sabato 25 aprile 2020

《Così parla il Signore, Dio (YHWH): "Eccomi contro di te, faraone, re d'Egitto!" (Ezechiele 29:2)


Come ho spiegato in altri articoli, l' "Egitto" profetico rappresenta gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali e il "faraone" il loro Presidente. Anch'essi subiranno l'ira dell'Iddio Onnipotente. Le profezie rivelano che gli "Assiri", o "Caldei", cioè i paesi arabi a nord di Israele, in quanto parte del "re del settentrione", sconfiggeranno la potenza dell' "Egitto" proprio mentre invaderanno l'infedele Israele. Ma poi, fra circa due anni, gli eserciti turchi e alleati avranno la meglio anche sugli "Assiri" e si impegneranno in una guerra contro l'Occidente. Questo darà l'opportunità agli ultimi ebrei fedeli rimasti a Gerusalemme di mettersi in salvo. Nei mesi successivi Gerusalemme sarà distrutta ed entro la fine della "settimana" di anni in cui stiamo vivendo anche la supremazia occidentale sarà abbattuta. 

Il profeta Ezechiele aggiunge un particolare illuminante. Parla del "re di Babilonia" che sconfiggerà il "re di Tiro", l' "Assiro", ma anche "Mesec", prima di sconfiggere l' "Egitto" (Ezechiele 29:18-20; 32:11,26,28). In ambito profetico sappiamo che, quando sono contrapposti, come in questo caso, il "re di Babilonia" rappresenta il "re del settentrione" e l' "Egitto" il "re del mezzogiorno", ovvero Stati Uniti e alleati occidentali, il "re di Tiro" è un sinonimo di "Assiro" e "Mesec" rappresenta la Turchia. Come abbiamo visto, il "re del settentrione" non è un singolo governante e nemmeno una sola nazione, ma include un'insieme di nazioni a nord di Israele e ostili al "re del mezzogiorno". Include l' "Assiro", ma anche la Turchia. E non solo. In questo caso evidentemente il "re del settentrione", o "re di Babilonia", nel momento in cui sconfigge l' "Assiro", rappresenta la Turchia, ma chi rappresenta allorché sconfigge "Mesec", ovvero la Turchia? Per ora non lo sappiamo. Ma dev'essere qualche altra nazione che, dopo aver umiliato la Turchia, probabilmente dopo la distruzione di Gerusalemme, sferrerà il colpo di grazia al moderno "Egitto", già duramente colpito dagli "Assiri", negli anni successivi. Il profeta conferma che l' "Egitto" cadrà nella trappola di una "gran moltitudine di popoli", "i più violenti fra le nazioni" (Ezechiele 30:11, 21-24; 32:3). 

Cosa impariamo da tutto questo? L'infedele Israele farebbe bene a non confidare nel moderno "Egitto", che sarà sconfitto a sua volta e non potrà offrirgli nessun riparo duraturo. Se, d'altra parte, vivete nei paesi che corrispondono all' "Egitto", non sostenete il sistema politico del vostro paese. Nei prossimi mesi e anni le nazioni che compongono il "re del settentrione", gli "Assiri", i turchi e quelli che li sconfiggeranno, minacceranno probabilmente la sicurezza del vostro paese. Soprattutto in quelle circostanze siate decisi a rimanere neutrali, mettendovi solo dalla parte del celeste regno di Dio, che, dopo la fine della "settimana" profetica, prenderà il posto di tutti i governi umani. Presto o tardi tutti capiranno Chi è il legittimo Governante della terra. Questo concetto viene sottolineato spesso dal profeta. "Tutti gli abitanti d'Egitto conosceranno che io sono il Signore (YHWH), perché essi (gli "egiziani") sono stati per la casa d'Israele un sostegno di canna". "La casa d'Israele non riporrà più la sua fiducia in quelli che le ricorderanno l'iniquità da lei commessa quando si rivolgeva verso di loro; e si conoscerà che io sono il Signore, Dio (YHWH)". "Conosceranno che io sono il Signore (YHWH), quando darò fuoco all'Egitto". "Quando avrò ridotto il paese d'Egitto in una desolazione, in un paese spogliato di ciò che conteneva, quando ne avrò colpito tutti gli abitanti, si conoscerà che io sono il Signore (YHWH)" (Ezechiele 29:16; 30:8; 32:15). 


venerdì 24 aprile 2020

"Babilonia", sarai distrutta nel "grande e terribile giorno del Signore (YHWH)!"


Come ho spiegato nei precedenti articoli, la "Babilonia" profetica che sarà distrutta corrisponde all'infedele Israele e il "grande e terribile giorno del Signore (YHWH)" inizierà con la distruzione di Gerusalemme. Il profeta Isaia ebbe "una visione terribile" di quei tristi momenti, al punto che confessò: "Perciò i miei fianchi sono pieni di dolore; delle doglie mi hanno colto, come le doglie di una partoriente. Io mi contorco per quello che sento, sono spaventato da ciò che vedo" (Isaia 21:2,3). Cosa "vede" il profeta di così terribile? Innanzitutto avverte una marea di gente che avanza contro Gerusalemme. "Si ode sui monti un rumore di gente, come quello di un popolo immenso; il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate. ... Vengono da un paese lontano ... per distruggere tutto il paese. Urlate, poiché il giorno del Signore (YHWH) è vicino; esso viene come una devastazione dell'Onnipotente" (Isaia 13:4-6). Il profeta Gioele ha una visione simile di quel "giorno": "Ahi, che giorno! Poiché il giorno del Signore (YHWH) è vicino e verrà come una devastazione mandata dall'Onnipotente". "Tremino tutti gli abitanti del paese, perché il giorno del Signore (YHWH) viene, è vicino, giorno di tenebre, di densa oscurità, giorno di nubi e di fitta nebbia! Come l'aurora, si sparge sui monti un popolo numeroso e potente, quale non se n'è mai visto prima, e non se ne vedrà mai più in appresso negli anni delle generazioni future" (Gioele 1:15; 2:1,2).

