Come
predetto, Dio ha iniziato a giudicare il mondo a partire dal Suo
"popolo" ebraico, condannando in particolare i suoi "principi", o
"capi", politici e religiosi:《Pronuncia un lamento sui principi
d'Israele e di': "Che cos'era tua madre? Una leonessa. Fra i leoni stava
accovacciata; in mezzo ai leoncelli allevava i suoi piccoli. Allevò uno
dei suoi piccoli, il quale divenne leoncello, imparò a sbranare la
preda, a divorare gli uomini. Ma le nazioni ne sentirono parlare, ed
esso fu preso nella loro fossa; lo condussero, con dei ferri alle
mascelle, nel paese d'Egitto" (Ezechiele 19:1-4).
La
"madre" si riferisce al "popolo" ebraico. Il "leoncello" rappresenta
una prima forma di amministrazione laica e religiosa preesistente alla
formazione dello Stato di Israele. L' "Egitto" è usato spesso nella
Bibbia in contrapposizione all' "Assiria", o "Babilonia". Quando vengono
adoperati in contrapposizione, l' "Egitto" rappresenta profeticamente
il "re del mezzogiorno" della profezia di Daniele, ovvero gli Stati
Uniti e i suoi alleati occidentali, mentre l' "Assiria" prefigura il "re
del settentrione" nella sua interezza. Il "leoncello" nacque alla fine
dell'Ottocento con il movimento sionista che spinse molti "ebrei" a
tornare in "patria". "Le nazioni ne sentirono parlare, ed esso fu preso
nella loro fossa". Da una parte incontrarono l'aspra opposizione dei
paesi arabi, dall'altra la "Palestina" iniziò a fare gola alle potenze
occidentali, soprattutto Inghilterra e Stati Uniti, che, durante la
Prima Guerra Mondiale, si appropriarono della "gestione" politica ed economica del
"movimento". In questo senso lo condussero "nel paese d'Egitto", ovvero
sotto il controllo diretto dell' "Egitto", o "re del mezzogiorno".
"Quando essa vide che aspettava invano e la sua speranza era delusa,
prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello" (Ezechiele
19:5).
Quando gli ebrei
stabilitisi in Palestina, i "coloni", si accorsero di trovarsi in balia
dei pareri contrari e discordi delle potenze straniere, decisero di
creare un governo indipendente, dando vita, nell'immediato dopoguerra,
allo Stato ebraico come lo conosciamo oggi. Questo è il secondo
"leoncello". La profezia indica che, crescendo, il "leoncello" "imparò a
sbranare la preda, a divorare uomini. Devastò i loro palazzi, desolò le
loro città; il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito dal
rumore dei suoi ruggiti" (Ezechiele 19:6,7). La storia recente dello
Stato di Israele conferma questa profezia. Il "leoncello" è cresciuto
fino a dotarsi di uno dei più potenti eserciti al mondo, con il quale
spesso attacca i paesi vicini, distruggendo "palazzi" e "città" a forza
di missili e bombe. Il suo stesso "paese", la popolazione israeliana, è
spaventato per il "rumore dei suoi ruggiti", le sue "provocazioni"
militari, che non fanno altro che alimentare il malcontento e l'ira dei
suoi "nemici". "Ma da tutte le province circostanti le nazioni gli
diedero addosso, gli tesero contro le loro reti e fu preso nella loro
fossa. Lo misero in una gabbia con dei ferri alle mascelle e lo
condussero al re di Babilonia; lo chiusero in una prigione, perché la
sua voce non fosse più udita sui monti d'Israele" (Ezechiele 19:8-10).
Come
rivelano anche altre profezie che abbiamo esaminato, presto "da tutte
le province circostanti", dalla Siria alla Striscia di Gaza, dalla
Giordania e dai paesi arabi, le "nazioni" che ci vivono 'gli daranno
addosso', intrappolandolo. Alla fine sarà condotto in mano "al re di
Babilonia", al "re del settentrione", e messo in silenzio, allorché
Gerusalemme sarà distrutta. L' umiliazione che subirà lo Stato ebraico
sarà un'umiliazione per tutto il popolo ebraico. Infatti il profeta
aggiunge che anche la "madre", paragonata a una "vigna" un tempo
florida, "è stata sradicata con furore e gettata a terra; il vento
orientale ne ha seccato il frutto; i rami forti ne sono stati rotti e
seccati, il fuoco li ha divorati" (Ezechiele 19:12). Come ha predetto
anche l'Apocalisse, la "città santa", Gerusalemme, che rappresenta il
popolo ebraico nel suo insieme, 'è stata data alle nazioni', "le quali
(la) calpesteranno... per quarantadue mesi" (Apocalisse 11:2).
