È
vero che Dio ha stretto un "patto" eterno con i Suoi adoratori di
discendenza ebraica, in virtù delle promesse fatte ai loro patriarchi.
Ma, come abbiamo spiegato in più occasioni (e lo ribadiamo qui), "Dio
non fa distinzioni, ma in qualunque nazione chi lo teme e opera
giustamente gli è gradito" (Atti 10:34,35). Numerose profezie, infatti,
si riferiscono a persone di tutte le nazioni che Lo avrebbero adorato
con la Sua approvazione.
Attraverso
il profeta Sofonia Dio invita "tutti gli umili della terra", e non solo
gli ebrei, a cercare il Suo favore, 'mettendo in pratica i suoi
precetti'. A tutti noi dice: "Cercate la giustizia, cercate l'umiltà!
Forse sarete messi al sicuro nel giorno dell'ira del Signore (YHWH)".
Quel "giorno" è un periodo di tempo futuro nel quale Dio giudicherà e
poi eseguirà il Suo giudizio sul mondo intero. Inizierà con
l'intronizzazione del Messia predetto, Gesù Cristo, come re del Suo
regno (probabilmente intorno al 4 aprile 2019), e terminerà in un tempo
imprecisato, con il Suo "grande e terribile giorno", nel quale sarà
eseguito il "giudizio universale". Il profeta esorta tutti a 'cercare
Dio', "prima che si esegua il decreto e quel giorno passi come la pula",
ovvero al massimo entro i prossimi anni del "giorno dell'ira" di Dio
(Sofonia 2:1-3; Gioele 2:31).
Poco
prima della sua dipartita, Mosè, condottiero del "popolo" ebraico,
disse: "Nazioni, cantate le lodi del suo popolo!" Tutti dovremmo
unirci, in senso spirituale, gioiosamente
al Suo "popolo", agli ebrei di nascita, nell'adorazione del solo vero
Dio, Creatore del cielo e della terra (Deuteronomio 32:43). Date ascolto
anche voi al "vangelo eterno", la "buona notizia del regno", che l'
"angelo" (i messaggeri spirituali di Dio) sta annunciando "a quelli che
abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo (proprio a
tutti)"? Egli dice: "Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora
del suo giudizio". Non basta adorare un dio qualsiasi, ma solo "colui
che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque", l'
"Iddio d'Israele", ma anche il nostro, "il cui nome è Geova (YHWH),
l'Altissimo su tutta la terra" (Apocalisse 14:6,7; Salmo 83:18).
Apriamo
una parentesi. Che dire di Gesù, il Figlio di Dio? Dovremmo adorare
anche lui? Anche se è una "figura chiave" nel proposito di Dio, il
nostro "Salvatore", la Bibbia dice che egli non è il "Creatore", l'unico
che dovremmo adorare, ma "il primogenito di ogni creatura", colui che
Dio ha creato prima di ogni altra cosa in cielo e sulla terra (Atti
4:12; Colossesi 1:13-17). Ricordate che ogni atto di adorazione che non
sia rivolto al Creatore, ma a una qualsiasi delle Sue creature, per
quanto "santa" o "divina" possa essere, è "idolatria", un grave peccato
agli occhi di Dio. La Parola di Dio condanna quelli che 'adorano e
servono la creatura invece del Creatore' (1 Corinti 10:14; Apocalisse
21:8; Romani 1:25).
Agli
ebrei di nascita l' "Iddio d'Israele" ha affidato l'incarico di
"testimoniare" a Suo favore davanti a tutte le nazioni. Dopo averli
invitati a 'cercarlo e a 'ricordarsi per sempre del Suo patto', dice:
"Raccontate la sua gloria fra le nazioni e le sue meraviglie fra tutti i
popoli! Poiché il Signore (YHWH) è grande e degno di sovrana lode; egli
è tremendo sopra tutti gli dèi. Poiché tutti gli dèi dei popoli sono
idoli vani, ma il Signore (YHWH) ha fatto i cieli". E poi, rivolgendosi
agli "abitanti di tutta la terra", dice: "Cantate al Signore (YHWH),
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza!" Dio invita a darGli "la
gloria dovuta al suo nome", a 'prostrarsi' e "tremare" davanti a Lui in
segno di adorazione e rispetto (Isaia 43:10; 1 Cronache 16:11-18, 23-30).
