giovedì 20 giugno 2019

"Figlia di Sion", stai per finire in "schiavitù"!


La situazione politica d'Israele non è mai stata così critica. C'è un governo che non riesce a governare. Lo aveva profetizzato Michea: "Ora, perché gridi così forte? Non c'è più nessun re dentro di te? Il tuo consigliere è forse perito, al punto che l'angoscia ti colga come una donna che partorisce?" (Michea 4:9). Perché gli abitanti d'Israele sono colti dall' "angoscia"? Il profeta risponde: "Ora molte nazioni si sono adunate contro di te e dicono: 《Sia profanata, e i nostri occhi godano alla vista di Sion!》" (Michea 4:11). Non potendo contare su una guida politica forte, la popolazione è in preda al panico quando sente da ogni parte "rumori di guerre" (Matteo 24:6)! Anche nei "palazzi" del potere si avverte ormai il fiato sul collo dei nemici che avanzano inesorabilmente! Questo è il "segno" che molto presto la nazione finirà in "schiavitù", sotto la tirannia di "molte nazioni". "Soffri e gemi, figlia di Sion, come donna che partorisce, perché ora uscirai dalla città, abiterai per i campi e andrai fino a Babilonia" (Michea 4:10). 

Anticamente il popolo ebraico andò in schiavitù letterale a Babilonia. Oggi andrà in "schiavitù" nella moderna "Babilonia", che rappresenta collettivamente tutte le nazioni che in un modo o nell'altro l'assoggetteranno, chiamate dal profeta Daniele "re del settentrione", o "paese del settentrione" dal profeta Zaccaria. Ed è proprio Zaccaria che, in una profezia parallela, ci mostra gli sviluppi successivi. "《Su, fuggite dal paese del settentrione》, dice il Signore (YHWH), 《perché io vi ho dispersi ai quattro venti dei cieli》, dice il Signore (YHWH). 《Su, Sion, mettiti in salvo, tu che abiti con la figlia di Babilonia!》(Zaccaria 2:6,7). Quando "Sion", che qui rappresenta la nazione di Israele nell'insieme, sarà invasa dai suoi "nemici", diventando di fatto "schiava" di "Babilonia" (alias "re del settentrione"), i suoi abitanti sono invitati a "fuggire" da "Babilonia", allontanandosi dal pericolo, per 'mettersi in salvo'. 

I "nemici" d'Israele non vedono l'ora di mettere le mani addosso a Gerusalemme e credono di potersene impadronire per sempre indisturbate. Ma su questo si sbagliano di grosso! Anche se riusciranno a devastare il paese e infine a distruggere Gerusalemme, come profetizzato, non potranno godersi a lungo il loro "bottino". Parlando delle "nazioni" radunate contro Israele, il profeta dice: "Ma esse non conoscono i pensieri del Signore (YHWH), non comprendono i suoi disegni, poiché egli le raduna come covoni sull'aia" (Michea 4:12). All'Iddio d'Israele non sfugge niente, nemmeno l'aperta ostilità mostrata nei confronti del Suo "popolo" ebraico. E anzi lui raduna le nazioni ostili come "covoni sull'aia", pronte per essere trebbiate! Il paragone è illuminante. Anticamente dopo che il grano, o l'orzo, era stato mietuto, cioè raccolte tutte le spighe utili dal campo, veniva portato sull'aia, uno spiazzale fatto anche di terra battuta. Lì le spighe venivano calpestate, o trebbiate, con bastoni o dagli zoccoli degli animali, in modo che i chicchi si separassero dalle spighe. Infine i chicchi venivano raccolti a parte e le spighe vuote e il resto della paglia dati in pasto alle bestie o bruciati. Si noti che "trebbiare" non era sinonimo di distruggere completamente, bensì di estrarre il meglio dal mucchio con azioni energiche (Isaia 28:28). Chi "trebbierà" le "nazioni"? 

