venerdì 28 dicembre 2018

"Un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato" (Isaia 9:5)



Milioni di persone in tutto il mondo si stanno preparando a festeggiare il Natale, o "Natività", ovvero la nascita di Gesù. Quell'evento, che ha avuto luogo migliaia di anni fa, non va ricordato semplicemente perché, come è vero, riguarda la nascita del Figlio di Dio come essere umano attraverso la vergine Maria (Matteo 1:23). Scopriamo insieme la sua straordinaria importanza racchiusa nelle parole del profeta Isaia: "Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del Signore (YHWH) degli eserciti"  (Isaia 9:5,6). Che la profezia si riferisse proprio a Gesù ce lo dice chiaramente l'evangelista Matteo, che ne applica il contesto a lui. E ai pastori che, alla sua nascita, stavano nei campi con il loro gregge, l'angelo di  Dio disse: 《Vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: "Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore" 》(Matteo 4:12-16; Luca 2:8-12).


I "nomi" con i quali Gesù sarebbe stato chiamato, secondo questa profezia, hanno relazione, come vedremo, anche con la predetta "restaurazione" di "Gerusalemme". In particolare, l'espressione "questo farà lo zelo del Signore (YHWH) degli eserciti" ci riporta in un'altra profezia che scopriamo perciò "parallela": 《"Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio", dice il Signore (YHWH) degli eserciti》. Come abbiamo già analizzato in un post precedente, questa profezia di Zaccaria annuncia la "restaurazione" sia fisica che spirituale del "popolo" ebraico di Dio e della "terra promessa" (Zaccaria 4:6,8,9). 

Attenzione!, però. Dobbiamo capire bene quando sarebbe avvenuta questa "restaurazione" e chi l'avrebbe realizzata. Anche oggi, infatti, molti pensano di partecipare all'adempimento di quella profezia, organizzando, a Israele, un esercito potente e costruendo città moderne e una società all'avanguardia dal punto di vista tecnologico. 《Nel loro orgoglio e nella superbia del loro cuore dicono: "I mattoni sono caduti, ma noi costruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con cedri"》. Finché "costruiscono" ricorrendo ai profitti acquisiti illecitamente con la rapina e la violenza, non possono certo farlo in armonia con la volontà dell' "Iddio d'Israele". Sono presuntuosi, come lo erano i costruttori della "torre di Babele", ma Dio vanificò i loro piani, e lo stesso farà per i "costruttori" odierni di Israele. 

"Per questo il Signore (YHWH) farà sorgere contro il popolo gli avversari ... i Siri da oriente, i Filistei da occidente; essi divoreranno Israele a bocca spalancata". Le "dieci corna" della "bestia" dell'Apocalisse (tutte le nazioni del mondo, da oriente a occidente) la "odieranno", e per così dire, "la spoglieranno e la lasceranno nuda" (esposta al pubblico ludibrio), "ne mangeranno le carni e la consumeranno col fuoco", distruggendola completamente (Apocalisse 17:16). "Il Signore (YHWH) reciderà da Israele capo e coda, palma e giunco, in un medesimo giorno. L'anziano e il notabile (i rappresentanti politici) sono il capo, e il profeta (le guide religiose) che insegna la menzogna è la coda. Quelli che guidano questo popolo lo sviano, e quelli che si lasciano guidare vanno in rovina. Perciò il Signore non si compiacerà dei giovani del popolo, né avrà compassione dei suoi orfani e delle sue vedove; perché tutti quanti (quelli che subiranno il giudizio) sono empi e perversi, e ogni bocca proferisce follia. ... Per l'ira del Signore (YHWH) degli eserciti il paese è in fiamme e il popolo è in preda al fuoco" (Isaia 9:14-16,18). Altro che "restaurazione"! "L'agile non avrà modo di darsi alla fuga, il forte non potrà servirsi della sua forza e il valoroso non scamperà; chi maneggia l'arco non potrà resistere, chi ha il piede veloce non potrà scampare; il cavaliere sul suo cavallo non si salverà" (Amos 2:14,15). Altro che "esercito potente"! E non è con i "palazzi", o con le case lussuose e dotate di ogni comfort, che si costruisce la "città di Dio"! Egli 'odia i suoi palazzi'. 《"Abbatterò le case d'inverno e le case d'estate; le case d'avorio saranno distrutte e scompariranno i grandi palazzi", dice il Signore (YHWH)》(Amos 6:8; 3:15).

Tutte le antiche profezie sono concordi nell'affermare che la "restaurazione" d'Israele si completerà solo durante il regno del Messia, il legittimo discendente della "casa (o trono) di Davide", e precisamente dopo la distruzione dell'attuale "Gerusalemme". Dio completerà il "radunamento" delle Sue "pecore disperse" e le pascerà con amore attraverso il "germoglio giusto", Gesù Cristo, che sarà il "Padre eterno" della loro vita spirituale. Grazie ai consigli del "Consigliere ammirabile", il suo "impero" avrà un "incremento", dal momento che "dominerà da un mare all'altro e dal fiume (Eufrate) fino alle estremità della terra". Dio promette: "Tutti i peccatori del mio popolo moriranno di spada", "tuttavia non distruggerò interamente la casa di Giacobbe". "Quel giorno rialzerò la capanna di Davide che è caduta, ne riparerò i danni, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò com'era nei giorni antichi". "Io libererò dall'esilio il mio popolo, Israele; essi ricostruiranno le città desolate e le abiteranno". (Isaia 9:5,6; 11:1,2,11; Geremia 23:3-6; 33:15,16; Ezechiele 34:22-24; 37:21-25; Osea 3:5; Amos 9:8-11,14,15; Salmo 72:8).

