Era profetizzato: "Quando Efraim ha visto il suo male e Giuda la sua piaga, Efraim è andato verso l'Assiria e ha mandato dei messaggeri a un re perché lo difendesse" (Osea 6:13). L'antica tribù di Efraim corrisponde alla parte più settentrionale di Israele, mentre Giuda rappresenta quella più meridionale, intorno a Gerusalemme. L' "Assiria" sappiamo che rappresenta i paesi arabi immediatamente a nord di Israele. Sia "Efraim" che "Giuda", ovvero la nazione in generale, avrebbero richiesto l'aiuto non a tutti indistintamente, ma solo a una "parte" di quelle nazioni, a un "re", cioè a qualche esponente politico di quei paesi, quando avrebbe visto "il suo male", o "piaga". Di quale "male" parlava il profeta?Aiuto per cosa? La profezia lo rivela: "ma questi (il re d'Assiria) non potrà guarirvi, né vi guarirà della vostra piaga" (Osea 5:13). Da questo si comprende che il "male", o la "piaga", che avrebbe colpito Israele sarebbe stata una "pestilenza", qualcosa da cui non sarebbe stata guarita. Non è forse vero che oggi la Nazione, così come altre nazioni del mondo, sta subendo gli effetti della pandemia da Coronavirus? Secondo la profezia cercherà protezione appoggiando politicamente qualche paese arabo a nord. Ma non riceverà l'aiuto tanto desiderato.
Non solo. Dio dice: "Mentre andranno (in Assiria), io stenderò su di loro la mia rete, ve li farò cadere, come gli uccelli del cielo; li castigherò, come è stato annunciato alla loro comunità" (Osea 7:11,12). Non vi ricorda qualcosa? Non è profetizzato che il "Caldeo" avrebbe catturato le nazioni "nella sua rete"? (Abacuc 1:15). E chi è il "Caldeo" se non un altro nome che si rirerisce a ciò che è rappresentato anche dall' "Assiria"? Qualcuno potrebbe obiettare che in Osea Dio parla della Sua "rete", mentre Abacuc parla della "rete" del "Caldeo". È vero. Ma ricordate che Isaia chiama l' "Assiria" (alias il "Caldeo") la "verga" della Sua ira e il "bastone" della Sua punizione. In altre parole lo "strumento" che avrebbe usato per intrappolare, e quindi punire, l'infedele Israele, sarebbe stato "il bastone", o la "verga" di Dio. Per questo possiamo affermare che sia Osea che Abacuc si riferiscono alla stessa cosa. Dio si servirà dei paesi arabi che corrispondono al "Caldeo", o "Assiria", per punire il Suo popolo infedele. Abacuc spiega che, per così dire, lo ubriacheranno per poi coglierlo in fallo (Abacuc 2:15). E facendo il loro gioco, Israele cadrà nella trappola illudendosi di essere al sicuro.
L'Iddio d'Israele, che è molto più lungimirante di qualunque essere umano, avverte: "Io, allungando lo sguardo fino a Tiro, vedo Efraim piantato in luogo gradevole; ma Efraim dovrà condurre i suoi figli a colui che li ucciderà" (Osea 9:13). Come abbiamo considerato in precedenza, "Tiro" è un altro nome che si riferisce collettivamente all' "Assiria" profetica. "Efraim", ovvero una parte della nazione che andrà in "Assiria" per ricevere aiuto, si illuderà di essere "piantato in luogo gradevole", ma dovrà "condurre i figli a colui che li ucciderà". Com'è possibile?! Il profeta dice altrove che Israele cercherà di entrare nelle grazie del "re d'Assiria" "con i suoi doni", o favori. Saranno il suo "idolo" perché avrà riposto la propria speranza in questa "merce di scambio" anziché nel Vero Dio in cui dovrebbero confidare. "L'idolo stesso sarà portato in Assiria, come un dono al re difensore". Ma il "tributo", o il prezzo, che dovrà pagare gli costerà molto caro. "Cominceranno a decrescere a causa del tributo al re dei prìncipi". "La confusione s'impadronirà di Efraim, e Israele sarà coperto di vergogna per i suoi disegni" (Osea 8:9,10; 10:6).
Perché non c'è da fidarsi del "re d'Assiria"? Il profeta Naum ne parla come di "un'avvenente prostituta", o "abile incantatrice, che vendeva la nazioni con le sue fornicazioni e i popoli con i suoi incantesimi" (Naum 4). Sarà un problema solo per alcune nazioni o solo per una parte di Israele? "Israele ed Efraim (la parte settentrionale) cadranno per la loro malvagità, e anche Giuda (la parte meridionale) cadrà con loro" (Osea 5:5). Il profeta Gioele annuncia che, nell'ambito dei suoi "affari", 'venderà i figli di Giuda e i figli di Gerusalemme' "ai figli di Iavan", cioè ai greci. I loro committenti saranno forse i turchi che occuperanno i territori greci per allora? È possibile che il "re d'Assiria" cercherà di trattare la propria libertà dall'oppressione turca cedendo al nemico perfino Gerusalemme? Il tempo lo dirà.