"《Figlia di Sion, àlzati, trebbia! perché io farò in modo che il tuo corno sia di ferro e le tue unghie siano di bronzo; tu triterai molti popoli, consacrerai i loro guadagni al Signore (YHWH) e le loro ricchezze al Signore (YHWH) di tutta la terra》" (Michea 4:13) La profezia parallela di Aggeo ci aiuta a capire quando e come si adempiranno quelle parole: 《Così infatti parla il Signore (YHWH) degli eserciti: "Ancora una volta, fra poco, io farò tremare i cieli e la terra, il mare e l'asciutto; farò tremare tutte le nazioni, le cose più preziose di tutte le nazioni affluiranno e io riempirò di gloria questa casa", dice il Signore (YHWH) degli eserciti. "Mio è l'argento e mio è l'oro", dice il Signore (YHWH) degli eserciti. "La gloria di questa casa sarà piu grande di quella della casa precedente"》(Aggeo 2:6-9). Dal contesto si comprende che Aggeo sta parlando della futura "restaurazione" di Gerusalemme, allorché la città sarà ricostruita e la vera adorazione di Dio ripristinata. 

Le "cose più preziose" rappresentano sia le persone "di tutte le nazioni" che andranno a Gerusalemme per essere istruite da Dio in persona, sia i beni materiali che verranno impiegati per ricostruire la città distrutta. Questo è il "grano" che risulterà dalla "trebbiatura". E gli ebrei fedeli avranno una parte importante in questo. Nei versetti precedenti il profeta Aggeo ricorda quando gli ebrei uscirono dall'Egitto. In quell'occasione, dopo l'ultima "piaga", molti egiziani che volevano adorare Dio partirono con il popolo ebraico e altri offrirono spontaneamente agli ebrei "oggetti d'argento, oggetti d'oro, e vestiti" (Esodo 12:35-38). Noi, dal 4 aprile scorso, viviamo nel tempo che corrisponde alle "dieci piaghe" d'Egitto, ovvero nel "Giorno del Giudizio", in cui Dio sta riversando i Suoi giudizi sul mondo disubbidiente, le "coppe" della Sua "ira" come le chiama l'Apocalisse. Anche se è Dio, attraverso i Suoi potenti angeli, che sta versando quelle "coppe", l'annuncio del loro "versamento" viene dato sulla terra dai Suoi "due testimoni", i "santi", che prendono la direttiva nel far risuonare l'avvertimento. Essi corrispondono anche ai "sacerdoti" che suonavano le trombe mentre il popolo marciava intorno a Gerico e agli uomini valorosi che guidavano i "300" di Gedeone. Fra questi ci sono anche persone di discendenza ebraica, i "saggi tra il popolo" di cui parla Daniele. Mediante la loro potente testimonianza, accompagnata dall'esecuzione dei giudizi di Dio, le nazioni, come "covoni sull'aia", vengono "trebbiate", scosse con forza, sia in senso letterale che simbolico. 

Le "piaghe" d'Egitto sconquassarono letteralmente il paese e gli avvertimenti dati da Mosè e Aaronne scossero molte coscienze. Anche oggi Dio sta facendo "tremare le nazioni", non soltanto mediante i "terremoti" che fanno parte del "segno" della presenza di Gesù, ma anche attraverso gli sconvolgimenti politici a cui stiamo assistendo specialmente in Medio Oriente. Osservate cosa sta succedendo alle nazioni che tramano contro Israele e che prenderanno parte alla sua "cattura"! Era stato predetto: "Infatti così parla il Signore (YHWH) degli eserciti: 《È per rivendicare la sua gloria che egli mi ha mandato verso le nazioni che hanno fatto di voi la loro preda; perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell'occhio suo. Infatti, ecco, io sto per agitare la mia mano contro di loro, ed esse diventeranno preda di quelli a cui erano asserviti》" (Zaccaria 2:9). Come ho spiegato negli articoli precedenti, la Giordania e l'Arabia Saudita, che più o meno segretamente prendono accordi con i nemici d'Israele, saranno in parte devastate dai paesi che compongono l' "Assiro", i quali, a loro volta, saranno sconfitti dalla Turchia. D'altra parte l'infedele Stato ebraico, gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali saranno devastati dalla furia del "re del settentrione". Gli "attriti" che si sentono già ora a livello internazionale fanno presagire proprio questo epilogo. Non è certo per gli infedeli abitanti d'Israele che Dio sta scuotendo le nazioni, ma per quei pochi di loro, un "rimanente", che Gli resteranno fedeli. Chi tocca loro, minacciando perfino la loro esistenza, dovrà rendere conto all'Onnipotente Creatore di tutto l'Universo! "Ogni creatura faccia silenzio in presenza del Signore (YHWH), perché egli si è destato dalla sua santa dimora" (Zaccaria 2:13).

