Come ho spiegato nei precedenti articoli, la "Babilonia" profetica che sarà distrutta corrisponde all'infedele Israele e il "grande e terribile giorno del Signore (YHWH)" inizierà con la distruzione di Gerusalemme. Il profeta Isaia ebbe "una visione terribile" di quei tristi momenti, al punto che confessò: "Perciò i miei fianchi sono pieni di dolore; delle doglie mi hanno colto, come le doglie di una partoriente. Io mi contorco per quello che sento, sono spaventato da ciò che vedo" (Isaia 21:2,3). Cosa "vede" il profeta di così terribile? Innanzitutto avverte una marea di gente che avanza contro Gerusalemme. "Si ode sui monti un rumore di gente, come quello di un popolo immenso; il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate. ... Vengono da un paese lontano ... per distruggere tutto il paese. Urlate, poiché il giorno del Signore (YHWH) è vicino; esso viene come una devastazione dell'Onnipotente" (Isaia 13:4-6). Il profeta Gioele ha una visione simile di quel "giorno": "Ahi, che giorno! Poiché il giorno del Signore (YHWH) è vicino e verrà come una devastazione mandata dall'Onnipotente". "Tremino tutti gli abitanti del paese, perché il giorno del Signore (YHWH) viene, è vicino, giorno di tenebre, di densa oscurità, giorno di nubi e di fitta nebbia! Come l'aurora, si sparge sui monti un popolo numeroso e potente, quale non se n'è mai visto prima, e non se ne vedrà mai più in appresso negli anni delle generazioni future" (Gioele 1:15; 2:1,2).
Dopo che gli "Assiri" e alleati avranno devastato Israele nei prossimi due anni, nel 2022 sarà la volta degli eserciti turchi, che avanzeranno insieme ad altre "nazioni radunate", assedieranno Gerusalemme e infine 'distruggeranno tutto il paese'. "Io porrò il mio accampamento attorno a te come un cerchio, io ti circonderò di fortilizi, eleverò contro di te opere d'assedio" (Isaia 29:3). Sia Isaia che Gioele indicano che la distruzione sarà preceduta da spettacolari fenomeni celesti e naturali, in concomitanza con la "venuta" del Messia per eseguire il giudizio di Dio (Isaia 13:10; 29:6; Gioele 2:10; 30,31; Matteo 24:29,30). L'assedio di Gerusalemme sarà l'ultima opportunità per i suoi abitanti di "fuggire ai monti", perché chi non lo farà e resterà in città andrà incontro a morte certa! Quando, diversi mesi dopo l'inizio dell'assedio, gli eserciti "nemici" decideranno infine di radere al suolo Gerusalemme, non ci sarà più tempo per mettersi in salvo. "Allora, come gazzella inseguita, o come pecora che nessuno raccoglie, ognuno si volgerà verso il suo popolo, ognuno fuggirà al proprio paese. Chiunque sarà trovato sarà trafitto, chiunque sarà preso cadrà di spada. I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi, le loro case saranno saccheggiate, le loro mogli saranno violentate" (Isaia 13:14-16).
Siete spaventati da questa "visione"? Dovreste. Forse vivete in Israele, magari proprio a Gerusalemme, e probabilmente non siete del posto. Siete russi, americani o di qualche altra nazione? Quando vi deciderete ad allontanarvi da Israele per mettervi in salvo?! Ricordate che, se vorrete tornare al vostro paese di origine all'ultimo momento, rischierete di perdere la vita! Mettete ora in pratica l'esortazione: "Uscite da Babilonia, fuggite lontano dai Caldei!" (Isaia 48:20). Questo comando divino racchiude un profondo significato profetico. Se "Babilonia" rappresenta Israele, i "Caldei" (chiamati anche "Assiri") moderni sono i paesi arabi a nord di Israele. Se vivete a "Babilonia", uscite da essa! "Fuggite lontano dai Caldei" che stanno per arrivare! Questo è il momento migliore per fuggire. Se tenete alla vostra vita e a quella dei vostri familiari, prendete a cuore l'avvertimento e non rimandate più!
Tutti coloro che mostreranno ubbidienza e sottomissione alla volontà di Dio potranno partecipare alla gioiosa ricostruzione di Gerusalemme. "I riscattati del Signore (YHWH) torneranno, verranno con canti di gioia a Sion; letizia eterna coronerà il loro capo, otterranno felicità e gioia; il dolore e il gemito fuggiranno". "Risvegliati, risvegliati della tua forza, Sion! Mettiti le tue più splendide vesti, Gerusalemme, città santa!" (Isaia 51:11;52:1).
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