lunedì 17 giugno 2019

Nessuno sfuggirà ai giudizi dell'Iddio d'Israele!


Come predetto, Dio ha iniziato a giudicare il mondo a partire dal Suo "popolo" ebraico, condannando in particolare i suoi "principi", o "capi", politici e religiosi:《Pronuncia un lamento sui principi d'Israele e di': "Che cos'era tua madre? Una leonessa. Fra i leoni stava accovacciata; in mezzo ai leoncelli allevava i suoi piccoli. Allevò uno dei suoi piccoli, il quale divenne leoncello, imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. Ma le nazioni ne sentirono parlare, ed esso fu preso nella loro fossa; lo condussero, con dei ferri alle mascelle, nel paese d'Egitto" (Ezechiele 19:1-4). 

La "madre" si riferisce al "popolo" ebraico. Il "leoncello" rappresenta una prima forma di amministrazione laica e religiosa preesistente alla formazione dello Stato di Israele. L' "Egitto" è usato spesso nella Bibbia in contrapposizione all' "Assiria", o "Babilonia". Quando vengono adoperati in contrapposizione, l' "Egitto" rappresenta profeticamente il "re del mezzogiorno" della profezia di Daniele, ovvero gli Stati Uniti e i suoi alleati occidentali, mentre l' "Assiria" prefigura il "re del settentrione" nella sua interezza. Il "leoncello" nacque alla fine dell'Ottocento con il movimento sionista che spinse molti "ebrei" a tornare in "patria". "Le nazioni ne sentirono parlare, ed esso fu preso nella loro fossa". Da una parte incontrarono l'aspra opposizione dei paesi arabi, dall'altra la "Palestina" iniziò a fare gola alle potenze occidentali, soprattutto Inghilterra e Stati Uniti, che, durante la Prima Guerra Mondiale, si appropriarono della "gestione" politica ed economica del "movimento". In questo senso lo condussero "nel paese d'Egitto", ovvero sotto il controllo diretto dell' "Egitto", o "re del mezzogiorno". "Quando essa vide che aspettava invano e la sua speranza era delusa, prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello" (Ezechiele 19:5). 

Quando gli ebrei stabilitisi in Palestina, i "coloni", si accorsero di trovarsi in balia dei pareri contrari e discordi delle potenze straniere, decisero di creare un governo indipendente, dando vita, nell'immediato dopoguerra, allo Stato ebraico come lo conosciamo oggi. Questo è il secondo "leoncello". La profezia indica che, crescendo, il "leoncello" "imparò a sbranare la preda, a divorare uomini. Devastò i loro palazzi, desolò le loro città; il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito dal rumore dei suoi ruggiti" (Ezechiele 19:6,7). La storia recente dello Stato di Israele conferma questa profezia. Il "leoncello" è cresciuto fino a dotarsi di uno dei più potenti eserciti al mondo, con il quale spesso attacca i paesi vicini, distruggendo "palazzi" e "città" a forza di missili e bombe. Il suo stesso "paese", la popolazione israeliana, è spaventato per il "rumore dei suoi ruggiti", le sue "provocazioni" militari, che non fanno altro che alimentare il malcontento e l'ira dei suoi "nemici". "Ma da tutte le province circostanti le nazioni gli diedero addosso, gli tesero contro le loro reti e fu preso nella loro fossa. Lo misero in una gabbia con dei ferri alle mascelle e lo condussero al re di Babilonia; lo chiusero in una prigione, perché la sua voce non fosse più udita sui monti d'Israele" (Ezechiele 19:8-10). 

Come rivelano anche altre profezie che abbiamo esaminato, presto "da tutte le province circostanti", dalla Siria alla Striscia di Gaza, dalla Giordania e dai paesi arabi, le "nazioni" che ci vivono 'gli daranno addosso', intrappolandolo. Alla fine sarà condotto in mano "al re di Babilonia", al "re del settentrione", e messo in silenzio, allorché Gerusalemme sarà distrutta. L' umiliazione che subirà lo Stato ebraico sarà un'umiliazione per tutto il popolo ebraico. Infatti il profeta aggiunge che anche la "madre", paragonata a una "vigna" un tempo florida, "è stata sradicata con furore e gettata a terra; il vento orientale ne ha seccato il frutto; i rami forti ne sono stati rotti e seccati, il fuoco li ha divorati" (Ezechiele 19:12). Come ha predetto anche l'Apocalisse, la "città santa", Gerusalemme, che rappresenta il popolo ebraico nel suo insieme, 'è stata data alle nazioni', "le quali (la) calpesteranno... per quarantadue mesi" (Apocalisse 11:2). 

