sabato 9 novembre 2019

Saziatevi con la bontà di Dio!



Dio promette che, dopo che avrà ricondotto in patria gli ebrei fedeli scampati alla distruzione di Gerusalemme, insieme ai loro sostenitori di varie nazioni, e una volta che sarà restaurata la città, stipulerà un "nuovo patto" con tutti loro. Non scriverà più le Sue leggi su supporti materiali, ma direttamente sui loro cuori, tanto che tutti conosceranno profondamente Dio (Geremia 31:31-34; Isaia 56:3-7). In base al vecchio patto, quello della legge data a Mosè, gli ebrei fedeli sarebbero diventati un regno di re e sacerdoti. Il nuovo patto rinnova il vecchio attraverso delle condizioni migliori. Non è più necessario offrire continuamente sacrifici animali per espiare i peccati. Il sacrificio di Gesù Cristo, compiuto una volta e per sempre, copre ogni peccato di chi è veramente pentito (Ebrei 8; 9:11-14). Gesù stesso introdusse questo "nuovo patto" durante l' "ultima cena" con i suoi apostoli fedeli. Il vino che bevvero allora rappresentava appunto "il sangue del patto", il suo sangue che avrebbe convalidato il "nuovo patto" (Luca 22:20). Gli apostoli e gli altri "santi" che entrano in questo "patto" hanno ricevuto la promessa della vita nel regno dei cieli. 

Ma non solo costoro sarebbero entrati nel "nuovo patto". Come dicevamo all'inizio, tutti coloro che andranno a Gerusalemme per ricostruirla, ebrei e non, entreranno nel "nuovo patto", mentre i "santi" saranno già stati risuscitati in cielo. Per loro le benedizioni del "patto" saranno tangibili. Parlando degli ebrei fedeli che torneranno in patria, Geremia profetizza: "《In quel tempo》, dice il Signore (YHWH), 《io sarò il Dio di tutte le famiglie d'Israele ed esse saranno il mio popolo》. ... 《Io ti ricostruirò, e tu sarai ricostruita, vergine d'Israele! ... Infatti verrà il giorno in cui le guardie grideranno ...: "Alzatevi, saliamo a Sion, al Signore (YHWH), nostro Dio". ... Quelli verranno e canteranno di gioia sulle alture di Sion, affluiranno verso i beni del Signore (YHWH): al frumento, al vino, all'olio, al frutto delle greggi e degli armenti" (Geremia 31:1,4,6,12). Mentre il resto del mondo lontano da Dio patirà le pene della "grande tribolazione" che si abbatterà su di loro, gli adoratori del vero Dio avranno abbondanza di cose materiali, 'si saranno procurati talmente tanto bestiame e proprietà', da suscitare l'invidia e la persecuzione da parte delle altre nazioni (Ezechiele 38:11,12). 

Ricordate quando, al tempo di Giuseppe, figlio di Giacobbe, per sette anni ci fu una "crisi" economica che colpì il mondo di allora? Ma Giuseppe che era diventato governatore d'Egitto aveva accumulato per tempo, durante i sette anni precedenti, le provviste necessarie. Così quando scoppiò la carestia, andarono da tutto il mondo in Egitto per procurarsi i generi di prima necessità. "Da tutti i paesi venivano in Egitto, da Giuseppe, per comprare grano, perché la carestia era grave su tutta la terra" (Genesi 41:57). La stessa cosa accadrà nel prossimo futuro. Il più grande Giuseppe, Gesù Cristo, è già il "governatore" designato del regno di Dio a Gerusalemme, sul monte Sion, da dove regna invisibilmente. Ed era profetizzato che, durante il suo regno, "vi sarà abbondanza di grano nel paese (d'Israele),  sulle cime dei monti" (Salmo 72:16). Come al tempo di Giuseppe, da tutte le nazioni andranno periodicamente sul monte Sion "verso i beni del Signore (YHWH)", per saziarsi con la bontà che Dio metterà a disposizione. "Il Signore (YHWH) degli eserciti preparerà su questo monte (Sion) un convito di cibo succulenti, un convito di vini vecchi, di cibi pieni di midollo, di vini vecchi raffinati" (Isaia 25:6). 

