sabato 27 aprile 2019

Riparatevi all' "ombra" dell'Onnipotente!



Ora che il "giorno del Signore (YHWH)", o "giorno di Geova", è arrivato, a cominciare dallo scorso 4 aprile, dobbiamo essere preparati a ciò che potrebbe accadere. Il profeta Sofonia lo descrive così: "Quel giorno è un giorno d'ira, un giorno di sventura e d'angoscia, un giorno di rovina e di desolazione, un giorno di tenebre e caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità, un giorno di squilli di tromba e di allarme contro le città fortificate e le alte torri" (Sofonia 1:15,16). Proprio come le dieci "piaghe" colpirono diversi settori del potente Egitto in modo diversi, dalle fonti idriche all'agricoltura, dagli allevamenti alla sanità pubblica, allo stesso modo le "sette coppe dell'ira di Dio" (Apocalisse 16:1), i Suoi giudizi annunciati dalle "sette trombe" colpiranno ogni aspetto del mondo disubbidiente, in particolare "Babilonia la grande", l'infedele Stato di Israele, e coloro che la sostengono. "Suonate la tromba a Sion! Date l'allarme sul mio monte santo! Tremino tutti gli abitanti del paese, perché il giorno del Signore (YHWH) viene, è vicino, giorno di tenebre, di densa oscurità, giorno di nubi e di fitta nebbia! Come l'aurora, si sparge sui monti un popolo numeroso e potente, quale non se n'è mai visto prima, e non se ne vedrà mai più in appresso negli anni delle generazioni future. Davanti a lui un fuoco divora, dietro divampa una fiamma; prima di lui, il paese era come il giardino dell'Eden; dopo di lui, è un deserto desolato; nulla gli sfugge. A vederli, sembrano cavalli, corrono come dei cavalieri. Sembra un fragore di carri, quando saltano sulle vette dei monti; crepitano come la fiamma che brucia la stoppia; sono come un popolo poderoso, schierato in battaglia. Davanti a loro tremano i popoli, ogni volto impallidisce (Gioele 2:1-6). Il "giorno del Signore (YHWH)" diventerà presto tetro per Israele e per buona parte del mondo occidentale allorché le nazioni che compongono il "re del settentrione" invaderanno la "terra santa" e i territori sotto il dominio del "re del mezzogiorno", gli Stati Uniti e i suoi alleati. I popoli tremeranno per la paura! Come dovremmo reagire conoscendo in anticipo ciò che accadrà? Dove possiamo trovare protezione?

"Chi abita al riparo dell'Altissimo riposa all'ombra dell'Onnipotente. Io dico al Signore (YHWH): «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido!» Certo egli ti libererà dal laccio del cacciatore e dalla peste micidiale. Egli ti coprirà con le sue penne e sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. Tu non temerai gli spaventi della notte, né la freccia che vola di giorno, né la peste che vaga nelle tenebre, né lo sterminio che imperversa in pieno mezzogiorno. Mille ne cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma tu non ne sarai colpito. Basta che tu guardi, e con i tuoi occhi vedrai il castigo degli empi. Poiché tu hai detto: «O Signore (YHWH), tu sei il mio rifugio», e hai fatto dell'Altissimo il tuo riparo, nessun male potrà colpirti, né piaga alcuna s'accosterà alla tua tenda. Poiché egli comanderà ai suoi angeli di proteggerti in tutte le tue vie. Essi ti porteranno sulla palma della mano, perché il tuo piede non inciampi in nessuna pietra. Tu camminerai sul leone e sulla vipera, schiaccerai il leoncello e il serpente" (Salmo 91:1-13). Se ci rifugiamo all'ombra dell'Onnipotente, il nostro amorevole Creatore, confidando nel Suo aiuto, non avremo nulla da temere. Nemmeno il "cacciatore" Satana potrà prenderci nelle sue trappole, perché Dio ci libererà. Stiamo anche attenti ai pericoli che possono venire dalle "cattive compagnie" (1 Corinti 15:33). Quando era ormai avanti con gli anni, Giosuè, che aveva condotto gli ebrei fedeli dal deserto alla "terra promessa", li avvertì di non mischiarsi con gli usi e i costumi mondani delle popolazioni locali, che così sarebbero stati per loro "una rete, un'insidia, un flagello", facendoli allontanare da Dio (Giosuè 23:12,13). Se siete abitanti di Israele, non vi lasciate contaminare da usanze locali contrarie alla volontà del vostro Dio! Uscite da "Babilonia" in tutti i sensi! 

È vero, il Diavolo e i suoi angeli hanno intensificato notevolmente la loro attività sulla terra, assumendo "forme" un tempo impensabili in vari ambiti, come musica, videogiochi e spettacoli. Ma, finché faremo di Dio il nostro "rifugio", godremo della protezione dei Suoi potenti angeli. Dio promette: "Poiché egli ha posto in me il suo affetto, io lo salverò; lo proteggerò, perché conosce il mio nome. Egli m'invocherà, e io gli risponderò; sarò con lui nei momenti difficili; lo libererò, e lo glorificherò. Lo sazierò di lunga vita e gli farò vedere la mia salvezza (Salmo 91:14-16). Il nostro Padre celeste ci guiderà nei "momenti difficili " che dovremo affrontare nel Suo "giorno", finché Gli resteremo vicini. Sappiamo che in questo mondo turbolento non potremmo trovare un "riparo" sicuro da nessun altra parte, e perciò ci rifugeremo nella Sua "arca" spirituale. 

Pensate all'arca di Noè. Esisteva forse un altro posto al mondo in cui ci si poteva riparare dal diluvio che Dio portò? No, perché le acque del diluvio coprirono perfino le vette dei monti più alti! L'unico posto sicuro sulla terra era l'arca, quest'enorme imbarcazione costruita secondo le direttive divine. Dio fece in modo che gli animali si sentissero "spinti" ad entrarci. Vi sentite anche voi "spinti" ad entrare nell' "arca" di Dio, avvalendovi di tutti i Suoi provvedimenti per la vostra salvezza spirituale? Mettiamo il caso che vi trovate all'aperto e capite che sta per scoppiare un violento temporale, cosa sarete "spinti" a fare? Sicuramente ad entrare in casa e chiudere tutte le finestre o comunque a cercare un "riparo" che sia il più sicuro possibile. Vi siete resi conto che viviamo nel "giorno del Signore (YHWH)", il Suo "giorno del giudizio", e che sta per scoppiare una "grande tribolazione" senza precedenti? Siete corsi ai ripari, facendo le provviste, come vi è stato consigliato di fare alcuni mesi fa? Se abitate a Gerusalemme, vi state accorgendo che il "re del settentrione" sta marciando contro la vostra amata città? Cosa aspettate ad allontanarvi dalla "zona di pericolo"?! Ovunque siate nel mondo, vi state rendendo conto che le "piaghe" di Dio si stanno abbattendo su quelli che non Gli ubbidiscono? Non parlo delle calamità naturali, che non hanno origine divina, così come delle sciagure causate dalla malvagità umana che colpiscono persone innocenti. Mi riferisco alle tristi conseguenze delle cattive azioni, sia a livello personale che collettivo. In ogni caso, vi siete rifugiati nell' "arca" di Dio? Vi state nutrendo del "cibo spirituale", le parole di verità, dispensato a suo tempo dal "servo fedele e saggio"? Era profetizzato che sarebbe stato "come un riparo dal vento, come un rifugio contro l'uragano, come dei corsi d'acqua in luogo arido, come l'ombra di una gran roccia in una terra riarsa" (Isaia 32:2). Vi state incoraggiando l'un l'altro, insieme agli altri credenti, spronandovi a manifestare amore nella vostra vita e a compiere opere di valore agli occhi di Dio? (Matteo 24:45; Ebrei 20:24,25).

Ricordatevi degli ebrei durante l'ultima "piaga", la morte dei primogeniti. Quello fu un momento tristissimo per tutti quelli che non ubbidirono al comando di "segnare" gli stipiti delle porte con il sangue dell'agnello sacrificale e di rimanere in casa finché non fosse passato l'angelo "sterminatore". D'altra parte, chi seguì l'avvertimento con fede ebbe salva la vita e quella stessa notte il popolo ebraico lasciò l'Egitto assaporando la libertà per la prima volta dopo 400 anni! (Esodo 12:21-23, 28-31, 40-42). Anche a noi Dio e Suo Figlio, i nuovi "re" della terra e nostri "pastori" spirituali, stanno dicendo di ricevere il "segno" della salvezza, vivendo la fede che ci hanno donato, di ripararci nel loro "ovile", nell' "arca" che hanno preparato per noi, e di restarci perseverando fino alla fine. Mentre siete al "riparo" all'ombra dell'Onnipotente, pregustate il giorno della vostra liberazione, quando potrete finalmente "uscire" all'aperto e assaporare la libertà da ogni tipo di oppressione e sofferenza. «Poiché, ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; allora tutti i superbi e tutti i malfattori saranno come stoppia. Il giorno che viene li incendierà», dice il Signore (YHWH) degli eserciti, «e non lascerà loro né radice né ramo. Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali; voi uscirete e salterete, come vitelli fatti uscire dalla stalla. Voi calpesterete gli empi, che saranno come cenere sotto la pianta dei vostri piedi, nel giorno che io preparo», dice il Signore (YHWH) degli eserciti" (Malachia 4:1-3).