È
profetizzato che, "negli ultimi giorni", quando "Gerusalemme" sarà
stata "restaurata", "tutte le nazioni" vi andranno per essere istruiti
da Dio. Allora "Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l'arbitro
fra molti popoli; essi trasformeranno le loro spade in vomeri d'aratro e
le loro lance in falci. Una nazione non alzerà più la spada contro
un'altra, e non impareranno più la guerra" (Isaia 2:2-4). Al contrario,
quelli delle "nazioni" che si saranno mostrati "ostili" al "popolo"
ebraico di Dio, sono invitati a prepararsi alla "guerra" con Dio.
"Infatti ecco, in quei giorni, in quel tempo, quando ricondurrò
dell'esilio quelli di Giuda e Gerusalemme (dopo la "restaurazione"
predetta), io adunerò tutte le nazioni e le farò scendere nella valle di
Giosafat (nome che significa: "Geova (YHWH) giudica"). Là le chiamerò
in giudizio a proposito della mia eredità, il popolo d'Israele, che esse
hanno disperso tra le nazioni, e del mio paese, che hanno spartito fra
di loro (durante il futuro "assedio" e "distruzione" di "Gerusalemme")".
"Ecco, io li richiamo dal luogo dove voi li avete venduti e farò
ricadere le vostre colpe sul vostro capo (eseguendo il giudizio)".
"Proclamate questo fra le nazioni! Preparate la guerra! Risvegliate i
prodi! Vengano e salgano tutti gli uomini di guerra!" (Gioele 3:1-9).
E
voi da che parte volete essere? Dalla parte delle "nazioni" che
combatteranno contro Dio o dalla parte di Dio e del Suo "popolo" ebraico
fedele? Siate determinati ad adorare solo il Creatore, l' "Iddio
d'Israele", e nessun altro. Non vi lasciate "sedurre" dalla propaganda
satanica di chi vorrebbe farvi "adorare" qualche essere umano o qualche
nazione a dispetto della volontà dell'unico vero Dio. Unitevi al Suo
"popolo" nel "restaurare" "Gerusalemme", ripristinandovi la vera
adorazione, e annunciate "di giorno in giorno" la Sua salvezza. È
confortante sapere che, grazie alle nuove tecnologie, questo mio post
può essere letto e apprezzato in tutto il mondo, anche se in orari
diversi a motivo del fuso orario. L' importante è che "da dove sorge il
sole fin dove tramonta sia lodato il nome del Signore (YHWH)" (Salmo
113:3). Voi siete fra quelli che 'lo lodano'?
Quando
le "nazioni" nemiche di Dio saranno radunate "nella valle di Giosafat",
o ad "Harmaghedon", in occasione del "grande e tremendo giorno del
Signore (YHWH)", il re incaricato, Gesù Cristo, 'colpirà le nazioni' e
"le governerà con una verga di ferro". Nessuno di loro scamperà. Solo
chi "avrà perseverato fino alla fine" sarà 'messo al sicuro nel giorno
della sua ira'. La "nuova Gerusalemme" 'scenderà dal cielo' (il regno di Dio avrà sede nella Gerusalemme "restaurata"). "Le
nazioni cammineranno alla sua luce", e le "foglie" dell' "albero della
vita" piantato nella "città" saranno "per la guarigione delle nazioni". Dio
"abiterà" con "i suoi popoli" (persone di "ogni nazione, tribù, popolo e
lingua"), "sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni
lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né
grido, né dolore". Questo è il futuro "luminoso" che attende tutti
coloro che sperano nel Creatore con fede e amore (Apocalisse 7:9; 16:16;
19:11-21; 21:2-4, 24; 22:2; Matteo 24:13).
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