martedì 2 aprile 2019

Avete la fede necessaria per sopravvivere?



Nei giorni scorsi vi ho chiesto quale "miracolo" vorreste che Dio facesse nella vostra vita. Qualcuno potrebbe sorridere sentendo parlare di "miracoli". Forse penserà che, semmai siano avvenuti, quelli raccontati nei Vangeli, appartengono ormai al passato e non di certo alla loro vita, almeno qui sulla terra. Sembrerà strano, ma si sbagliano di grosso. A parte il fatto che quei "miracoli" compiuti da Gesù e dagli apostoli, per esempio, sono realmente avvenuti, la Bibbia indica chiaramente che saranno ripetuti, su scala mondiale, in futuro e qui sulla terra. Non solo. In base alla comprensione delle Scritture che Dio mi sta concedendo, questi "miracoli" cominceranno a realizzarsi molto presto, forse già dal prossimo 4 aprile! Ma non saranno per tutti indiscriminatamente. Solo chi avrà fede potrà beneficiarne. Questa fede sarà anche necessaria per sopravvivere al "giorno del giudizio" che sta per iniziare. Consideriamo brevemente insieme le "ragioni" scritturali di queste affermazioni. 

Come abbiamo spiegato in precedenza, il 4 aprile inizierà il predetto "giorno del giudizio". La profezia di Gioele indica che Dio giudicherà tutte le nazioni che si saranno radunate nella simbolica "valle di Giosafat" (Gioele 3:12,14). Giosafat fu un antico re ebreo che si trovò ad affrontare l'avanzata di "una gran moltitudine...dalla Siria" contro Israele. Vi ricorda qualcosa? Anche nel nostro tempo le nazioni che compongono il "re del settentrione" della profezia di Daniele stanno già marciando contro Israele (almeno nelle intenzioni) e, in futuro, cercheranno di cancellare il "popolo" ebraico e i loro sostenitori dalla faccia dalla terra. Come reagite di fronte a questa minaccia che si fa sempre più concreta? Come reagì Giosafat al suo tempo? Certamente "ebbe paura", ma "si dispose (anche) a cercare il Signore (YHWH) e bandì un digiuno per tutto Giuda". E come risposero i suoi sudditi all'invito? "Giuda si radunò per implorare aiuto dal Signore (YHWH), e da tutte quante le città di Giuda venivano gli abitanti a cercare il Signore (YHWH)". 

Il racconto dice che Giosafat, benché non sapesse cosa fare e avesse paura, confidò nell'aiuto dell' "Iddio d'Israele" e "tutto Giuda, perfino i loro bambini, le loro mogli e i loro figli stavano in piedi davanti al Signore (YHWH)", aspettando fiduciosi la Sua risposta. E questa non si fece attendere. "Allora lo Spirito del Signore (YHWH) investì in mezzo all'assemblea" uno dei sacerdoti, il quale disse: 《Così vi dice il Signore (YHWH): Non temete e non vi sgomentate a causa di questa gran moltitudine, poiché questa non è battaglia vostra, ma di Dio. Domani scendete contro di loro ... Questa battaglia non sarete voi a combatterla: presentatevi, tenetevi fermi e vedrete la liberazione che il Signore (YHWH) vi darà. O Giuda, o Gerusalemme, ... domani uscite contro di loro, e il Signore (YHWH) sarà con voi》 (2 Cronache 20:1-17).

Avete notato la giusta reazione di Giosafat e dei suoi? Anche noi dovremmo "cercare Dio", pregandoLo per avere la sapienza per affrontare i tempi difficili che ci attendono, bandire un "digiuno", pentendoci sinceramente dei nostri peccati, e ascoltare la risposta che ci dà attraverso il Suo Spirito Santo. Gli ebrei non avrebbero dovuto combattere in quel caso, perché Dio stesso avrebbe combattuto per loro. Ma si sarebbero dovuti comunque presentare. Anche noi, sia che siamo ebrei o di altre nazioni, non dovremo impugnare le armi contro l'invasione nemica, ma 'tenerci fermi e vedere la liberazione' che Dio darà a tutti quelli che hanno fede in Lui. Quando l'indomani il popolo marciò contro il nemico, Giosafat lo incoraggiava dicendo: "Credete nel Signore (YHWH), vostro Dio, e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti e trionferete!". 

Questo sarà il segreto del nostro successo: fede in Dio e fede nei Suoi "profeti", in coloro che parlano o scrivono ispirati da Dio grazie al Suo Spirito. L'apostolo Pietro ci ricorda: "Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo" (2 Pietro 1:20,21). E l'apostolo Paolo afferma che "tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile" (2 Timoteo 3:16).