Come vi sta giudicando Dio?


Dal 4 aprile scorso è iniziato il "giorno del giudizio", un periodo di tempo relativamente breve (di alcuni anni) durante il quale Dio ci giudica tutti in base alle Sue norme di giustizia.  "Il Signore (YHWH) siede come re in eterno; egli ha preparato il suo trono per il giudizio. Giudicherà il mondo con giustizia, giudicherà i popoli con rettitudine". "Il Signore (YHWH) è nel suo tempio santo; il Signore (YHWH) ha il suo trono nei cieli; i suoi occhi vedono, le sue pupille scrutano i figli degli uomini.  Il Signore (YHWH) scruta il giusto, ma detesta l'empio e colui che ama la violenza" (Salmo 9:7,8; 11:4,5). 

Che dire di noi? Cosa vede Dio quando, attraverso il Suo "re" costituito, Gesù Cristo, la "parola di Dio che ... discerne le intenzioni del cuore" (Ebrei 4:12), scruta dentro di noi, ben oltre le azioni? Forse che non siamo "giusti" o amiamo la violenza? Notate cos'altro il nostro Giudice nota. "Salva, o Signore (YHWH), poiché non ci sono più giusti, e i fedeli vengono a mancare tra i figli degli uomini. Ciascuno mente parlando con il prossimo; parla con labbro adulatore e con cuore doppio". "Il Signore (YHWH) ha guardato dal cielo i figli degli uomini  per vedere se vi è una persona intelligente, che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c'è nessuno che faccia il bene, neppure uno" (Salmo 12:1,2; 14:2,3). Dio vede, con Suo rammarico, che l'illegalità dilaga, come avvertì Gesù, e 'l'amore della maggioranza si è raffreddato'. Veramente in questi "ultimi giorni" gli esseri umani in generale sono "egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza". Molto simile alla società prima del Diluvio. Non siete d'accordo? (Matteo 24:12; 2 Timoteo 3:1-5) 

Esiste il pericolo concreto che anche noi che abbiamo fede in Dio ci lasciamo contaminare dal loro modo di pensare e agire, non cercando più di piacere a Dio, ma a noi stessi, e vivendo ipocritamente. Come possiamo proteggerci? Facciamo nostre queste parole: "Benedirò il Signore (YHWH) che mi consiglia; anche il mio cuore mi istruisce di notte. Io ho sempre posto il Signore (YHWH) davanti agli occhi miei; poiché egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso" (Salmo 16:7,8). Dobbiamo avere sempre Dio davanti ai nostri occhi, tenendo sempre presente la Sua volontà. Per farlo è essenziale nutrirci regolarmente dei Suoi pensieri, 'meditando sulla Sua legge giorno e notte'. Ascoltiamo quando Dio ci parla. Allo stesso tempo non cercheremo la compagnia di coloro che non amano la "legge" di Dio, ma, pur amandoli come persone, ce ne allontaneremo ogni volta che è possibile. Stiamo attenti pure a ciò che guardiamo o ascoltiamo attraverso TV, musica e videogiochi, che specie ultimamente stanno subendo l'influenza satanica. Così facendo, saremo come 'alberi piantati vicino a ruscelli, che danno il proprio frutto nella loro stagione e il cui fogliame non appassisce' (Salmo 1:1-3; 2 Timoteo 3:5). 

Sviluppiamo invece le qualità e i comportamenti che piacciono a Dio e a Suo Figlio. Preghiamo: "Proteggimi, o Dio, perché io confido in te. ... Quanto ai santi che sono sulla terra, essi sono la gente onorata in cui ripongo tutto il mio affetto" (Salmo 16:1-3). Non perdiamo mai la fede nel potere di Dio di aiutarci. Riponiamo tutto il nostro affetto nei "santi che sono sulla terra", sostenendo gli "eletti" del regno che servono singolarmente come "servo fedele e saggio" (Matteo 24:45). Essi specialmente costruiscono mediante la loro fede l' "arca" per la nostra protezione spirituale. Assicuriamoci di restare al "riparo" dei provvedimenti di Dio per la salvezza. Se dovessimo subire persecuzione, abbiamo la certezza che il nostro Dio non ci abbandonerà mai. "O Signore (YHWH), quanto sono numerosi i miei nemici! ... Ma tu, o Signore (YHWH), sei uno scudo attorno a me, sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo" (Salmo 3:1-3). Vi è mai capitato di "cadere" o "ricadere", per così dire, in qualche sbaglio o "trappola" escogitata dai nostri nemici? Se confidiamo in Dio, egli 'ci rialzerà il capo', come un genitore amorevole che è pronto a rialzare da terra il figlioletto che cade.

Nel prossimo futuro, dopo la predetta "restaurazione" di Gerusalemme, quando Gesù avrà separato le "pecore" dai "capri" e Dio inizierà a regnare come "re glorioso" dal monte Sion, il popolo di Dio che vi avrà accesso godrà di prosperità spirituale e materiale. Questo attirerà le ire di "Gog di Magog", Satana il Diavolo nella sua manifestazione terrena, che spingerà i "molti popoli" con lui a far guerra alla "città santa" e a coloro che vi abiteranno, proprio come il faraone si lanciò all'inseguimento degli ebrei apparentemente in trappola davanti al Mar Rosso. Noi dove saremo? Al sicuro sul "monte santo" di Dio? 

"O Signore (YHWH), chi dimorerà nella tua tenda? Chi abiterà sul tuo santo monte? Colui che è puro e agisce con giustizia, e dice la verità come l'ha nel cuore; che non calunnia con la sua lingua, né fa male alcuno al suo vicino, né insulta il suo prossimo. Agli occhi suoi è spregevole il malvagio, ma egli onora quelli che temono il Signore (YHWH). Se anche ha giurato a suo danno, non cambia; non dà il suo denaro a usura, né accetta regali a danno dell'innocente" (Salmo 15). Abiteremo nella Gerusalemme "restaurata", sotto la protezione di Dio in persona, se saremo 'puri' e 'agiremo con giustizia', se diremo la "verità" e non faremo del male agli altri con parole o azioni, se nutriremo odio per la malvagità e mostreremo rispetto per gli altri credenti, se manterremo la parola data, se saremo onesti negli affari, e se non ci lasceremo corrompere. 

Non temiamo il giudizio di Dio, piuttosto preghiamolo di scrutarci a fondo per aiutarci a capire cosa dobbiamo migliorare per piacerGli. "Scrutami, o Signore (YHWH), e mettimi alla prova; purifica i miei reni e il mio cuore. Poiché ho davanti agli occhi la tua benevolenza e cammino nella tua verità. Io non siedo in compagnia di uomini bugiardi, non vado con gente ipocrita. Detesto l'assemblea dei malvagi, non vado a sedermi tra gli empi" (Salmo 26: 2-5). 
In tal caso, vedremo adempiersi queste parole: "Con la mia voce io grido al Signore (YHWH) ed egli mi risponde dal suo monte santo. ... Io non temo le miriadi di genti che si sono accampate contro di me d'ogni intorno". "Egli farà piovere sull'empio carboni accesi; zolfo e vento infuocato sarà il contenuto del suo calice" (Salmo 3:4,6; 11:6). Proprio come distrusse l'esercito del faraone nel Mar Rosso, così Dio distruggerà i nemici del Suo popolo nella battaglia di Armaghedon, e ci libererà. 

sabato 20 aprile 2019

Popolo d'Israele, confidate nel Messia quale vostro "grande capo" e "difensore"!



Il conflitto predetto dal profeta Daniele fra il "re del settentrione" e il "re del mezzogiorno" sta per giungere al culmine in questa "settimana" di anni che è iniziata il 4 aprile scorso. Rimando agli articoli precedenti per capire, alla luce delle Scritture, l'identità dei due "re" e l'importanza profetica del 4 aprile. Nell'ambito di questo conflitto, il popolo ebraico si trova nel mezzo, ricevendo l'ostilità prima del "re del settentrione" e poi anche del "re del mezzogiorno". Se siete ebrei di nascita o discendenza, probabilmente sarete spaventati da tale prospettiva. E a ragione. 

