domenica 9 giugno 2019

L' "Assiro" 'agiterà il pugno contro il monte della figlia di Sion, contro la collina di Gerusalemme' (Isaia 10:32)


Apro una parentesi a proposito del Libano, ovvero dell' "Assiria" profetica, a integrazione di ciò che ho detto riguardo all'imminente attacco a Israele negli ultimi articoli. Come ho spiegato, i primi ad attaccare Israele saranno i palestinesi partendo dalle regioni a nord di Israele, dalla zona intorno a Gerico, per capirci, al settore più occidentale verso il Mediterraneo, dove si trova Tel Aviv. Tuttavia questo sarà solo l'inizio. Altre "cavallette" invaderanno il paese per devastarlo, e saranno più numerose e organizzate delle prime, secondo l'Apocalisse (Apocalisse 9:12-19). "L' Assiro marcia contro Aiat, attraversa Migron, depone i suoi bagagli a Micmas" (Isaia 10:28). Migron è un piccolo centro nelle terre palestinesi del distretto di Ramallah. Notate che la profezia specifica che l' "Assiro" "attraversa Migron", il che ci fa capire che non è del posto, ma viene da altre parti. Sì, l' "Assiro", le truppe provenienti da Libano, Siria, Iraq o Iran, attraverseranno i territori palestinesi penetrando in Israele! "Valicano il passo, trascorrono la notte a Gheba; Rama trema, Ghibea di Salul è in fuga! Grida forte a tutta voce, o figlia di Gallim! Tendi l'orecchio, o Lais! Povera Anatot! Madmena è in fuga precipitosa, gli abitanti di Ghebim cercano rifugio" (Isaia 10:29-31). 

Chi abita in quei posti probabilmente ha capito a cosa corrispondono le città menzionate. Non è necessario che glielo dica io. È fondamentale che loro che ci vivono si allontanino subito dalla "zona di pericolo"! Devastando il territorio d'Israele, l' "Assiro" ripagherà il "torto" ricevuto da Israele attraverso le sue continue "incursioni" in Siria. "Poiché la violenza fatta al Libano e la devastazione che spaventava le bestie ricadranno su di te, a causa del sangue umano sparso, della violenza fatta ai paesi, alle città e a tutti i loro abitanti" (Abacuc 2:17). L' "Assiro" avanzerà fino a Gerusalemme, ma a quanto pare non sarà lui a distruggerla. La profezia si limita a dire che 'agiterà il pugno contro il monte della figlia di Sion, contro la collina di Gerusalemme' (Isaia 10:32). 

Da altri riferimenti scritturali, che ho già commentato in precedenza,  comprendiamo che sarà la Turchia, il "piccolo corno" della profezia di Daniele, il "devastatore" che 'sconvolgerà il luogo del santuario', facendo "cessare sacrificio e offerta" a Gerusalemme a metà della "settimana" di anni iniziata il 4 aprile (Daniele 8:8-13; 9:26,27). Fra l'assedio di Gerusalemme da parte dell'"Assiro" e la sua completa distruzione evidentemente ci sarà una tregua, così come ci fu una tregua dopo che gli eserciti romani, nel 66 d.C., circondarono Gerusalemme. Inaspettatamente le truppe si ritirarono e questo diede ai cristiani ancora intrappolati nella città l'ultima opportunità di allontanarsi, 'fuggendo ai monti", come aveva comandato Gesù (Matteo 24:15,16). 

Numerose profezie annunciano la fine dell' "Assiria" come potenza mondiale. "Un distruttore marcia contro di te".《Eccomi a te》, dice il Signore (YHWH) degli eserciti; 《io brucerò i tuoi carri che andranno in fumo, la spada divorerà i tuoi leoncelli》(Naum 2:1,13). Chi è il "distruttore" che gli marcerà contro? La parallela profezia di Ezechiele dice che è "il più forte fra le nazioni" o che sono "i più violenti fra le nazioni" (Ezechiele 31:11,12). Di certo non il "re del mezzogiorno", che soccomberà al "re del settentrione". Una descrizione simile la troviamo nel libro biblico di Daniele. Parla di un "re" "diverso dai precedenti", di un' "iniquità devastatrice". È lo stesso "devastatore" che "commetterà le cose più abominevoli", ovvero la Turchia, che darà il "colpo di grazia" a Gerusalemme (Daniele 7:24; 8:13; 9:27). Ma prima di farlo, allontanerà l' "Assiro" dal suo ambito "bottino" sconfiggendolo. Questo sarà l'ultimo momento utile per gli abitanti di Gerusalemme di "fuggire ai monti". Quelli che lo fecero nel primo secolo d.C. sopravvissero quando gli eserciti romani tornarono e distrussero la città. 
La Turchia non sarà più clemente con l' "Assiro". Gli abitanti dell' "Assiria" vengono definiti profeticamente "pecore destinate al macello". 

Ma Dio si prenderà cura di tutti quelli che si rivolgeranno a Lui! "Così parla il Signore (YHWH), il mio Dio: 《Pasci le mie pecore destinate al macello, quelle che i compratori uccidono senza rendersi colpevoli, delle quali i venditori dicono: "Sia benedetto il Signore (YHWH), io mi arricchisco!", quelle che i loro pastori non risparmiano affatto" (Zaccaria 11:4,5). Notate che i "venditori", coloro che avrebbero ceduto gli "assiri" in pasto al nemico come "pecore" da scannare, credono di godere dell'approvazione di Dio, dell' Iddio d'Israele! Il profeta Daniele predisse infatti che alcuni ebrei sarebbero stati "corrotti" dal "re del settentrione" mediante la promessa di "onori" e "terre come ricompensa" (Daniele 11:32,39). Evidentemente, quando Gerusalemme sarà in trappola, l'infedele Israele scenderà a patto col nemico nel disperato tentativo di salvarsi la pelle, arrivando a cedergli, per così dire, l' "Assiria"! Sembrerà di esserci riuscita, perché forse otterrà una tregua. Ma proprio quei "compratori" le si rivolteranno contro, annientandola. 

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