Ci
fu un periodo, nella storia del "popolo" ebraico, quando, finita
l'epoca dei "condottieri", come Mosè e Giosuè, prima dell'epoca dei re,
Dio eleggeva (o "suscitava") dei "giudici" perché, non solo
ammministrassero la giustizia, ma prendessero anche la direttiva nelle
operazioni militari contro i "nemici" che li opprimevano (Giudici 2:18).
In un'occasione, dopo che gli ebrei si erano allontanati da Lui, Dio
permise che molti dei loro "nemici", arrivassero "innumerevoli", "come
una moltitudine di cavallette", 'per devastare il paese'. Alcuni ebrei,
per sfuggire all'invasione, "si fecero quelle grotte che sono nei monti,
delle caverne e dei forti" (Giudici 6:2-5).
Vi
ricorda qualcosa tutto ciò? In effetti si tratta di un "quadro
profetico" di ciò che accadrà fra breve agli ebrei odierni che si sono
allontanati da Dio. Come abbiamo più volte spiegato, una parte
consistente del "re del settentrione", l' "Assiro", devasterà la nazione
di Israele come un "esercito" di "cavallette". Gli ebrei che
presteranno ascolto all'avvertimento divino si allontaneranno il più
possibile dalla "zona di pericolo", per lo meno rifugiandosi sui monti
d'Israele. Come accadde anticamente, in conseguenza di questo attacco,
"Israele" sarà "ridotto in grande miseria" nella veniente "grande
tribolazione". Ma alcuni "figli d'Israele" 'grideranno' a Dio, invocando
il Suo aiuto. In quell'occasione Dio incaricò Gedeone di liberare il
Suo popolo. Per prima cosa contrastò l'idolatria dei suoi connazionali
infedeli. Similmente un "liberatore" d'eccezione 'sorgerà', il Messia
nella sua posizione regale, "il difensore dei figli" d'Israele, e
inizierà a purificare il "tempio" di Dio sulla terra, ovvero il "popolo"
ebraico, dall'idolatria spirituale (Giudici 6:6,7,11-16; Daniele 12:1;
Malachia3:1-3).
All'epoca
di Gedeone, i "nemici" di Israele si coalizzarono in forze maggiori
contro la nazione. "Ma lo Spirito del Signore (YHWH) rivestì Gedeone, il
quale suonò la tromba", per convocare l'esercito (Giudici 6:34). In
migliaia furono chiamati, ma alla fine ne furono scelti solo trecento.
Il più grande "Gedeone", Gesù Cristo, ha ricevuto lo "spirito" del Padre
per dare "un diadema", ovvero la dignità regale, agli "afflitti di
Sion", cioè agli ultimi ebrei che torneranno "afflitti" (o sinceramente
pentiti) al loro Dio (Isaia 61:1-3). È vero che è un "uomo vestito di
lino" ad apporre loro materialmente il "segno", aiutandoli a divenire
idonei per l'incarico che li attende (Ezechiele 9:2-4). Ma in realtà è
il Messia che guida spiritualmente la sua opera e dona ai "meritevoli"
lo Spirito Santo. Alla fine, come disse lui stesso, anche se "molti sono
chiamati", "pochi" saranno "eletti" (Matteo 22:14).
In
base a quale criterio Gesù Cristo sceglierà i suoi "soldati"? A Gedeone
Dio disse di scartare 'chiunque avesse paura e tremasse' (Giudici 7:3).
Per essere impiegati come "soldati" di Cristo bisogna al contrario
manifestare il coraggio che deriva dall'assoluta fiducia in Dio.
"Possiamo dire con piena fiducia: 《Il Signore è il mio aiuto; non
temerò. Che cosa può farmi l'uomo?》" (Ebrei 13:6). E non si deve nemmeno
mostrare indecisione, bensì risolutezza e piena dedizione nel fare la
volontà di Dio. "Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi volgi
lo sguardo indietro è adatto per il regno di Dio" (Luca 9:62).