Ma era anche predetto che "qualcuno" avrebbe difeso il popolo ebraico fedele. Il profeta spiega: "In quel tempo (al tempo del conflitto fra i due re) sorgerà Michele, il gran capo, il difensore dei figli del tuo popolo; vi sarà un tempo di angoscia, come non ce ne fu mai da quando sorsero le nazioni fino a quel tempo; e in quel tempo il tuo popolo sarà salvato; cioè, tutti quelli che saranno trovati scritti nel libro" (Daniele 12:1). Chi è "Michele", il "gran capo", o "grande principe"? Nel capitolo 10 di Daniele si narra che "Michele" difende un angelo di Dio, inviato per incoraggiare il profeta, dai "principi" demonici (Daniele 10:13,20,21). Il discepolo Giuda dice che Michele è un "arcangelo", ovvero capo di tutti gli angeli (Giuda 9). E tale posizione autorevole spetta solo al Figlio di Dio, Gesù Cristo, che appunto sarebbe tornato "con voce di arcangelo" (1 Tessalonicesi 4:16). A lui "tutti gli angeli" rendono omaggio, in segno di sottomissione (Ebrei 1:4-6). Non a caso è anche il "Messia", o l' "unto", designato per la "restaurazione" del "popolo" ebraico, che Daniele chiama "Messia Condottiero", o "unto-capo" (Isaia 61:1-3; Giovanni 4:25,26; Daniele 9:25).

Questo "Michele", il Messia, è, secondo il profeta, "il difensore" storico del "popolo" ebraico. Gli ebrei ricorderanno che, quando i loro antenati erano nel deserto, Dio mandò un Suo "angelo" a guidarli e proteggerli contro tutti i nemici. Doveva trattarsi di "Michele", prima che diventasse noto col nome terreno di "Gesù". Da notare che quello speciale angelo di Dio si prendeva cura non di tutti gli ebrei indiscriminatamente,  ma solo di coloro che erano, per così dire, nel "libro" di Dio, godendo della Sua approvazione. Coloro che si ribellarono a Dio furono "cancellati" da quel "libro", ma il resto del popolo che rimase fedele fu condotto dall'angelo sano e salvo nella "terra promessa" (Esodo 32:31-33:3). 

Daniele profetizzò che "Michele" sarebbe sorto al tempo del conflitto fra i due "re", ovvero nel nostro tempo. E infatti, il 4 aprile di quest'anno, è apparso agli "occhi" di tutti coloro che lo aspettavano con fede come "Messia Condottiero", a "capo" del regno di Dio, di cui è re, e ora invisibilmente presente a Gerusalemme. La profezia aggiunge che ci sarà "un tempo di angoscia" senza precedenti, la "grande tribolazione" predetta, che colpirà soprattutto gli ebrei che si sono ribellati a Dio. L'infedele Gerusalemme sarà, entro qualche anno, distrutta dal "re del settentrione" con l'assenso del "re del mezzogiorno". Invece, il "popolo" ebraico fedele "sarà salvato", "cioè, tutti quelli che saranno trovati iscritti nel libro". Il profeta non dice semplicemente che si salveranno quello che saranno nel "libro", ma coloro che "saranno trovati iscritti" in questo "libro". In altre parole, attraverso il re costituito, ora Dio sta giudicando in primo luogo tutti quegli ebrei che dichiarano di godere dell'approvazione di Dio per valutare chi la merita veramente. 

Una profezia parallela fa luce su questo aspetto. "Allora quelli che hanno timore del Signore (YHWH) si sono parlati l'un l'altro; il Signore (YHWH) è stato attento e ha ascoltato; un libro è stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono il Signore (YHWH) e rispettano il suo nome. «Essi saranno, nel giorno che io preparo, saranno la mia proprietà particolare», dice il  Signore (YHWH) degli eserciti; «io li risparmierò, come uno risparmia il figlio che lo serve. Voi vedrete di nuovo la differenza che c'è fra il giusto e l'empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve" (Malachia 3:16-18). Sì, Dio e Suo Figlio stanno 'ascoltando', e anzi scrutano nel profondo del cuore di tutti gli ebrei, come del nostro, per scorgere chi davvero mostra profondo rispetto per la volontà di Dio e "sospira e geme" per la malvagità dilagante. Solo questi che hanno ricevuto il "segno" della salvezza sono, nell'attuale "giorno" del giudizio che Dio aveva preparato, la Sua "proprietà particolare" e saranno perciò risparmiati dalla distruzione (Ezechiele 9:4-6). 

Che dire di voi, popolo d'Israele? Da che parte state? Dalla parte di "Babilonia la grande", la parte "marcia" della vostra nazione, che si è ribellata all' "Iddio d'Israele", offendendolo con parole e azioni, o dalla parte di coloro che sono "iscritti" nel "libro di Dio", dimostrando di sottomettersi umilmente e con fede alla Sua volontà? Oggi si sta "scrivendo" il vostro futuro. Non confidate negli esseri umani, che non potranno difendervi dall'avanzata nemica che incombe su di voi. Riponete la vostra completa fiducia nell'unico legittimo "governante" costituito di Gerusalemme e del mondo intero, il vostro Messia, "Michele", il "gran capo", che ha sempre dimostrato di sapersi prendere cura del vostro popolo. Acclamate il suo regno e non quello di qualche uomo! Ascoltate i suoi insegnamenti! Ubbidite al suo comando di "fuggire ai monti" prima che sia troppo tardi! 

Viviamo in un tempo straordinario, durante il quale si adempirà presto questa profezia divina: "Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno insegnato a molti la giustizia risplenderanno come le stelle in eterno" (Daniele 12:2,3). Fra poco molte persone scomparse torneranno in vita, allorché "udranno la sua voce (di Gesù)" e "verranno fuori" dalle loro tombe, proprio come Lazzaro quando Gesù lo chiamò! (Gioovanni 5:28,29) Le persone che saranno giudicate "giuste" riceveranno la "vita eterna". Vedremo la differenza "fra il giusto e l'empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve". "«Poiché, ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; allora tutti i superbi e tutti i malfattori saranno come stoppia.
Il giorno che viene li incendierà», dice il Signore (YHWH) degli eserciti, «e non lascerà loro né radice né ramo. Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali»" (Malachia 4:1,2). Nel corso dell'attuale "giorno del giudizio", "ardente come una fornace", tutti i ribelli saranno distrutti per sempre, in modo definitivo e completo, come col fuoco. Chi avrà "timore" (o profondo rispetto) del nome di Dio sopravvivrà alla "grande tribolazione" e vedrà l'alba di un nuovo "giorno". 

Ed ora un appello a tutti gli ebrei da parte di Dio: "Ricordatevi della legge di Mosè, mio servo, al quale io diedi sull'Oreb, leggi e precetti, per tutto Israele". Sì, ricordatevi del "patto" che il vostro Dio strinse con i vostri antenati e abbiatene rispetto. Per ricordarvelo, Dio vi ha mandato "il profeta Elia", ovvero quei "saggi fra il popolo" che vi stanno incoraggiando a tornare al vostro Dio ora, "prima che venga il giorno del Signore (YHWH), giorno grande e terribile", ad Armaghedon (Malachia 4:4-6). "Cercate il Signore (YHWH), mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino. Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al Signore (YHWH) che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare" (Isaia 55:6,7).

mercoledì 17 aprile 2019

"Padre nostro che sei nei cieli"



Questa preghiera che il Signore Gesù ci ha insegnato assume un significato profetico speciale proprio nei nostri giorni, in questa "settimana" di anni iniziata il 4 aprile. Analizziamola insieme, facendoci guidare dallo Spirito Santo nella sua comprensione. Per brevità, non riporterò tutti i riferimenti biblici, in quanto li ho già menzionati negli articoli precedenti.

Gesù disse: "Voi dunque pregate così" (Matteo 6:9). Cosa intendeva dire il nostro Maestro, che dovessimo ripetere esattamente le stesse parole ogni volta che ci rivolgiamo a Dio? No. La Bibbia ci mostra molte forme di preghiera, alcune di semplice lode, altre implorazioni o richieste di un aiuto immediato. Gli altri Vangeli che descrivono la stessa preghiera non usano le stesse parole, pur lasciandone inalterato il senso generale. Evidentemente Gesù voleva darci un "modello" di preghiera che avremmo potuto "adattare" personalmente in base alle circostanze, ma sempre in armonia con la volontà di Dio. Se ci fate caso, in essa è contenuta, infatti, ogni forma di preghiera che potremmo voler fare, per ogni occasione utile. Veramente Gesù è un grande Maestro! 

La preghiera inizia così: "Padre nostro che sei nei cieli" (Matteo 6:9). Per prima cosa, per essere approvati da Dio, dobbiamo riconoscere che è il "Padre" della nostra vita, il Creatore, al quale dobbiamo tutto il nostro amore, come un figlio che prova riconoscenza per il genitore che si prende cura di lui. Questa è la fede che Dio si aspetta da tutti i Suoi figli. Il nostro "Padre" è "nei cieli", in una dimensione spirituale molto superiore alla nostra. Dall'alto della Sua eccelsa posizione, Egli può vedere ogni cosa, del passato, presente e futuro. Nulla sfugge alla Sua attenzione, per cui possiamo essere fiduciosi che a suo tempo interverrà a favore di tutti coloro che Lo amano. Ed è anche profondamente umile, al punto che, per così dire, si "abbassa" verso di noi per sostenerci nei nostri bisogni quotidiani. 

