domenica 24 novembre 2019

Siete sicuri di poter sopravvivere al giudizio di Dio?


Nessuno di noi può più evitare di essere giudicato da Dio. Dal 4 aprile in particolare il Suo re designato, il Messia, Gesù Cristo, ha iniziato ad osservare tutto ciò che siamo, in pensieri, parole e azioni. Parlando di lui, della "Parola di Dio", la Bibbia dice che "non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto" (Ebrei 4:13). Perciò, potete sinceramente affermare che, quando Dio vi giudica, vi trova "immacolati e irreprensibili nella pace" (2 Pietro 3:14)? Certo, nessuno di noi può essere perfetto sotto ogni aspetto in questo mondo. Dio non pretende la perfezione da noi. Ma si aspetta che ci sforziamo sinceramente per non peccare e che non pecchiamo mai volontariamente. Se, ad un esame approfondito, doveste scoprire che non siete come Dio si aspetta, approfittate del tempo rimasto per mettere le cose a posto con Lui! "Considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza" (2 Pietro 3:15). 

È urgente farlo adesso, perché presto i giudizi di Dio cominceranno ad essere eseguiti su tutti gli esseri umani, nessuno escluso! Prima di applicare l'avvertimento ad altri, mentre leggerete il resto dell'articolo, vedete se dovete fare voi qualche cambiamento. Attraverso il profeta Sofonia, Dio inizia con esprimere i Suoi giudizi contro l'infedele Israele, le persone di discendenza ebraica e coloro che abitano nel Paese. Senza mezzi termini dice: "Io distruggerò ogni cosa dalla faccia della terra", laddove per terra intende la "terra" (o paese) d'Israele. "Distruggerò uomini e bestie; distruggerò gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ciò che fa inciampare assieme agli empi, ed eliminerò gli uomini dalla faccia della terra". "Stenderò la mano su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme; eliminerò da questo luogo quanto rimane di Baal, il nome dei sacerdoti idolatri assieme ai sacerdoti, quelli che si prostrano sui tetti davanti all'esercito celeste, quelli che si prostrano e giurano per il Signore (YHWH), e poi giurano per Malcam, quelli che si allontanano dal Signore (YHWH), e quelli che non cercano il Signore (YHWH) e non lo consultano" (Sofonia 1:2-5). 

