mercoledì 27 febbraio 2019

Sarete scelti come "soldati" di Cristo?



Ci fu un periodo, nella storia del "popolo" ebraico, quando, finita l'epoca dei "condottieri", come Mosè e Giosuè, prima dell'epoca dei re, Dio eleggeva (o "suscitava") dei "giudici" perché, non solo ammministrassero la giustizia, ma prendessero anche la direttiva nelle operazioni militari contro i "nemici" che li opprimevano (Giudici 2:18). In un'occasione, dopo che gli ebrei si erano allontanati da Lui, Dio permise che molti dei loro "nemici", arrivassero "innumerevoli", "come una moltitudine di cavallette", 'per devastare il paese'. Alcuni ebrei, per sfuggire all'invasione, "si fecero quelle grotte che sono nei monti, delle caverne e dei forti" (Giudici 6:2-5). 

Vi ricorda qualcosa tutto ciò? In effetti si tratta di un "quadro profetico" di ciò che accadrà fra breve agli ebrei odierni che si sono allontanati da Dio. Come abbiamo più volte spiegato, una parte consistente del "re del settentrione", l' "Assiro", devasterà la nazione di Israele come un "esercito" di "cavallette". Gli ebrei che presteranno ascolto all'avvertimento divino si allontaneranno il più possibile dalla "zona di pericolo", per lo meno rifugiandosi sui monti d'Israele. Come accadde anticamente, in conseguenza di questo attacco, "Israele" sarà  "ridotto in grande miseria" nella veniente "grande tribolazione". Ma alcuni "figli d'Israele" 'grideranno' a Dio, invocando il Suo aiuto. In quell'occasione Dio incaricò Gedeone di liberare il Suo popolo. Per prima cosa contrastò l'idolatria dei suoi connazionali infedeli. Similmente un "liberatore" d'eccezione 'sorgerà', il Messia nella sua posizione regale, "il difensore dei figli" d'Israele, e inizierà a purificare il "tempio" di Dio sulla terra, ovvero il "popolo" ebraico, dall'idolatria spirituale (Giudici 6:6,7,11-16; Daniele 12:1; Malachia3:1-3).

All'epoca di Gedeone, i "nemici" di Israele si coalizzarono in forze maggiori contro la nazione. "Ma lo Spirito del Signore (YHWH) rivestì Gedeone, il quale suonò la tromba", per convocare l'esercito (Giudici 6:34). In migliaia furono chiamati, ma alla fine ne furono scelti solo trecento. Il più grande "Gedeone", Gesù Cristo, ha ricevuto lo "spirito" del Padre per dare "un diadema", ovvero la dignità regale, agli "afflitti di Sion", cioè agli ultimi ebrei che torneranno "afflitti" (o sinceramente pentiti) al loro Dio (Isaia 61:1-3). È vero che è un "uomo vestito di lino" ad apporre loro materialmente il "segno", aiutandoli a divenire idonei per l'incarico che li attende (Ezechiele 9:2-4). Ma in realtà è il Messia che guida spiritualmente la sua opera e dona ai "meritevoli" lo Spirito Santo. Alla fine, come disse lui stesso, anche se "molti sono chiamati", "pochi" saranno "eletti" (Matteo 22:14).

In base a quale criterio Gesù Cristo sceglierà i suoi "soldati"? A Gedeone Dio disse di scartare 'chiunque avesse paura e tremasse' (Giudici 7:3). Per essere impiegati come "soldati" di Cristo bisogna al contrario manifestare il coraggio che deriva dall'assoluta fiducia in Dio. "Possiamo dire con piena fiducia: 《Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa può farmi l'uomo?》" (Ebrei 13:6). E non si deve nemmeno mostrare indecisione, bensì risolutezza e piena dedizione nel fare la volontà di Dio. "Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi volgi lo sguardo indietro è adatto per il regno di Dio" (Luca 9:62).