Dopo che gli "Assiri" e alleati avranno devastato Israele nei prossimi due anni, nel 2022 sarà la volta degli eserciti turchi, che avanzeranno insieme ad altre "nazioni radunate", assedieranno Gerusalemme e infine 'distruggeranno tutto il paese'. "Io porrò il mio accampamento attorno a te come un cerchio, io ti circonderò di fortilizi, eleverò contro di te opere d'assedio" (Isaia 29:3). Sia Isaia che Gioele indicano che la distruzione sarà preceduta da spettacolari fenomeni celesti e naturali, in concomitanza con la "venuta" del Messia per eseguire il giudizio di Dio (Isaia 13:10; 29:6; Gioele 2:10; 30,31; Matteo 24:29,30). L'assedio di Gerusalemme sarà l'ultima opportunità per i suoi abitanti di "fuggire ai monti", perché chi non lo farà e resterà in città andrà incontro a morte certa! Quando, diversi mesi dopo l'inizio dell'assedio, gli eserciti "nemici" decideranno infine di radere al suolo Gerusalemme, non ci sarà più tempo per mettersi in salvo. "Allora, come gazzella inseguita, o come pecora che nessuno raccoglie, ognuno si volgerà verso il suo popolo, ognuno fuggirà al proprio paese. Chiunque sarà trovato sarà trafitto, chiunque sarà preso cadrà di spada. I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi, le loro case saranno saccheggiate, le loro mogli saranno violentate" (Isaia 13:14-16). 

Siete spaventati da questa "visione"? Dovreste. Forse vivete in Israele, magari proprio a Gerusalemme, e probabilmente non siete del posto. Siete russi, americani o di qualche altra nazione? Quando vi deciderete ad allontanarvi da Israele per mettervi in salvo?! Ricordate che, se vorrete tornare al vostro paese di origine all'ultimo momento, rischierete di perdere la vita! Mettete ora in pratica l'esortazione: "Uscite da Babilonia, fuggite lontano dai Caldei!" (Isaia 48:20). Questo comando divino racchiude un profondo significato profetico. Se "Babilonia" rappresenta Israele, i "Caldei" (chiamati anche "Assiri") moderni sono i paesi arabi a nord di Israele. Se vivete a "Babilonia", uscite da essa! "Fuggite lontano dai Caldei" che stanno per arrivare! Questo è il momento migliore per fuggire. Se tenete alla vostra vita e a quella dei vostri familiari, prendete a cuore l'avvertimento e non rimandate più!

Tutti coloro che mostreranno ubbidienza e sottomissione alla volontà di Dio potranno partecipare alla gioiosa ricostruzione di Gerusalemme. "I riscattati del Signore (YHWH) torneranno, verranno con canti di gioia a Sion; letizia eterna coronerà il loro capo, otterranno felicità e gioia; il dolore e il gemito fuggiranno". "Risvegliati, risvegliati della tua forza, Sion! Mettiti le tue più splendide vesti, Gerusalemme, città santa!" (Isaia 51:11;52:1).

mercoledì 22 aprile 2020

"Porgete orecchio, voi tutti abitanti del paese (d'Israele)!" (Gioele 1:2)


Il profeta di Dio annuncia l'imminente "invasione" di Israele da parte dei "nemici" e i suoi devastanti effetti: "L'avanzo lasciato dal bruco l'ha mangiato il grillo; l'avanzo lasciato dal grillo l'ha mangiato la cavalletta; l'avanzo lasciato dalla cavalletta l'ha mangiato la locusta" (Gioele 1:4). Se leggiamo con attenzione questa profezia e il suo contesto, scopriamo una precisa "tabella di marcia" che fa luce sui tempi di questa "invasione". Come ho spiegato in altri articoli, al versetto 4 il profeta descrive l'avanzata dei paesi che invaderanno Israele prima dell'ingresso degli eserciti turchi ostili, di cui si parla nel capitolo successivo. Il fatto che la profezia indichi con precisione quattro tipologie di "insetti", ripetute anche in seguito (Gioele 2:25), e non in modo generico, significa che si riferiscono a popolazioni specifiche. Altrove gli "Assiri" sono paragonati a "cavallette" e "locuste" (Naum 3:15). Possiamo concludere che i paesi arabi a nord di Israele, che corrispondono agli "Assiri", avranno un ruolo di primo piano nell' "invasione". 

Ma ce dell'altro. Notate l'ordine preciso con cui i vari "insetti" faranno il loro ingresso: prima il "bruco", poi il "grillo", in seguito la "cavalletta", e infine la "locusta". Questo ci fa capire la portata "temporale" dell' "invasione". È noto che i bruchi iniziano ad essere particolarmente attivi in primavera, mentre i grilli, le cavallette e le locuste vivono per lo più d'estate fino all'inizio dell'autunno. Il contesto menziona infatti tutta una serie di produzioni agricole che si fanno proprio in questo periodo. C'è anzi un particolare che fa la differenza. Al versetto 5 parla del "vino nuovo" che viene "tolto di bocca" agli "ubriachi", mentre al versetto 10 si dice che "il mosto è svanito". Evidentemente si parla di cose diverse. Il "vino nuovo" infatti è il vino che ha appena finito di fermentare dopo la vendemmia, ma prima di essere imbottigliato. Se la vendemmia si conclude entro settembre, il "vino nuovo" è pronto già all'inizio di novembre. Il "mosto" invece è il risultato della spremitura dell'uva in piena fermentazione, evidentemente prima che si trasformi in "vino nuovo". Le due cose (la mancanza di "mosto" e la presenza di "vino nuovo") non possono appartenere alla stessa annata, perché, se il "mosto" manca, non può esistere "vino nuovo". Da questo comprendiamo che il profeta sta parlando di anni diversi. Infatti nel capitolo successivo parla di "annate" rovinate da quegli sciami di insetti molesti (Gioele 2:25). 