A
partire dal 4 aprile scorso il popolo ebraico non ha più una guida
umana locale e legittima, ma è in balia delle "nazioni" che non lo
tratteranno bene (o "calpesteranno") per "42 mesi", o "tre anni e
mezzo", fino al 4 ottobre 2022, quando distruggeranno Gerusalemme. Per
allora non si sentirà più la "voce" grossa del governo sionista "sui
monti d'Israele", come le "alture del Golan" o i monti vicino
Gerusalemme. Questo permetterà ai suoi abitanti di "fuggire ai monti"
prima che la nazione più temibile del "re di Babilonia" (o "re del
settentrione"), la Turchia, la rada al suolo! Si adempiranno così le
successive parole del profeta: "Ora è piantata nel deserto, in un suolo
arido e assetato" (Ezechiele 19:13). La parallela profezia
dell'Apocalisse dice che questa "donna", o "madre" del "leoncello",
troverà riparo e protezione divina "nel deserto" per altri "1260 giorni"
(o "tre anni e mezzo") dopo la distruzione di Gerusalemme (Apocalisse
12:6,14).
Dopo aver
giudicato il Suo "popolo" ebraico, Dio, attraverso il giudice costituto,
Gesù Cristo, invisibilmente "re" a Gerusalemme dal 4 aprile scorso, sta
passando in rassegna tutte le nazioni. Mediante il profeta Ezechiele
annuncia i suoi giudizi anche a Tiro, quest'antica città che, in senso
profetico, è usata come simbolo della nazione di cui faceva parte: il
Libano. E, poiché, come abbiamo visto, il "Libano" profetico corrisponde
alle nazioni che compongono l' "Assiria", o "Babilonia", possiamo
concludere che "Tiro" si riferisca alla stessa cosa. 《Poiché Tiro ha
detto di Gerusalemme: "Ah! ah! è infranta colei che era la porta dei
popoli! La gente si volge verso di me! Io li riempirò di lei che è
deserta!" Perciò così parla il Signore, Dio (YHWH): "Eccomi contro di
te, o Tiro! Io ti farò salire contro molti popoli, come il mare fa
salire le proprie onde" (Ezechiele 26:2,3). Dopo che l' "Assiro", o
"Tiro", avrà devastato Israele (insieme alla Giordania e all'Arabia
Saudita), gongolandosi delle sue conquiste, sarà a sua volta devastato
dai "molti popoli" che, capeggiati dalla Turchia, gli saliranno contro!
Sarà 'abbandonato al saccheggio delle nazioni'.
Per
lungo tempo invece è stata al centro degli affari commerciali di molte
nazioni. Si pensi, per esempio, all'indotto che si è creato attorno ai
pozzi petroliferi. Il profeta, fra gli altri, menziona anche "Mesec" che
commercia con "Tiro". 'Dà schiavi...in cambio delle sue mercanzie'
(Ezechiele 27:13). Sappiamo che "Mesec" prefigura la Turchia. La
profezia rivela che la Turchia avrebbe trafficato esseri umani con
qualcuno dei paesi che formano l' "Assiro", o "Tiro". Non appaiono
perciò infondate le accuse secondo le quali il governo turco avrebbe
addestrato combattenti jihadisti che hanno venduto migliaia di curdi in
Siria e reclutato i loro bambini! Ironia della sorte, sarà proprio la
Turchia a decretarne la fine.
Come
abbiamo visto nel precedente articolo, l'offensiva turca contro l'
"Assiro" arriverà per mare, da Cipro (o "Chittim"). Ezechiele lo
conferma: "Le tue ricchezze i tuoi mercati, la tua mercanzia, i tuoi
marinai, i tuoi piloti, i tuoi riparatori, i tuoi negozianti, tutta la
tua gente di guerra che è in te, e tutta la moltitudine che è in mezzo a
te, cadranno nel cuore dei mari, il giorno della tua rovina"."Quando
sei stata infranta dai mari, nelle profondità delle acque" (Ezechiele
27:27,34). Ci sarà una battaglia navale nella quale "Tiro" avrà la
peggio.
Il "re di Tiro", di cui si parla al
capitolo 28, è Satana il diavolo nella sua manifestazione terrena. La
profezia dice che, come "uomo", ovvero nelle sembianze umane, sarà
ridotto "in cenere", anche se continuerà a esistere come creatura
spirituale (Ezechiele 28:18). Questo ci fa capire che è il Nemico di Dio
che sta attualmente esercitando il suo dominio invisibile sull'
"Assiria" e fomentando nella popolazione l'odio per il popolo ebraico di
Dio!