Inoltre
Dio fece allontanare dall'esercito di Gedeone tutti coloro che si
inginocchiarono per bere l'acqua di un fiume, esponendosi inutilmente al
pericolo di essere colti di sorpresa. Furono invece scelti quelli che
bevvero restando prudentemente in piedi e portandosi l'acqua alla bocca
con le mani (Giudici 7:5-7). Questo ci ricorda l'importanza di essere
"cauti come serpenti", ovvero ragionevolmente prudenti, e spiritualmente
"vigili", tenendo sempre gli occhi ben aperti sull'adempimento delle
profezie bibliche (Matteo 10:16; Luca 22:34-36).
A
ognuno dei suoi "trecento" soldati Gedeone consegnò una tromba che
avrebbero dovuto suonare con lui al suo segnale. "Disse loro: 《Guardate
me e fate come farò io ... e quando io con tutti quelli che sono con me
suonerò la tromba, anche voi suonerete le trombe intorno a tutto
l'accampamento (nemico) e direte: "Per il Signore (YHWH) e per
Gedeone!"》" (Giudici 7:8,17,18). Anche i "soldati" di Cristo imitano il
suo esempio e, in qualità di "due testimoni", suoneranno presto le
"sette trombe", annunciando i giudizi di Dio contro l'infedele
"Gerusalemme". Ma dietro quegli "squilli" ci sarà il loro "capo", Gesù,
che li guiderà attraverso i suoi angeli. L' Apocalisse dice che staranno
"davanti al Signore di tutta la terra", cioè il re messianico, al quale
dovranno rendere conto del loro operato (Apocalisse 11:4). Essi sono
anche l' "Elia" che sarebbe dovuto venire e, durante la
"trasfigurazione", gli apostoli videro Gesù nel potere del regno che
conversava con "Mosè" ed "Elia", a sottolineare il fatto che i "due
testimoni" opereranno a stretto contatto con il loro Maestro (Matteo
17:1-3).
Mentre Gedeone e
il suo esercito suonavano le trombe, i "nemici" , in preda alla
confusione, cominciarono a uccidersi a vicenda e a fuggire (Giudici
7:19-22). Quando i "soldati di Cristo, i "due testimoni", suoneranno le
trombe all'unisono, come in un'orchestra, non dovranno combattere
fisicamente, perché i loro "nemici" andranno in confusione e
risparmieranno gli ebrei fedeli dalla distruzione. "A motivo degli
eletti" la "tribolazione" 'sarà abbreviata' (Matteo 24:22). Il "re del
settentrione" non riuscirà a sterminare il "popolo" ebraico di Dio,
perché "notizie dell'Oriente e dal settentrione lo spaventeranno ed egli
partirà ... poi giungerà alla sua fine" (Daniele 11:44,45). Solo quando
Gesù tornerà per eseguire il giudizio, i suoi "soldati" che saranno con
lui in cielo, ovvero in una dimensione spirituale, parteciperanno alla
distruzione fisica di tutti i "nemici" terreni di Dio, proprio come
Gedeone e i suoi fecero con i loro nemici in fuga (Apocalisse 19:11-21;
Giudici 7:23-25). Fino ad allora non dovranno combattere fisicamente, ma
solo in senso spirituale, facendo risuonare l'avvertimento. "Le armi
della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di
distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che
si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio" (Matteo 26:52; 2
Corinti 10:4,5).
Se anche
voi pensate di essere stati "chiamati" per far parte del regno di Dio,
cercate di restare fra gli "eletti", coltivando le qualità che il "re
messianico" cercherà nei suoi "soldati". Abbiate una fede incrollabile
nel vostro Dio, confidate solo in Lui durante i tempi difficili che
verranno. Siate coraggiosi a schierarvi dalla Sua parte, ma non
dimenticate di essere prudenti e di non esporvi a inutili rischi.
Sopratutto mantenetevi spiritualmente "svegli", prestando attenzione
alla Parola profetica, e seguendo passo passo la guida del nostro "buon
Pastore" e Maestro. Sappiamo che presto le nazioni assedieranno e
distruggeranno Gerusalemme, ma non ci facciamo prendere dal panico.
Finché seguiremo il più grande "Gedeone", saremo protetti e Dio ci
renderà partecipi della Sua vittoria.
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