Ma a quali anni si riferisce la profezia? È assodato ormai che l'"invasione" vera e propria è ancora futura rispetto al momento in cui viviamo e si concluderà prima dell'estate 2022, che vedrà protagonista la Turchia. Quindi parliamo dell'anno corrente e del prossimo, il 2021, e precisamente dalla primavera all'autunno di ciascun anno. L'attuale emergenza sanitaria ha iniziato ad adempiere i "presupposti" della profezia. Immediatamente prima di annunciare la "campagna devastata" al versetto 10, infatti, al versetto 9 dice: "Offerte e libazioni sono scomparse dalla casa del Signore (YHWH); i sacerdoti, ministri del Signore (YHWH), fanno cordoglio". Non è forse vero che, durante la scorsa Pasqua, i luoghi di culto di Gerusalemme, che solitamente sono affollati di pellegrini e turisti in questo periodo, sono invece rimasti chiusi e deserti, con notevole dispiacere delle autorità religiose? Questo significa che l' "invasione" predetta comincerà molto presto, già durante la stagione primaverile. 

Capite l'urgenza dei tempi?! Cosa dovreste fare se vivete in Israele? Come ho spiegato numerose volte, se non l'avete ancora fatto e siete nelle condizioni di farlo, allontanatevi più che potete dalla zona! Se proprio non dovesse essere possibile, quando gli "Assiri" arriveranno, non vi difendete militarmente, ma deponete le armi, se volete sopravvivere. Ma soprattutto, tornate all'Iddio d'Israele, pentendovi dei vostri peccati e smettendo di sostenere politicamente lo stato ebraico. Predisponete la mente e il cuore per partecipare alla "solenne assemblea" riservata agli abitanti d'Israele e alle persone di origini ebraiche sparse per il mondo. E non c'è limite d'età per partecipare. Vecchi, bambini e perfino lattanti sono invitati! Ma non rimandate per l'amor di Dio! "Esca lo sposo dalla sua camera, e la sposa dalla camera nuziale!" (Gioele 1:14; 2:15,16). Perfino i "freschi" sposi, che sono giustamente "presi" l'uno dall'altra, dovrebbero, per così dire, lasciare la camera matrimoniale per assistere all' "assemblea". Il punto è chiaro. Qualsiasi attività state facendo, per quanto importante, dovrebbe essere momentaneamente sospesa per prepararvi a questo speciale "incontro" con Dio. Per facilitarvi il compito, da parte mia, ho organizzato gruppi privati sui Social dedicati all' "assemblea". All'interno di questi gruppi troverete le "istruzioni" e l'incoraggiamento di Dio per la vostra salvezza. Chiedetemi in privato informazioni su come essere inseriti. 


martedì 21 aprile 2020

"Vicini" d'Israele, ascoltate la "voce" dell'Onnipotente e umiliatevi!


"Accostatevi, nazioni, per ascoltare! Voi, popoli, state attenti!" "Poiché il Signore (YHWH) è indignato contro tutte le nazioni, è adirato contro tutti i loro eserciti" (Isaia 34:1,2). L'Iddio Onnipotente è adirato contro tutte le nazioni che si rifiutano di riconoscere la Sua legittima autorità. Ce l'ha in particolare con quelle nazioni che, in un modo o nell'altro, parteciperanno alla devastazione di Israele. Fra queste ne emerge una che corrisponde all'antica Edom, vicina in senso geografico a Israele. Stiamo parlando della Giordania. Se vivete in quel paese, prestate attenzione alla parola profetica dell'Iddio d'Israele che sto per trasmettervi. 

Come abbiamo considerato nei precedenti articoli, a un certo punto, dopo che avrà contribuito alla distruzione dell'infedele Israele, subirà a sua volta l'ira di Dio. Per mano di chi? Le profezie rivelano che alla fine dovrà fare i conti direttamente con il Messia promesso e il suo esercito celeste. Ma prima sarà devastata da quegli stessi paesi con i quali si è alleata contro Israele, gli "Assiri", o "Caldeo", ovvero i paesi arabi a nord di Israele. Anche la Giordania si chiederà, come il profeta Abacuc, fino a quando e perché debba subire violenza da parte dell' "empio", allorché, insieme alle altre nazioni, cadrà anch'essa nella "trappola" del "Caldeo" (Abacuc 1:2-4, 15). La stessa disperata "invocazione" la ritroviamo nel libro biblico di Giobbe, che disse: 《Ecco, io grido: "Violenza!" e nessuno risponde; imploro aiuto, ma non c'è giustizia! Dio mi ha sbarrato la via e non posso passare》(Giobbe 19:7,8). Questo ci porta a concludere che l'esperienza di Giobbe e le sue parole ispirate hanno un significato profetico per i nostri giorni, in particolare per i "vicini" d'Israele, gli abitanti della Giordania appunto. 

È interessante notare che Giobbe fosse originario di Uz, regione di Edom, ed era "il più grande di tutti gli Orientali", ovvero delle tribù arabe a oriente della Palestina (Giobbe 1:1,2). Giobbe era quindi, a tutti gli effetti, un "edomita", abitante della moderna Giordania. A conferma del fatto che ciò che disse si adempirà sugli "edomiti" dei nostri giorni. E proprio come per Giobbe, i "guai" che dovranno subire non saranno causati da Dio, ma dal Nemico di Dio, anche se da Lui permessi, come espressione della Sua ira. Anch'essi saranno 'spogliati della loro gloria' e privati della "corona", quando gli "Assiri" profetici, le "schiere" di Dio, invaderanno i loro territori, 'accampandosi intorno alla loro tenda', e spodesteranno i loro governanti. Gli alleati che avranno sostenuto nell'impeto contro Israele, un tempo familiari come "fratelli" e "intimi" amici, diverranno "estranei" per loro e li dimenticheranno nel momento del bisogno. "Tutti gli amici più stretti mi hanno in orrore, quelli che amavo si sono rivoltati contro di me". 