"Sia santificato il tuo nome" (Matteo 6:9). Noi desideriamo che il "nome" di Dio, la Sua reputazione, sia "santificato", o considerato sacro. Troppo spesso le persone infangano il buon nome di Dio, attribuendogli tutti i mali del mondo o dicendo che semplicemente non esiste o non si interessa di noi. Noi che percepiamo l'amore di Dio nella nostra vita possiamo smentire queste affermazioni. Dio ha anche un nome proprio, riportato nella Bibbia migliaia di volte, indicato dal Tetragramma YHWH, e reso spesso con "Geova" o "Yahweh". Alcuni infangano questo nome proprio di Dio sostenendo che appartenga a qualche remota divinità sanguinaria e tribale! Ma Geova, il Creatore dei cieli e della terra, farà presto conoscere a tutto il mondo chi è realmente. Insieme a Suo Figlio, Gesù Cristo, è il nuovo "re" della terra e, proprio in questo momento, ci sta giudicando individualmente, ma non per condannarci, bensì per aiutarci a godere del Suo favore. 

"Venga il tuo regno" (Matteo 6:10). Da quando Gesù è stato intronizzato nei cieli, anche i "santi" che erano morti sono stati risuscitati per regnare con lui. Alla fine, allorché gli ultimi "eletti" ancora in vita sulla terra saranno "rapiti" in cielo, assumendo corpi spirituali, questo regno celeste sarà composto da 144.000 governanti oltre al re in carica. Poi "verrà" quando la "nuova Gerusalemme" scenderà dal cielo e Dio sarà ogni cosa a tutti, ovvero dopo la battaglia finale di Armaghedon. 

"Sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra" (Matteo 6:10). Preghiamo che sia sempre fatta la volontà di Dio, anche se spesso non è così. Quante persone soffrono nel mondo, non certo per volontà di Dio, ma per colpa di altri uomini che causano guerre e soprusi di ogni genere! "In cielo", da che è stato istituito il regno, si fa veramente la volontà di Dio. Satana, il principale nemico della pace universale, è stato allontanato e "scacciato" sulla terra. Ne vediamo l'accresciuta attività intorno a noi. Ma viviamo anche in una nuova "stagione" di miracoli, Dio ha "ripreso" la Sua "opera" in relazione alla terra su scala mondiale, dopo che si era "riposato" nel "settimo giorno". Già ora, di tanto in tanto, sta compiendo veri e propri "miracoli", salvando determinate persone in estreme condizioni di pericolo. Presto ne vedremo anche altri, specie quando i nostri cari che non ci sono più torneranno in vita. Se abbiamo qualche problema serio che ci affligge, forse una grave malattia o un disturbo cronico che non riusciamo a risolvere con le cure mediche, preghiamo il nostro Padre celeste di sostenerci e, se Lo desidera, di compiere un "miracolo" per noi, sicuri che ha il potere di farlo.

"Dacci oggi il nostro pane quotidiano" (Matteo 6:11). Questa richiesta ha particolare importanza nei "tempi difficili" in cui viviamo, e l'avrà ancora di più quando scoppierà la predetta "grande tribolazione". Dobbiamo essere assolutamente convinti che Dio non ci lascerà morire di fame se confidiamo in Lui e facciamo quel che è in nostro potere per sostenerci. Gli ebrei sanno bene cosa significa 'chiedere il necessario per il giorno'. Quando erano nel deserto, Dio li sfamò con la manna, un alimento nutriente simile a farina per consistenza dal sapore dolciastro. Dio comandò attraverso Mosè che ne raccogliessero il necessario per ciascun giorno, con la fiducia che ne avrebbero trovata altra l'indomani. Era una prova di fede e ubbidienza. Lo stesso dovremmo fare noi. Non chiediamo a Dio di darci tutto il possibile e immaginabile, per farci accumulare tanti beni, come se non avessimo un domani. Chiediamo solo il necessario per ciascun giorno, perché siamo sicuri che l'indomani Dio ce ne darà dell'altro secondo il bisogno. Va bene fare delle "provviste" in vista della "tribolazione", come fa la saggia formica, ma non dobbiamo riporre la nostra fiducia nelle cose materiali, che possono essere trafugate o andare disperse. Ciò che ci garantirà la sopravvivenza sarà avere una forte fede in Dio e nella Sua capacità di provvedere alle nostre necessità. "Cercate prima il regno di Dio", disse Gesù, "e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date di più" (Matteo 6:33). State cercando prima di ogni altra cosa il regno di Dio, sottommettendovi alle sue "leggi" contenute nella Bibbia, in modo da diventarne "sudditi" ubbidienti? State cercando la "giustizia" di Dio, e non la vostra, amando ciò che Dio ama e odiando ciò che Lui odia, oltre a comportarvi onestamente in ogni cosa? 

"Rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori" (Matreo 6:12). Dal contesto si capisce che i "debiti" sono i "peccati" che commettiamo contro Dio e i "torti" che riceviamo dagli altri. Possiamo chiedere a Dio di perdonare i nostri peccati solo se noi siamo disposti a perdonare i torti che riceviamo. Ricordate che viviamo nel "giorno del giudizio" e il re costituito, Gesù Cristo, la "Parola di Dio", ci sta esaminando fin nel profondo di noi stessi. Se intimamente nutriamo rancore e odio per qualcuno, non possiamo sperare di essere giudicati positivamente. "Se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe" (Matteo 6:15). 

"Non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno" (Matteo 6:13). Dio non ci induce in tentazione, nel senso che non ci fa sbagliare. Preghiamo invece che non ci esponga alla tentazione, lasciandoci soli e indifesi. Desideriamo che ci assista nelle numerose prove che affrontiamo, e affronteremo di qui in avanti, così come sostenne il Suo unigenito Figlio mentre era sulla terra. Fin dal principio della sua "missione", nel deserto, Satana gli si accanì contro, cercando in tutti i modi di sfruttare un suo lato "debole" per farlo desistere. Lo stesso Satana fa con coloro che hanno il compito di rendere testimonianza a Gesù, soprattutto con i "santi". Sa che siamo esseri umani, fragili per natura e pieni di difetti, e cerca in ogni modo di spingerci lontano da Dio. Che Dio ci liberi sempre dalle sue trappole! Mai come in questo particolare momento storico, in cui il diavolo e i suoi angeli sono stati "scagliati" sulla terra, a stretto contatto con noi, abbiamo bisogno che il nostro Padre celeste ci soccorra con il Suo Spirito Santo e i Suoi potenti angeli, che vigilano invisibilmente su di noi. 

Siamo grati che Dio ci abbia donato la "sapienza" nella persona di Suo Figlio, che, in questo tempo cruciale, continua ad assisterci con i suoi preziosi consigli. Facciamone tesoro! Continuiamo a pregare con fede il Padre in ogni momento della nostra vita. Come ci ha insegnato il Maestro, abbiamo molte ragioni e molti modi per farlo. Gesù disse che i nostri tempi, durante il suo "giorno" nel potere del regno, sarebbero stati, sotto certi aspetti, come i giorni di Noè prima del Diluvio. Anche allora gli angeli assunsero forme materiali e crearono una generazione mostruosa e una società violenta. Ma Dio provvide riparo a quelli che avevano fede in Lui e, attraverso Noè, fece costruire un'arca per la salvezza dell'umanità e di ogni specie animale allora esistente. I demoni non poterono niente contro quella costruzione divinamente ispirata. Lo stesso oggi. Satana e i suoi angeli non possono demolire l'arca spirituale che il più grande Noè, Gesù Cristo, e i suoi familiari, gli "eletti" in vita sulla terra, hanno costruito per la nostra protezione. Quest' "arca" simbolica, che racchiude tutti i provvedimenti spirituali di Dio, e in particolare il Suo "tempio", o "casa", ovvero la comunità dei "santi", resisterà a ogni "tempesta" che questo mondo satanico potrà scatenargli contro. Se restiamo, per così dire, all'interno di quest' "arca", avvalendoci dei provvedimenti di Dio per la salvezza, restando in particolare a stretto contatto con i "santi" che Dio ci ha donato per la nostra edificazione spirituale, non avremo nulla da temere e potremo guardare al futuro con fiducia. Presto il nome di Dio sarà "santificato" a livello mondiale allorché il Suo "regno" verrà a sistemare ogni cosa "in terra, così come in cielo", in armonia con la volontà di Dio. Fino ad allora, continuiamo a pregare il nostro Padre celeste, sicuri che ci salverà se avremo perseverato fino alla fine.

lunedì 8 aprile 2019

Piangete per la "sorte" di Gerusalemme!




Non ci fa certo piacere che un giorno, molto presto, a metà di questa "settimana" di anni che è appena iniziata, entro tre anni e mezzo, cioè il 4 ottobre 2022, l' "infedele" Gerusalemme sarà distrutta, al culmine di una violenta ondata di persecuzione. "Come mai siede solitaria la città che era gremita di popolo? La grande fra le nazioni è divenuta come una vedova: la principessa fra le province è stata sottoposta a tributo. Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha alcuno che la consoli; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono diventati nemici"(Lamentazioni 1:1,2).

