La maggior parte delle persone di origine ebraica, sia che si trovino in Israele o sparsi nel mondo, si rifiuta di ascoltare gli avvertimenti che Dio sta facendo risuonare. Da quanto tempo, infatti, sto annunciando che l'infedele Israele sarà invasa dai "nemici" e che Gerusalemme sarà infine distrutta?! Quante volte ho invitato le persone di origini ebraiche a tornare a Dio, pentirsi dei propri peccati e partecipare a una "solenne assemblea" per ascoltare la Sua "voce"?! Come hanno risposto? Il più delle volte bloccano ogni mio contatto, altre volte se la ridono o fingono di essere interessati, ma non si decidono mai a fare passi concreti. Qualcuno mi ha risposto dicendo espressamente: "Perché dovrei leggere ciò che dici?".
Con queste reazioni, che lo sappiano o meno, stanno essi stessi adempiendo le profezie pronunciate contro di loro! Geremia disse che, all'invito di Dio di camminare per la via giusta, avrebbero risposto: "Non ci incammineremo per essa!". Per di più ha messo delle "sentinelle" per avvertirli di prestate attenzione alla parola profetica: 《"State attenti al suono della tromba!" Ma quelli rispondono: "Non staremo attenti"》. "Sono tutti ribelli incalliti ... tutti corrotti". Visto che il Suo popolo ebraico, nell'insieme, si rifiuta di ascoltare, l'Iddio d'Israele cambia strategia. "Perciò ascoltate, nazioni! Sappiate, comunità dei popoli, quello che avverrà loro. Ascolta, terra! Ecco, io faccio venire su questo popolo una calamità, frutto dei loro pensieri; perché non sono stati attenti alle mie parole e hanno rigettato la mia legge" (Geremia 6:16-19, 28). Sia ben chiaro! Quando, fra breve, Israele sarà invaso, sappiate che la colpa non è di Dio e nemmeno dei Suoi "profeti". Essi avrebbero preferito salvare il maggior numero di persone. La "calamità" sarà "frutto dei loro pensieri". Ogni volta che invadono i territori altrui o che effettuano raid aerei nei paesi vicini, non fanno altro che alimentare la "forza" distruttiva del "nemico" che avanza! Rifiutano di riconoscere il Messia, Gesù Cristo, che ora regna invisibilmente dal monte Sion, e preferiscono rispondere con la violenza alle provocazioni anziché con la legge cristiana dell'amore e del perdono. Sono così colpevoli, che Dio ci dice di non pregare per questi ribelli! È giusto, e amorevole, pregare che si salvi il maggior numero di ebrei, ma non bisogna pregare, o intercedere, per coloro che si rifiutano di ascoltare. "Tu non intercedere per questo popolo, non innalzare per essi suppliche o preghiere" (Geremia 7:16).
Che dire se avete origini ebraiche? Cosa dovreste fare? "Cambiate le vostre vie e le vostre opere". In altre parole, migliorate la vostra condotta, separandovi da tutta la malvagità che si pratica in Israele. Preparate il vostro cuore ad ascoltare "la parola del Signore (YHWH)" (Geremia 7:2, 3). E se abitate in Israele, "cercate un rifugio lontano da Gerusalemme ... perché dal settentrione avanza una calamità, una grande rovina" (Geremia 6:1). Allontanatevi il più possibile dal Paese! Non avete dove andare? Sarebbe preferibile perfino l'inospitale "deserto" alla nazione nella quale abitate! "Oh, se avessi nel deserto un rifugio da viandante! Io abbandonerei il mio popolo e me ne andrei lontano da costoro" (Geremia 9:2). Soprattutto smettete di gonfiarvi d'orgoglio e di vantarvi dei vostri meriti e successi! "Umiliatevi sotto la potente mano di Dio!". Imparate ad ascoltare umilmente la "parola" di Dio. "Ascoltate, porgete orecchio! Non insuperbite, perché il Signore (YHWH) parla. Date gloria al Signore (YHWH), al vostro Dio, prima che egli faccia venire le tenebre; prima che i vostri piedi inciampino sui monti avvolti nel crepuscolo, e voi aspettiate la luce ed egli faccia un'ombra di morte, e la muti in oscurità profonda" (1 Pietro 5:6; Geremia 13:15,16).
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