Ma gli "Assiri", dopo averli sconfitti, dovranno anch'essi subire la "spada". 《Se voi dite: "Come lo perseguiteremo?" - mentre la radice della tribolazione è già dentro di me - temete invece per voi stessi la spada!》(Giobbe 19:12-14,28,29). Sì, proprio in questi giorni, durante i quali la "grande tribolazione" inizia a farsi sentire anche in Giordania, i suoi "nemici" stanno pianificando di attaccarla. Ma alla fine questi ultimi saranno raggiunti dalla "spada", quando diventeranno "preda" delle nazioni che avevano devastato (Abacuc 2:7,8). Significa che tutti gli abitanti della Giordania dovranno subire l'ira dell'Iddio d'Israele? No, se si sottomettono per tempo all'Iddio Onnipotente e si rifiutano di attaccare il Suo popolo ebraico. Anche se non era ebreo, Giobbe adorava l'Iddio Onnipotente che lo notò per questo. Mentre si trovava in difficoltà, perse un po' l'equilibrio e iniziò a vantarsi davanti a Dio. Ciò che gli disse il suo amico Eliu costituisce un monito profetico per tutte quelle persone non ebree, compresi gli abitanti della Giordania, che dovessero mettersi a contendere con Dio. "Dio è più grande dell'uomo. Perché contendi con lui?". "Dio parla una volta, e anche due, e l'uomo non ci bada". Quante volte e in quanti modi l'Iddio d'Israele ha "parlato" "per distogliere l'uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia; per salvargli l'anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale"? "L'uomo è anche ammonito nel suo letto, dal dolore, dall'agitazione incessante delle sue ossa".  Anche se non è la causa delle malattie, come non lo fu nel caso di Giobbe, Dio può permettere che colpiscano gli uomini per "ammonirli" e ricordare che dipendono tutti da Lui. "Se egli (Dio) non si curasse che di sé stesso, se ritirasse a sé il suo Spirito e il suo soffio, ogni carne perirebbe all'improvviso e l'uomo ritornerebbe in polvere". 

L'attuale pandemia che sta imperversando nel mondo ha dimostrato che la nostra vita può cambiare da un momento all'altro e che siamo tutti assai fragili. Nemmeno i politici o i "potenti" del mondo ne sono esenti. "In un attimo essi muoiono; nel cuore della notte la gente del popolo è scossa e scompare, i potenti sono portati via, senza mano d'uomo" (Giobbe 33:12-14,17-19; 34:14-16,20).

Che dire di te che stai leggendo e magari abiti in Giordania? "Se tu sei intelligente, ascolta questo, porgi orecchio alla voce della mie parole". Viviamo in un tempo di giudizio. L'Iddio Onnipotente ti sta dando ora l'opportunità di decidere da che parte stare: dalla parte degli orgogliosi oppositori del Suo regno o dalla Sua parte. "Dio è potente, ma non respinge nessuno". Considera i problemi del tempo presente come un'occasione per rivedere la tua vita dal punto di vista del Creatore. "Se gli uomini sono talvolta stretti da catene, se sono presi nei legami dell'afflizione, Dio fa loro conoscere il loro comportamento, le loro trasgressioni". "Egli apre così i loro orecchi agli ammonimenti e li esorta ad abbandonare il male. Se lo ascoltano, se si sottomettono, finiscono i loro giorni nel benessere e i loro anni nella gioia". Stai attento a non prendertela mai con Dio! "Bada che la collera non ti trasporti alla bestemmia!". "Pensa piuttosto a lodare le sue opere" (Giobbe 36:8-11,18,24). 

Infine Eliu ricorda a Giobbe che Dio fa annunciare la Sua "venuta" attraverso i fenomeni naturali. "Il rombo del tuono annuncia che egli viene" e addirittura "gli animali lo presentono vicino", cioè ne avvertono la presenza. Secondo le profezie bibliche fra circa due anni l'Onnipotente tornerà per eseguire i Suoi giudizi su tutte le nazioni che si saranno presuntuosamente radunate contro di Lui (Giobbe 36:33; Salmo 2:1-4; Gioele 3:11-14). In quell'occasione Dio riserverà la Sua ira su di loro anche ricorrendo a mezzi naturali. Manderà le "nubi" "come flagello" e lancerà i "fulmini" "contro gli avversari". Ma questi stessi "mezzi" saranno impiegati per benedire la terra abitata dai Suoi fedeli adoratori. "Con tali mezzi egli punisce i popoli e dà cibo in abbondanza". "Come flagello, oppure come beneficio alla sua terra, o come prova della sua bontà" (Giobbe 36:31,32; 37:11-13). Voi che abitate in Giordania, non vi schierate politicamente nei conflitti del mondo. Quando gli "Assiri", o "il re di Babilonia", vi attaccheranno, non reagite militarmente, ma deponete le armi, se volete sopravvivere (Geremia 27:8-11). Cosa più importante, fate come Giobbe e imparate a umiliarvi sotto la potente "mano" dell'Iddio d'Israele. "Allora Giobbe rispose al Signore (YHWH) e disse: 《Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno. ... Il mio orecchio aveva sentito parlare di te, ma ora l'occhio mio ti ha visto. Perciò mi ravvedo, mi pento sulla polvere e sulla cenere》" (Giobbe 42:1,2,5,6). La buona notizia è che in ultimo Giobbe uscì vittorioso dai suoi problemi e vide la fine delle sue sofferenze. Anche voi potrete far parte del popolo di Dio ed essere liberati dai vostri problemi. "Il Signore sa liberare le persone devote dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio" (2 Pietro 2:9).

lunedì 20 aprile 2020

"Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza", dice l'Iddio d'Israele (Osea 4:6).


