Nei
giorni scorsi vi ho chiesto quale "miracolo" vorreste che Dio facesse
nella vostra vita. Qualcuno potrebbe sorridere sentendo parlare di
"miracoli". Forse penserà che, semmai siano avvenuti, quelli raccontati
nei Vangeli, appartengono ormai al passato e non di certo alla loro
vita, almeno qui sulla terra. Sembrerà strano, ma si sbagliano di
grosso. A parte il fatto che quei "miracoli" compiuti da Gesù e dagli
apostoli, per esempio, sono realmente avvenuti, la Bibbia indica
chiaramente che saranno ripetuti, su scala mondiale, in futuro e qui
sulla terra. Non solo. In base alla comprensione delle Scritture che Dio
mi sta concedendo, questi "miracoli" cominceranno a realizzarsi molto
presto, forse già dal prossimo 4 aprile! Ma non saranno per tutti
indiscriminatamente. Solo chi avrà fede potrà beneficiarne. Questa fede
sarà anche necessaria per sopravvivere al "giorno del giudizio" che sta
per iniziare. Consideriamo brevemente insieme le "ragioni" scritturali
di queste affermazioni.
Come
abbiamo spiegato in precedenza, il 4 aprile inizierà il predetto
"giorno del giudizio". La profezia di Gioele indica che Dio giudicherà
tutte le nazioni che si saranno radunate nella simbolica "valle di
Giosafat" (Gioele 3:12,14). Giosafat fu un antico re ebreo che si trovò
ad affrontare l'avanzata di "una gran moltitudine...dalla Siria" contro
Israele. Vi ricorda qualcosa? Anche nel nostro tempo le nazioni che
compongono il "re del settentrione" della profezia di Daniele stanno già
marciando contro Israele (almeno nelle intenzioni) e, in futuro,
cercheranno di cancellare il "popolo" ebraico e i loro sostenitori dalla
faccia dalla terra. Come reagite di fronte a questa minaccia che si fa
sempre più concreta? Come reagì Giosafat al suo tempo? Certamente "ebbe
paura", ma "si dispose (anche) a cercare il Signore (YHWH) e bandì un
digiuno per tutto Giuda". E come risposero i suoi sudditi all'invito?
"Giuda si radunò per implorare aiuto dal Signore (YHWH), e da tutte
quante le città di Giuda venivano gli abitanti a cercare il Signore
(YHWH)".
Il racconto
dice che Giosafat, benché non sapesse cosa fare e avesse paura, confidò
nell'aiuto dell' "Iddio d'Israele" e "tutto Giuda, perfino i loro
bambini, le loro mogli e i loro figli stavano in piedi davanti al
Signore (YHWH)", aspettando fiduciosi la Sua risposta. E questa non si
fece attendere. "Allora lo Spirito del Signore (YHWH) investì in mezzo
all'assemblea" uno dei sacerdoti, il quale disse: 《Così vi dice il
Signore (YHWH): Non temete e non vi sgomentate a causa di questa gran
moltitudine, poiché questa non è battaglia vostra, ma di Dio. Domani
scendete contro di loro ... Questa battaglia non sarete voi a
combatterla: presentatevi, tenetevi fermi e vedrete la liberazione che
il Signore (YHWH) vi darà. O Giuda, o Gerusalemme, ... domani uscite
contro di loro, e il Signore (YHWH) sarà con voi》 (2 Cronache 20:1-17).
Avete
notato la giusta reazione di Giosafat e dei suoi? Anche noi dovremmo
"cercare Dio", pregandoLo per avere la sapienza per affrontare i tempi
difficili che ci attendono, bandire un "digiuno", pentendoci
sinceramente dei nostri peccati, e ascoltare la risposta che ci dà
attraverso il Suo Spirito Santo. Gli ebrei non avrebbero dovuto
combattere in quel caso, perché Dio stesso avrebbe combattuto per loro.