E i "santi" che saranno in cielo godranno solo per l'adempimento spirituale della promessa o avranno una parte anche in quello letterale insieme agli uomini fedeli sul monte Sion? Subito dopo aver parlato dei "beni (materiali) del Signore (YHWH)" sul monte Sion, Dio promette: "Sazierò di grasso i sacerdoti, e il mio popolo sarà saziato dei miei beni" (Geremia 31:14). Quindi anche i "sacerdoti", ovvero i "santi" in cielo che servono da "sacerdoti" e "re", si sazieranno con i "beni" di Dio, con il "grasso", simbolo di abbondanza materiale. Gesù stesso, dopo aver parlato del "sangue del patto", promise ai suoi apostoli che avrebbe di nuovo bevuto con loro il "frutto della vigna", cioè il vino letterale, nel regno di Dio (Matteo 26:27-29). Quando avverrà questo? Evidentemente quando, dopo la "fine del mondo", dopo il 19 giugno 2026, la "nuova Gerusalemme", ovvero i "santi" in cielo, scenderà sulla terra insieme allo "sposo" promesso, Gesù Cristo. Allora, anche i due "malfattori" che morirono con Gesù, che per allora saranno stati risuscitati sulla terra nella "risurrezione dei giusti e degli ingiusti", 'saranno con lui in paradiso', nel reame terreno del suo regno (Isaia 26:19; Atti 24:15; Luca 23:43). 

Ci sarete anche voi? Dopo la distruzione di Gerusalemme, andrete anche voi sul posto per contribuire alla sua "restaurazione"? In tal caso godrete anche voi dell'abbondanza di "beni" materiali che Dio dispenserà sul monte Sion. Col tempo le benedizioni che riverserà il regno di Dio saranno sempre più abbondanti e sorprendenti. Dio "distruggerà su quel monte il velo che copre la faccia di tutti i popoli e la coperta stesa su tutte le nazioni. Annienterà per sempre la morte; il Signore, Dio (YHWH), asciugherà le lacrime da ogni viso" (Isaia 25:7,8). Anche la morte che abbiamo ereditato da Adamo sarà sconfitta dopo che il regno sarà disceso sulla terra, fra gli esseri umani ubbidienti, e "Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio" (Apocalisse 21:2-4). In mezzo alla città ricostruita scorrerà il "fiume dell'acqua della vita", sulle cui rive sarà l' "albero della vita", che darà "dodici raccolti all'anno", "ogni mese". Le "foglie dell'albero" serviranno "per la guarigione delle nazioni" (Apocalisse 22:1,2). Alla luce delle profezie esaminate, possiamo concludere con certezza che anche queste parole dell'Apocalisse si adempiranno letteralmente. A suo tempo anche i problemi di salute che affliggono oggi molti saranno cose del passato. 

Immaginate come sarebbe bello incontrarci tutti, dopo la "fine del mondo", sul monte Sion e festeggiare insieme al resto della "grande folla" che sopravvivrà alla "grande tribolazione", a Gesù, ai "santi" e alla presenza di Dio, ringraziandoLo per la Sua bontà! Accoglierete l'invito che Dio vi fa? "O voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte! ... Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, gusterete cibi succulenti!" "Cercate il Signore (YHWH) mentre lo si può trovare; invocatelo mentre è vicino. Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al Signore (YHWH), che avrà pietà di lui, al nostro Dio, che non si stanca di perdonare". "Così parla il Signore (YHWH): 《Rispettate il diritto e fate ciò che è giusto; poiché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per essere rivelata" (Isaia 55:1,2,6,7; 56:1). Tutti coloro che accoglieranno l'invito vedranno l'adempimento di queste parole: "In quel giorno si dirà: 《Ecco, questo è il nostro Dio; in lui abbiamo sperato ed egli ci ha salvati. Questo è il Signore (YHWH) in cui abbiamo sperato; esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!》Infatti la mano del Signore (YHWH) riposerà su questo monte" (Isaia 25:9,10). 
 

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