lunedì 20 aprile 2020

"Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza", dice l'Iddio d'Israele (Osea 4:6).


"Ascoltate la parola del Signore (YHWH), o figli d'Israele. Il Signore (YHWH) ha una contestazione con gli abitanti del paese" (Osea 4:1). Sì, l'Iddio Onnipotente ha una "contestazione", cioè qualcosa da contestare, o rimproverare, ai "figli d'Israele", e in particolare agli "abitanti del paese", ovvero agli israeliani. Cos'è che non va in loro? Egli stesso risponde: "Non c'è verità, né misericordia, né conoscenza di Dio nel paese". "Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza" (Osea 4:1,6). Dal contesto si comprende che le loro azioni denotano mancanza di rispetto per la "legge" di Dio. Non è tanto che non la conoscano, piuttosto che si rifiutino di metterla in pratica. E invece di usare la conoscenza di Dio per distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è, preferiscono appoggiare chi trasgredisce la legge di Dio. Non serve che continuino ad offrire "sacrifici", o a compiere molte opere, nel servizio di Dio. A Lui importa di più l'ubbidienza alle Sue leggi. "Poiché io desidero bontà, non sacrifici, e la conoscenza di Dio più degli olocausti" (Osea 6:6). 

Di quale "conoscenza" parla il profeta? Certamente include la "conoscenza" della "legge" di Dio e il rispetto dei Suoi comandamenti. Ma c'è dell'altro. Lo rivela questo versetto: "Per questo li faccio a pezzi (agli abitanti d'Israele) mediante i profeti, li uccido con le parole della mia bocca, e il mio giudizio verrà fuori come la luce" (Osea 6:5). In altre parole la "conoscenza" di Dio ha anche relazione con l'annuncio dei Suoi "giudizi" "mediante i profeti". Il profeta Abacuc ci permette di capire meglio il concetto. Profetizza infatti il periodo in cui Dio sarebbe tornato per eseguire la Sua "opera", ovvero i Suoi giudizi, contro le nazioni del mondo. "Signore (YHWH), da' vita all'opera tua nel corso degli anni! Nel corso degli anni falla conoscere!". In quest'occasione la terra sarebbe stata "piena della sua lode". "Il suo splendore è pari alla luce, dei raggi partono dalla sua mano". "Poiché la conoscenza della gloria del Signore (YHWH) riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare" (Abacuc 2:14; 3:2,4). 

Ciò significa che Dio avrebbe fatto conoscere i Suoi giudizi man mano che li avrebbe eseguiti. E li avrebbe fatti conoscere attraverso i Suoi "profeti". Questo include la "conoscenza" di cui parlava Osea, ovvero la "conoscenza" dei giudizi di Dio. Cosa dovrebbero fare gli abitanti d'Israele rispetto a questa "conoscenza"? Dovrebbero dire: "Conosciamo il Signore (YHWH), sforziamoci di conoscerlo!". Se prestassero attenzione alla parola profetica di Dio, si renderebbero conto dei tempi urgenti in cui viviamo. Capirebbero il perché della "peste", ovvero perché Dio permette all'attuale pandemia di devastare la Nazione. Vedrebbero la "mano" di Dio dietro i terremoti che stanno scuotendo il Medio Oriente (Abacuc 3:5,6). Saprebbero che 'i popoli si affaticano per il fuoco' e le nazioni si stancano per nulla', mentre continuano a pestarsi i piedi per la supremazia mondiale. Si renderebbero conto che i "Caldei", cioè i paesi arabi a nord di Israele, trascineranno nel conflitto le nazioni solo per i propri scopi e a loro danno (Abacuc 2:13; 1:6-17; 2:5). Se ne starebbero alla larga. 

E invece fanno il loro stesso gioco! È profetizzato: "Gli stranieri divorano la sua forza (di Israele), ed egli non ci pensa; capelli bianchi gli appaiono qua e là sul capo, ed egli non se ne accorge". Sono completamente distratti dai loro desideri egoistici, da non accorgersi di niente. Nemmeno quando ci saranno dentro fino al collo, saranno così umili da riconoscere l'autorità dell'Iddio d'Israele! "L'orgoglio d'Israele testimonia contro di lui, ma essi non tornano al Signore (YHWH), loro Dio, e non lo cercano, nonostante tutto questo" (Osea 7:9,10). Dovrebbero invece riconoscere che "la sua venuta è certa, come quella dell'aurora; egli verrà a noi come la pioggia, come la pioggia di primavera che annaffia la terra" (Osea 6:3). Qui il profeta rivela il momento in cui l'Iddio Onnipotente verrà, fra circa due anni, insieme al re incaricato, il Messia, per riversare la Sua ira sulle nazioni che attaccheranno il Suo popolo ebraico e successivamente sull'infedele Gerusalemme. A quanto pare Dio tornerà come l'aurora, di mattino presto, e durante la "primavera" del 2022. Allora si metterà, per così dire, "seduto per giudicare tutte le nazioni circostanti" (Gioele 3:12). Ci saranno eccezionali "fenomeni" celesti. Poi libererà gli ebrei fedeli dagli inseguitori. 

Che dire di voi che abitate in Israele? State anche voi "dormendo" rispetto all'adempimento delle profezie bibliche? Svegliatevi al più presto! (Gioele 1:5). Rocordate l'alleanza che Dio strinse con i vostri antenati e rispettate la Sua legge. Riconoscete il Messia che sta regnando invisibilmente da Gerusalemme. Acclamate il vostro Dio che sta per tornare! Pentitevi dei peccati e tornate a Dio con tutto il cuore! "Rientrate in voi stessi ... prima che si esegua il decreto...prima che vi piombi addosso l'ardente ira del Signore (YHWH), prima che vi sorprenda il giorno dell'ira del Signore (YHWH)! Cercate il Signore (YHWH)! ... Forse sarete messi al sicuro nel giorno dell'ira del Signore (YHWH)" (Sofonia 2:1-3).

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