Perché Israele dovrà subire tutto questo? "Gerusalemme ha grandemente peccato, perciò è divenuta una cosa immonda" (Lamentazioni 1:8). Come ho spiegato più volte, la maggior parte degli ebrei di nascita o discendenza si è allontanata da Dio, e la loro più negativa espressione, la nazione d'Israele, intesa come entità politica e religiosa, descritta profeticamente dalle Scritture come "Babilonia la grande", l' "illegale", o come una "bestia con due corna simile ad un agnello", si è macchiata dei più disgustosi peccati contro Dio e dovrà renderne conto. Già il "re del settentrione" gli sta marciando contro, con la complicità anche delle nazioni sue "alleate" (le "acque" di "Babilonia" si stanno prosciugando). Fra non molto, come predisse Gesù Cristo, ora invisibilmente al potere, gli "eserciti" nemici circonderanno Gerusalemme. Quello sarà l'ultimo momento utile per "fuggire ai monti" e mettersi in salvo. Quant'è meglio allontanarsi sin d'ora dalla "zona di pericolo", magari trasferendosi momentaneamente in un altro Stato. Voi, abitanti di Gerusalemme, lo avete già fatto? O per lo meno state facendo i piani per mettere in pratica l'avvertimento del vostro Messia?

È nel vostro interesse farlo, perché il futuro della "città santa" è già scritto: "Le strade di Sion sono in lutto, perché nessuno più viene alle feste solenni; tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono afflitte ed essa è nell'amarezza. I suoi avversari sono divenuti i dominatori, i suoi nemici prosperano, perché il Signore (YHWH) l'ha afflitta per la moltitudine delle sue trasgressioni; i suoi bambini sono andati in cattività davanti al nemico" (Lamentazioni 1:4,5). L' "avversario", i "pagani", "una grande moltitudine", 'entrerà nel suo santuario' e 'schiaccerà i suoi giovani'. La "grande tribolazione" sarà avvertita soprattutto lì. "Tutto il suo popolo sospira, cerca pane; dà le cose sue più preziose in cambio di cibo, per poter sopravvivere". "La lingua del lattante gli si attacca al palato per la sete; i bambini chiedono pane, e non c'è chi gliene dia. Quelli che si nutrivano di cibi delicati cadono d'inedia per le strade; quelli che erano allevati nella porpora abbracciano il letamaio". "Gli uccisi di spada sono stati più felici di quelli che muoiono di fame; poiché questi deperiscono estenuati, per mancanza di prodotti dei campi" (Lamentazioni 1:11; 4:4,5,9). Che "quadro" desolante! Non vi piange il cuore? Certamente non auguriamo a nessuno una fine così atroce. Al contrario speriamo che quante più persone possano salvarsi e godere della protezione dell' "Iddio d'Israele". E se, in futuro, avremo la possibilità di offrire un aiuto concreto a chi ne avesse bisogno, saremo pronti a mostrare la dovuta ospitalità. Amiamo tutti a prescindere dalla loro nazionalità o dal loro credo. Amiamo il "popolo" ebraico in quanto principale erede delle promesse di Dio. Ed è per questo che li stiamo avvertendo, affinché corrano ai ripari prima che sia troppo tardi. "Per questo io piango; i miei occhi, i miei stessi occhi si sciolgono in lacrime, perché il consolatore che potrebbe ridarmi la vita è lontano da me. I miei figli sono desolati, perché il nemico ha trionfato. Sion tende le sue mani, ma non c'è alcuno che la consoli. Riguardo a Giacobbe il Signore (YHWH) ha comandato che quelli attorno a lui divenissero suoi nemici". State seguendo le notizie riguardo a Israele? Perfino le nazioni "attorno", storicamente alleate, stanno prendendo le distanze. E nemmeno i potenti Stati Uniti, che promettono il loro sostegno, sapranno difenderla! "Ho chiamato i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata" (Lamentazioni 1:19). Che dire di tutti coloro che, sbagliando, stanno rassicurando la popolazione dicendo che andrà sempre tutto bene? "I tuoi profeti hanno avuto per te visioni false e insensate; non hanno messo a nudo la tua iniquità, per allontanare da te la cattività; essi hanno proferito per te profezie false e ingannevoli" (Lamentazioni 2:14). Questi "falsi profeti", fra i quali perfino alcuni leader religiosi, anziché 'mettere a nudo' le colpe di Israele, pronunciano "profezie false e ingannevoli". Ecco perché nessuno, a parte chi ha fede nella parola profetica di Dio, si aspetta che Gerusalemme faccia una fine simile! "I re della terra e tutti gli abitanti del mondo non avrebbero mai creduto che l'avversario e il nemico sarebbero entrati nelle porte di Gerusalemme" (Lamentazioni 4:12). 

Ricordate che questo avverrà non per qualche capriccio umano, ma per decreto dell'Iddio onnipotente, che ha già espresso il Suo inappellabile giudizio. "Il Signore è divenuto come un nemico; ha divorato Israele, ha divorato tutti i suoi palazzi, ha distrutto le sue fortezze, ha moltiplicato nella figlia di Giuda cordoglio e lamento. Ha devastato il suo tabernacolo come un giardino, ha distrutto il suo luogo d'assemblea; il Signore (YHWH) ha fatto dimenticare in Sion le feste solenni e i sabati e nel furore della sua ira ha rigettato re e sacerdote. Il Signore ha abbandonato il suo altare, ha rigettato il suo santuario, ha consegnato nelle mani del nemico le mura delle sue fortezze; essi hanno alzato grida nella casa del Signore (YHWH) come in un giorno di festa solenne. Il Signore (YHWH) ha deciso di distruggere le mura della figlia di Sion" (Lamentazioni 2:5-8).

Attraverso Suo Figlio, il Messia predetto, che ora siede in senso spirituale sul "trono" a Gerusalemme, l' "Iddio d'Israele" sta esaminando le reazioni di tutti i suoi abitanti.  "Coloro che sospirano e gemono per le cose detestabili" che si compiono in Israele riceveranno il "segno" della salvezza. Voi lo avete ricevuto? (Ezechiele 9:2-4).

Come dovrebbero reagire gli abitanti di Gerusalemme, e gli ebrei in generale, alla notizia di ciò che accadrà alla loro amata città? "O mura della figlia di Sion, fate scorrere come un torrente le lacrime giorno e notte. Non datevi pace, non abbiano riposo le pupille dei vostri occhi. Alzatevi, gridate nella notte, all'inizio di ogni vigilia. Effondete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore. Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini, che vengono meno per la fame all'imbocco di tutte le strade" (Lamentazioni 2:18,19). Sì, dovrebbero supplicare Dio in lacrime di essere risparmiati, loro e loro famiglie! Ammettete le vostre colpe, "figli d'Israele" e pentitevi dei vostri peccati! Dica Gerusalemme: "Il Signore (YHWH) è giusto, poiché io mi sono ribellata alla sua parola" (Lamentazioni 1:18). Sarà solo per "grazia del Signore (YHWH)" se un "rimanente" di Israele sarà salvato. "«Il Signore (YHWH) è la mia parte», dice l'anima mia, «perciò spererò in lui». Il Signore (YHWH) è buono con quelli che sperano in lui, con l'anima che lo cerca. Buona cosa è aspettare in silenzio la salvezza del Signore (YHWH). Buona cosa è per l'uomo portare il giogo nella sua giovinezza. Sieda solitario e stia in silenzio quando Dio glielo impone. Metta la sua bocca nella polvere, forse c'è ancora speranza. Porga la guancia a chi lo percuote, si sazi di vituperio. Poiché il Signore non rigetta per sempre; ma, se affligge, avrà compassione, secondo la moltitudine delle sue misericordie, poiché non è volentieri che umilia ed affligge i figli degli uomini. ... Esaminiamo le nostre vie, scrutiamole e ritorniamo al Signore (YHWH). Eleviamo i nostri cuori e le nostre mani a Dio nei cieli" (Lamentazioni 3: 22-33, 40,42). Se veramente volete mettere le cose a posto con Dio, potete sperare nella Sua salvezza. Ragazzi, imparate a portare il vostro "giogo", assumendovi le vostre responsabilità davanti a Dio. Analizzate le vostre azioni e le vostre motivazioni più profonde, ora che siamo nel "giorno del giudizio" e tornate al vostro Dio con il cuore! 

Possiamo essere grati a Dio che Suo Figlio, nuovo "re" della terra,  non abbia ancora emesso il giudizio definitivo per ciascuno di noi. "Prima che si esegua il decreto" e questo "giorno" "passi come la pula, prima che vi piombi addosso l'ardente ira del Signore (YHWH), prima che sorprenda il giorno dell'ira del Signore (YHWH)! Cercate il Signore (YHWH), voi tutti umili della terra, che mettete in pratica i suoi precetti! Cercate la giustizia, cercate l'umiltà! Forse sarete messi al sicuro nel giorno dell'ira del Signore (YHWH)" (Sofonia 2:2,3). E voi, abitanti di Gerusalemme, finché ne avete il tempo, dite: "Facci tornare a te, o Signore (YHWH), e noi torneremo! Ridonaci dei giorni come quelli di un tempo!" (Lamentazioni 5:2).

giovedì 4 aprile 2019

Diamo il "benvenuto" ai nuovi "re" della terra!