Non è quindi con la sola "forza" o con la "potenza" umane che avverrà la "ricostruzione", ma mediante lo Spirito Santo di Dio, che infonderà il Suo "zelo" negli ebrei fedeli che torneranno a Lui dopo la distruzione di "Gerusalemme", affinché la ricostruiscano secondo il Suo "progetto". Quando, fra breve, l' "Iddio d'Israele" "visiterà" il "popolo" ebraico, "il giorno che la rovina giungerà da lontano", il Messia, quale "Dio potente", "purificherà" il "tempio di Dio" dalle "contaminazioni" spirituali, "colpirà il paese con la verga della sua bocca e con il soffio delle sue labbra farà morire l'empio" (Isaia 10:3; 11:4; Malachia 3:1-5).  

Questa "purificazione" del "tempio" verrà continuata anche dopo che Gerusalemme sarà stata fisicamente ricostruita. È profetizzato che, in vista di quella "ricostruzione", molti, anche di altre nazioni, si uniranno agli ebrei superstiti, ma non tutti saranno infine giudicati "degni" di "abitare" la "nuova Gerusalemme" o i territori circostanti. Ci saranno sia "cattivi" che "buoni". Quando il Messia tornerà per giudicare il mondo, "manderà i suoi angeli, che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità", per condannarli a morte. "Poiché molti sono chiamati, ma pochi eletti". D'altra parte, i "giusti" saranno raccolti per ereditare il Regno e inizieranno a goderne gioiosamente le benedizioni. "Risplenderanno come il sole" e "si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe", che per allora saranno stati riportati in vita (Matteo 8:11,12; 13:40-43,47-50; 22:10-14). 

Ma è solo dopo la "fine del mondo", quando tutti i nemici terreni di Dio saranno stati neutralizzati, che la "nuova Gerusalemme scenderà dal cielo", nel senso che i "santi" torneranno sulla terra, nella Gerusalemme ricostruita secondo il divin "progetto", per stabilirvi la "sede" del regno di Dio (Apocalisse 21:2,10). Allora 'non ci sarà nessuno che spaventi' i suoi sudditi e il "Principe della pace" li farà abitare al sicuro. "Il lupo abiterà con l'agnello, e il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno insieme, e un bambino li condurrà". "Nei suoi giorni (del Messia re) il giusto fiorirà e vi sarà abbondanza di pace finché non vi sia più luna", cioè per sempre. Davvero, grazie a quel "bambino", "tutto il popolo" proverà una "grande gioia" (Michea 4:4; Isaia 11:6; Salmo 72:7).

Non vi entusiasma questa prospettiva? Il bello è che non si tratta di una semplice "favola della buona notte". Lo "zelo del Signore (YHWH) degli eserciti", il Creatore dei cieli e della terra, "farà questo", "per dare ... una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno (del Messia), per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia". Se volete essere fra i sudditi del regno di Dio che verrà presto, o fra i "coeredi" del Messia, al contrario degli ebrei infedeli che saranno puniti, dovete umilmente tornare a Dio e cercare la Sua approvazione, comportandovi con onestà e giustizia. Coloro che persistono nella loro condotta ribelle non potranno più fuggire quando "la rovina giungerà". "Non rimarrà loro che curvarsi tra i prigionieri o cadere fra gli uccisi" (Isaia 9:8,12; 10:1-4). 

"Il popolo che camminava nelle tenebre vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell'ombra della morte la luce risplende". Queste parole profetiche si adempirono con il ministero di Gesù in Galilea che predicava il pentimento in vista dell'arrivo del regno di Dio (Isaia 9:1; Matteo 4:15-17).  Quel "regno" è molto più vicino di quando iniziò Gesù. Il Messia sta per essere intronizzato e inizierà a governare come predetto. Anche voi, dunque, "ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino"! Se siete ebrei di nascita o discendenza, come vi ho chiesto nel post precedente, dimostratevi "degni" di tale "re" e siate "pronti" ad accoglierlo! Ascoltate ciò che dice al vostro cuore il "Consigliere ammirabile" e seguite fin d'ora la guida del vostro "pastore" (Giovanni 10:3,4). Mantenete la vostra condotta "santa" agli occhi di Dio, lontana dalle "contaminazioni" del Suo "popolo" infedele. In questo modo avremo compreso il vero significato di quella "Nascita" miracolosa e potremo goderne gli "effetti", "da ora e per sempre".

Nessun commento:

Posta un commento