venerdì 21 dicembre 2018

Una "storia profetica"



Quella che sto per raccontarvi è una storia realmente avvenuta che molti amici ebrei ricorderanno bene😉. Non si tratta però solo di storia passata, perché, come vedremo, è l' "anticipo" di una "storia" futura di portata ancora più grande. La storia antica è quella di Ester, una ragazza ebrea, che divenne regina e compagna dell'imperatore persiano Assuero, ed è narrata nel libro biblico che porta il suo nome.

Senza dilungarci sui particolari, ciò che qui ci interessa è analizzare l'episodio in cui un personaggio importante del regno, Aman, prese in odio gli ebrei, al punto che ne fece decretare l'annientamento in tutte le province del regno. Il motivo? Lo zio di Ester, l'ebreo Mardocheo, si rifiutava di 'inchinarsi e prostrarsi' davanti a lui in segno di adorazione (Ester 3:1-6, 8-13). Immaginate lo sconforto che piombò sugli ebrei di allora quando appresero la notizia! Ma anziché piegarsi all'adorazione idolatrica di quell'uomo orgoglioso, Mardocheo chiese ad Ester di intercedere col re a favore del suo popolo, sperando che Dio le avesse permesso di diventare regina a questo scopo (Ester 4:1-14). Quello che avvenne dopo confermò la sua tesi. In modo diplomatico Ester riuscì ad ottenere dal re un decreto di "grazia" per tutti gli ebrei del regno e fece mettere a morte Aman e tutti coloro che avevano cospirato contro il suo popolo (Ester 5 - 8:8). Cosa ci insegna questa "storia"?

Quando nel prossimo futuro, come abbiamo visto, le "nazioni" che compongono il "re del settentrione" della profezia di Daniele attaccheranno l'infedele "Gerusalemme", non riusciranno a sterminare tutto il "popolo" ebraico, rappresentato dalla "donna" dell'Apocalisse che riceverà la debita protezione in quel frangente (Daniele 11:28-31; Apocalisse 12:1-6,14). Ci saranno dei "superstiti", così come ce ne furono nel I secolo d.C., quando gli eserciti romani assediarono Gerusalemme. Improvvisamente quegli eserciti si ritirarono permettendo agli ebrei assediati di ubbidire al comando di Gesù di fuggire ai monti, e così furono risparmiati quando in seguito i romani tornarono e distrussero la città. Il profeta Daniele indica che, in modo simile, il "re del settentrione", dopo aver distrutto Gerusalemme, si ritirerà, turbato da "notizie dall'oriente e dal settentrione", e non annienterà tutti gli ebrei superstiti (Matteo 24:15-18; Daniele 12:44). Come ai tempi di Ester, Dio interverrà negli "affari umani" per salvare il Suo "popolo" ebraico, abbreviando, "a motivo degli eletti", i giorni della "grande tribolazione" (Matteo 24:22).

Quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento? Ricordate che già ora il "re del settentrione" sta avanzando inesorabilmente contro "Gerusalemme", anche se non tutti sembrano accorgersene. Ma Dio, che "vede" il futuro in modo illimitato, lo sa e ci sta avvertendo per tempo. La recente "ondata" di "antisemitismo" che sta investendo tutto il mondo è, purtroppo, solo un'anticipazione di ciò che accadrà. Sappiamo pure chi c'è dietro tanto odio. Apro una parentesi. L' "antisemitismo" che qui condanno è qualsiasi manifestazione di odio e disprezzo contro gli ebrei in quanto tali. Ciò non significa che sia sempre sbagliato parlarne in maniera "critica", mettendone in luce sia i "pregi" che i "difetti". La condotta "infedele" di molti ebrei è descritta nei particolari perfino nella Bibbia e sarebbe irrazionale negare ciò che è sotto gli occhi di tutti. 

Ma un conto è parlarne in modo obiettivo, un altro nutrire "odio" per gli ebrei per il solo fatto che sono ebrei. Questo va condannato nel modo più assoluto. Al contrario dovremmo essere "sensibili" ai loro bisogni, come per chiunque altro, e sostenere in particolare quelli di loro che stanno tornando a Dio. Come il fedele Mardocheo non ci lasceremo "sedurre" dalla propaganda satanica portata avanti dal "re del settentrione", condividendo la sua "ostilità" contro il "popolo" ebraico e appoggiandolo incondizionatamente (Daniele 11:32, 36-39; Ezechiele 8:5). Anche se fossimo minacciati di morte, dovremmo continuare ad adorare solo Dio e a confidare nel Suo aiuto. Anche dopo che "Gerusalemme" sarà stata "restaurata", il Nemico di Dio cercherà di annientare gli ebrei "superstiti" e i loro sostenitori. Ma, ancora una volta, l' "Iddio d'Israele" difenderà il Suo "popolo" e distruggerà i nemici (Ezechiele 38).

Siate dunque preparati ad affrontare i prossimi anni, che saranno decisivi per il futuro del mondo intero. Non vi lasciate sviare dalla "propaganda satanica", continuate ad adorare Dio insieme al Suo "popolo" ebraico fedele. Quando gli ebrei contemporanei di Ester appresero la notizia che il re Assuero aveva revocato la loro condanna, se ne rallegrarono moltissimo e organizzarono feste e banchetti (Ester 8:16,17). Se anche voi resterete dalla parte di Dio e del Suo "popolo" fino alla fine, potrete rallegrarvene per molti anni avvenire. 

Potrete dire a Dio: "Tu sei stato una fortezza per il povero, una fortezza per l'indifeso nella sua angoscia, un rifugio contro la tempesta ("il soffio dei tiranni"), un'ombra contro l'arsura ("il tumulto degli stranieri")". "Il Signore (YHWH) degli eserciti preparerà per tutti i popoli su questo monte (a Gerusalemme) un banchetto di cibi succulenti". "《Annienterà per sempre la morte; il Signore, Dio, asciugherà le lacrime da ogni viso, toglierà via da tutta la terra la vergogna del suo popolo, perché il Signore (YHWH) ha parlato. In quel giorno si dirà: "Ecco, questo è il nostro Dio; in lui abbiamo sperato ed egli ci ha salvati. Questo è il Signore (YHWH) in cui abbiamo sperato; esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!"》(Isaia 25:4-6, 8,9).

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