Che dire di voi? Mettiamo che venga eseguito in questo momento il giudizio di Dio, sopravvivreste o sareste puniti perché state commettendo anche una sola cosa di quelle menzionate? Se siete "sacerdoti", cioè avete la speranza di regnare un giorno con Cristo in cielo, vi state per caso macchiando di idolatria? Non sia mai! Direte voi. Ma se adorate qualsiasi altra persona o cosa all'infuori di Dio, state commettendo idolatria! Forse vi prostrate per il Signore, ma lo fate anche per qualche "santo" o altra figura "divina"? Premesso che ho il massimo rispetto per le cose o i simboli che le persone considerano "sacri". Sarebbe blasfemo non averne! Ma una cosa è avere rispetto per un simbolo o un personaggio, e un'altra cosa è venerare quel simbolo o quel personaggio. Se venerate la Croce, simbolo per eccellenza delle sofferenze del nostro amatissimo Signore Gesù, state di fatto commettendo idolatria, anche se lo fate alla lode di Dio. Ricordate gli ebrei che adorarono il vitello d'oro? Non dissero che volevano farlo per opporsi a Dio, ma alla Sua lode. Eppure Dio giudicò quell'atto di adorazione reso a un "simbolo" come un atto idolatrico e punì i responsabili! Se venerate la Madonna, certamente una donna speciale che ha generato fisicamente il Figlio di Dio, state commettendo idolatria. Se venerate allo stesso modo le "immagini" di "santi" o di altri personaggi, state ugualmente commettendo idolatria. Se venerate Gesù Cristo, che è l'immagine perfetta di Dio, come se fosse Dio Padre, state commettendo idolatria. È vero che dobbiamo ubbidire di cuore, amare e servire il nostro Signore Gesù che ha dato la sua vita per noi. Ma un conto è fare questo e un altro adorarlo come va adorato solo Dio, perché Gesù non è l'Iddio Onnipotente, ma il Figlio di Dio. 
A volte noto che su questo punto anche alcuni cristiani hanno le idee un po' confuse. Non è certo mia intenzione scoraggiarli discutendo sulle dottrine. Ma permettetemi di puntualizzare questa cosa essenziale. In realtà non c'è nessun versetto della Bibbia che affermi che Gesù è l'Iddio Onnipotente. Qualsiasi brano possa sembrare affermarlo in realtà va inteso diversamente e anzi può dimostrare proprio che è il Figlio di Dio, non Dio. Se Gesù fosse stato Dio, perché disse ripetutamente che non poteva fare nulla di propria iniziativa, ma solo quello che gli diceva di fare il Padre (Giovanni 5:19,30; 7:28; 8:28,42) ? Se fosse stato Dio Padre, non avrebbe dovuto dipendere da nessuno. Vi pare? Invece disse che il Padre era "maggiore" di lui (Giovanni 14:28). E quando si trovò nell'ultima prova, anche se avrebbe desiderato non soffrire, rinunciò alla sua volontà per compiere quella del Padre (Luca 22:42). È chiaro quindi che Gesù non era Dio, ma il Suo unigenito Figlio sottomesso e ubbidiente. Inoltre chi altri, se non il Creatore, è chiamato nella Bibbia con il Suo nome personale, rappresentato dalle quattro consonanti ebraiche YHWH e tradotto comunemente Yahweh o Geova? Lui stesso dichiara: "Io sono il Signore (YHWH); questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli" (Isaia 42:8). Solo Lui ha questo nome proprio, nemmeno Gesù Cristo. Dunque solo Dio, il Padre, merita tutta la nostra adorazione. Che dire dello Spirito Santo? Anche se è un "soccorritore" per chi ha fede e molto utile per la vita cristiana, non è Dio, ma la sua "forza" o "energia" attiva, quella cioè impiegata per creare il mondo e per compiere miracoli. I termini ebraici e greci resi "spirito" significano fondamentalmente "vento", "aria" o la "forza dell'aria". E quei passi biblici in cui sembra che lo Spirito Santo si comporti come una persona non vanno intesi letteralmente. In realtà tutto quello che prova o fa lo Spirito è Dio che lo prova o fa attraverso quello Spirito. Se lo Spirito Santo fosse Dio, ci sarebbe scritto da qualche parte della Bibbia che bisognerebbe adorarlo o pregarlo, ma non c'è scritto. La Bibbia ci incoraggia ad adorare solo Dio e nessun altro. State perciò attenti a non commettere idolatria, se non volete incorrere nella disapprovazione divina!
Ci potremmo prendere il "lusso" di allontanarci, seppur momentaneamente, da Dio agendo di testa nostra? Se venisse eseguito il giudizio in quel momento, che fine faremmo? Dio dice che punirà anche "quelli che si allontanano" da Lui e "quelli che non lo consultano". Se siamo troppo orgogliosi per cercare la guida di Dio, non possiamo avere la Sua approvazione. Ci incoraggia invece a cercare la Sua giustizia e l'umiltà (Sofonia 2:3). Prestiamo ascolto all'avvertimento: "Tacete davanti al Signore, Dio (YHWH), poiché il giorno del Signore (YHWH) è vicino" (Sofonia 1:7). Sì, fra circa tre anni, allorché Gerusalemme sarà distrutta dai suoi "nemici", inizierà il "giorno del Signore (YHWH)", la sua resa dei conti, e i suoi giudizi saranno eseguiti. Ecco perché ora è tempo di "tacere", ascoltando con religioso silenzio la Sua "voce". 

Se desiderate un giorno salire sul Monte di Dio, il monte Sion, a Gerusalemme, per ricevere le Sue benedizioni, che siate ebrei o meno, dovete sottomettervi umilmente alla Sua volontà, qualunque cosa vi chieda di fare! Dopo che avrà purificato la "terra promessa", Dio promette: "Lascerò in mezzo a te (abitanti d'Israele) un popolo umile e povero, che confiderà nel nome del Signore (YHWH)" (Sofonia 3:12). Come dovranno essere gli ebrei superstiti? "Il resto d'Israele non commetterà azioni malvagie, non dirà menzogne e non si troverà più un linguaggio ingannatore sulle sue labbra" (Sofonia 2:13). Siete questo tipo di persone? Provate disgusto per la malvagità o la condividete? Dite sempre la verità oppure di tanto in tanto dite bugie e cercate di imbrogliare qualcuno? Il giudizio di Dio sarà eseguito anche sulle altre nazioni che si oppongono alla Sua volontà. "Il Signore (YHWH) sarà terribile verso di loro, perché annienterà tutti gli dèi della terra" (Sofonia 2:11). Ricordate che nessuno potrà sfuggire al giudizio di Dio, prima o poi. Se ci accorgiamo di star mancando di rispetto a Dio in qualche modo, pentiamoci e imploriamo il Suo perdono. Se non ci riconosciamo più, perché ci siamo allontanati troppo da Dio, questo è il tempo di tornare in noi stessi e vicini a Lui. Ascoltate ora il comando divino: "Raccoglietevi, rientrate in voi stessi, gente spudorata, prima che si esegua il decreto e quel giorno passi come la pula, prima che vi piombi addosso l'ardente ira del Signore (YHWH), prima che vi sorprenda il giorno dell'ira del Signore (YHWH)!" (Sofonia 2:1,2).

