Alcuni
ebrei di nascita sono forse troppo duri a comprendere, da riconoscere
le loro colpe? Attraverso il profeta Osea Dio amorevolmente gliele
ricorda, mettendo ciascuno faccia a faccia con i propri peccati, nella
speranza che cambino condotta prima che sia troppo tardi.
Tanto
per cominciare, Israele si è macchiato di "infedeltà" spirituale contro
Dio. Nel momento in cui confida nel sostegno militare delle altre
nazioni, sia del "Nord" che del "Sud", anziché nella "forza" dell'
"Iddio d'Israele", "si prostituisce" spudoratamente con i "re della
terra", grazie ai quali si è arricchito (Osea 2:2,5; 7:11; Apocalisse
17:2;18:3).
Ma i loro
peccati non finiscono qui! "Si spergiura, si mente, si uccide, si ruba,
si commette adulterio; si rompe ogni limite e si aggiunge sangue a
sangue" (Osea 4:2). Sono colpevoli di menzogne e inganno e non c'è
limite al male che commettono! L'immoralità sessuale dilaga, in quanto
approvano pratiche come omosessualità, adulterio e prostituzione! Sono
così "inebriati" dal sesso illecito, che non riescono più a fermarsi
(Osea 4:11-14;5:4; Romani 1:26-28). Loro che dovrebbero rappresentare
l'Iddio d'amore, "uccidono", aggiungendo "sangue a sangue". È vero che
le violenze le commettono anche dall'altra parte, ma nemmeno volendo
possono nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti. Non passa giorno
che non si legge o non si sente di soldati israeliani che hanno
torturato o ucciso persone palestinesi, anche bambini! Ed era perfino
predetto che si sarebbe saputo:《Di loro si dice: "Scannano uomini"》(Osea
13:2).
Invece di riporre
la loro fiducia nelle "ricchezze" spirituali, nei "tesori in cielo", si
vantano delle loro risorse materiali, il "compenso" ricevuto dai loro
"amanti", e sono troppo orgogliosi per ammettere le loro colpe (Osea
2:12; 5:5;9:1;12:9; Matteo 6:19-21). Anche se credono di adorare Dio,
Egli non gradisce la loro adorazione contaminata dalla malvagità (Osea
8:13). Particolarmente riprensibili sono i loro "sacerdoti", o guide
religiose, che "come una banda di briganti attende in agguato la gente
... assassinano... commettono scelleratezze". E i loro "capi" politici,
che Dio non ha nominato, pensano a "divertirsi" piuttosto che "vedere"
che 'gli stranieri divorano la forza' dei loro sudditi, rendendoli
vulnerabili (Osea 4:9,10;6:9;7:5,9;8:4).
A
motivo di tutti questi peccati, l'infedele Israele (che altrove
chiamiamo anche infedele "Gerusalemme") sarà presto punito. "I giorni
della punizione vengono, vengono i giorni della retribuzione; Israele lo
saprà!". "Poiché costoro seminano vento e raccoglieranno tempesta; la
semenza non farà stelo, i germogli non daranno farina, e se ne facesse,
gli stranieri la divorerebbero". La predetta "grande tribolazione" li
coglierà di sorpresa, mentre si illuderanno di stare al sicuro (Osea
8:7; 9:7; Matteo 24:21; 2 Tessalonicesi 5:8). I suoi "amanti" vedranno
la sua devastazione e ne prenderanno parte. Nessuno di loro lo
difenderà, nemmeno i suoi "alleati" occidentali. "I loro capi cadranno
di spada ... nel paese d'Egitto (a sud d'Israele) si faranno beffe di
loro" (Osea 2:9-13; 5:13; 7:16; Apocalisse 17:16; 18:8,9).
Alcune
loro città sono moderne e all'avanguardia, piene di grattacieli e
strutture monumentali che sfoggiano lusso e benessere. "Israele ha
dimenticato colui che li ha fatti e ha costruito palazzi. Giuda ha
moltiplicato le città fortificate; ma io manderò il fuoco nelle loro
città ed esso divorerà i loro castelli". "Le loro cose preziose,
comprate con denaro, le possederanno le ortiche; le spine cresceranno
nelle loro tende". "Come un'aquila, piomba il nemico sulla casa del
Signore (YHWH)), perché hanno violato il mio patto e hanno trasgredito
la mia legge". Quando i "regni del settentrione" li attaccheranno, come
abbiamo visto nel post precedente, e "i popoli si raduneranno contro di
loro",《diranno ai monti: "Copriteci!" e ai colli: "Cadeteci addosso!"》.
Nessun uomo e nessuna nazione, per quanto grandi e imponenti come
"monti" o "colli", potranno proteggerli dal giudizio di Dio. E la
profezia indica con precisione anche il periodo di tempo in cui si
compirà tutto questo. "Basterà un mese a divorarli con i loro beni" e
"all'alba il re d'Israele sarà perduto senza rimedio" (Osea 8:1,14; 9:6;
10:8,10; 5:7; 10:15).
