno il loro argento per le strade, il loro oro sarà per essi immondizia". I beni materiali nei quali molti israeliani confidano non varranno nulla durante l'imminente "grande tribolazione". "Non potranno saziare la loro fame né riempire le loro viscere, perché furono quelli l'intoppo che li fece cadere nella loro iniquità" (Ezechiele 7:13,19; Matteo 24:21). 

Poiché "questo paese (Israele) è pieno di assassini" e "questa città (Gerusalemme) è piena di violenza", Dio "farà venire le più malvagie delle nazioni, che s'impadroniranno delle loro case", farà "venir meno la superbia dei potenti e i loro santuari saranno profanati". I prossimi anni saranno, per Israele, un'escalation di eventi drammatici, purtroppo. "Verrà sventura dopo sventura, allarme dopo allarme ... Il re sarà in lutto, il principe rivestito di desolazione, le mani del popolo del paese tremeranno di spavento". 

Di quelli che pensano che Israele non subirà una simile "fine" a breve e che, al contrario, incoraggiano a continuare come se nulla fosse, Dio dice che sono "uomini che tramano iniquità e danno cattivi consigli". Dicono: "Il tempo non è così vicino! Costruiamo pure delle case!". 《"La visione che ha costui riguarda giorni futuri, egli profetizza per tempi lontani". Perciò di' loro: Così parla il Signore, DIO: "Nessuna delle mie parole sarà rinviata"》. E i loro "profeti", coloro che predicono falsamente che Gerusalemme non sarà mai distrutta, sono complici della loro ribellione. "《Proprio perché sviano il mio popolo, dicendo: 'Pace!' quando non c'è alcuna pace, e perché quando il popolo costruisce un muro, ecco che costoro lo intonacano di malta che non regge, di' a quelli che lo intonacano di malta che non regge, che esso cadrà》. Anziché invitare gli ebrei infedeli a tornare a Dio per sfuggire al Suo giudizio, 'mentendo al suo popolo', "che dà ascolto alle menzogne", fanno "morire coloro che non devono morire" e"vivere coloro che non devono vivere", 'rafforzando le mani dell'empio, perché non si converta dalla sua via malvagia per ottenere la vita' (Ezechiele 7:23,24,26,27; 11:2,3; 12:27,28; 13:19,22).

Dire la verità è sempre la cosa migliore, anche se la verità può essere scomoda, e può salvare la vita. Qualcuno che ha 'innalzato idoli nel proprio cuore', mettendo qualsiasi altra cosa all'infuori di Dio al primo posto nella vita, preferirebbe che dicessi qualcosa di più piacevole, che magari parlassi solo bene di Israele. Ma per tutti loro non c'è altro messaggio che questo: 《Così parla il Signore, Dio: "Tornate, allontanatevi dai vostri idoli, distogliete le vostre facce da tutte le vostre abominazioni", ovvero dai "peccati" di cui abbiamo parlato in un post precedente. Ma per chi non li ricordasse, è Dio stesso che ce li rammenta. "I principi d'Israele", i suoi rappresentanti politici, "sono intenti a spargere sangue". Quanti ragazzi mandano a morire come soldati in battaglia contro i loro nemici, sacrificandoli sull' "altare della Patria"! "Prendesti inoltre i tuoi figli e le tue figlie, che mi avevi partoriti, e li offristi loro in sacrificio perché li divorassero. Non bastavano dunque le tue prostituzioni, perché tu avessi anche a scannare i miei figli e a darli loro facendoli passare per il fuoco?". 

Ma le loro "abominazioni" non si limitano a questo! "In te si disprezzano il padre e la madre, in te si maltratta il forestiero, in te si opprimono l’orfano e la vedova. Hai disprezzato le mie cose sante, hai profanato i miei sabati. Vi sono in te calunniatori che versano il sangue. C’è in te chi banchetta sui monti e chi commette scelleratezze. In te si scopre la nudità del proprio padre, in te si vìola la donna in stato di mestruazione. Uno reca oltraggio alla donna del prossimo, l’altro contamina con incesto la nuora, altri vìola la sorella, figlia del padre.In te si ricevono doni per spargere il sangue, tu presti a interesse e a usura, spogli con la violenza il tuo prossimo e di me ti dimentichi" (Ezechiele 22:7-12). Non c'è più rispetto per i "valori" tradizionali, nemmeno per i parenti stretti o per i consanguinei! L'immoralità sessuale si pratica a tutti i livelli e la disonestà dilaga. I loro "sacerdoti", le guide religiose, non insegnano correttamente le norme morali di Dio come dovrebbero. "Non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro"  (Ezechiele 22:26).

Tuttavia Dio non fa, per così dire, di tutta l'erba un fascio, ma giudicherà quegli ebrei individualmente e ciascuno renderà conto di sé stesso a Lui (Romani 14:12). Nel Suo immenso amore l' "Iddio d'Israele" indica pure qual è la "strada" da seguire per essere "salvati". "Se ... si trovassero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, questi non salverebbero che se stessi, per la loro giustizia". Questi sono gli esempi che dovremmo seguire e non quello "negativo" dei "principi" o dei "profeti" d'Israele. Noè è ricordato per la sua scrupolosa ubbidienza. "Fece tutto quello che Dio gli aveva comandato. Fece proprio così". Daniele non fu solo un profeta fedele. Anche quando era giovane, non si lasciò influenzare dalle cattive compagnie, facendosi "contaminare" dalle loro pratiche sbagliate, e continuò a pregare il suo Dio anche a costo della vita. Giobbe era "integro e retto; temeva Dio e fuggiva il male". Era deciso a restare fedele alla moglie, non coltivando nemmeno pensieri immorali. Si comportava onestamente e trattava bene i suoi dipendenti. Aiutava le persone che si trovavano in difficoltà economica, non adorava altre cose all'infuori di Dio e non diffondeva "cattiverie" sul conto di altri. Infine rimase integro nonostante tutte le prove a cui fu sottoposto (Genesi 6:22; Daniele 1:8; 6:10,11; Giobbe 1:1; 31). Dio assicura che "un residuo" d'Israele sarà risparmiato per la sua "giustizia" e costituirà un "ammonimento" per gli altri ebrei (Ezechiele 14:22,23).

E voi che abitate in Israele, state prendendo a cuore l'avvertimento di Dio? In cosa riponete la vostra fiducia, nei beni materiali che presto non varranno più nulla o nell' "Iddio d'Israele"? Continuate a fare la vostra vita come se nulla dovesse mai cambiare o state facendo i piani per allontanarvi dalla " zona di pericolo", ubbidendo scrupolosamente al vostro Dio che vi comanda di "fuggire da Babilonia"? Non vi lasciate ingannare dai "falsi profeti" che vi diranno ciò che fa più comodo, ma siate decisi a fare la volontà di Dio qualunque cosa accada. A dispetto di quello che possono dirvi le "guide religiose", evitate come la peste l'immoralità sessuale e ogni forma di "idolatria"! Imitate la "giustizia" degli esempi che Dio vi sta indicando. 

《"Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni ... ! Gettate via da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato; fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo; perché dovreste morire, casa d'Israele? Io infatti non provo nessun piacere per la morte di colui che muore", dice il Signore, DIO. "Convertitevi dunque, e vivrete!"》(Ezechiele 18:30-32).

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