venerdì 22 novembre 2019

Quando diranno: "Pace e sicurezza"? (1 Tessalonicesi 5:3)


La profezia avverte: "Quando diranno: 《Pace e sicurezza》, allora una rovina improvvisa verrà su di loro,  come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno" (1 Tessalonicesi 5:3). Che cosa significa questa dichiarazione di "pace e sicurezza"? Chi l'avrebbe fatta? E quando? Alcuni pensano che si riferisca al fatto che le nazioni di tanto in tanto parlino espressamente di "pace e sicurezza". Altro credono che, a un certo punto, il tema della "pace" e della "sicurezza" assumerà un'enfasi mai vista prima. Quello dovrebbe essere il preludio della "fine del mondo". 

Ma è così? Lasciamo che la Bibbia stessa ci dia la risposta. Per prima cosa, analizziamo il contesto di quelle parole. Nel capitolo precedente l'apostolo menziona il tempo in cui il Signore Gesù tornerà per "rapire" in cielo gli ultimi "santi" ancora in vita sulla terra. All'inizio del capitolo 5 dice: "Quanto ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva". Chiaramente si sta riferendo "ai tempi e ai momenti" del "ritorno" di Gesù menzionato prima. E infatti spiega che "il giorno del Signore (Gesù) verrà come viene un ladro nella notte". Questo paragone era stato già fatto da Gesù stesso allorché parlò del suo "ritorno" per giudicare il mondo e "riunire i suoi eletti" (Matteo 24:30-44). 

Subito dopo l'apostolo parla dell'annuncio di "pace e sicurezza" e della "rovina improvvisa" che arriverà come le "doglie alla donna incinta". Anche quest'ultimo paragone venne menzionato da Gesù descrivendo il "segno" della sua "presenza" regale, con riferimento particolare alle sofferenze derivanti dalla comparsa dell' "abominazione della desolazione" "in luogo santo" (Matteo 24:3,8,15,19). Comprendiamo quindi che l'apostolo stava parafrasando la profezia del Signore Gesù sul "segno". In quest'ottica va letta anche la previsione relativa all'annuncio di "pace e sicurezza". In altre parole la "rovina improvvisa", come le "doglie" del parto, sarebbe stata causata da quella "abominazione della desolazione", o, per dirla con la profezia di Daniele, a cui si riferiva Gesù, dall' "iniquità devastatrice", "causa di rovine inaudite", chiamata anche "devastatore" (Daniele 8:13,24; 9:27). 

In base agli ultimi articoli queste espressioni si riferiscono alla Turchia, che è rappresentata dal "piccolo corno". A proposito del momento in cui questa entità politica e militare assedierà Gerusalemme, Gesù disse: "allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v'è stata dal principio del mondo" (Matteo 24:21). Anche se, in base all'intendimento attuale, tale "tribolazione" è cominciata con l'inizio della "settimana" di anni in cui stiamo vivendo, cioè il 4 aprile di quest'anno, il momento cruciale si manifesterà solo dopo che la Turchia avrà circondato Gerusalemme. Una situazione simile si verificò nel primo secolo d.C. quando gli eserciti romani assediarono la città. Per coloro che vi erano intrappolati dentro quello fu davvero un periodo molto difficile, una "grande tribolazione". 

La stessa cosa accadrà in futuro, soprattutto per la popolazione che, contrariamente a ogni avvertenza, sarà imprudentemente rimasta sul posto. Come disse l'apostolo, "una rovina improvvisa" si abbatterà su di loro nel momento in cui gli eserciti turchi assedieranno e infine distruggeranno la città. Ma quando avrebbero parlato di "pace e sicurezza"? La Bibbia cita più volte i "falsi profeti" ebrei che avrebbero rassicurato il popolo con vane promesse di "pace". Ma c'è un momento preciso in cui questo sarebbe stato più evidente. L'Apocalisse descrive l'opera profetica di "due testimoni" che si conclude con la loro uccisione da parte della "bestia che sale dall'abisso". Dal momento che in una profezia parallela si dice che i "santi", rappresentati dai "due testimoni", saranno uccisi dalla "bestia" con "sette teste" e "dieci corna" che ascende "dal mare" e che avrà una "bocca" blasfema, e poiché nella Bibbia a volte l' "abisso" si riferisce alle profondità marine, possiamo concludere che la "bestia che sale dall'abisso" è la "bestia" con "sette teste" e "dieci corna", e rappresenta l'attuale sistema politico mondiale, in particolare la Turchia e i suoi alleati (la "bocca" blasfema o "piccolo corno"), che metteranno a tacere l'opera profetica dei "due testimoni". L'Apocalisse dice che, in seguito a questo, le nazioni si rallegreranno perché non dovranno più subire il "tormento" di dover ascoltare la proclamazione dei giudizi di Dio contro di loro. Sarà evidentemente allora che l'annuncio di "pace e sicurezza" sarà fatto a gran voce a Gerusalemme. I "falsi profeti" tenteranno fino all'ultimo di ingannare i residenti dicendo che andrà tutto bene. Ma si sbaglieranno di grosso! La "devastazione" arriverà poco tempo dopo e "non scamperanno". 