Nessuno sfuggirà ai giudizi dell'Iddio d'Israele! "La parola del Signore (YHWH) va contro il paese di Adrac e si ferma sopra Damasco; poiché il Signore (YHWH) ha l'occhio su tutti gli uomini e su tutte le tribù d'Israele. Essa si ferma pure sopra Camat, ai confini di Damasco, su Tiro e Sidone, perché sono così sagge! Tiro si è costruita una fortezza, ha ammassato argento come polvere e oro come fango di strada. Ecco, il Signore (YHWH) s'impadronirà di essa, getterà la sua potenza nel mare ed essa sarà consumata dal fuoco. Ascalon lo vedrà e avrà paura; anche Gaza, e si torcerà dal gran dolore, e così Ecron, perché la sua speranza sarà delusa. Gaza non avrà più re e Ascalon non sarà più abitata. Dei bastardi abiteranno in Asdod, e io annienterò l'orgoglio dei Filistei" (Zaccaria 9:1-6). In questi versetti i profeta menziona tutte città che facevano parte del "Libano", dell' "Assiria" o della "Filistia". Come sappiamo, il "Libano" profeticamente fa parte dell' "Assiria", che oggi comprende anche Siria, Iraq e Iran.  La "Filistia", o i "filistei", rappresenta i Palestinesi di Gaza. Non si illudono queste nazioni! Dio presta attenzione agli abitanti d'Israele e a quello che capita loro, come un genitore attento che nota come il figlio viene trattato dagli altri. I loro beni saranno come "fango" e "polvere", impotenti e di nessun valore di fronte all'ira di Dio! La "potenza", o la flotta, di "Tiro", ovvero dell' "Assiria" profetica, sarà gettata "nel mare", quando la Turchia l'affonderà a largo di Cipro. "Gaza" si contorcerà dal dolore, allorché verrà il suo turno. 

Quale sarà il risultato della "trebbiatura" messa in atto dagli ebrei fedeli e dello "scrollamento" delle nazioni provocato dalla "presenza" di Dio? "In quel giorno molte nazioni si uniranno al Signore (YHWH) e diventeranno mio popolo" (Zaccaria 2:11) Sarà il felice tempo della "restaurazione" di Gerusalemme! "Verrà il giorno in cui le tue mura saranno ricostruite; quel giorno saranno allargati i tuoi confini. Quel giorno si verrà a te, dall'Assiria fino alle città d'Egitto, dall'Egitto sino al fiume, da mare a mare e da monte a monte" (Michea 7:11,12). Non solo torneranno al loro Dio gli ebrei dispersi, ma anche i non ebrei che vorranno adorare il vero Dio con loro andranno nella Gerusalemme "restaurata"! "Toglierò il sangue dalla bocca del Filisteo e le abominazioni dai suoi denti; anche lui sarà un residuo per il nostro Dio, sarà come un capo in Giuda, ed Ecron come il Gebuseo" (Zaccaria 9:7). Sì, anche fra i "filistei", i Palestinesi, ci saranno dei "superstiti", o un "residuo", che adoreranno Dio proprio come il "Gebuseo", gli ebrei fedeli di Gerusalemme, e ricopriranno pure posti di responsabilità nella nuova "amministrazione" d'Israele da parte del regno di Dio. "Il Signore (YHWH) possederà Giuda, come sua parte nella terra santa, e sceglierà ancora Gerusalemme" (Zaccaria 2:12).

Che dire di voi? Se abitate in Israele, è probabile che anche voi vi rendiate conto della pericolosa situazione in cui siete. Dovreste rendervene conto! Il "campanello d'allarme", l'instabilità politica della nazione, è già suonato! Presto Israele sarà soggiogata dalle nazioni "nemiche". Cosa aspettate a fuggire lontano?! Se non potete proprio muovervi, cercate almeno di non reagire quando l' "Assiro" verrà, ma siate pronti ad arrendervi per aver salva la vita! Siete tornati al vostro Dio, in modo da prendere parte alla "trebbiatura" delle nazioni, diffondendo i giudizi di Dio? L'Iddio d'Israele vi comanda di farlo! "Ora, o figlia di schiere, raduna le tue schiere! Siamo cinti d'assedio; colpiscono con la verga la guancia del giudice d'Israele" (Michea 4:14). Ora che le nazioni si radunano per far guerra a Israele, questo è il momento di radunare le "schiere" e prepararsi alla battaglia spirituale! Con la loro "ostilità" verso il "popolo" ebraico di Dio le nazioni colpiscono, per così dire, la guancia del giudice d'israele, Dio stesso, in segno di sfida! L'Iddio d'Israele non tarderà a rispondere alla provocazione. Ma, prima che sia troppo tardi per tutti, ora dobbiamo avvertire quelle nazioni, in modo che le loro "cose più preziose", soprattutto le vite umane, possano affluire alla vera adorazione! 