Sono felice di annunciarvi che oggi, 4 aprile 2019, Dio e Suo Figlio Gesù Cristo hanno cominciato a "regnare" sulla terra, sì sul nostro pianeta! Come ho spiegato negli articoli precedenti, che vi invito a leggere prima di andare avanti, nel caso non l'aveste ancora fatto, Dio è sempre stato "re", essendo il Creatore di tutto l'universo, e Suo Figlio, da quando è stato risuscitato in cielo, ha ricevuto una posizione superiore a qualsiasi altra creatura. Ma, secondo le Scritture, sarebbero divenuti "re", o governanti, in un altro senso. Da oggi Gesù Cristo è invisibilmente "presente" nella moderna Gerusalemme come "re" del regno di Dio, quel "regno" per il quale ci ha insegnato a pregare, e Dio, suo Padre, Geova, o Yahweh (YHWH), "regna", o domina, attraverso lui, su tutto il mondo. Numerose profezie bibliche si stanno adempiendo in questo giorno, o si adempiranno presto. Ricordiamone qualcuna.

"Poi il settimo angelo suonò la tromba e nel cielo si alzarono voci potenti, che dicevano: 《Il regno del mondo è passato al nostro Signore e al suo Cristo ed egli regnerà nei secoli dei secoli》. E i ventiquattro anziani che siedono sui loro troni davanti a Dio si gettarono con la faccia a terra e adorarono Dio, dicendo: 《Ti ringraziamo, Signore, Dio onnipotente, che sei e che eri, perché hai preso in mano il tuo grande potere, e hai stabilito il tuo regno》" (Apocalisse 11:15,16). "Battete le mani, o popoli tutti; acclamate Dio con grida di gioia! Poiché il Signore (YHWH), l'Altissimo, è tremendo, re supremo su tutta la terra. ... Cantate a Dio, cantate; cantate al nostro re, cantate! Poiché Dio è re su tutta la terra; cantategli un inno solenne. Dio regna sui popoli; Dio siede sul suo trono santo" (Salmo 47:1,2,6-8). E riguardo al Figlio, notate con quanto amore e ammirazione lo descrive profeticamente il salmista: "Tu sei bello, più bello di tutti i figli degli uomini; le tue parole sono piene di grazia; perché Dio ti ha benedetto in eterno. Cingi la spada al tuo fianco, o prode; vèstiti della tua gloria e del tuo splendore. Avanza maestoso sul carro, per la causa della verità, della clemenza e della giustizia; la tua destra compie cose tremende. Le tue frecce sono acuminate; i popoli cadranno sotto di te; esse penetreranno nel cuore dei nemici del re. Il tuo trono, o Dio, dura in eterno; lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Tu ami la giustizia e detesti l'empietà. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto d'olio di letizia; ti ha preferito ai tuoi compagni" (Salmo 45:2-7). Provate anche voi sentimenti positivi verso i nuovi "re" della terra? 

I governanti del mondo dovrebbero, per così dire, deporre le loro "corone", sottomenttendosi al regno di Dio. È nel loro interesse. Ma è profetizzato che si rifiuteranno di farlo. "I re della terra si fanno convegno contro il Signore (YHWH) e contro il suo Unto, dicendo: 《Spezziamo i loro legami e liberiamoci dalle loro catene》". Come reagirà l'Onnipotente? "Colui che siede nei cieli ne riderà; il Signore si farà beffe di loro". Come potrebbero, infatti, dei semplici esseri umani reggere il confronto con la persona più potente di tutto l'universo, che ha creato miliardi di stelle rispetto alle quali non siamo nulla?! "Egli parlerà loro nella sua ira e nel suo furore li renderà smarriti: 《Sono io》, dirà, 《che ho stabilito il mio re sopra Sion (alias Gerusalemme), il mio monte santo》. Ormai è deciso. Gesù Cristo ha ricevuto il regno del mondo dal Padre, come gli era stato promesso, e nessuno può impedirlo. Il Figlio stesso ricorda: "Il Signore (YHWH) mi ha detto: 《Tu sei mio figlio, oggi io ti ho generato. Chiedimi, e io ti darò in eredità le nazioni e in possesso le estremità della terra. Tu le spezzerai con una verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso d'argilla》. Ed ecco l'appello che facciamo ai governanti, e ai politici, di questo mondo: "Ora, o re, siate saggi; lasciatevi correggere, o giudici della terra. Servite il Signore (YHWH) con timore e gioite con tremore. Rendete omaggio al figlio (Gesù Cristo), affinché il Signore (YHWH) non si adiri e voi periate nella vostra via, perché improvvisa l'ira sua potrebbe divampare. Beati tutti quelli che confidano in lui!" (Salmo 2).

Da oggi niente più sarà come prima. Questa data segna una svolta storica di portata mondiale. Le ragioni scritturali, che non sto qui a ripetere nei dettagli, le trovate negli articoli precedenti. Oggi inizia sia il "giorno del Signore (YHWH)", o "giorno di Geova", detto anche "giorno del giudizio", da non confondere con il "grande e tremendo giorno di Geova", che si avrà ad Armaghedon, sia il "giorno del Signore (Gesù)", riguardo al quale profetizzò l'apostolo Giovanni nell'Apocalisse. In pratica il re costituito, Gesù Cristo, da oggi ha cominciato a "giudicare" il mondo sulla base delle giuste norme di Dio, a partire dagli abitanti d'Israele, il "popolo" ebraico, e dagli "eletti" ancora in vita sulla terra. Oggi inizia pure la "settantesima settimana" di anni profetizzata da Daniele, con la "comparsa" del "messia-capo", o "messia condottiero" e l'opera profetica dei "due testimoni" riguardo alla distruzione di Gerusalemme, che sarà avviata a metà della "settimana", fra tre anni e mezzo, da parte del "re del settentrione" con la complicità delle altre nazioni, e sarà completata nella battaglia di Armaghedon da parte di Dio. 

È vero che tutti i problemi del mondo non scompariranno subito. Satana il Diavolo esercita ancora potere e anzi, molto presto, sarà "scacciato" dai cieli sulla terra, insieme ai suoi angeli malvagi, assumendo sembianze materiali. Ma già in questa "settimana" Gesù Cristo farà "cose tremende". Il "settimo giorno" di "riposo" di Dio, durato migliaia d'anni da quando smise di creare la terra, è finito. Ora stiamo vivendo in una nuova "era", nell' "ultimo giorno" delle profezie, nella "ricreazione"! "Nei suoi giorni il giusto fiorirà e vi sarà abbondanza di pace finché non vi sia più luna. ... Poiché egli libererà il bisognoso che grida, e il misero che non ha chi l'aiuti. Egli avrà compassione dell'infelice e del bisognoso, e salverà l'anima dei poveri. Riscatterà le loro anime dall'oppressione e dalla violenza, e il loro sangue sarà prezioso ai suoi occhi. ... Il suo nome durerà in eterno, il suo nome si conserverà quanto il sole; gli uomini si benediranno a vicenda in lui, tutte le nazioni lo proclameranno beato. Sia benedetto Dio, il Signore (YHWH), il Dio d'Israele, egli solo opera prodigi!" (Salmo 72:7,12-14,17,18). Ricordate quando Gesù era sulla terra e tutte le persone afflitte o gravemente malate correvano da lui implorando il suo aiuto? Aiutò tutti quelli che lo imploravano con fede, compiendo anche grandi miracoli. La stessa cosa avverrà ora. Se avete fede in Dio e nel Suo re costituito, e vivete in armonia con la Sua volontà, Gesù compirà per voi grandi "prodigi" grazie al potere ricevuto dal Padre e, se siete "infelici" per qualche problema, 'rifiorirete'! "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi", dice, "e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero" (Matteo 11:28,29). Potremmo desiderare un governante migliore di questo, che ha sia i mezzi che la volontà di curare i nostri migliori interessi? Non siete spinti ad andargli incontro per dargli il "benvenuto"? 

Se siete di origini ebraiche, avete riconosciuto il Messia predetto? Siete tornati al vostro Dio separandovi completamente da "Babilonia la grande" che presto sarà giustiziata? Il "messaggero" che avrebbe 'spianato la via', o l' "Elia" che sarebbe dovuto venire a sistemare le cose, ovvero gli "eletti" ancora sulla terra, è già venuto. Ve ne siete accorti? Ora, dice Dio, "subito il Signore, che voi cercate (il Messia), l'Angelo del patto, che voi desiderate, entrerà nel suo tempio. Ecco, egli viene". "Chi potrà resistere nel giorno della sua venuta? Chi potrà rimanere in piedi quando egli apparirà? Egli è infatti come il fuoco del fonditore, come la potassa dei lavatori di panni. Egli si metterà seduto (in qualità di re), come chi raffina e purifica l'argento, e purificherà i figli di Levi (gli ebrei con incarico sacerdotale) e li raffinerà come si fa dell'oro e dell'argento; ed essi offriranno al Signore (YHWH) offerte giuste". Sì, il Messia eliminerà gradualmente dal "popolo" ebraico di Dio tutto ciò che lo rende "impuro" ai Suoi occhi. Perciò, se vivete ancora nel peccato, affrettatevi ad abbandonarlo! Guardate cosa farà Dio, il nuovo re della terra: "Io mi accosterò a voi per giudicare e sarò un testimone pronto contro gli incantatori (i praticanti di magia), contro gli adulteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che derubano l'operaio del suo salario, che opprimono la vedova e l'orfano, che fanno torto allo straniero e non hanno timore di me" (Malachia 3:1-3,5). 

