domenica 17 novembre 2019

Entrerete anche voi nel "nuovo patto" con Dio?



Poco prima di morire Mosè, che aveva guidato il popolo di Dio per quarant'anni nel deserto, prima che entrasse nella "terra promessa", rinnovò il "patto" che Dio aveva stipulato con loro. Non solo ricordò agli ebrei che sarebbero diventati un "popolo santo" a Dio, se si fossero mostrati ubbidienti. Ma disse che anche gli "stranieri" (i non ebrei) che erano in mezzo a loro avrebbero potuto ereditare una promessa speciale. "Oggi voi comparite tutti davanti al Signore (YHWH) vostro Dio: i vostri capi, le vostre tribù, i vostri anziani, i vostri ufficiali, tutti gli uomini d'Israele, i vostri bambini, le vostre mogli, lo straniero che è nel tuo accampamento - da colui che ti spacca la legna a colui che attinge l'acqua per te -  voi comparite per entrare nel patto del Signore (YHWH) tuo Dio: patto stabilito con giuramento, e che il Signore (YHWH), il tuo Dio, fa oggi con te, per costituirti oggi come suo popolo e per essere tuo Dio, come ti disse e come giurò ai tuoi padri, ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe. E non con voi soltanto io faccio questo patto e questo giuramento, ma anche con chiunque è qui oggi con noi davanti al Signore (YHWH) nostro Dio, e con quelli che non sono oggi qui con noi" (Deuteronomio 29:9-14). 

Come abbiamo visto in un articolo precedente, tutti coloro (ebrei e non) che andranno a Gerusalemme per ricostruirla, dopo la sua distruzione, entreranno in un "nuovo patto" con Dio. A questi evidentemente alludeva Mosè quando disse che il "patto" sarebbe stato stipulato anche 'con quelli che non erano lì con loro'. Tutti insieme formeranno il "popolo" di Dio e saranno ammaestrati da Lui in persona sul monte Sion (Geremia 31:31-34; Isaia 2:1-4; 56:3-7).

C'è un'altra profezia parallela che ci rivela un particolare interessante. Dio promette: "Allora io trasformerò le labbra dei popoli in labbra pure, affinché tutti invochino il nome del Signore (YHWH), per servirlo di comune accordo" (Sofonia 3:9). Alcune versioni traducono: "Trasformerò le loro lingue in una lingua pura". E in effetti il termine ebraico reso "lingua" o "labbra" si riferisce a una "lingua" vera e propria, e non soltanto a un certo tipo di linguaggio. Questo stesso termine lo troviamo nella Genesi, allorché si legge: "Tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole" (Genesi 11:1). 

Questo avvenne prima che gli uomini decidessero di costruire la "torre di Babele". Fu in quel momento che Dio confuse le lingue, perché non potessero proseguire nel loro piano. "Scendiamo dunque e confondiamo il loro linguaggio, perché l'uno non capisca la lingua dell'altro!" (Genesi 11:7). Ora Dio promette che, al contrario, tutti useranno una sola lingua, una lingua "chiara" (o comprensibile), affinché possano collaborare "spalla a spalla" nella ricostruzione di Gerusalemme e delle altre città israelite. Attraverso il Suo Spirito Dio elargirà i Suoi "doni" speciali, compresa la capacità di parlare quell'unica "lingua". "Avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona: i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. Anche sui servi e sulle serve, spargerò in quei giorni il mio Spirito" (Gioele 2:28,29). 

Pensate che privilegio potete avere voi! Se resterete vicini a Dio e agli ebrei fedeli che torneranno a Lui, potrete far parte del Suo "popolo" benedetto e ricevere una "lingua" speciale per essere uniti a tutti gli altri adoratori! 
 

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