Se non siete di discendenza ebraica, e magari non abitate in Israele, ma forse in Giordania, Arabia Saudita, a Gaza, in Siria, Iraq e Iran, cioè in tutti quei paesi che si preparano ad attaccare Israele, che effetto vi fa osservare i "segni" della "presenza" dell'Iddio d'Israele e ascoltare i Suoi avvertimenti contro i "nemici"? Vi rendete conto che i Suoi giudizi saranno tutti eseguiti? Avete capito che voi potete essere fra le "cose più preziose" del vostro paese che andranno alla lode di Dio? Adorate anche voi l'Iddio d'Israele? Avete riconosciuto che Gesù Cristo è, insieme a Dio, il "nuovo re della terra" e che dovete rendere conto a lui di quello che fate,  compresi i vostri sentimenti nei confronti degli ebrei? 

Alla fine le nazioni che muovono guerra a Israele saranno tutte sconfitte e nessuna di esse eserciterà per sempre il suo dominio su Gerusalemme. Sarà Dio il suo re! Dopo la "restaurazione" la città farà di nuovo gola ai "nemici" di Dio. Il profeta Ezechiele dice che, guidate dal più grande Nemico di Dio, vorranno appropriarsi delle "cose più preziose" che ci saranno allora. Rivolgendosi a lui Dio dice: "Verrai per far bottino e saccheggiare, per stendere la tua mano contro queste rovine ora ripopolate, contro questo popolo raccolto in mezzo alle nazioni, che si è procurato bestiame e beni, per fare un gran bottino?" (Ezechiele 38:12). Anche allora la reazione di Dio non si farà attendere. "Il Signore (YHWH) apparirà sopra di loro, e la sua freccia partirà come il lampo. Il Signore, Dio (YHWH), suonerà la tromba e procederà con l'uragano del sud. Il Signore (YHWH) degli eserciti li proteggerà". "Il Signore (YHWH), il loro Dio, li salverà in quel giorno, come il gregge del suo popolo; perché saranno come pietre di un diadema, che rifulgeranno sulla sua terra" (Zaccaria 9:14-16).  Che siate ebrei o no, se servirete l'Iddio d'Israele fino alla fine, sarete anche voi a Gerusalemme insieme agli ebrei fedeli come parte del Suo "popolo" e Dio vi proteggerà dai Suoi nemici. 

Forse oggi soffrite gli effetti della "grande tribolazione" predetta (Matteo 24:21), o vi trovate a contatto con persone violente e corrotte. "Ahimè! Io mi trovo come dopo la raccolta dei frutti, come dopo la racimolatura, quando è finita la vendemmia: non c'è più grappolo da mangiare; io desidero invano un fico primaticcio. L'uomo pio è scomparso dalla terra; non c'è più gente retta fra gli uomini; tutti stanno in agguato per spargere il sangue, ognuno dà la caccia con la rete a suo fratello. Le loro mani sono pronte al male, per farlo con ogni cura; il principe ha delle pretese, il giudice si lascia corrompere, il potente manifesta la sua ingordigia e ordiscono così le loro trame" (Michea 7:1-3). Non descrive bene la società in cui viviamo? È un altro "segno" che 'il giorno annunciato dalle sentinelle di Dio, il giorno della Sua punizione, viene' (Michea 7:4). Non dubitate! I giudizi di Dio saranno tutti eseguiti a tempo debito. Il "deserto" di questo mondo lontano da Dio lascerà il posto al "paradiso" che Dio promette al Suo "popolo" fedele. Se ne fate parte fin d'ora, potete pregustare queste parole: "Come sarà buono, come sarà bello! Il grano farà crescere i giovani e il mosto le vergini" (Zaccaria 9:17).


Nessun commento:

Posta un commento