Perciò, sia che siate di origini ebraiche o no, prestate ascolto all'invito che ci viene fatto: "Cantate al Signore (YHWH) un cantico nuovo, cantate al Signore (YHWH), abitanti di tutta la terra! Cantate al Signore (YHWH), benedite il suo nome, annunciate di giorno in giorno la sua salvezza! Proclamate la sua gloria fra le nazioni e i suoi prodigi fra tutti i popoli! Perché il Signore (YHWH)  è grande e degno di sovrana lode; egli è tremendo sopra tutti gli dèi ... Dite fra i popoli: 《Il Signore (YHWH) regna; il mondo quindi è saldo e non potrà vacillare; il Signore (YHWH) giudicherà il mondo con rettitudine》. Gioiscano i cieli ed esulti la terra; risuoni il mare e quanto contiene. Esultino i campi e quanto è in essi; tutti gli alberi delle foreste emettano grida di gioia in presenza del Signore (YHWH); poiché egli viene, viene a giudicare la terra. Egli giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con verità. Il Signore (YHWH) regna; esulti la terra e gioiscano le numerose isole. ... I suoi lampi illuminano il mondo; la terra lo vede e trema. I monti si sciolgono come cera davanti al Signore (YHWH), davanti al Signore di tutta la terra. I cieli annunciano la sua giustizia e tutti i popoli vedono la sua gloria. Sono confusi gli adoratori di immagini e quanti si vantano degli idoli ... Sion ascolta e ne gioisce. ...Voi che amate il Signore (YHWH), odiate il male! Egli custodisce le anime dei suoi fedeli, li libera dalla mano degli empi. La luce è spuntata per il giusto, e la gioia per i retti di cuore. Gioite nel Signore (YHWH), giusti, e lodate il suo santo nome!" (Salmi 96, 97). Se amate la giustizia, date il "benvenuto" ai nuovi "re" della terra! Unitevi al coro universale di lode al nuovo "re di tutta la terra"! Un nuovo "giorno" è 'spuntato' per voi. Condividete questa bellissima "notizia" con quante più persone potete! Durante questo "giorno" speciale tutti si renderanno conto di chi è Geova, l'unico vero Dio, che gli piaccia o no. Al più tardi, quando Dio verrà per eseguire il Suo giudizio contro i "nemici" del Suo regno, tutto il mondo conoscerà il Sovrano dell'universo all'opera. "Siano delusi e confusi per sempre, siano svergognati e periscano! E conoscano che tu, il cui nome è il Signore (YHWH, o "Geova"), tu solo sei l'Altissimo su tutta la terra" (Salmo 83:17,18).
 

martedì 2 aprile 2019

Avete la fede necessaria per sopravvivere?



Nei giorni scorsi vi ho chiesto quale "miracolo" vorreste che Dio facesse nella vostra vita. Qualcuno potrebbe sorridere sentendo parlare di "miracoli". Forse penserà che, semmai siano avvenuti, quelli raccontati nei Vangeli, appartengono ormai al passato e non di certo alla loro vita, almeno qui sulla terra. Sembrerà strano, ma si sbagliano di grosso. A parte il fatto che quei "miracoli" compiuti da Gesù e dagli apostoli, per esempio, sono realmente avvenuti, la Bibbia indica chiaramente che saranno ripetuti, su scala mondiale, in futuro e qui sulla terra. Non solo. In base alla comprensione delle Scritture che Dio mi sta concedendo, questi "miracoli" cominceranno a realizzarsi molto presto, forse già dal prossimo 4 aprile! Ma non saranno per tutti indiscriminatamente. Solo chi avrà fede potrà beneficiarne. Questa fede sarà anche necessaria per sopravvivere al "giorno del giudizio" che sta per iniziare. Consideriamo brevemente insieme le "ragioni" scritturali di queste affermazioni. 

Come abbiamo spiegato in precedenza, il 4 aprile inizierà il predetto "giorno del giudizio". La profezia di Gioele indica che Dio giudicherà tutte le nazioni che si saranno radunate nella simbolica "valle di Giosafat" (Gioele 3:12,14). Giosafat fu un antico re ebreo che si trovò ad affrontare l'avanzata di "una gran moltitudine...dalla Siria" contro Israele. Vi ricorda qualcosa? Anche nel nostro tempo le nazioni che compongono il "re del settentrione" della profezia di Daniele stanno già marciando contro Israele (almeno nelle intenzioni) e, in futuro, cercheranno di cancellare il "popolo" ebraico e i loro sostenitori dalla faccia dalla terra. Come reagite di fronte a questa minaccia che si fa sempre più concreta? Come reagì Giosafat al suo tempo? Certamente "ebbe paura", ma "si dispose (anche) a cercare il Signore (YHWH) e bandì un digiuno per tutto Giuda". E come risposero i suoi sudditi all'invito? "Giuda si radunò per implorare aiuto dal Signore (YHWH), e da tutte quante le città di Giuda venivano gli abitanti a cercare il Signore (YHWH)". 

Il racconto dice che Giosafat, benché non sapesse cosa fare e avesse paura, confidò nell'aiuto dell' "Iddio d'Israele" e "tutto Giuda, perfino i loro bambini, le loro mogli e i loro figli stavano in piedi davanti al Signore (YHWH)", aspettando fiduciosi la Sua risposta. E questa non si fece attendere. "Allora lo Spirito del Signore (YHWH) investì in mezzo all'assemblea" uno dei sacerdoti, il quale disse: 《Così vi dice il Signore (YHWH): Non temete e non vi sgomentate a causa di questa gran moltitudine, poiché questa non è battaglia vostra, ma di Dio. Domani scendete contro di loro ... Questa battaglia non sarete voi a combatterla: presentatevi, tenetevi fermi e vedrete la liberazione che il Signore (YHWH) vi darà. O Giuda, o Gerusalemme, ... domani uscite contro di loro, e il Signore (YHWH) sarà con voi》 (2 Cronache 20:1-17).

Avete notato la giusta reazione di Giosafat e dei suoi? Anche noi dovremmo "cercare Dio", pregandoLo per avere la sapienza per affrontare i tempi difficili che ci attendono, bandire un "digiuno", pentendoci sinceramente dei nostri peccati, e ascoltare la risposta che ci dà attraverso il Suo Spirito Santo. Gli ebrei non avrebbero dovuto combattere in quel caso, perché Dio stesso avrebbe combattuto per loro. Ma si sarebbero dovuti comunque presentare. Anche noi, sia che siamo ebrei o di altre nazioni, non dovremo impugnare le armi contro l'invasione nemica, ma 'tenerci fermi e vedere la liberazione' che Dio darà a tutti quelli che hanno fede in Lui. Quando l'indomani il popolo marciò contro il nemico, Giosafat lo incoraggiava dicendo: "Credete nel Signore (YHWH), vostro Dio, e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti e trionferete!". 

Questo sarà il segreto del nostro successo: fede in Dio e fede nei Suoi "profeti", in coloro che parlano o scrivono ispirati da Dio grazie al Suo Spirito. L'apostolo Pietro ci ricorda: "Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo" (2 Pietro 1:20,21). E l'apostolo Paolo afferma che "tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile" (2 Timoteo 3:16).

Sì, la fede è essenziale anche solo per piacere a Dio. "Senza fede è impossibile piacergli, poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6). Avete tale "fede"? Bisogna anche avere fede, o credere, nella Bibbia, la "Scrittura", come parola ispirata di Dio. Purtroppo, specie negli ultimi tempi, molti hanno perso la fede, prestando attenzione a "teorie" infondate e demoniche. C'è chi è arrivato al punto di infangare il buon nome di Dio, Yahweh (o Geova), che nell'ebraico biblico compare sottoforma del tetagramma "YHWH", sostenendo che non sia il vero nome del nostro amorevole Creatore, bensì quello di una delle tante divinità sanguinarie adorate dagli ebrei e e dalle altre popolazioni antiche! Addirittura nella Bibbia non si parlerebbe nemmeno di Dio! E cosa ancor più grave, perfino alcune religioni cosiddette "cristiane" insegnano che la Bibbia è un libro di uomini e non la Parola di Dio! Se vogliamo essere giudicati favorevolmente quando, dal 4 aprile, Gesù inizierà a regnare, teniamoci lontani anni luce da queste idee fuorvianti e dalla mancanza di fede. Prestiamo invece attenzione alla "parola profetica" che troviamo nella Bibbia e nelle parole di chi oggi "profetizza" in armonia con la volontà di Dio.  