Il capitolo 29
annuncia i giudizi contro l' "Egitto", ovvero il "re del mezzogiorno", e
contro il suo "faraone", colui che prende la direttiva, ovvero gli
Stati Uniti d'America nella persona del loro Presidente. 《Così parla il
Signore, Dio (YHWH): "Eccomi contro di te, faraone, re d'Egitto, gran
coccodrillo, che sei disteso in mezzo ai tuoi fiumi e dici: 'Il fiume è
mio e sono io che l'ho fatto!'》 (Ezechiele 29:3). Anziché dar gloria a
Dio, si prende per sé tutti i meriti! Quando nella Bibbia si parla
profeticamente di "fiumi" o "acque" ci si riferisce spesso alle
"alleanze" con popoli e nazioni che danno un certo senso di sicurezza.
In questo caso i "fiumi" del "gran coccodrillo" rappresentano il suo
"habitat naturale", gli onori e gli agi di cui gode il Presidente e che
gli consentono di esercitare il potere. "Io metterò dei ganci nelle tue
mascelle, farò in modo che i pesci dei tuoi fiumi si attacchino alle tue
scaglie e ti tirerò fuori dai tuoi fiumi, con tutti i pesci dei tuoi
fiumi attaccati alle tue scaglie. Ti getterò nel deserto, te e tutti i
pesci dei tuoi fiumi, e tu cadrai in mezzo ai campi; non sarai né
radunato né raccolto, e io ti darò in pasto alle bestie della terra e
agli uccelli del cielo" (Ezechiele 29:4,5). Il profeta Daniele rivela
che, nel nostro tempo, il "re del mezzogiorno" si sarebbe scontrato con
il "re del settentrione" (Daniele 11:40).
State
seguendo le notizie dal mondo? Gli Stati Uniti si stanno scagliando
contro i vari paesi che compongono il "re del settentrione", su vari
fronti, ora con la Russia, poi con la Turchia, ora con la Cina e di
recente con l'Iran. Il "gran coccodrillo" si sta allontanando dal suo
"habitat naturale", in patria, per combattere sempre più lontano,
portando con sé i suoi "pesci" migliori, le risorse umane e finanziarie,
che lo sostengono. Alla fine, quando lo "scontro" raggiungerà il
culmine, si lancerà all'inseguimento del "nemico" "nel deserto", in un
ambiente ostile, e soccomberà, lui e tutti coloro che lo sosterranno!
Allora si capirà che è stato "per la casa d'Israele un sostegno di
canna", temporaneo e fragile. Non potrà difendere nemmeno se stesso!
Come potrebbe difendere Israele che stupidamente continua a confidare in
lui? 《Perciò, così parla il Signore, Dio (YHWH): "Ecco, io farò venire
sopra di te la spada e sterminerò in mezzo a te uomini e bestie: il
paese d'Egitto sarà ridotto in una desolazione, in un deserto, e si
conoscerà che io sono il Signore (YHWH), perché il faraone ha detto: 'Il
fiume è mio e sono io che l'ho fatto!' Perciò, eccomi contro di te e
contro il tuo fiume; ridurrò il paese d'Egitto in un deserto, in una
desolazione" (Ezechiele 29:6-9). La parallela profezia di Daniele dice
che il "re del settentrione" "gli piomberà addosso come la tempesta, con
carri e cavalieri e con molte navi; entrerà nei paesi invadendoli e
passerà oltre" (Daniele 11:40). Perfino il "fiume" di cui tanto si
vantava, le risorse di cui godeva in patria, sarà prosciugato.
Secondo
il salmo, un altro simbolo dell' "Egitto" è il "Leviatan", definito
altrove come l' "agile serpente" e il "mostro che è nel mare", da
assimilare al "gran coccodrillo" di Ezechiele (Salmo 74:13,14; Isaia
27:1). Il profeta Isaia ci aiuta a capire quando il moderno "Egitto" e
il suo "Leviatan", gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali, saranno
sconfitti dal "re del settentrione". Il versetto precedente a quello in
cui Dio esprime il suo giudizio contro il "Leviatan" dice: "Poiché,
ecco, il Signore (YHWH) esce dal suo luogo per punire l'iniquità degli
abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il sangue che ha
bevuto e non terrà più coperti i suoi uccisi" (Isaia 26:21).
