Nell'adempimento profetico moderno l'espressione "Babilonia" ha un duplice significato. Se da una parte indica l'infedele Israele, dall'altra rappresenta le popolazioni arabe a nord di Gerusalemme "ostili" a Israele, chiamate anche "Caldei" e "Assiri". In ogni caso tutto ciò che racchiude quell'espressione subirà presto l'ira dell'Iddio Onnipotente! Il profeta Isaia annuncia l' "oracolo contro Babilonia". "Si ode sui monti un rumore di gente, come quello di un popolo immenso; il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate". "Urlate, poiché il giorno del Signore (YHWH) è vicino; esso viene come una devastazione dell'Onnipotente" (Isaia 13:1,4,6). Il profeta Gioele usa espressioni molto simili per annunciare la punizione dell'infedele Israele, e in particolare la distruzione di Gerusalemme: "Un popolo forte e innumerevole è salito contro il mio paese"."Poiché il giorno del Signore (YHWH) è vicino e verrà come una devastazione mandata dall'Onnipotente" (Gioele 1:6,15). Qui Isaia si sta perciò riferendo profeticamente alla stessa cosa. Più avanti fornisce altri particolari. "Una visione terribile mi è stata data: il perfido agisce con perfidia, il devastatore devasta" (Isaia 21:2). Da altre profezie sappiamo che il "perfido" si riferisce principalmente ai "Caldei" già menzionati prima che, nel prossimi due anni, guideranno l' "invasione" del Paese, mentre il "devastatore" è la Turchia, che alla fine distruggerà Gerusalemme.
D'altra parte Isaia parla anche della "Babilonia", o "figlia dei Caldei", che avrebbe punito il "popolo" ebraico di Dio, ma che in seguito avrebbe subito la sua stessa sorte. "Siediti in silenzio e va' nelle tenebre, figlia dei Caldei". "Io mi adirai contro il mio popolo, profanai la mia eredità e li diedi in mano tua; tu non avesti alcuna pietà" (Isaia 47:1,5,6).
Anche il profeta Geremia usa l'espressione "Babilonia" con questo duplice significato. "Ecco la parola che il Signore (YHWH) pronunciò riguardo a Babilonia, riguardo al paese dei Caldei". "Dal settentrione marcia contro di lei una nazione che ne ridurrà il paese in un deserto". "In quei giorni, in quel tempo" "i figli d'Israele e i figli di Giuda torneranno insieme; cammineranno piangendo, cercheranno il Signore (YHWH), il loro Dio" (Geremia 50:1-4). La devastazione dell'infedele Israele, alias "Babilonia", indurrà alcuni ebrei sinceri a tornare a Dio. Allo stesso modo la sconfitta che subirà "il paese dei Caldei" fra circa un anno e mezzo consentirà agli "esuli" ebrei da tutto il mondo di tornare in patria a partire dall'autunno 2021. Anche l'invito che viene dato ha un significato doppio: "Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei!" (Geremia 50:8). Sì, chi ancora può si allontani al più presto da "Babilonia", l'infedele Israele, e fugga lontano dai "Caldei" che avanzano!
Il motivo è presto detto: "Sterminate da Babilonia colui che semina e colui che maneggia la falce al tempo della mietitura. Per scampare dalla spada micidiale ritorni ciascuno al suo popolo, fugga ciascuno verso il proprio paese!" (Geremia 50:16). Le espressioni "semina" e "mietitura" rimandano evidentemente a stagioni diverse e ci ricordano da vicino le parole del profeta Gioele sull'invasione di insetti famelici durante stagioni diverse, dalla primavera all'autunno. Possiamo concludere che Geremia si riferisca allo stesso periodo di tempo, che è appena iniziato e si concluderà l'autunno del prossimo anno. Al danno economico provocato dall' "invasione" annunciata da Gioele si aggiungerà la "spada", ovvero l'intervento militare, predetto da Geremia. Ancora una volta l'invito è chiaro. "Per scampare alla spada micidiale" è necessario che ciascuno si allontani da Israele "verso il proprio paese". L'appello è rivolto a persone che sono in Israele "di passaggio", in quanto originari di altri paesi. La cosa migliore per loro sarebbe tornare al loro paese di origine.