Ma si sarebbero dovuti comunque presentare. Anche noi, sia che siamo
ebrei o di altre nazioni, non dovremo impugnare le armi contro
l'invasione nemica, ma 'tenerci fermi e vedere la liberazione' che Dio
darà a tutti quelli che hanno fede in Lui. Quando l'indomani il popolo
marciò contro il nemico, Giosafat lo incoraggiava dicendo: "Credete nel
Signore (YHWH), vostro Dio, e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti e
trionferete!".
Questo
sarà il segreto del nostro successo: fede in Dio e fede nei Suoi
"profeti", in coloro che parlano o scrivono ispirati da Dio grazie al
Suo Spirito. L'apostolo Pietro ci ricorda: "Sappiate prima di tutto
questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da
un'interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla
volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché
sospinti dallo Spirito Santo" (2 Pietro 1:20,21). E l'apostolo Paolo
afferma che "tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile" (2 Timoteo
3:16).
Sì, la fede è
essenziale anche solo per piacere a Dio. "Senza fede è impossibile
piacergli, poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che
ricompensa tutti quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6). Avete tale "fede"?
Bisogna anche avere fede, o credere, nella Bibbia, la "Scrittura", come
parola ispirata di Dio. Purtroppo, specie negli ultimi tempi, molti
hanno perso la fede, prestando attenzione a "teorie" infondate e
demoniche. C'è chi è arrivato al punto di infangare il buon nome di Dio,
Yahweh (o Geova), che nell'ebraico biblico compare sottoforma del
tetagramma "YHWH", sostenendo che non sia il vero nome del nostro
amorevole Creatore, bensì quello di una delle tante divinità sanguinarie
adorate dagli ebrei e e dalle altre popolazioni antiche! Addirittura
nella Bibbia non si parlerebbe nemmeno di Dio! E cosa ancor più grave,
perfino alcune religioni cosiddette "cristiane" insegnano che la Bibbia è
un libro di uomini e non la Parola di Dio! Se vogliamo essere giudicati
favorevolmente quando, dal 4 aprile, Gesù inizierà a regnare, teniamoci
lontani anni luce da queste idee fuorvianti e dalla mancanza di fede.
Prestiamo invece attenzione alla "parola profetica" che troviamo nella
Bibbia e nelle parole di chi oggi "profetizza" in armonia con la volontà
di Dio.
Fra breve,
come profetizzato, Dio 'stabilirà il suo re (Gesù Cristo) sopra Sion',
nel senso che, da quel momento in poi, il Messia predetto sarà
invisibilmente "presente" a Gerusalemme nel potere del regno (Salmo
2:6). La profezia di Daniele sulle "settanta settimane" indica che
all'inizio della "settantesima settimana", ovvero il 4 aprile,
'apparirà' l' "unto" (o "messia") in qualità di re designato, ma "sarà
soppresso", cioè non potrà ancora esercitare il dominio essendo
fisicamente presente e visibile. Questo avverrà solo allorché tutti i
nemici di Dio saranno stati distrutti ad Armaghedon. Ma intanto, fin
dall'inizio della "settimana", Gesù eserciterà il dominio regale in modo
invisibile. Allora si adempirà pure questa profezia di Isaia: 《Così
parla il Signore, Dio (YHWH): "Ecco, io ho posto come fondamento in Sion
una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido;
chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire. Io metterò il diritto
per livella e la giustizia per piombino"》 ( Isaia 28:16,17).
Come
spiegano le Scritture, è Gesù Cristo quella "pietra angolare" che sarà
posta "come fondamento" dei "nuovi cieli", cioè del governo celeste, che
Dio creerà. Gesù promise che, una volta ricevuto il "trono", sarebbe
'tornato' a prendere gli "apostoli", risuscitandoli alla vita in cielo.
Insieme regneranno 'mettendo', per così dire, "il diritto per livella e
la giustizia per biombino", giudicando cioè in base alle giuste norme di
Dio (Efesini 2:20,21; Giovanni 14:3). L'insediamento di questa "pietra
angolare" sarà motivo di gioia per "chi confiderà in essa",
considerandola "preziosa" e "meravigliosa", mediante la fede in Gesù, ma
per gli "increduli" che non hanno fede, e per i "disubbidienti" alla
Parola di Dio, la "pietra" sarà "pietra d'inciampo e sasso di ostacolo".