"Ascoltate la parola del Signore (YHWH), o figli d'Israele. Il Signore (YHWH) ha una contestazione con gli abitanti del paese" (Osea 4:1). Sì, l'Iddio Onnipotente ha una "contestazione", cioè qualcosa da contestare, o rimproverare, ai "figli d'Israele", e in particolare agli "abitanti del paese", ovvero agli israeliani. Cos'è che non va in loro? Egli stesso risponde: "Non c'è verità, né misericordia, né conoscenza di Dio nel paese". "Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza" (Osea 4:1,6). Dal contesto si comprende che le loro azioni denotano mancanza di rispetto per la "legge" di Dio. Non è tanto che non la conoscano, piuttosto che si rifiutino di metterla in pratica. E invece di usare la conoscenza di Dio per distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è, preferiscono appoggiare chi trasgredisce la legge di Dio. Non serve che continuino ad offrire "sacrifici", o a compiere molte opere, nel servizio di Dio. A Lui importa di più l'ubbidienza alle Sue leggi. "Poiché io desidero bontà, non sacrifici, e la conoscenza di Dio più degli olocausti" (Osea 6:6). 

Di quale "conoscenza" parla il profeta? Certamente include la "conoscenza" della "legge" di Dio e il rispetto dei Suoi comandamenti. Ma c'è dell'altro. Lo rivela questo versetto: "Per questo li faccio a pezzi (agli abitanti d'Israele) mediante i profeti, li uccido con le parole della mia bocca, e il mio giudizio verrà fuori come la luce" (Osea 6:5). In altre parole la "conoscenza" di Dio ha anche relazione con l'annuncio dei Suoi "giudizi" "mediante i profeti". Il profeta Abacuc ci permette di capire meglio il concetto. Profetizza infatti il periodo in cui Dio sarebbe tornato per eseguire la Sua "opera", ovvero i Suoi giudizi, contro le nazioni del mondo. "Signore (YHWH), da' vita all'opera tua nel corso degli anni! Nel corso degli anni falla conoscere!". In quest'occasione la terra sarebbe stata "piena della sua lode". "Il suo splendore è pari alla luce, dei raggi partono dalla sua mano". "Poiché la conoscenza della gloria del Signore (YHWH) riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare" (Abacuc 2:14; 3:2,4). 

Ciò significa che Dio avrebbe fatto conoscere i Suoi giudizi man mano che li avrebbe eseguiti. E li avrebbe fatti conoscere attraverso i Suoi "profeti". Questo include la "conoscenza" di cui parlava Osea, ovvero la "conoscenza" dei giudizi di Dio. Cosa dovrebbero fare gli abitanti d'Israele rispetto a questa "conoscenza"? Dovrebbero dire: "Conosciamo il Signore (YHWH), sforziamoci di conoscerlo!". Se prestassero attenzione alla parola profetica di Dio, si renderebbero conto dei tempi urgenti in cui viviamo. Capirebbero il perché della "peste", ovvero perché Dio permette all'attuale pandemia di devastare la Nazione. Vedrebbero la "mano" di Dio dietro i terremoti che stanno scuotendo il Medio Oriente (Abacuc 3:5,6). Saprebbero che 'i popoli si affaticano per il fuoco' e le nazioni si stancano per nulla', mentre continuano a pestarsi i piedi per la supremazia mondiale. Si renderebbero conto che i "Caldei", cioè i paesi arabi a nord di Israele, trascineranno nel conflitto le nazioni solo per i propri scopi e a loro danno (Abacuc 2:13; 1:6-17; 2:5). Se ne starebbero alla larga. 

E invece fanno il loro stesso gioco! È profetizzato: "Gli stranieri divorano la sua forza (di Israele), ed egli non ci pensa; capelli bianchi gli appaiono qua e là sul capo, ed egli non se ne accorge". Sono completamente distratti dai loro desideri egoistici, da non accorgersi di niente. Nemmeno quando ci saranno dentro fino al collo, saranno così umili da riconoscere l'autorità dell'Iddio d'Israele! "L'orgoglio d'Israele testimonia contro di lui, ma essi non tornano al Signore (YHWH), loro Dio, e non lo cercano, nonostante tutto questo" (Osea 7:9,10). Dovrebbero invece riconoscere che "la sua venuta è certa, come quella dell'aurora; egli verrà a noi come la pioggia, come la pioggia di primavera che annaffia la terra" (Osea 6:3). Qui il profeta rivela il momento in cui l'Iddio Onnipotente verrà, fra circa due anni, insieme al re incaricato, il Messia, per riversare la Sua ira sulle nazioni che attaccheranno il Suo popolo ebraico e successivamente sull'infedele Gerusalemme. A quanto pare Dio tornerà come l'aurora, di mattino presto, e durante la "primavera" del 2022. Allora si metterà, per così dire, "seduto per giudicare tutte le nazioni circostanti" (Gioele 3:12). Ci saranno eccezionali "fenomeni" celesti. Poi libererà gli ebrei fedeli dagli inseguitori. 