Ma una cosa appare già da ora chiara: non solo gli "Assiri" non potranno offrire a Israele nessuna vera protezione dall'attuale pandemia, ma contribuiranno ad aggravarla. Ricordate che l' "Assiria" corrisponde anche al "cavallo giallastro", o "pallido", dell'Apocalisse, che porterà la "Morte" "con la spada, con la fame, con la mortalità (per esempio a causa delle malattie) e con le belve della terra" (Apocalisse 6:8). Fare un patto con l' "Assiria" equivale perciò a fare un patto con la morte! Ma è proprio ciò che farà l'infedele Israele. In quanto "re del settentrione", "corromperà con lusinghe quelli che tradiscono il patto (santo)" (Daniele 11:32). Notate come Dio smaschera l'inganno nel quale cadranno. "Voi dite (ma in realtà non se ne rendono conto): 《Noi abbiamo fatto alleanza con la morte (appunto attraverso il "cavallo giallastro" alias il "re d'Assiria"), abbiamo fatto un patto con il soggiorno dei morti; quando l'inondante flagello (l'attuale pandemia) passerà, non giungerà fino a noi, perché abbiamo fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siamo messi al sicuro dietro l'inganno》". "La grandine spazzerà via il rifugio di menzogna e le acque inonderanno il vostro riparo. La vostra alleanza con la morte sarà annullata e il vostro patto con il soggiorno dei morti non reggerà; quando l'inondante flagello passerà, voi sarete da esso calpestati. Ogni volta che passerà, vi afferrerà; poiché passerà mattina dopo mattina, di giorno e di notte; e sarà spaventevole imparare una tale lezione!" (Isaia 28:15,17-19).
L' "alleanza" con gli uomini non fermerà la pandemia, o "l'inondante flagello", che continuerà a mietere le sue vittime "mattina dopo mattina, di giorno e di notte" e "sarà spaventevole"! Anzi, attraverso l' "Assiria", o "Caldei", Dio compirà "la sua opera, l'opera sua singolare", il Suo "lavoro inaudito", contro l'infedele Israele (Isaia 28:21; Gioele 1:2-6; Abacuc 1:5,6). Come si può pensare di proteggersi dalla morte scendendo a patti proprio con la morte?! Per non parlare del fatto che qualsiasi "rifugio" possa essere offerto dagli uomini sarà "spazzato via". In chi o in cosa allora gli abitanti d'Israele dovrebbero cercare il vero "rifugio"? È interessante che, mentre parla del "rifugio" ingannevole, o "rifugio di menzogna", dall' "inondante flagello", Dio fa un'illuminante "rivelazione": "Perciò così parla il Signore, Dio (YHWH): 《Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire》" (Isaia 28:16). Dalle Scritture sappiamo che questa "pietra preziosa" è il Messia promesso, Gesù Cristo, chiamato anche "Michele, il grande capo, il difensore dei figli" d'Israele, soprattutto durante l'attuale "tempo di angoscia" nel quale viviamo. Dal 4 aprile 2019 quella "pietra" è stata posta "come fondamento in Sion", a Gerusalemme, da dove regna invisibilmente. La lezione che ne deriva per le persone di origine ebraica è la seguente: se confidiamo nella sua "sapienza", ovvero nei suoi saggi consigli, non avremo bisogno di fuggire, perché saremo realmente al sicuro, anche rispetto all'attuale emergenza sanitaria.
Attraverso Mosè una volta Dio avvertì il popolo ebraico che, se fosse stato infedele, avrebbe 'fatto sì che la peste si attaccasse a loro' e li avrebbe colpiti "di deperimento, di febbre, di infiammazione" (Deuteronomio 28:21,22). Questo tipo di "piaga" non è menzionata per chi fosse rimasto fedele. Il profeta Ezechiele rivela: "(anche) chi sarà lontano (dal paese) morirà di peste", nel senso che Dio permetterà che si ammali del virus. E questo sarebbe accaduto poco prima che i "nemici" intervenissero con la "spada", anche quella dei "Caldei", o "Assiri" (Ezechiele 6:12). Possiamo logicamente concludere che Dio proteggerà dall'epidemia gli ebrei fedeli, coloro che non confideranno negli uomini, ma in Dio. Questo significa pure che chi è "infedele" e di conseguenza è rimasto vittima della pandemia, se diventa "fedele" sarà guarito anche dalla malattia. Che dire di voi che avete origini ebraiche e che magari vivete in Israele? Ascoltate l'invito: "O Israele, torna al Signore (YHWH), al tuo Dio, poiché tu sei caduto per la tua iniquità. Preparatevi delle parole e tornate al Signore (YHWH)! Ditegli: ... 《L'Assiria non ci salverà》". Da parte Sua Dio promette a chi torna a Lui: "Io guarirò la loro infedeltà". "Chi è saggio ponga mente a queste cose! Chi è intelligente le riconosca! Poiché le vie del Signore (YHWH) sono rette; i giusti cammineranno per esse, ma i trasgressori vi cadranno" (Osea 14:1-4,9).