A partire dal 4 aprile scorso il popolo ebraico non ha più una guida umana locale e legittima, ma è in balia delle "nazioni" che non lo tratteranno bene (o "calpesteranno") per "42 mesi", o "tre anni e mezzo", fino al 4 ottobre 2022, quando distruggeranno Gerusalemme. Per allora non si sentirà più la "voce" grossa del governo sionista "sui monti d'Israele", come le "alture del Golan" o i monti vicino Gerusalemme. Questo permetterà ai suoi abitanti di "fuggire ai monti" prima che la nazione più temibile del "re di Babilonia" (o "re del settentrione"), la Turchia, la rada al suolo! Si adempiranno così le successive parole del profeta: "Ora è piantata nel deserto, in un suolo arido e assetato" (Ezechiele 19:13). La parallela profezia dell'Apocalisse dice che questa "donna", o "madre" del "leoncello", troverà riparo e protezione divina "nel deserto" per altri "1260 giorni" (o "tre anni e mezzo") dopo la distruzione di Gerusalemme (Apocalisse 12:6,14).

Dopo aver giudicato il Suo "popolo" ebraico, Dio, attraverso il giudice costituto, Gesù Cristo, invisibilmente "re" a Gerusalemme dal 4 aprile scorso, sta passando in rassegna tutte le nazioni. Mediante il profeta Ezechiele annuncia i suoi giudizi anche a Tiro, quest'antica città che, in senso profetico, è usata come simbolo della nazione di cui faceva parte: il Libano. E, poiché, come abbiamo visto, il "Libano" profetico corrisponde alle nazioni che compongono l' "Assiria", o "Babilonia", possiamo concludere che "Tiro" si riferisca alla stessa cosa. 《Poiché Tiro ha detto di Gerusalemme: "Ah! ah! è infranta colei che era la porta dei popoli! La gente si volge verso di me! Io li riempirò di lei che è deserta!" Perciò così parla il Signore, Dio (YHWH): "Eccomi contro di te, o Tiro! Io ti farò salire contro molti popoli, come il mare fa salire le proprie onde" (Ezechiele 26:2,3). Dopo che l' "Assiro", o "Tiro", avrà devastato Israele (insieme alla Giordania e all'Arabia Saudita), gongolandosi delle sue conquiste, sarà a sua volta devastato dai "molti popoli" che, capeggiati dalla Turchia, gli saliranno contro! Sarà 'abbandonato al saccheggio delle nazioni'. 

Per lungo tempo invece è stata al centro degli affari commerciali di molte nazioni. Si pensi, per esempio, all'indotto che si è creato attorno ai pozzi petroliferi. Il profeta, fra gli altri, menziona anche "Mesec" che commercia con "Tiro". 'Dà schiavi...in cambio delle sue mercanzie' (Ezechiele 27:13). Sappiamo che "Mesec" prefigura la Turchia. La profezia rivela che la Turchia avrebbe trafficato esseri umani con qualcuno dei paesi che formano l' "Assiro", o "Tiro". Non appaiono perciò infondate le accuse secondo le quali il governo turco avrebbe addestrato combattenti jihadisti che hanno venduto migliaia di curdi in Siria e reclutato i loro bambini! Ironia della sorte, sarà proprio la Turchia a decretarne la fine.

Come abbiamo visto nel precedente articolo, l'offensiva turca contro l' "Assiro" arriverà per mare, da Cipro (o "Chittim"). Ezechiele lo conferma: "Le tue ricchezze  i tuoi mercati, la tua mercanzia, i tuoi marinai, i tuoi piloti, i tuoi riparatori, i tuoi negozianti, tutta la tua gente di guerra che è in te, e tutta la moltitudine che è in mezzo a te, cadranno nel cuore dei mari, il giorno della tua rovina"."Quando sei stata infranta dai mari, nelle profondità delle acque" (Ezechiele 27:27,34). Ci sarà una battaglia navale nella quale "Tiro" avrà la peggio. 
Il "re di Tiro", di cui si parla al capitolo 28, è Satana il diavolo nella sua manifestazione terrena. La profezia dice che, come "uomo", ovvero nelle sembianze umane, sarà ridotto "in cenere", anche se continuerà a esistere come creatura spirituale (Ezechiele 28:18). Questo ci fa capire che è il Nemico di Dio che sta attualmente esercitando il suo dominio invisibile sull' "Assiria" e fomentando nella popolazione l'odio per il popolo ebraico di Dio!