Ci sono altri particolari delle profezie in gioco che ci fanno capire l'esatta dinamica degli avvenimenti immediatamente precedenti e successivi a quell'episodio. Abbiamo detto prima che l'annuncio di "pace e sicurezza" avverrà contestualmente al "ritorno" di Gesù Cristo. Ma quando tornerà il nostro Signore? Certo, come disse lui stesso, non ci è dato di sapere né il giorno né l'ora. Tuttavia, sempre nell'ambito del "segno" della sua "presenza", ci fornisce l'ordine cronologico degli avvenimenti che avrebbero preceduto quel "ritorno". Per prima cosa sarebbe apparsa "l'abominazione della desolazione", cioè gli eserciti turchi avrebbero assediato Gerusalemme. Poi rivela che sarebbe trascorso qualche mese, il tempo fra la comparsa delle nuove foglie di un fico in primavera e l'estate successiva. Questa indicazione temporale coincide con altre simili fornite in altre profezie parallele già menzionate negli articoli precedenti. 

Cosa accadrà al termine di questo periodo? "Subito dopo la tribolazione di quei giorni (ovvero dei giorni dell'assedio di Gerusalemme), il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate" (Matteo 24:29). Non dimenticate che Gesù sta citando le profezie di Daniele sul "devastatore" di cui abbiamo parlato prima. Quindi anche qui sta parafrasando qualche aspetto di quelle profezie. Ebbene, Daniele rivela che il "piccolo corno" (alias il "devastatore") avrebbe fatto "cadere a terra una parte" dell' "esercito del cielo" e "delle stelle" (Daniele 8:10). Come abbiamo visto di recente, quella "parte dell'esercito" celeste si riferisce agli angeli ribelli che assumeranno sembianze materiali per sostenere il "piccolo corno" (la Turchia) nelle sue imprese militari. Stando alle parole di Gesù, queste "stelle cadranno dal cielo" e "le potenze dei cieli saranno scrollate" "dopo la tribolazione di quei giorni", ovvero dopo l'inizio dell'assedio. In quel tempo si verificheranno altri "fenomeni celesti" che coinvolgeranno anche il "sole" e la "luna". 
Una profezia parallela dell'Apocalisse parla di un "astro" "caduto dal cielo" che avrebbe liberato dal "pozzo dell'abisso" un esercito anomalo di "cavallette". "Egli aprì il pozzo dell'abisso e ne salì un fumo, come quello di una grande fornace; il sole e l'aria furono oscurati dal fumo del pozzo" (Apocalisse 9:1,2). Notate che in conseguenza dell'apertura del "pozzo dell'abisso" e della liberazione dell' esercito di cavallette il "sole" e l' "aria" vengono oscurati. Più avanti quell' "astro" è chiamato "angelo dell'abisso" e "distruttore" (Apocalisse 9:11). Si riferisce sicuramente a Satana il diavolo che sarebbe stato scagliato sulla terra in seguito all'invisibile intronizzazione di Gesù a Gerusalemme (Apocalisse 12:7-10). Ma la profezia lo definisce pure "distruttore", titolo che lo collega direttamente al "devastatore" di Daniele. E infatti l'esercito di cavallette rappresenta proprio quel "devastatore" (la Turchia) che, sotto l'influenza attiva di Satana, tormenterà gli uomini (in particolare gli abitanti della Gerusalemme assediata) "per cinque mesi". "In quei giorni gli uomini cercheranno la morte ...brameranno morire". Sarà davvero una "grande tribolazione" senza precedenti! (Apocalisse 12:5,6). 