In
base agli ultimi articoli, sappiamo che è dal 4 aprile 2019 che Dio è,
per così dire, 'uscito dal suo luogo', in cielo, rivolgendo particolare
attenzione agli abitanti della terra. Gli "effetti" della Sua maestosa
"uscita" fanno parte del "segno" della presenza regale di Gesù. Da
quando Suo Figlio è stato eletto "giudice", nulla sfugge alla sua vista!
La "terra", cioè il mondo, non può più tenere nascoste le sue colpe. Ed
ecco che i "giudizi" cominciano ad essere eseguiti. Dio si serve delle
nazioni per punire l'infedele Israele e le nazioni stesse, facendo in
modo che si distruggano reciprocamente! Dai versetti immediatamente
successivi si inizia a parlare della "restaurazione" di Israele. Quindi
l'esecuzione del giudizio di Dio sull' "Egitto" sarà immediatamente
precedente a quella "restaurazione", che sarà completata solo dopo la
fine della "settimana" di anni in cui stiamo vivendo. Ezechiele dice:
"L' Egitto sarà il più umile dei regni e non si eleverà più sopra le
nazioni" (Ezechiele 29:15). La supremazia degli Stati Uniti e dei loro
alleati sarà un cosa del passato.
Allora
si adempiranno del tutto queste incoraggianti parole: "In quel giorno
suonerà una gran tromba: quelli che erano perduti nel paese d'Assiria e
quelli che erano dispersi nel paese d'Egitto verranno e si prostreranno
davanti al Signore (YHWH), sul monte santo, a Gerusalemme" (Isaia
27:2-13). Dal contesto si comprende che sta parlando dei "figli
d'Israele" che saranno scampati alla distruzione e torneranno al loro
Dio. "La casa d'Israele non riporrà più la sua fiducia in quelli che le
ricorderanno l'iniquità da lei commessa quando si rivolgeva verso di
loro" (Ezechiele 29:16). Finalmente gli ebrei superstiti che torneranno
nella Gerusalemme "restaurata" avranno imparato la lezione! Confideranno
solo nel loro Dio.
Che
dire delle altre persone che risiedono nei paesi del "re del
settentrione" e del "re del mezzogiorno"? Riguardo all' "Egitto", quando
subirà l'invasione nemica, le persone sincere potranno confidare
nell'aiuto di Dio. "Quando essi grideranno al Signore (YHWH) a motivo
dei loro oppressori, egli manderà loro un salvatore e un difensore a
liberarli". "Si convertiranno al Signore (YHWH), che si arrenderà alle
loro suppliche e li guarirà". Ma si parla sia degli "Egiziani" che degli
"Assiri", che, nel contesto attuale, indicano rispettivamente i
"sudditi" del "re del mezzogiorno" e quelli del "re del settentrione".
"Gli Egiziani serviranno il Signore (YHWH) con gli Assiri. In quel
giorno Israele sarà terzo con l'Egitto e con l'Assiria; e tutti e tre
saranno una benedizione in mezzo alla terra. Il Signore (YHWH) degli
eserciti li benedirà, dicendo: 《Benedetti siano l'Egitto, mio popolo, l'
Assiria, opera delle mie mani, e Israele, mia eredità!》" (Isaia
19:23-25). Come vedete, l'Iddio di Israele sarà anche l'Iddio di persone
di ogni altra nazione del mondo. Quando Gerusalemme sarà stata
"restaurata", persone timorate di Dio dall' "Assiria" e dall' "Egitto",
dal "re del settentrione" e dal "re del mezzogiorno", ci andranno, per
essere benedetti da Dio in persona!
Se
vivete in Israele, ricordatevi che presto il "leoncello" sarà catturato
e ridotto in schiavitù! Se non volete fare la sua stessa fine, "uscite"
da "Babilonia la grande" e allontanatevi dal pericolo che incombe! Se
invece vivete in uno dei paesi che fanno parte di "Tiro", o "Assiria",
non ubbidite al suo "re" che cerca di spingervi contro il popolo ebraico
di Dio! E se vivete negli Stati Uniti o in uno dei paesi alleati,
sappiate che l' "Egitto" sarà devastato anch'esso dal "re del
settentrione" entro i prossimi anni. Non confidate nel "gran
coccodrillo", o "Leviatan", perché le sue ricchezze spariranno. Ovunque
vi troviate, imparate a confidare solo in Dio. Egli vi proteggerà,
qualunque cosa accada! E, se potete, fate suonare forte la "tromba",
avvertendo quante più persone potete riguardo ai giudizi di Dio!
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