Ascoltate la Parola di Dio: 《Figlio d'uomo, così parla
il Signore, Dio, riguardo al paese d'Israele: "La fine, la fine viene
sulle quattro estremità del paese! La tua fine è imminente; io manderò
contro di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò
ricadere addosso tutte le tue abominazioni ... Ecco il giorno! ...
Giunge il tempo, il giorno si avvicina!" (Ezechiele 7:2,3,10,12).
In
vista della prossima dustruzione di "Gerusalemme", questo non è più il
tempo di "investire" su Israele, perché "chi vende non tornerà in
possesso di ciò che avrà venduto ... Getteranno il loro argento per le
strade, il loro oro sarà per essi immondizia". I beni materiali nei
quali molti israeliani confidano non varranno nulla durante l'imminente
"grande tribolazione". "Non potranno saziare la loro fame né riempire le
loro viscere, perché furono quelli l'intoppo che li fece cadere nella
loro iniquità" (Ezechiele 7:13,19; Matteo 24:21).
Poiché
"questo paese (Israele) è pieno di assassini" e "questa città
(Gerusalemme) è piena di violenza", Dio "farà venire le più malvagie
delle nazioni, che s'impadroniranno delle loro case", farà "venir meno
la superbia dei potenti e i loro santuari saranno profanati". I prossimi
anni saranno, per Israele, un'escalation di eventi drammatici,
purtroppo. "Verrà sventura dopo sventura, allarme dopo allarme ... Il re
sarà in lutto, il principe rivestito di desolazione, le mani del popolo
del paese tremeranno di spavento".
Di
quelli che pensano che Israele non subirà una simile "fine" a breve e
che, al contrario, incoraggiano a continuare come se nulla fosse, Dio
dice che sono "uomini che tramano iniquità e danno cattivi consigli".
Dicono: "Il tempo non è così vicino! Costruiamo pure delle case!". 《"La
visione che ha costui riguarda giorni futuri, egli profetizza per tempi
lontani". Perciò di' loro: Così parla il Signore, DIO: "Nessuna delle
mie parole sarà rinviata"》. E i loro "profeti", coloro che predicono
falsamente che Gerusalemme non sarà mai distrutta, sono complici della
loro ribellione. "《Proprio perché sviano il mio popolo, dicendo: 'Pace!'
quando non c'è alcuna pace, e perché quando il popolo costruisce un
muro, ecco che costoro lo intonacano di malta che non regge, di' a
quelli che lo intonacano di malta che non regge, che esso cadrà》.
Anziché invitare gli ebrei infedeli a tornare a Dio per sfuggire al Suo
giudizio, 'mentendo al suo popolo', "che dà ascolto alle menzogne",
fanno "morire coloro che non devono morire" e"vivere coloro che non
devono vivere", 'rafforzando le mani dell'empio, perché non si converta
dalla sua via malvagia per ottenere la vita' (Ezechiele 7:23,24,26,27;
11:2,3; 12:27,28; 13:19,22).
Dire
la verità è sempre la cosa migliore, anche se la verità può essere
scomoda, e può salvare la vita. Qualcuno che ha 'innalzato idoli nel
proprio cuore', mettendo qualsiasi altra cosa all'infuori di Dio al
primo posto nella vita, preferirebbe che dicessi qualcosa di più
piacevole, che magari parlassi solo bene di Israele. Ma per tutti loro
non c'è altro messaggio che questo: 《Così parla il Signore, Dio:
"Tornate, allontanatevi dai vostri idoli, distogliete le vostre facce da
tutte le vostre abominazioni", ovvero dai "peccati" di cui abbiamo
parlato in un post precedente. Ma per chi non li ricordasse, è Dio
stesso che ce li rammenta. "I principi d'Israele", i suoi rappresentanti
politici, "sono intenti a spargere sangue". Quanti ragazzi mandano a
morire come soldati in battaglia contro i loro nemici, sacrificandoli
sull' "altare della Patria"! "Prendesti inoltre i tuoi figli e le tue
figlie, che mi avevi partoriti, e li offristi loro in sacrificio perché
li divorassero. Non bastavano dunque le tue prostituzioni, perché tu
avessi anche a scannare i miei figli e a darli loro facendoli passare
per il fuoco?".