Che dire di voi che abitate in Israele? State anche voi "dormendo" rispetto all'adempimento delle profezie bibliche? Svegliatevi al più presto! (Gioele 1:5). Rocordate l'alleanza che Dio strinse con i vostri antenati e rispettate la Sua legge. Riconoscete il Messia che sta regnando invisibilmente da Gerusalemme. Acclamate il vostro Dio che sta per tornare! Pentitevi dei peccati e tornate a Dio con tutto il cuore! "Rientrate in voi stessi ... prima che si esegua il decreto...prima che vi piombi addosso l'ardente ira del Signore (YHWH), prima che vi sorprenda il giorno dell'ira del Signore (YHWH)! Cercate il Signore (YHWH)! ... Forse sarete messi al sicuro nel giorno dell'ira del Signore (YHWH)" (Sofonia 2:1-3).

lunedì 13 aprile 2020

Abitanti d'Israele, non confidate nell' "Assiria"!

Era profetizzato: "Quando Efraim ha visto il suo male e Giuda la sua piaga, Efraim è andato verso l'Assiria e ha mandato dei messaggeri a un re perché lo difendesse" (Osea 6:13). L'antica tribù di Efraim corrisponde alla parte più settentrionale di Israele, mentre Giuda rappresenta quella più meridionale, intorno a Gerusalemme. L' "Assiria" sappiamo che rappresenta i paesi arabi immediatamente a nord di Israele. Sia "Efraim" che "Giuda", ovvero la nazione in generale, avrebbero richiesto l'aiuto non a tutti indistintamente, ma solo a una "parte" di quelle nazioni, a un "re", cioè a qualche esponente politico di quei paesi, quando avrebbe visto "il suo male", o "piaga". Di quale "male" parlava il profeta?Aiuto per cosa? La profezia lo rivela: "ma questi (il re d'Assiria) non potrà guarirvi, né vi guarirà della vostra piaga" (Osea 5:13). Da questo si comprende che il "male", o la "piaga", che avrebbe colpito Israele sarebbe stata una "pestilenza", qualcosa da cui non sarebbe stata guarita. Non è forse vero che oggi la Nazione, così come altre nazioni del mondo, sta subendo gli effetti della pandemia da Coronavirus? Secondo la profezia cercherà protezione appoggiando politicamente qualche paese arabo a nord. Ma non riceverà l'aiuto tanto desiderato. 

Non solo. Dio dice: "Mentre andranno (in Assiria), io stenderò su di loro la mia rete, ve li farò cadere, come gli uccelli del cielo; li castigherò, come è stato annunciato alla loro comunità" (Osea 7:11,12). Non vi ricorda qualcosa? Non è profetizzato che il "Caldeo" avrebbe catturato le nazioni "nella sua rete"? (Abacuc 1:15). E chi è il "Caldeo" se non un altro nome che si rirerisce a ciò che è rappresentato anche dall' "Assiria"? Qualcuno potrebbe obiettare che in Osea Dio parla della Sua "rete", mentre Abacuc parla della "rete" del "Caldeo". È vero. Ma ricordate che Isaia chiama l'  "Assiria" (alias il "Caldeo") la "verga" della Sua ira e il "bastone" della Sua punizione. In altre parole lo "strumento" che avrebbe usato per intrappolare, e quindi punire, l'infedele Israele, sarebbe stato "il bastone", o la "verga" di Dio. Per questo possiamo affermare che sia Osea che Abacuc si riferiscono alla stessa cosa. Dio si servirà dei paesi arabi che corrispondono al "Caldeo", o "Assiria", per punire il Suo popolo infedele. Abacuc spiega che, per così dire, lo ubriacheranno per poi coglierlo in fallo (Abacuc 2:15). E facendo il loro gioco, Israele cadrà nella trappola illudendosi di essere al sicuro. 

L'Iddio d'Israele, che è molto più lungimirante di qualunque essere umano, avverte: "Io, allungando lo sguardo fino a Tiro, vedo Efraim piantato in luogo gradevole; ma Efraim dovrà condurre i suoi figli a colui che li ucciderà" (Osea 9:13). Come abbiamo considerato in precedenza, "Tiro" è un altro nome che si riferisce collettivamente all' "Assiria" profetica. "Efraim", ovvero una parte della nazione che andrà in "Assiria" per ricevere aiuto, si illuderà di essere "piantato in luogo gradevole", ma dovrà "condurre i figli a colui che li ucciderà". Com'è possibile?! Il profeta dice altrove che Israele cercherà di entrare nelle grazie del "re d'Assiria" "con i suoi doni", o favori. Saranno il suo "idolo" perché avrà riposto la propria speranza in questa "merce di scambio" anziché nel Vero Dio in cui dovrebbero confidare. "L'idolo stesso sarà portato in Assiria, come un dono al re difensore". Ma il "tributo", o il prezzo, che dovrà pagare gli costerà molto caro. "Cominceranno a decrescere a causa del tributo al re dei prìncipi". "La confusione s'impadronirà di Efraim, e Israele sarà coperto di vergogna per i suoi disegni" (Osea 8:9,10; 10:6). 

Perché non c'è da fidarsi del "re d'Assiria"? Il profeta Naum ne parla come di "un'avvenente prostituta", o "abile incantatrice, che vendeva la nazioni con le sue fornicazioni e i popoli con i suoi incantesimi" (Naum 4). Sarà un problema solo per alcune nazioni o solo per una parte di Israele? "Israele ed Efraim (la parte settentrionale) cadranno per la loro malvagità, e anche Giuda (la parte meridionale) cadrà con loro" (Osea 5:5). Il profeta Gioele annuncia che, nell'ambito dei suoi "affari", 'venderà i figli di Giuda e i figli di Gerusalemme' "ai figli di Iavan", cioè ai greci. I loro committenti saranno forse i turchi che occuperanno i territori greci per allora? È possibile che il "re d'Assiria" cercherà di trattare la propria libertà dall'oppressione turca cedendo al nemico perfino Gerusalemme? Il tempo lo dirà. 