Ma in che senso il cielo sarà oscurato da quell'invasione? Come illustrato in precedenza, i "luminari" di Israele, i suoi rappresentanti politici e religiosi  smetteranno di offrire la loro "luce", o guida illuminante, in quanto brancoleranno essi stessi nel "buio" più assoluto, non sapendo cosa prevedere per il futuro. Il profeta Gioele precisa che l'attacco a Gerusalemme da parte di questo "popolo numeroso e potente" sarebbe stato preceduto da "fenomeni celesti". "Davanti a loro ... i cieli sono scossi, il sole e la luna si oscurano, le stelle perdono il loro splendore" (Gioele 2:2,9,10). Quindi poco dopo Gerusalemme sarà distrutta. Alla luce di queste profezie, possiamo capire che l'annuncio di "pace e sicurezza" raggiungerà il culmine non appena i "due testimoni" avranno completato la loro testimonianza. Ma quel falso senso di sicurezza non durerà molto. Subito dopo gli eserciti turchi (l' "abominazione della desolazione") assedieranno Gerusalemme per alcuni (cinque) mesi. In quel frangente saranno sostenuti anche dagli angeli ribelli che accorreranno per l'occasione. Il "cielo" dell'infedele Israele sarà "oscurato". 

Quindi si adempiranno le parole successive di Gesù: "Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo" (Matteo 24:30). Sì, allora Gesù tornerà visibilmente per emettere le sentenze definitive su tutto il mondo ed elevare i "santi" alla vita in cielo. Il suo "ritorno" creerà notevoli turbamenti negli oppositori del suo regno. I "due testimoni" saranno risuscitati e "grande spavento" cadrà sui loro nemici (Apocalisse 11:11,12). Poco dopo tutti i "santi" finalmente riuniti accompagneranno il loro re Gesù Cristo mentre darà inizio alla "battaglia del gran giorno dell'Iddio Onnipotente", "il giorno del Signore (YHWH)", con la distruzione di Gerusalemme. "La città sarà presa, le case saranno saccheggiate". In seguito, dopo qualche tempo, quando gli ebrei superstiti fedeli torneranno per ricostruire la città, "il Signore (YHWH) si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni", guidate da "Gog del paese di Magog", che li attaccheranno (Zaccaria 14:1-3; Ezechiele 38:18-23). Diverse profezie parallele confermano che allora ci sarà un grande terremoto. "Il Signore (YHWH) ruggirà da Sion, farà sentire la sua voce da Gerusalemme, e i cieli e la terra tremeranno; ma il Signore (YHWH) sarà un rifugio per il suo popolo, una fortezza per i figli d'Israele" (Gioele 3:16).

Come dovrebbe influire su di noi questo "intendimento" più chiaro delle profezie? Per prima cosa, diffidate da qualunque promessa di "pace e sicurezza" che non tenga conto dell' "Iddio della pace". A dispetto di qualsiasi accordo di "pace", o tregua, le nazioni possano raggiungere, presto Israele sarà invasa dai suoi "nemici" con la complicità anche dei suoi "alleati". Quando staranno cantando vittoria, gli eserciti turchi faranno il loro devastante "ingresso" sulla "scena". Se vivete in Israele, allontanatevi dal Paese finché potete! Al più tardi, appena vedrete Gerusalemme assediata, fuggite ai monti vicini! (Matteo 24:15,16). Non esitate nemmeno un attimo di più! Dopo restereste in trappola e non scampereste affatto, come disse l'apostolo. Prendete a cuore la predicazione dei "due testimoni"! Sforzatevi ora di ricevere il "segno" della salvezza, "il sigillo di Dio sulla fronte" (Apocalisse 9:4; Ezechiele 9:4-6). Quando i "nemici" invaderanno Israele, solo chi avrà questo "segno" potrà sopravvivere. E allorché infine gli eserciti turchi assedieranno Gerusalemme, chi non l'avrà e sarà rimasto in città patirà la "grande tribolazione" come una donna incinta che ha le doglie! Se vivete in Turchia o in uno dei paesi alleati, non sostenete l'invasione di Israele. Quella "bestia" selvaggia non ha origine da Dio e anzi sarà manovrata dal Nemico di Dio! Siate invece decisi a far parte del popolo di Dio che sopravvivrà alla distruzione e parteciperà alla ricostruzione del Paese. Potrete vedere adempiersi questa promessa: "Voi saprete che io sono il Signore (YHWH), il vostro Dio; io dimoro in Sion, il mio monte santo. Gerusalemme sarà santa e gli stranieri non vi passeranno più" (Gioele 3:17).

lunedì 18 novembre 2019

Lodate il giusto Giudice di tutta la terra! (Salmo 98)


"Cantate al Signore (YHWH) un cantico nuovo, perché egli ha operato prodigi; la sua destra e io suo braccio santo lo hanno reso vittorioso" (Salmo 98:1). Di quali "prodigi" parla il salmista? Per quali "vittorie" Dio può essere lodato? Lo dice il versetto 3: "Si è ricordato della sua bontà e della sua fedeltà verso la casa d'Israele; tutte le estremità della terra hanno visto la salvezza del nostro Dio". In che modo Dio si è ricordato del Suo popolo ebraico? "Quando il Signore (YHWH) fece tornare i reduci di Sion, ci sembrava di sognare... Si diceva tra le nazioni: 《Il Signore (YHWH) ha fatto cose grandi per loro》" (Salmo 126:1,2). 