Ma le
loro "abominazioni" non si limitano a questo! "In te si disprezzano il
padre e
la madre, in te si maltratta il forestiero, in te si opprimono
l’orfano e la vedova. Hai disprezzato le mie cose sante, hai
profanato i miei sabati. Vi sono in te calunniatori che versano il
sangue. C’è in te chi banchetta sui monti e chi commette
scelleratezze. In te si scopre la nudità del proprio padre, in te si
vìola la donna in stato di mestruazione. Uno reca oltraggio alla
donna del prossimo, l’altro contamina con incesto la nuora, altri
vìola la sorella, figlia del padre.In te si ricevono doni per
spargere il sangue, tu presti a interesse e a usura, spogli con la
violenza il tuo prossimo e di me ti dimentichi" (Ezechiele
22:7-12).
Non c'è più rispetto per i "valori" tradizionali, nemmeno per i parenti
stretti o per i consanguinei! L'immoralità sessuale si pratica a tutti i
livelli e la disonestà dilaga. I loro "sacerdoti", le guide religiose,
non insegnano correttamente le norme morali di Dio come dovrebbero. "Non
distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che
passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro" (Ezechiele 22:26).
Tuttavia
Dio non fa, per così dire, di tutta l'erba un fascio, ma giudicherà
quegli ebrei individualmente e ciascuno renderà conto di sé stesso a Lui
(Romani 14:12). Nel Suo immenso amore l' "Iddio d'Israele" indica pure
qual è la "strada" da seguire per essere "salvati". "Se ... si
trovassero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, questi non
salverebbero che se stessi, per la loro giustizia". Questi sono gli
esempi che dovremmo seguire e non quello "negativo" dei "principi" o dei
"profeti" d'Israele. Noè è ricordato per la sua scrupolosa ubbidienza.
"Fece tutto quello che Dio gli aveva comandato. Fece proprio così".
Daniele non fu solo un profeta fedele. Anche quando era giovane, non si
lasciò influenzare dalle cattive compagnie, facendosi "contaminare"
dalle loro pratiche sbagliate, e continuò a pregare il suo Dio anche a
costo della vita. Giobbe era "integro e retto; temeva Dio e fuggiva il
male". Era deciso a restare fedele alla moglie, non coltivando nemmeno
pensieri immorali. Si comportava onestamente e trattava bene i suoi
dipendenti. Aiutava le persone che si trovavano in difficoltà economica,
non adorava altre cose all'infuori di Dio e non diffondeva "cattiverie"
sul conto di altri. Infine rimase integro nonostante tutte le prove a
cui fu sottoposto (Genesi 6:22; Daniele 1:8; 6:10,11; Giobbe 1:1; 31).
Dio assicura che "un residuo" d'Israele sarà risparmiato per la sua
"giustizia" e costituirà un "ammonimento" per gli altri ebrei (Ezechiele
14:22,23).
E voi che
abitate in Israele, state prendendo a cuore l'avvertimento di Dio? In
cosa riponete la vostra fiducia, nei beni materiali che presto non
varranno più nulla o nell' "Iddio d'Israele"? Continuate a fare la
vostra vita come se nulla dovesse mai cambiare o state facendo i piani
per allontanarvi dalla " zona di pericolo", ubbidendo scrupolosamente al
vostro Dio che vi comanda di "fuggire da Babilonia"? Non vi lasciate
ingannare dai "falsi profeti" che vi diranno ciò che fa più comodo, ma
siate decisi a fare la volontà di Dio qualunque cosa accada. A dispetto
di quello che possono dirvi le "guide religiose", evitate come la peste
l'immoralità sessuale e ogni forma di "idolatria"! Imitate la
"giustizia" degli esempi che Dio vi sta indicando.
《"Tornate,
convertitevi da tutte le vostre trasgressioni ... ! Gettate via da voi
tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato; fatevi un
cuore nuovo e uno spirito nuovo; perché dovreste morire, casa d'Israele?
Io infatti non provo nessun piacere per la morte di colui che muore",
dice il Signore, DIO. "Convertitevi dunque, e vivrete!"》(Ezechiele
18:30-32).