Ma una cosa appare già da ora chiara: non solo gli "Assiri" non potranno offrire a Israele nessuna vera protezione dall'attuale pandemia, ma contribuiranno ad aggravarla. Ricordate che l' "Assiria" corrisponde anche al "cavallo giallastro", o "pallido", dell'Apocalisse, che porterà la "Morte" "con la spada, con la fame, con la mortalità (per esempio a causa delle malattie) e con le belve della terra" (Apocalisse 6:8). Fare un patto con l' "Assiria" equivale perciò a fare un patto con la morte! Ma è proprio ciò che farà l'infedele Israele. In quanto "re del settentrione", "corromperà con lusinghe quelli che tradiscono il patto (santo)" (Daniele 11:32). Notate come Dio smaschera l'inganno nel quale cadranno. "Voi dite (ma in realtà non se ne rendono conto): 《Noi abbiamo fatto alleanza con la morte (appunto attraverso il "cavallo giallastro" alias il "re d'Assiria"), abbiamo fatto un patto con il soggiorno dei morti; quando l'inondante flagello (l'attuale pandemia) passerà, non giungerà fino a noi, perché abbiamo fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siamo messi al sicuro dietro l'inganno》". "La grandine spazzerà via il rifugio di menzogna e le acque inonderanno il vostro riparo. La vostra alleanza con la morte sarà annullata e il vostro patto con il soggiorno dei morti non reggerà; quando l'inondante flagello passerà, voi sarete da esso calpestati. Ogni volta che passerà, vi afferrerà; poiché passerà mattina dopo mattina, di giorno e di notte; e sarà spaventevole imparare una tale lezione!" (Isaia 28:15,17-19). 

L' "alleanza" con gli uomini non fermerà la pandemia, o "l'inondante flagello", che continuerà a mietere le sue vittime "mattina dopo mattina, di giorno e di notte" e "sarà spaventevole"! Anzi, attraverso l' "Assiria", o "Caldei", Dio compirà "la sua opera, l'opera sua singolare", il Suo "lavoro inaudito", contro l'infedele Israele (Isaia 28:21; Gioele 1:2-6; Abacuc 1:5,6). Come si può pensare di proteggersi dalla morte scendendo a patti proprio con la morte?! Per non parlare del fatto che qualsiasi "rifugio" possa essere offerto dagli uomini sarà "spazzato via". In chi o in cosa allora gli abitanti d'Israele dovrebbero cercare il vero "rifugio"? È interessante che, mentre parla del "rifugio" ingannevole, o "rifugio di menzogna", dall' "inondante flagello", Dio fa un'illuminante "rivelazione": "Perciò così parla il Signore, Dio (YHWH): 《Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire》" (Isaia 28:16). Dalle Scritture sappiamo che questa "pietra preziosa" è il Messia promesso, Gesù Cristo, chiamato anche "Michele, il grande capo, il difensore dei figli" d'Israele, soprattutto durante l'attuale "tempo di angoscia" nel quale viviamo. Dal 4 aprile 2019 quella "pietra" è stata posta "come fondamento in Sion", a Gerusalemme, da dove regna invisibilmente. La lezione che ne deriva per le persone di origine ebraica è la seguente: se confidiamo nella sua "sapienza", ovvero nei suoi saggi consigli, non avremo bisogno di fuggire, perché saremo realmente al sicuro, anche rispetto all'attuale emergenza sanitaria. 

Attraverso Mosè una volta Dio avvertì il popolo ebraico che, se fosse stato infedele, avrebbe 'fatto sì che la peste si attaccasse a loro' e li avrebbe colpiti "di deperimento, di febbre, di infiammazione" (Deuteronomio 28:21,22). Questo tipo di "piaga" non è menzionata per chi fosse rimasto fedele. Il profeta Ezechiele rivela: "(anche) chi sarà lontano (dal paese) morirà di peste", nel senso che Dio permetterà che si ammali del virus. E questo sarebbe accaduto poco prima che i "nemici" intervenissero con la "spada", anche quella dei "Caldei", o "Assiri" (Ezechiele 6:12). Possiamo logicamente concludere che Dio proteggerà dall'epidemia gli ebrei fedeli, coloro che non confideranno negli uomini, ma in Dio. Questo significa pure che chi è "infedele" e di conseguenza è rimasto vittima della pandemia, se diventa "fedele" sarà guarito anche dalla malattia. Che dire di voi che avete origini ebraiche e che magari vivete in Israele? Ascoltate l'invito: "O Israele, torna al Signore (YHWH), al tuo Dio, poiché tu sei caduto per la tua iniquità. Preparatevi delle parole e tornate al Signore (YHWH)! Ditegli: ... 《L'Assiria non ci salverà》". Da parte Sua Dio promette a chi torna a Lui: "Io guarirò la loro infedeltà". "Chi è saggio ponga mente a queste cose! Chi è intelligente le riconosca! Poiché le vie del Signore (YHWH) sono rette; i giusti cammineranno per esse, ma i trasgressori vi cadranno" (Osea 14:1-4,9).


sabato 11 aprile 2020

Figli d'Israele, ascoltate i veri profeti di Dio e vivete!