Il
fatto che Dio punirà Israele per la sua "infedeltà" non significa che
abbia rigettato completamente il Suo "popolo" ebraico. Al contrario,
Egli "corregge colui che ama", e proprio mediante il Suo profeta ricorda
la cura "paterna" con la quale aveva trattato in passato gli ebrei. "Io
li attiravo con corde umane, con legami d'amore...e portavo loro
dolcemente da mangiare". Promette: "Io guarirò la loro infedeltà, io li
amerò di cuore, poiché la mia ira si è distolta da loro". E riferendosi a
Israele come a una donna, dice: "Io l'attirerò, la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore". Queste ultime parole ci ricordano la profezia
parallela dell'Apocalisse sulla "donna", il "popolo" ebraico di Dio,
come abbiamo già visto, che troverà riparo dalle insidie sataniche "nel
deserto" "per 1260 giorni", o "tre tempi e mezzo". Durante il suo futuro
"esilio" "nel deserto" creato dalle nazioni "nemiche" che
l'attaccheranno, il "popolo" ebraico sarà preservato dall'annientamento,
Dio 'parlerà al suo cuore' e alcuni "superstiti" torneranno a Lui (Proverbi 3:11,12; Osea 11:4; 14:4; 2:14).
Ma
già ora l' "Iddio d'Israele" li invita a 'riconoscersi colpevoli' e a
'cercare la sua faccia', ovvero la Sua approvazione. "Seminate secondo
giustizia e farete raccolta di misericordia ... poiché è tempo di
cercare il Signore (YHWH)". "Tu, dunque, torna al tuo Dio, pratica la
misericordia e la giustizia, e spera sempre nel tuo Dio". Ricordando la
storia di Israele, quando li liberò dalla schiavitù egiziana e diede la
Sua Legge perché li guidasse, Dio fa appello al loro cuore: "Io sono il
Signore (YHWH), il tuo Dio, fin dal paese d'Egitto; tu non devi
riconoscere altro Dio all'infuori di me, all'infuori di me non c'è
salvatore". E poi la Sua esortazione finale: "O Israele, torna al
Signore (YHWH), al tuo Dio, perché tu sei caduto per la tua iniquità".
Nella Sua premura Dio, per fargliela piu facile possibile, suggerisce
loro pure ciò che dovrebbero dire.《Preparatevi delle parole e tornate al
Signore (YHWH)! Ditegli: "Perdona tutta l'iniquità e accetta questo
bene; noi ti offriremo, invece di tori, l'offerta di lode delle nostre
labbra"》. Dovrebbero inoltre ammettere che le nazioni del mondo non
possono salvarli e smettere di confidare nelle proprie forze militari
(Osea 5:15; 10:12; 12:7; 14:1-3).
Voi,
ebrei della "casa d'Israele", che ascoltate oggi queste parole, avete
riconosciuto le vostre colpe? Considerate con disgusto la "malvagità"
che commettono i vostri connazionali o vi sollazzate nel "lusso
sfrenato" insieme ai vostri "sacerdoti" e "capi" politici? State
tornando al vostro Dio? "Ascoltate la parola del Signore (YHWH), o figli
d'Israele. ... poiché non c'è verità, né misericordia, né conoscenza di
Dio nel paese". "Ho parlato ai profeti, ho moltiplicato le visioni, e
per mezzo dei profeti ho proposto parabole". Ricordate la Legge del
vostro Dio, imparate ad adorarlo come piace a Lui. Ricordate che "mediante un profeta" (Mosè) Dio condusse i vostri antenati "fuori d'Egitto".
Ascoltate le parole che vi trasmette attraverso i Suoi "profeti" odierni (Osea 4:1,6; 12:11; Zaccaria 4:4,5; Gioele 2:28,29).
È
profetizzato che alla fine un "rimanente" del "popolo" ebraico
riconoscerà il suo Dio e stringerà un "patto" eterno con Lui. "I figli
d'Israele torneranno a cercare il Signore (YHWH), loro Dio, ... e
ricorreranno tremanti al Signore (YHWH) e alla sua bontà, negli ultimi
giorni". Dopo che "Gerusalemme" sarà stata "restaurata" in tutta la sua
bellezza fisica e spirituale, Dio 'veglierà' per sempre sul Suo "popolo"
redento. "Giuda sarà abitata per sempre, e Gerusalemme di età in età.
... E il Signore (YHWH) dimorerà in Sion" (Osea 2:16-23; 3:5; 14:5-8;
Gioele 3:20,21).
"Chi è
saggio ponga mente a queste cose!", conclude il profeta Osea. "Chi è
intelligente le riconosca! Poiché le vie del Signore (YHWH) sono rette; i
giusti cammineranno per esse, ma i trasgressori vi cadranno" (Osea
14:9).
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