Fra breve, come profetizzato, Dio 'stabilirà il suo re (Gesù Cristo) sopra Sion', nel senso che, da quel momento in poi, il Messia predetto sarà invisibilmente "presente" a Gerusalemme nel potere del regno (Salmo 2:6). La profezia di Daniele sulle "settanta settimane" indica che all'inizio della "settantesima settimana", ovvero il 4 aprile, 'apparirà' l' "unto" (o "messia") in qualità di re designato, ma "sarà soppresso", cioè non potrà ancora esercitare il dominio essendo fisicamente presente e visibile. Questo avverrà solo allorché tutti i nemici di Dio saranno stati distrutti ad Armaghedon. Ma intanto, fin dall'inizio della "settimana", Gesù eserciterà il dominio regale in modo invisibile. Allora si adempirà pure questa profezia di Isaia: 《Così parla il Signore, Dio (YHWH): "Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire. Io metterò il diritto per livella e la giustizia per piombino"》 ( Isaia 28:16,17). 

Come spiegano le Scritture, è Gesù Cristo quella "pietra angolare" che sarà posta "come fondamento" dei "nuovi cieli", cioè del governo celeste, che Dio creerà. Gesù promise che, una volta ricevuto il "trono", sarebbe 'tornato' a prendere gli "apostoli", risuscitandoli alla vita in cielo. Insieme regneranno 'mettendo', per così dire, "il diritto per livella e la giustizia per biombino", giudicando cioè in base alle giuste norme di Dio (Efesini 2:20,21; Giovanni 14:3). L'insediamento di questa "pietra angolare" sarà motivo di gioia per "chi confiderà in essa", considerandola "preziosa" e "meravigliosa", mediante la fede in Gesù, ma per gli "increduli" che non hanno fede, e per i "disubbidienti" alla Parola di Dio, la "pietra" sarà "pietra d'inciampo e sasso di ostacolo". I primi, durante il "giorno del giudizio", 'festeggeranno e si rallegreranno', perché saranno in pace con Dio, ed Egli avrà cura di loro. Gli "schernitori" che dominano Gerusalemme, rifugiandosi nella "menzogna" e nell' "inganno", ovvero i "principi" dell'infedele Israele, saranno "calpestati" "quando  l'inondante flagello passerà". (1 Pietro 2:4-8; Salmo 118:22-24; Isaia 28:15-20).

Ricordate gli ebrei al tempo di Giosafat? Confidando in Dio e nei Suoi "profeti", andarono incontro al nemico sicuri che sarebbero stati protetti. E così fu. Senza combattere riportarono una schiacciante vittoria su quella "gran moltitudine" e tornarono a Gerusalemme "con gioia" , "perché il Signore (YHWH) li aveva colmati di gioia liberandoli dai loro nemici". Anche voi, abitanti di Gerusalemme che mostrate il giusto tipo di fede e ubbidite a Dio, sarete protetti. Invece coloro che confidano nelle manie di conquista dello Stato d'Israele piuttosto che in Dio saranno travolti dall' "inondazione" del "re del settentrione" e patiranno i più duri effetti della "grande tribolazione". "Poiché il letto sarà troppo corto per distendervisi,  e la coperta troppo stretta per avvolgervisi" (2 Cronache 20:24-28; Isaia 28:20).

Come dicevo all'inizio, la fede è anche una base fondamentale per ricevere qualsiasi "dono" da Dio. In più di un'occasione Gesù compì "miracoli", come sanare malattie incurabili o risuscitare i morti, nei confronti delle persone che credevano in lui e in base alla loro fede. Per esempio, al centurione romano che lo aveva supplicato a favore del servo gravemente malato disse: "《"Va', ti sia fatto come hai creduto》. E il suo servitore fu guarito in quella stessa ora" (Matteo 8:13). Oppure, alla donna che soffriva da molti anni per una perdita di sangue disse: 《Coraggio, figliola; la tua fede ti ha guarita》. Da quell'ora la donna fu guarita" (Matteo 9:22). Ma quei "miracoli" non erano solo per i contemporanei di Gesù. Quando il suo amico Lazzaro morì, Gesù disse alla sorella Marta: 《Tuo fratello risusciterà 》. Marta gli disse: 《Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno》". Sì, Marta credeva che nell' "ultimo giorno" ci sarebbe stata la "risurrezione", perché Gesù stesso, in precedenza, aveva detto che 'tutti quelli che sono nelle tombe avrebbero udito la sua voce e ne sarebbero venuti fuori' (Giovanni 5:28). 

E noi stiamo per vedere l'inizio di quell' "ultimo giorno" che inizierà il 4 aprile. Pensate! Potremo assistere di persona al ritorno di persone care che si sono addormentate nella morte! Come rispose Gesù a Marta che aveva fede nella risurrezione futura? "Gesù le disse: 《Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà》". Quindi rafforzò la sua fede e, indirettamente, anche la nostra, dal momento che promise la risurrezione non solo a Lazzaro o ai suoi contemporanei, ma di 'chi crede in lui'. Dicendo che lui era la "risurrezione e la vita", Gesù voleva farci capire che, dove lui sia presente, c'è risurrezione e vita. Infatti, aggiunse: "chiunque vive e crede in me, non morirà mai" (Giovanni 11:26). Non disse che tutti i credenti non sarebbero più morti da quel momento in poi, perché aveva già ammesso la possibilità di morire, dicendo: "anche se muore". D'altra parte a chiunque avesse creduto in lui, non solo a poche persone, sarebbe stata offerta la possibilità di vivere per sempre. Quando avverrà questo? Se quando lui era fisicamente presente qui sulla terra, le persone potevano beneficiare dei suoi "miracoli", è ragionevole concludere che, quando sarà "presente" invisibilmente come re del regno di Dio, anche noi potremo assistere ai nuovi "miracoli" che compirà a beneficio di "chiunque crede in lui" (Giovanni 3:16). 

Se invece non abbiamo questa forte fede in Dio e in Suo Figlio, difficilmente potremo vedere realizzarsi qualche miracolo nella nostra vita. Ai discepoli che si chiedevano come mai non fossero riusciti a espellere un demonio rispose: 《A causa della vostra poca fede; perché in verità vi dico che se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: "Passa da qui a là" e passerà; e niente vi sarà impossibile》. E più avanti disse: "Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete". (Matteo 17:20; 21:22). L'apostolo Giovanni, che visse a fianco a fianco con Gesù, ci rassicura: "Questa è la fiducia che abbiamo in lui (Dio): che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce" (1 Giovanni 5:14). Dunque non basta chiedere con fede, bisogna pure chiedere cose che siano in armonia, e non contro, la Sua volontà. Solo se cerchiamo con impegno l'approvazione di Dio, Egli ci ricompenserà. 

Quando Dio eseguirà il giudizio sul mondo lontano da Lui, anche "gli increduli" (o "quelli senza fede"), insieme agli omicidi e agli altri peccatori incalliti, saranno distrutti per sempre (Apocalisse 21:8). Capite quanto è importante avere fede e mantenerla viva fino alla fine? Se vi accorgete di non avere questa forte convinzione, non vi allarmate! Si può ancora correre ai ripari. Dal momento che la vera fede fa parte del "frutto" dello Spirito Santo, se pregate Dio di darvi più Spirito, Egli ve lo donerà rafforzando, tra l'altro, anche la vostra fede (Galati 5:22; Luca 11:13).

Una volta Gesù chiese: "Quando il Figlio dell'uomo (cioè lui) verrà, troverà la fede sulla terra?" (Luca 18:8) Certo, lui sapeva che avrebbe trovato qualcuno disposto ad aspettarlo con fede, ma sapeva pure che non sarebbe stato facile perseverare. Poco prima aveva pronunciato una parabola per illustrare la necessità di continuare a pregare senza stancarsi. Cerchiamo anche noi di non stancarci, permettendo che la nostra fede si affievolisca. "Corriamo con perseveranza la gara che ci è posta dinanzi, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta" (Ebrei 12:1,2). Imitiamo l'esempio del nostro Signore che, con fede incrollabile, sopportò ogni genere di sofferenza fino a una morte atroce. 

La "pietra angolare", il re messianico, presto stritolerà il dominio umano in opposizione a Dio (Daniele 2:44). I vecchi "cieli" e la vecchia "terra" saranno sostituiti da "nuovi cieli" e "nuova terra". Mentre si avvicina il "giorno del giudizio", possa ognuno di noi contemplare quella "pietra" con fede e ammirazione e dire: "La pietra che i costruttori avevano disprezzato è divenuta pietra angolare. Questa è opera del Signore (YHWH), è cosa meravigliosa agli occhi nostri. Questo è il giorno che il Signore (YHWH) ci ha preparato; festeggiamo e rallegriamoci in esso" (Salmo 118:22-24). Mentre le nazioni si accalcano nella "valle del Giudizio", opponendosi al re costituto da Dio, siamo decisi a perseverare fino alla fine, quando Dio stesso combatterà per noi! "Tenetevi fermi e vedrete la liberazione che il Signore (YHWH) vi darà" (Gioele 3:14-16; Salmo 2:1-3; 2 Cronache 20:17).