Già ora l'Iddio d'Israele sta procurando "salvezza" al Suo popolo aiutando gli ebrei dal cuore sensibile a tornare a Lui. Ma l'adempimento maggiore si avrà quando Gerusalemme sarà ricostruita dagli ebrei fedeli che sopravviveranno alla sua distruzione. Non è questa una ragione sufficiente per lodare Dio? "Acclamate il Signore (YHWH), abitanti di tutta la terra, date in canti di gioia e di lode, salmeggiate al Signore (YHWH) con la cetra, cona cetra e la voce del canto. Con trombe e al suono del corno acclamate il re, il Signore (YHWH)" (Salmo 98:4-6). Sì, dovremmo lodare Dio per quello che sta facendo verso il Suo popolo ebraico fedele, anzi dovremmo suonare e cantare le sue lodi! Il salmo ci spiega anche un'altra ragione: "Poiché egli viene a governare la terra; egli governerà il mondo con giustizia, e i popoli con rettitudine" (Salmo 98:8,9). 

Quando si adempiono queste parole? Ricordate che dal 4 aprile di quest'anno Gesù Cristo sta esercitando il suo dominio regale da Gerusalemme, anche se invisibilmente, e attraverso lui Dio sta giudicando il mondo. "Il Signore (YHWH) è nel suo tempio santo... i suoi occhi vedono, le sue pupille scrutano i figli degli uomini". "Il Signore (YHWH) ha guardato dal cielo i figli degli uomini, per vedere se vi è una persona intelligente, che ricerchi Dio" (Salmi 11:4; 14:2). Il profeta Abacuc dice che "il Signore (YHWH) è nel suo tempio santo" e "tutta la terra" dovrebbe far silenzio "in sua presenza"! Anche se la "dimora" di Dio è nei "cieli", nel reame spirituale, la Sua "presenza" si sarebbe avvertita sulla terra. Il profeta infatti continua descrivendo gli "effetti" della "presenza" di Dio, che corrispondono anche al "segno" della "presenza" di Gesù come re (Matteo 25:3-7).

E voi vi siete accorti della "presenza" di Dio? Per ora Dio sta esaminando ciascuno di noi per capire chi sarà suddito del Suo regno di giustizia. Ma quando Gesù tornerà visibilmente, fra circa tre anni, inizierà anche giudicare in modo definitivo e ad eseguire le sentenze. Questa profezia si adempirà fra breve. "Le nazioni si muovano e vengano alla valle di Giosafat perché là io mi metterò seduto per giudicare tutte le nazioni circostanti". "C'è una folla, una moltitudine, nella valle del Giudizio! Perché il giorno del Signore (YHWH) è vicino, nella valle del Giudizio" (Gioele 3:12,14). Ora Dio sta consentendo alle nazioni di radunarsi nella "valle di Giosafat" (o "valle del Giudizio"), in quanto si stanno preparando a combattersi a causa di Israele, chi lo sostiene contro chi lo boicotta. Quando saranno stati tutti radunati, Dio sarà pronto per emettere i Suoi giudizi attraverso il re incaricato. Oggi molti soffrono a motivo della malvagità dilagante. Ma presto il Giudice Supremo farà finalmente giustizia e libererà gli oppressi. 

Potete pregare con fiducia: "Ergiti, o Signore (YHWH)! O Dio alza la tua mano! Non dimenticare i miseri. ... Tu hai visto; poiché tu guardi la malvagità e l'oppressione per poi ripagare con la tua mano. A te si abbandona il misero; tu sei il sostegno dell'orfano. Spezza il braccio dell'empio e del malvagio; chiedi conto della sua empietà, finché tu non ne trovi più" (Salmo 10:12-15). Che cosa vede Dio quando osserva voi? Che siete giusti o empi? Cosa importa a Dio, che siete in forma e pieni di capacità? "Egli non si compiace del vigore del cavallo, né della forza delle gambe dell'uomo. Il Signore (YHWH) si compiace di quelli che lo temono, di quelli che sperano nella sua bontà" (Salmo 147:10,11). 