"Mediante un profeta il Signore (YHWH) condusse Israele fuori d'Egitto; Israele fu custodito da un profeta" (Osea 12:14). Se hai origini ebraiche, probabilmente ricorderai che fu grazie a un "profeta", Mosè, che il popolo d'Israele ottenne la liberazione dalla schiavitù in Egitto. E fu sempre grazie alla guida di quel "profeta" che il popolo sopravvisse nel deserto ed ereditò la "terra promessa". Anche oggi l'Iddio d'Israele si serve di "profeti" per trasmettere la Sua volontà. Ma chi sono i veri "profeti" di Dio? Ne abbiamo parlato varie volte, per cui non menzionerò tutti i riferimenti biblici, che mi limiterò a parafrasare. Certamente non sono coloro che ingannano gli abitanti d'Israele dicendo che va tutto bene. Non sono nemmeno i capi religiosi della nazione che sostengono politicamente il paese. Per dirla in breve, sono i "pastori" eletti secondo il cuore di Dio, o i "principi" scelti dal popolo ebraico fedele, che avrebbero pasciuto le Sue "pecore disperse". Sono fedeli servitori di Dio con la speranza di far parte del regno celeste, e in particolare coloro che hanno origini ebraiche. Corrispondono ai "familiari" di Noè che si presero cura degli animali che erano con loro nell'arca. Se siete ebrei, e magari vivete in Israele, e volete ricevere la protezione di Dio durante i tempi ancor più difficili che verranno, restate vicini a questi "saggi" che vi guideranno secondo la Parola di Dio, ascoltate i veri profeti di Dio. Restatemi vicino mentre continuerò a trasmettervi le "istruzioni" di Dio per la vostra salvezza!





domenica 5 aprile 2020

Arrivano i "Caldei"!


"Guardate fra le nazioni, guardate, meravigliatevi e siate stupiti! Poiché io sto per fare ai vostri giorni un'opera che voi non credereste, nemmeno se ve la raccontassero" (Abacuc 1:5)

Il profeta parla di "un'opera" incredibile che Dio avrebbe compiuto nei nostri giorni. Di che si tratta? Lo dice subito dopo, annunciando l'arrivo sulla scheda mondiale dei "Caldei". Come sappiamo, i "Caldei" rappresentano i paesi arabi a nord di Israele. Perché sarà considerata così inverosimile la loro invasione? Pensate all'emergenza sanitaria che sta mettendo in ginocchio molte nazioni. Alcune in Medio Oriente sono state particolarmente colpite e gli "esperti" ritengono assai improbabile che possano volersi impegnare in un conflitto mondiale. 

È vero, questi paesi, anche quelli che minacciano gli interessi degli Stati Uniti e dei loro alleati, sono militarmente a terra. Di fatto sono "deboli", ma non hanno smesso nemmeno un minuto di prepararsi al conflitto. "Dica il debole: 《Sono forte!》". E sì, per così dire, trasformeranno i loro strumenti agricoli in potenti armi di distruzione. "Fabbricate spade con i vostri vomeri e lance con le vostre roncole!" (Gioele 3:10). Nonostante la loro situazione disperata, questi paesi hanno la presunzione di mettersi a sfidare nazioni ben più forti. "Egli si è inorgoglito". "L'uomo arrogante non può starsene tranquillo". Non ce la fanno proprio a starsene con le mani in mano e così si preparano alla guerra. 

Ma lo fanno segretamente, salvando astutamente le apparenze. A loro conviene far credere al mondo di essere troppo "deboli" per reagire, ingannandolo per i propri scopi. "Il Caldeo li tira tutti su con l'amo, li piglia nella sua rete". Purtroppo riuscirà nei suoi intenti e 'massacrerà le nazioni senza pietà' (Abacuc 2:4,5; 1:15, 17). Per quanto siano ora oggettivamente "deboli", presto diventeranno "un popolo forte e innumerevole" e devasteranno Israele. "Un popolo forte e innumerevole è salito contro il mio paese. I suoi denti sono denti di leone e ha mascelle da leonessa. Ha devastato la mia vigna, ha fatto a pezzi i miei fichi, ha tolto loro la corteccia e li ha lasciati là, con i rami tutti bianchi" (Gioele 1:6,7). Ecco perché lascerà tutti a bocca aperta quando appariranno all'attenzione del mondo intero alle prese con una "crisi" senza precedenti! Ma chi conosce le profezie non sarà colto di sorpresa. 

Da parte loro, le persone di origini ebraiche, e in particolare coloro che abitano in Israele, dovrebbero partecipare a una "solenne assemblea" e ascoltare le "istruzioni" di Dio per la salvezza. Se siete ebrei, o residenti in Israele, lo state facendo? (Gioele 1:14; 2:15,16). "L'uomo accorto vede venire il male, e si nasconde; ma gli ingenui tirano avanti e ne subiscono le conseguenze" (Proverbi 22:3). Ora che avete visto "venire il male", non siate "ingenui", tirando avanti per la vostra via! Potreste subirne amare "conseguenze". Mostratevi piuttosto "accorti", andandovi a nascondere nell' "arca" spirituale di Dio. Chiedetemi in privato in che modo potrete ricevere protezione in questi "tempi difficili". Possa Dio accogliervi sotto le Sue "ali"! 


sabato 4 aprile 2020

La "piaga" è cominciata!


"Chi sarà lontano morirà di peste, chi sarà vicino cadrà di spada, chi sarà rimasto e sarà assediato, perirà di fame" (Ezechiele 6:12)

Il profeta rivela in che modo Dio sfogherà il Suo "furore" sull'infedele Israele "nel corso degli anni" (Abacuc 3:2): per prima cosa avrebbe permesso agli ebrei infedeli di essere colpiti dalla "peste". L'attuale emergenza sanitaria quindi, che colpisce anche chi è "lontano" dalla nazione, è solo la prima fase. Presto subentrerà la seconda fase, quando i "nemici" invaderanno il Paese e "chi sarà vicino (gli abitanti d'Israele) cadrà di spada. Infine la terza fase: Gerusalemme sarà assediata fra circa due anni. "Chi sarà rimasto (in città) e sarà assediato, perirà di fame" per gli effetti dolorosi della "grande tribolazione" (Matteo 24:21). Chi è "lontano" da Dio è invitato calorosamente a pentirsi dei propri peccati e chi si sente "vicino" a Dio è  incoraggiato a perseverare con fede nella sua "giustizia" (Ezechiele 33:12-16). Prestate attenzione alla parola profetica!