Sì, la fede è essenziale anche solo per piacere a Dio. "Senza fede è impossibile piacergli, poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6). Avete tale "fede"? Bisogna anche avere fede, o credere, nella Bibbia, la "Scrittura", come parola ispirata di Dio. Purtroppo, specie negli ultimi tempi, molti hanno perso la fede, prestando attenzione a "teorie" infondate e demoniche. C'è chi è arrivato al punto di infangare il buon nome di Dio, Yahweh (o Geova), che nell'ebraico biblico compare sottoforma del tetagramma "YHWH", sostenendo che non sia il vero nome del nostro amorevole Creatore, bensì quello di una delle tante divinità sanguinarie adorate dagli ebrei e e dalle altre popolazioni antiche! Addirittura nella Bibbia non si parlerebbe nemmeno di Dio! E cosa ancor più grave, perfino alcune religioni cosiddette "cristiane" insegnano che la Bibbia è un libro di uomini e non la Parola di Dio! Se vogliamo essere giudicati favorevolmente quando, dal 4 aprile, Gesù inizierà a regnare, teniamoci lontani anni luce da queste idee fuorvianti e dalla mancanza di fede. Prestiamo invece attenzione alla "parola profetica" che troviamo nella Bibbia e nelle parole di chi oggi "profetizza" in armonia con la volontà di Dio.  

Fra breve, come profetizzato, Dio 'stabilirà il suo re (Gesù Cristo) sopra Sion', nel senso che, da quel momento in poi, il Messia predetto sarà invisibilmente "presente" a Gerusalemme nel potere del regno (Salmo 2:6). La profezia di Daniele sulle "settanta settimane" indica che all'inizio della "settantesima settimana", ovvero il 4 aprile, 'apparirà' l' "unto" (o "messia") in qualità di re designato, ma "sarà soppresso", cioè non potrà ancora esercitare il dominio essendo fisicamente presente e visibile. Questo avverrà solo allorché tutti i nemici di Dio saranno stati distrutti ad Armaghedon. Ma intanto, fin dall'inizio della "settimana", Gesù eserciterà il dominio regale in modo invisibile. Allora si adempirà pure questa profezia di Isaia: 《Così parla il Signore, Dio (YHWH): "Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire. Io metterò il diritto per livella e la giustizia per piombino"》 ( Isaia 28:16,17). 

Come spiegano le Scritture, è Gesù Cristo quella "pietra angolare" che sarà posta "come fondamento" dei "nuovi cieli", cioè del governo celeste, che Dio creerà. Gesù promise che, una volta ricevuto il "trono", sarebbe 'tornato' a prendere gli "apostoli", risuscitandoli alla vita in cielo. Insieme regneranno 'mettendo', per così dire, "il diritto per livella e la giustizia per biombino", giudicando cioè in base alle giuste norme di Dio (Efesini 2:20,21; Giovanni 14:3). L'insediamento di questa "pietra angolare" sarà motivo di gioia per "chi confiderà in essa", considerandola "preziosa" e "meravigliosa", mediante la fede in Gesù, ma per gli "increduli" che non hanno fede, e per i "disubbidienti" alla Parola di Dio, la "pietra" sarà "pietra d'inciampo e sasso di ostacolo". I primi, durante il "giorno del giudizio", 'festeggeranno e si rallegreranno', perché saranno in pace con Dio, ed Egli avrà cura di loro. Gli "schernitori" che dominano Gerusalemme, rifugiandosi nella "menzogna" e nell' "inganno", ovvero i "principi" dell'infedele Israele, saranno "calpestati" "quando  l'inondante flagello passerà". (1 Pietro 2:4-8; Salmo 118:22-24; Isaia 28:15-20).

Ricordate gli ebrei al tempo di Giosafat? Confidando in Dio e nei Suoi "profeti", andarono incontro al nemico sicuri che sarebbero stati protetti. E così fu. Senza combattere riportarono una schiacciante vittoria su quella "gran moltitudine" e tornarono a Gerusalemme "con gioia" , "perché il Signore (YHWH) li aveva colmati di gioia liberandoli dai loro nemici". Anche voi, abitanti di Gerusalemme che mostrate il giusto tipo di fede e ubbidite a Dio, sarete protetti. Invece coloro che confidano nelle manie di conquista dello Stato d'Israele piuttosto che in Dio saranno travolti dall' "inondazione" del "re del settentrione" e patiranno i più duri effetti della "grande tribolazione". "Poiché il letto sarà troppo corto per distendervisi,  e la coperta troppo stretta per avvolgervisi" (2 Cronache 20:24-28; Isaia 28:20).

Come dicevo all'inizio, la fede è anche una base fondamentale per ricevere qualsiasi "dono" da Dio. In più di un'occasione Gesù compì "miracoli", come sanare malattie incurabili o risuscitare i morti, nei confronti delle persone che credevano in lui e in base alla loro fede. Per esempio, al centurione romano che lo aveva supplicato a favore del servo gravemente malato disse: "《"Va', ti sia fatto come hai creduto》. E il suo servitore fu guarito in quella stessa ora" (Matteo 8:13). Oppure, alla donna che soffriva da molti anni per una perdita di sangue disse: 《Coraggio, figliola; la tua fede ti ha guarita》. Da quell'ora la donna fu guarita" (Matteo 9:22). Ma quei "miracoli" non erano solo per i contemporanei di Gesù. Quando il suo amico Lazzaro morì, Gesù disse alla sorella Marta: 《Tuo fratello risusciterà 》. Marta gli disse: 《Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno》". Sì, Marta credeva che nell' "ultimo giorno" ci sarebbe stata la "risurrezione", perché Gesù stesso, in precedenza, aveva detto che 'tutti quelli che sono nelle tombe avrebbero udito la sua voce e ne sarebbero venuti fuori' (Giovanni 5:28). 