Siete il tipo di persona di cui Dio si compiace? Lo temete, ovvero nutrite profondo rispetto per Lui? Sperate con fede nelle buone promesse che ha fatto? Non siate amareggiati se vedete che i "malvagi" sembrano prosperare. Concentratevi piuttosto sulla "bontà" di Dio e lodatelo con ogni mezzo. Ascoltate il consiglio: "Non adirarti a causa dei malvagi; non avere invidia di quelli che agiscono perversamente; perché presto saranno falciati come il fieno e appassiranno come l'erba verde. Confida nel Signore (YHWH) e fa' il bene". "Spera nel Signore (YHWH) e segui la sua via; egli ti esalterà perché tu possieda la terra e veda lo sterminio degli empi" (Salmo 37:1-3, 34).

domenica 17 novembre 2019

Entrerete anche voi nel "nuovo patto" con Dio?



Poco prima di morire Mosè, che aveva guidato il popolo di Dio per quarant'anni nel deserto, prima che entrasse nella "terra promessa", rinnovò il "patto" che Dio aveva stipulato con loro. Non solo ricordò agli ebrei che sarebbero diventati un "popolo santo" a Dio, se si fossero mostrati ubbidienti. Ma disse che anche gli "stranieri" (i non ebrei) che erano in mezzo a loro avrebbero potuto ereditare una promessa speciale. "Oggi voi comparite tutti davanti al Signore (YHWH) vostro Dio: i vostri capi, le vostre tribù, i vostri anziani, i vostri ufficiali, tutti gli uomini d'Israele, i vostri bambini, le vostre mogli, lo straniero che è nel tuo accampamento - da colui che ti spacca la legna a colui che attinge l'acqua per te -  voi comparite per entrare nel patto del Signore (YHWH) tuo Dio: patto stabilito con giuramento, e che il Signore (YHWH), il tuo Dio, fa oggi con te, per costituirti oggi come suo popolo e per essere tuo Dio, come ti disse e come giurò ai tuoi padri, ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe. E non con voi soltanto io faccio questo patto e questo giuramento, ma anche con chiunque è qui oggi con noi davanti al Signore (YHWH) nostro Dio, e con quelli che non sono oggi qui con noi" (Deuteronomio 29:9-14). 

Come abbiamo visto in un articolo precedente, tutti coloro (ebrei e non) che andranno a Gerusalemme per ricostruirla, dopo la sua distruzione, entreranno in un "nuovo patto" con Dio. A questi evidentemente alludeva Mosè quando disse che il "patto" sarebbe stato stipulato anche 'con quelli che non erano lì con loro'. Tutti insieme formeranno il "popolo" di Dio e saranno ammaestrati da Lui in persona sul monte Sion (Geremia 31:31-34; Isaia 2:1-4; 56:3-7).

C'è un'altra profezia parallela che ci rivela un particolare interessante. Dio promette: "Allora io trasformerò le labbra dei popoli in labbra pure, affinché tutti invochino il nome del Signore (YHWH), per servirlo di comune accordo" (Sofonia 3:9). Alcune versioni traducono: "Trasformerò le loro lingue in una lingua pura". E in effetti il termine ebraico reso "lingua" o "labbra" si riferisce a una "lingua" vera e propria, e non soltanto a un certo tipo di linguaggio. Questo stesso termine lo troviamo nella Genesi, allorché si legge: "Tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole" (Genesi 11:1). 

Questo avvenne prima che gli uomini decidessero di costruire la "torre di Babele". Fu in quel momento che Dio confuse le lingue, perché non potessero proseguire nel loro piano. "Scendiamo dunque e confondiamo il loro linguaggio, perché l'uno non capisca la lingua dell'altro!" (Genesi 11:7). Ora Dio promette che, al contrario, tutti useranno una sola lingua, una lingua "chiara" (o comprensibile), affinché possano collaborare "spalla a spalla" nella ricostruzione di Gerusalemme e delle altre città israelite. Attraverso il Suo Spirito Dio elargirà i Suoi "doni" speciali, compresa la capacità di parlare quell'unica "lingua". "Avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona: i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. Anche sui servi e sulle serve, spargerò in quei giorni il mio Spirito" (Gioele 2:28,29). 

Pensate che privilegio potete avere voi! Se resterete vicini a Dio e agli ebrei fedeli che torneranno a Lui, potrete far parte del Suo "popolo" benedetto e ricevere una "lingua" speciale per essere uniti a tutti gli altri adoratori! 
 

giovedì 14 novembre 2019

14 novembre 2019: una data da ricordare!