I primi, durante il "giorno del giudizio", 'festeggeranno e si
rallegreranno', perché saranno in pace con Dio, ed Egli avrà cura di
loro. Gli "schernitori" che dominano Gerusalemme, rifugiandosi nella
"menzogna" e nell' "inganno", ovvero i "principi" dell'infedele Israele,
saranno "calpestati" "quando l'inondante flagello passerà". (1 Pietro
2:4-8; Salmo 118:22-24; Isaia 28:15-20).
Ricordate
gli ebrei al tempo di Giosafat? Confidando in Dio e nei Suoi "profeti",
andarono incontro al nemico sicuri che sarebbero stati protetti. E così
fu. Senza combattere riportarono una schiacciante vittoria su quella
"gran moltitudine" e tornarono a Gerusalemme "con gioia" , "perché il
Signore (YHWH) li aveva colmati di gioia liberandoli dai loro nemici".
Anche voi, abitanti di Gerusalemme che mostrate il giusto tipo di fede e
ubbidite a Dio, sarete protetti. Invece coloro che confidano nelle
manie di conquista dello Stato d'Israele piuttosto che in Dio saranno
travolti dall' "inondazione" del "re del settentrione" e patiranno i più
duri effetti della "grande tribolazione". "Poiché il letto sarà troppo
corto per distendervisi, e la coperta troppo stretta per avvolgervisi"
(2 Cronache 20:24-28; Isaia 28:20).
Come
dicevo all'inizio, la fede è anche una base fondamentale per ricevere
qualsiasi "dono" da Dio. In più di un'occasione Gesù compì "miracoli",
come sanare malattie incurabili o risuscitare i morti, nei confronti
delle persone che credevano in lui e in base alla loro fede. Per
esempio, al centurione romano che lo aveva supplicato a favore del servo
gravemente malato disse: "《"Va', ti sia fatto come hai creduto》. E il
suo servitore fu guarito in quella stessa ora" (Matteo 8:13). Oppure,
alla donna che soffriva da molti anni per una perdita di sangue disse:
《Coraggio, figliola; la tua fede ti ha guarita》. Da quell'ora la donna
fu guarita" (Matteo 9:22). Ma quei "miracoli" non erano solo per i
contemporanei di Gesù. Quando il suo amico Lazzaro morì, Gesù disse alla
sorella Marta: 《Tuo fratello risusciterà 》. Marta gli disse: 《Lo so che
risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno》". Sì, Marta
credeva che nell' "ultimo giorno" ci sarebbe stata la "risurrezione",
perché Gesù stesso, in precedenza, aveva detto che 'tutti quelli che
sono nelle tombe avrebbero udito la sua voce e ne sarebbero venuti
fuori' (Giovanni 5:28).
E
noi stiamo per vedere l'inizio di quell' "ultimo giorno" che inizierà
il 4 aprile. Pensate! Potremo assistere di persona al ritorno di persone
care che si sono addormentate nella morte! Come rispose Gesù a Marta
che aveva fede nella risurrezione futura? "Gesù le disse: 《Io sono la
risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà》". Quindi
rafforzò la sua fede e, indirettamente, anche la nostra, dal momento
che promise la risurrezione non solo a Lazzaro o ai suoi contemporanei,
ma di 'chi crede in lui'. Dicendo che lui era la "risurrezione e la
vita", Gesù voleva farci capire che, dove lui sia presente, c'è
risurrezione e vita. Infatti, aggiunse: "chiunque vive e crede in me,
non morirà mai" (Giovanni 11:26). Non disse che tutti i credenti non
sarebbero più morti da quel momento in poi, perché aveva già ammesso la
possibilità di morire, dicendo: "anche se muore". D'altra parte a
chiunque avesse creduto in lui, non solo a poche persone, sarebbe stata
offerta la possibilità di vivere per sempre. Quando avverrà questo? Se
quando lui era fisicamente presente qui sulla terra, le persone potevano
beneficiare dei suoi "miracoli", è ragionevole concludere che, quando
sarà "presente" invisibilmente come re del regno di Dio, anche noi
potremo assistere ai nuovi "miracoli" che compirà a beneficio di
"chiunque crede in lui" (Giovanni 3:16).