Più avanti il profeta ribadisce il concetto. "Fuggite di mezzo a Babilonia, salvi ognuno la sua vita, guardate di non perire per l'iniquità di lei!". Qualcuno cercherà di risollevare le tristi condizioni in cui versa il Paese. Ma equivale a cercare di salvare una nave che sta affondando! È perfettamente inutile e perfino rischioso. Meglio pensare alla propria vita e mettersi in salvo! "Noi abbiamo voluto guarire Babilonia, ma essa non è guarita; abbandonatela e andiamocene ognuno al proprio paese, poiché la sua punizione arriva fino al cielo". A dispetto degli annunci altisonanti, "Babilonia" sta già pagando per i propri "peccati". La pandemia che colpisce gli ebrei infedeli, l'instabilità politica e la crisi economica che si affaccia all'orizzonte ne sono i primi effetti. "Poiché il Signore (YHWH) ha preso una decisione e già mette in pratica ciò che ha detto contro gli abitanti di Babilonia". E presto sarà ancora più evidente. "Il Signore (YHWH) degli eserciti l'ha giurato per sé stesso: 《Sì, certo, io ti riempirò di uomini come di locuste ed essi alzeranno contro di te grida di trionfo》" (Geremia 51:14). Per usare le parole di Gioele, già ora, in primavera, il "bruco" ha iniziato a consumare le "risorse" economiche di Israele; presto sciami di "locuste" invaderanno il paese e divoreranno ciò che sarà stato lasciato dagli "invasori" precedenti. Di nuovo l'invito: "O popolo mio, uscite di mezzo a lei, salvi ciascuno la sua vita davanti all'ardente ira del Signore (YHWH)!".
I prossimi tre anni saranno decisivi per la storia d'Israele. Dapprima i "Caldei" e i loro alleati invaderanno il Paese, poi gli eserciti turchi condurranno le nazioni verso la battaglia finale. Siamo avvertiti: "Il vostro cuore non si avvilisca, non vi spaventate delle voci che si udranno nel paese, poiché un anno correrà una voce e l'anno seguente correrà un'altra voce; ci sarà nel paese violenza, dominatore contro dominatore". Se fuggirete subito, potrete scampare alla "spada". Ma non vi dimenticate del vostro Dio e della città che dovrà essere ricostruita. "O voi che siete scampati dalla spada, partite, non vi fermate, ricordatevi, mentre siete lontano, del Signore (YHWH), e Gerusalemme vi ritorni in cuore!" (Geremia 51:45,46,50).
D'altra parte anche Geremia annuncia la punizione di Dio contro l'altra "Babilonia" che avrebbe insidiato Israele e le altre nazioni. "Io renderò a Babilonia e a tutti gli abitanti della Caldea tutto il male che hanno fatto a Sion". Alla fine il "devastatore" che distruggerà Gerusalemme devasterà anche questa "Babilonia". "Giunge da Babilonia un grido, la notizia di un gran disastro dalla terra dei Caldei". "Poiché il devastatore piomba su di lei, su Babilonia" (Geremia 51:20-24,54-56).
Come dovreste reagire alla luce di queste profezie? Se vivete in Israele, non pensate che l'unica "Babilonia" che subirà l'ira di Dio siano i vostri "nemici"! L'infedele Israele è essa stessa una "Babilonia". Fareste meglio ad allontanarvi dal Paese, invece di perdervi in chiacchiere. Se non siete originari del posto, approfittate della maggiore "libertà" di movimento di cui potreste godere per tornarvene al più presto al vostro paese!
Se invece vivete in una delle nazioni che corrispondono all'altra "Babilonia", e siete fra i "Caldei", non pensate di godere dell'approvazione dell'Iddio Onnipotente se attaccate Israele! È vero che lo permetterà, ma se lo faceste, vi riterrebbe personalmente responsabili e dovreste anche voi subire la Sua ira. Sarebbe molto meglio per voi riconoscere la supremazia dell'Iddio d'Israele e trattenervi dall'attaccare il Suo "popolo" ebraico. Aiutate piuttosto gli ebrei sinceri e gli altri abitanti d'Israele a sfuggire all'ira del loro Dio. Se potete, aiutateli ad allontanarsi dal loro paese e difendeteli se qualcuno desse loro la caccia, come fece Raab, una non ebrea, che protesse due "esploratori" ebrei dai loro "nemici". In seguito, quando la città in cui abitava andò distrutta, lei e la sua famiglia furono salvati per la protezione offerta (Giosuè 2; 6:22,23). Anche voi potrete sfuggire all'ira di Dio, quando la "Babilonia" in cui vivete sarà distrutta, se offrirete l'aiuto necessario ai vostri "vicini" ebrei in fuga.
La punizione di "Babilonia" significherà in tutti i sensi grandi benedizioni per persone di origini ebraiche fedeli da tutto il mondo e per i loro sostenitori. "Il Signore (YHWH) infatti avrà pietà di Giacobbe, sceglierà ancora Israele e li ristabilirà sul loro suolo; lo straniero si unirà ad essi e si stringerà alla casa di Giacobbe" (Isaia 14:1). "Molti popoli e nazioni potenti verranno a cercare il Signore (YHWH) degli eserciti a Gerusalemme e a implorare il favore del Signore (YHWH)". "In quei giorni avverrà che dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni piglieranno un Giudeo per il lembo della veste e diranno: 'Noi verremo con voi perché abbiamo udito che Dio è con voi'"" (Zaccaria 8:22,23).
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