Il capitolo 29 annuncia i giudizi contro l' "Egitto", ovvero il "re del mezzogiorno", e contro il suo "faraone", colui che prende la direttiva, ovvero gli Stati Uniti d'America nella persona del loro Presidente. 《Così parla il Signore, Dio (YHWH): "Eccomi contro di te, faraone, re d'Egitto, gran coccodrillo, che sei disteso in mezzo ai tuoi fiumi e dici: 'Il fiume è mio e sono io che l'ho fatto!'》 (Ezechiele 29:3). Anziché dar gloria a Dio, si prende per sé tutti i meriti! Quando nella Bibbia si parla profeticamente di "fiumi" o "acque" ci si riferisce spesso alle "alleanze" con popoli e nazioni che danno un certo senso di sicurezza. In questo caso i "fiumi" del "gran coccodrillo" rappresentano il suo "habitat naturale", gli onori e gli agi di cui gode il Presidente e che gli consentono di esercitare il potere. "Io metterò dei ganci nelle tue mascelle, farò in modo che i pesci dei tuoi fiumi si attacchino alle tue scaglie e ti tirerò fuori dai tuoi fiumi, con tutti i pesci dei tuoi fiumi attaccati alle tue scaglie. Ti getterò nel deserto, te e tutti i pesci dei tuoi fiumi, e tu cadrai in mezzo ai campi; non sarai né radunato né raccolto, e io ti darò in pasto alle bestie della terra e agli uccelli del cielo" (Ezechiele 29:4,5). Il profeta Daniele rivela che, nel nostro tempo, il "re del mezzogiorno" si sarebbe scontrato con il "re del settentrione" (Daniele 11:40). 

State seguendo le notizie dal mondo? Gli Stati Uniti si stanno scagliando contro i vari paesi che compongono il "re del settentrione", su vari fronti, ora con la Russia, poi con la Turchia, ora con la Cina e di recente con l'Iran. Il "gran coccodrillo" si sta allontanando dal suo "habitat naturale", in patria, per combattere sempre più lontano, portando con sé i suoi "pesci" migliori, le risorse umane e finanziarie, che lo sostengono. Alla fine, quando lo "scontro" raggiungerà il culmine, si lancerà all'inseguimento del "nemico" "nel deserto", in un ambiente ostile, e soccomberà, lui e tutti coloro che lo sosterranno! Allora si capirà che è stato "per la casa d'Israele un sostegno di canna", temporaneo e fragile. Non potrà difendere nemmeno se stesso! Come potrebbe difendere Israele che stupidamente continua a confidare in lui? 《Perciò, così parla il Signore, Dio (YHWH): "Ecco, io farò venire sopra di te la spada e sterminerò in mezzo a te uomini e bestie: il paese d'Egitto sarà ridotto in una desolazione, in un deserto, e si conoscerà che io sono il Signore (YHWH), perché il faraone ha detto: 'Il fiume è mio e sono io che l'ho fatto!' Perciò, eccomi contro di te e contro il tuo fiume; ridurrò il paese d'Egitto in un deserto, in una desolazione" (Ezechiele 29:6-9). La parallela profezia di Daniele dice che il "re del settentrione" "gli piomberà addosso come la tempesta, con carri e cavalieri e con molte navi; entrerà nei paesi invadendoli e passerà oltre" (Daniele 11:40). Perfino il "fiume" di cui tanto si vantava, le risorse di cui godeva in patria, sarà prosciugato.

Secondo il salmo, un altro simbolo dell' "Egitto" è il "Leviatan", definito altrove come l' "agile serpente" e il "mostro che è nel mare", da assimilare al "gran coccodrillo" di Ezechiele (Salmo 74:13,14; Isaia 27:1). Il profeta Isaia ci aiuta a capire quando il moderno "Egitto" e il suo "Leviatan", gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali, saranno sconfitti dal "re del settentrione". Il versetto precedente a quello in cui Dio esprime il suo giudizio contro il "Leviatan" dice: "Poiché, ecco, il Signore (YHWH) esce dal suo luogo per punire l'iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti i suoi uccisi" (Isaia 26:21). 