Se
invece non abbiamo questa forte fede in Dio e in Suo Figlio,
difficilmente potremo vedere realizzarsi qualche miracolo nella nostra
vita. Ai discepoli che si chiedevano come mai non fossero riusciti a
espellere un demonio rispose: 《A causa della vostra poca fede; perché in
verità vi dico che se avete fede quanto un granello di senape, potrete
dire a questo monte: "Passa da qui a là" e passerà; e niente vi sarà
impossibile》. E più avanti disse: "Tutte le cose che domanderete in
preghiera, se avete fede, le otterrete". (Matteo 17:20; 21:22).
L'apostolo Giovanni, che visse a fianco a fianco con Gesù, ci rassicura:
"Questa è la fiducia che abbiamo in lui (Dio): che se domandiamo
qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce" (1 Giovanni
5:14). Dunque non basta chiedere con fede, bisogna pure chiedere cose
che siano in armonia, e non contro, la Sua volontà. Solo se cerchiamo
con impegno l'approvazione di Dio, Egli ci ricompenserà.
Quando
Dio eseguirà il giudizio sul mondo lontano da Lui, anche "gli
increduli" (o "quelli senza fede"), insieme agli omicidi e agli altri
peccatori incalliti, saranno distrutti per sempre (Apocalisse 21:8).
Capite quanto è importante avere fede e mantenerla viva fino alla fine?
Se vi accorgete di non avere questa forte convinzione, non vi allarmate!
Si può ancora correre ai ripari. Dal momento che la vera fede fa parte
del "frutto" dello Spirito Santo, se pregate Dio di darvi più Spirito,
Egli ve lo donerà rafforzando, tra l'altro, anche la vostra fede (Galati
5:22; Luca 11:13).
Una
volta Gesù chiese: "Quando il Figlio dell'uomo (cioè lui) verrà, troverà
la fede sulla terra?" (Luca 18:8) Certo, lui sapeva che avrebbe trovato
qualcuno disposto ad aspettarlo con fede, ma sapeva pure che non
sarebbe stato facile perseverare. Poco prima aveva pronunciato una
parabola per illustrare la necessità di continuare a pregare senza
stancarsi. Cerchiamo anche noi di non stancarci, permettendo che la
nostra fede si affievolisca. "Corriamo con perseveranza la gara che ci è
posta dinanzi, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la
rende perfetta" (Ebrei 12:1,2). Imitiamo l'esempio del nostro Signore
che, con fede incrollabile, sopportò ogni genere di sofferenza fino a
una morte atroce.
La
"pietra angolare", il re messianico, presto stritolerà il dominio umano
in opposizione a Dio (Daniele 2:44). I vecchi "cieli" e la vecchia
"terra" saranno sostituiti da "nuovi cieli" e "nuova terra". Mentre si
avvicina il "giorno del giudizio", possa ognuno di noi contemplare
quella "pietra" con fede e ammirazione e dire: "La pietra che i
costruttori avevano disprezzato è divenuta pietra angolare. Questa è
opera del Signore (YHWH), è cosa meravigliosa agli occhi nostri. Questo è
il giorno che il Signore (YHWH) ci ha preparato; festeggiamo e
rallegriamoci in esso" (Salmo 118:22-24). Mentre le nazioni si accalcano
nella "valle del Giudizio", opponendosi al re costituto da Dio, siamo
decisi a perseverare fino alla fine, quando Dio stesso combatterà per
noi! "Tenetevi fermi e vedrete la liberazione che il Signore (YHWH) vi
darà" (Gioele 3:14-16; Salmo 2:1-3; 2 Cronache 20:17).
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