Inoltre Dio fece allontanare dall'esercito di Gedeone tutti coloro che si inginocchiarono per bere l'acqua di un fiume, esponendosi inutilmente al pericolo di essere colti di sorpresa. Furono invece scelti quelli che bevvero restando prudentemente in piedi e portandosi l'acqua alla bocca con le mani (Giudici 7:5-7). Questo ci ricorda l'importanza di essere "cauti come serpenti", ovvero ragionevolmente prudenti, e spiritualmente "vigili", tenendo sempre gli occhi ben aperti sull'adempimento delle profezie bibliche (Matteo 10:16; Luca 22:34-36).

A ognuno dei suoi "trecento" soldati Gedeone consegnò una tromba che avrebbero dovuto suonare con lui al suo segnale. "Disse loro: 《Guardate me e fate come farò io ... e quando io con tutti quelli che sono con me suonerò la tromba, anche voi suonerete le trombe intorno a tutto l'accampamento (nemico) e direte: "Per il Signore (YHWH) e per Gedeone!"》" (Giudici 7:8,17,18). Anche i "soldati" di Cristo imitano il suo esempio e, in qualità di "due testimoni", suoneranno presto le "sette trombe", annunciando i giudizi di Dio contro l'infedele "Gerusalemme". Ma dietro quegli "squilli" ci sarà il loro "capo", Gesù, che li guiderà attraverso i suoi angeli. L' Apocalisse dice che staranno "davanti al Signore di tutta la terra", cioè il re messianico, al quale dovranno rendere conto del loro operato (Apocalisse 11:4). Essi sono anche l' "Elia" che sarebbe dovuto venire e, durante la "trasfigurazione", gli apostoli videro Gesù nel potere del regno che conversava con "Mosè" ed "Elia", a sottolineare il fatto che i "due testimoni" opereranno a stretto contatto con il loro Maestro (Matteo 17:1-3). 

Mentre Gedeone e il suo esercito suonavano le trombe, i "nemici" , in preda alla confusione, cominciarono a uccidersi a vicenda e a fuggire (Giudici 7:19-22). Quando i "soldati di Cristo, i "due testimoni", suoneranno le trombe all'unisono, come in un'orchestra, non dovranno combattere fisicamente, perché i loro "nemici" andranno in confusione e risparmieranno gli ebrei fedeli dalla distruzione. "A motivo degli eletti" la "tribolazione" 'sarà abbreviata' (Matteo 24:22). Il "re del settentrione" non riuscirà a sterminare il "popolo" ebraico di Dio, perché "notizie dell'Oriente e dal settentrione lo spaventeranno ed egli partirà ... poi giungerà alla sua fine" (Daniele 11:44,45). Solo quando Gesù tornerà per eseguire il giudizio, i suoi "soldati" che saranno con lui in cielo, ovvero in una dimensione spirituale, parteciperanno alla distruzione fisica di tutti i "nemici" terreni di Dio, proprio come Gedeone e i suoi fecero con i loro nemici in fuga (Apocalisse 19:11-21; Giudici 7:23-25). Fino ad allora non dovranno combattere fisicamente, ma solo in senso spirituale, facendo risuonare l'avvertimento. "Le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio" (Matteo 26:52; 2 Corinti 10:4,5).

Se anche voi pensate di essere stati "chiamati" per far parte del regno di Dio, cercate di restare fra gli "eletti", coltivando le qualità che il "re messianico" cercherà nei suoi "soldati". Abbiate una fede incrollabile nel vostro Dio, confidate solo in Lui durante i tempi difficili che verranno. Siate coraggiosi a schierarvi dalla Sua parte, ma non dimenticate di essere prudenti e di non esporvi a inutili rischi. Sopratutto mantenetevi spiritualmente "svegli", prestando attenzione alla Parola profetica, e seguendo passo passo la guida del nostro "buon Pastore" e Maestro. Sappiamo che presto le nazioni assedieranno e distruggeranno Gerusalemme, ma non ci facciamo prendere dal panico. Finché seguiremo il più grande "Gedeone", saremo protetti e Dio ci renderà partecipi della Sua vittoria.

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