In base agli ultimi articoli, sappiamo che è dal 4 aprile 2019 che Dio è, per così dire, 'uscito dal suo luogo', in cielo, rivolgendo particolare attenzione agli abitanti della terra. Gli "effetti" della Sua maestosa "uscita" fanno parte del "segno" della presenza regale di Gesù. Da quando Suo Figlio è stato eletto "giudice", nulla sfugge alla sua vista! La "terra", cioè il mondo, non può più tenere nascoste le sue colpe. Ed ecco che i "giudizi" cominciano ad essere eseguiti. Dio si serve delle nazioni per punire l'infedele Israele e le nazioni stesse, facendo in modo che si distruggano reciprocamente! Dai versetti immediatamente successivi si inizia a parlare della "restaurazione" di Israele. Quindi l'esecuzione del giudizio di Dio sull' "Egitto" sarà immediatamente precedente a quella "restaurazione", che sarà completata solo dopo la fine della "settimana" di anni in cui stiamo vivendo. Ezechiele dice: "L' Egitto sarà il più umile dei regni e non si eleverà più sopra le nazioni" (Ezechiele 29:15). La supremazia degli Stati Uniti e dei loro alleati sarà un cosa del passato. 

Allora si adempiranno del tutto queste incoraggianti parole: "In quel giorno suonerà una gran tromba: quelli che erano perduti nel paese d'Assiria e quelli che erano dispersi nel paese d'Egitto verranno e si prostreranno davanti al Signore (YHWH), sul monte santo, a Gerusalemme" (Isaia 27:2-13). Dal contesto si comprende che sta parlando dei "figli d'Israele" che saranno scampati alla distruzione e torneranno al loro Dio. "La casa d'Israele non riporrà più la sua fiducia in quelli che le ricorderanno l'iniquità da lei commessa quando si rivolgeva verso di loro" (Ezechiele 29:16). Finalmente gli ebrei superstiti che torneranno nella Gerusalemme "restaurata" avranno imparato la lezione! Confideranno solo nel loro Dio.

Che dire delle altre persone che risiedono nei paesi del "re del settentrione" e del "re del mezzogiorno"? Riguardo all' "Egitto", quando subirà l'invasione nemica, le persone sincere potranno confidare nell'aiuto di Dio. "Quando essi grideranno al Signore (YHWH) a motivo dei loro oppressori, egli manderà loro un salvatore e un difensore a liberarli". "Si convertiranno al Signore (YHWH), che si arrenderà alle loro suppliche e li guarirà". Ma si parla sia degli "Egiziani" che degli "Assiri", che, nel contesto attuale, indicano rispettivamente i "sudditi" del "re del mezzogiorno" e quelli del "re del settentrione". "Gli Egiziani serviranno il Signore (YHWH) con gli Assiri. In quel giorno Israele sarà terzo con l'Egitto e con l'Assiria; e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra. Il Signore (YHWH) degli eserciti li benedirà, dicendo: 《Benedetti siano l'Egitto, mio popolo, l' Assiria, opera delle mie mani, e Israele, mia eredità!》" (Isaia 19:23-25). Come vedete, l'Iddio di Israele sarà anche l'Iddio di persone di ogni altra nazione del mondo. Quando Gerusalemme sarà stata "restaurata", persone timorate di Dio dall' "Assiria" e dall' "Egitto", dal "re del settentrione" e dal "re del mezzogiorno", ci andranno, per essere benedetti da Dio in persona! 

Se vivete in Israele, ricordatevi che presto il "leoncello" sarà catturato e ridotto in schiavitù! Se non volete fare la sua stessa fine, "uscite" da "Babilonia la grande" e allontanatevi dal pericolo che incombe! Se invece vivete in uno dei paesi che fanno parte di "Tiro", o "Assiria", non ubbidite al suo "re" che cerca di spingervi contro il popolo ebraico di Dio! E se vivete negli Stati Uniti o in uno dei paesi alleati, sappiate che l' "Egitto" sarà devastato anch'esso dal "re del settentrione" entro i prossimi anni. Non confidate nel "gran coccodrillo", o "Leviatan", perché le sue ricchezze spariranno. Ovunque vi troviate, imparate a confidare solo in Dio. Egli vi proteggerà, qualunque cosa accada! E, se potete, fate suonare forte la "tromba", avvertendo quante più persone potete riguardo ai giudizi di Dio!

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