E noi stiamo per vedere l'inizio di quell' "ultimo giorno" che inizierà il 4 aprile. Pensate! Potremo assistere di persona al ritorno di persone care che si sono addormentate nella morte! Come rispose Gesù a Marta che aveva fede nella risurrezione futura? "Gesù le disse: 《Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà》". Quindi rafforzò la sua fede e, indirettamente, anche la nostra, dal momento che promise la risurrezione non solo a Lazzaro o ai suoi contemporanei, ma di 'chi crede in lui'. Dicendo che lui era la "risurrezione e la vita", Gesù voleva farci capire che, dove lui sia presente, c'è risurrezione e vita. Infatti, aggiunse: "chiunque vive e crede in me, non morirà mai" (Giovanni 11:26). Non disse che tutti i credenti non sarebbero più morti da quel momento in poi, perché aveva già ammesso la possibilità di morire, dicendo: "anche se muore". D'altra parte a chiunque avesse creduto in lui, non solo a poche persone, sarebbe stata offerta la possibilità di vivere per sempre. Quando avverrà questo? Se quando lui era fisicamente presente qui sulla terra, le persone potevano beneficiare dei suoi "miracoli", è ragionevole concludere che, quando sarà "presente" invisibilmente come re del regno di Dio, anche noi potremo assistere ai nuovi "miracoli" che compirà a beneficio di "chiunque crede in lui" (Giovanni 3:16). 

Se invece non abbiamo questa forte fede in Dio e in Suo Figlio, difficilmente potremo vedere realizzarsi qualche miracolo nella nostra vita. Ai discepoli che si chiedevano come mai non fossero riusciti a espellere un demonio rispose: 《A causa della vostra poca fede; perché in verità vi dico che se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: "Passa da qui a là" e passerà; e niente vi sarà impossibile》. E più avanti disse: "Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete". (Matteo 17:20; 21:22). L'apostolo Giovanni, che visse a fianco a fianco con Gesù, ci rassicura: "Questa è la fiducia che abbiamo in lui (Dio): che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce" (1 Giovanni 5:14). Dunque non basta chiedere con fede, bisogna pure chiedere cose che siano in armonia, e non contro, la Sua volontà. Solo se cerchiamo con impegno l'approvazione di Dio, Egli ci ricompenserà. 

Quando Dio eseguirà il giudizio sul mondo lontano da Lui, anche "gli increduli" (o "quelli senza fede"), insieme agli omicidi e agli altri peccatori incalliti, saranno distrutti per sempre (Apocalisse 21:8). Capite quanto è importante avere fede e mantenerla viva fino alla fine? Se vi accorgete di non avere questa forte convinzione, non vi allarmate! Si può ancora correre ai ripari. Dal momento che la vera fede fa parte del "frutto" dello Spirito Santo, se pregate Dio di darvi più Spirito, Egli ve lo donerà rafforzando, tra l'altro, anche la vostra fede (Galati 5:22; Luca 11:13).

Una volta Gesù chiese: "Quando il Figlio dell'uomo (cioè lui) verrà, troverà la fede sulla terra?" (Luca 18:8) Certo, lui sapeva che avrebbe trovato qualcuno disposto ad aspettarlo con fede, ma sapeva pure che non sarebbe stato facile perseverare. Poco prima aveva pronunciato una parabola per illustrare la necessità di continuare a pregare senza stancarsi. Cerchiamo anche noi di non stancarci, permettendo che la nostra fede si affievolisca. "Corriamo con perseveranza la gara che ci è posta dinanzi, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta" (Ebrei 12:1,2). Imitiamo l'esempio del nostro Signore che, con fede incrollabile, sopportò ogni genere di sofferenza fino a una morte atroce. 

La "pietra angolare", il re messianico, presto stritolerà il dominio umano in opposizione a Dio (Daniele 2:44). I vecchi "cieli" e la vecchia "terra" saranno sostituiti da "nuovi cieli" e "nuova terra". Mentre si avvicina il "giorno del giudizio", possa ognuno di noi contemplare quella "pietra" con fede e ammirazione e dire: "La pietra che i costruttori avevano disprezzato è divenuta pietra angolare. Questa è opera del Signore (YHWH), è cosa meravigliosa agli occhi nostri. Questo è il giorno che il Signore (YHWH) ci ha preparato; festeggiamo e rallegriamoci in esso" (Salmo 118:22-24). Mentre le nazioni si accalcano nella "valle del Giudizio", opponendosi al re costituto da Dio, siamo decisi a perseverare fino alla fine, quando Dio stesso combatterà per noi! "Tenetevi fermi e vedrete la liberazione che il Signore (YHWH) vi darà" (Gioele 3:14-16; Salmo 2:1-3; 2 Cronache 20:17).
 
 

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