La Bibbia contiene numerose profezie che si sono adempiute nei minimi particolari e altre che si adempiranno presto. Questo perché non è un semplice libro di origine umana, ma è la Parola di Dio, il "messaggio" del Creatore dell'universo a tutta l'umanità. E Dio, dall'alto della sua posizione, è in grado, come nessun altro, di predire il futuro di ognuno di noi, se volesse. Tutto ciò che ha fatto è di gran lunga superiore a qualsiasi cosa un essere umano, per quanto intelligente e sviluppato, potrebbe concepire. Oggi va di moda mettere tutto in discussione, perfino la divinità del nostro Creatore! Ma questo non fa altro che dimostrare la pochezza di noi esseri umani. Chi di noi può infatti immaginare di creare (o almeno riprodurre) la straordinaria potenza che può sprigionare una galassia di stelle?! Qualche uomo può forse creare la vita o impedire alla morte di sopraggiungere, prima o poi? Chi di noi può predire con accuratezza cosa accadrà fra molte migliaia di anni, se la nostra stessa vita supera a malapena il secolo? Come possiamo dunque osare competere con Colui che sa fare tutto questo?! Lo chiese Dio stesso a Giobbe, che a un certo punto della sua vita iniziò a vantarsi davanti al Creatore. Alla fine Giobbe dovette ricredersi e ammise di non essere nulla davanti all'unico Vero Dio. Faremmo bene a seguire il suo esempio e a starcene zitti. 

Detto questo, ascoltate cosa aveva predetto Dio per il nostro tempo. Fece avere al profeta Daniele una visione di ciò che sarebbe accaduto in futuro. Daniele vide un "capro" che combatteva contro un "montone" fino a sconfiggerlo. L'angelo di Dio spiegò a Daniele cosa rappresentavano quei due animali: "Il montone... rappresenta i re di Media e di Persia. Il capro irsuto è il re di Grecia" (Daniele 8:3-7, 20,21). Non possiamo sbagliare l'interpretazione. La profezia è chiara: il "montone" rappresenta la potenza medo-persiana, mentre il "capro" prefigura la Grecia. La visione continua rivelando che il "gran corno" del "capro" a un certo punto "si spezzò"  e "al suo posto spuntarono quattro grandi corna verso i quattro venti del cielo". L'angelo spiega che "il gran corno" è "il primo re" di Grecia e "le quattro corna ... sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione" (Daniele 8:8, 21,22). La storia documentata mostra che quel "gran corno" era Alessandro Magno e le "quattro corna" (o "quattro regni") erano le quattro parti in cui fu suddiviso il suo impero alla sua morte. La profezia dice che da uno di quei regni sarebbe sorto un "piccolo corno" che si sarebbe ingrandito "enormemente in direzione del mezzogiorno, dell'oriente e del paese splendido", cioè Israele. Come ho dimostrato in un articolo precedente, in base all'intendimento che Dio mi concede, quel "piccolo corno" è oggi la Turchia, intesa come organismo politico e militare, che, come spiega l'angelo, sarebbe stata "un re dall'aspetto feroce ed esperto di intrighi" (Daniele 8:9,23). Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno dato ragione alla profezia. L'esercito turco ha dimostrato la sua ferocia quando ha invaso la Siria. Quante persone, fra militari e civili, sono state barbaramente uccise? Ora sembra che tutto sia tornato alla normalità. Ma la profezia ci avverte che il suo ruolo nella scena mondiale non è finito e che anzi lo accrescerà nel prossimo futuro. 

Da quando, in particolare, questo "piccolo corno" si sarebbe dimostrato un' "iniquità devastatrice" e fino a quando avrebbe esercitato il suo dominio? Dal momento in cui questa profezia avrebbe iniziato ad adempiersi, spiega l'angelo, fino al suo completamento, sarebbero trascorse "2300 sere e mattine", sì, 2300 giorni. In un articolo ho dimostrato, Bibbia alla mano, che il termine ultimo della "settimana profetica" (di 7 anni) in cui questo "piccolo corno", in quanto parte del "re del settentrione", avrebbe adempiuto le profezie che lo riguardano, è all'incirca il 4 aprile 2026. Contando 2300 giorni da quella data, arriviamo grossomodo al 14 novembre 2019. Da questo giorno inizieranno ad adempiersi le seguenti parole: "(Il piccolo corno) crebbe fino a raggiungere l'esercito del cielo; fece cadere a terra una parte di quell'esercito e delle stelle, e le calpestò. Si innalzò fino al capo di quell'esercito, gli tolse il sacrificio quotidiano e sconvolse il luogo del suo santuario. Un esercito fu abbandonato, così pure il sacrificio quotidiano, a causa dell'iniquità, e la verità venne gettata a terra; ma esso prospererà nelle sue imprese". 

Commentando la visione, l'angelo spiega che "il suo potere si rafforzerà, ma non per la sua propria forza". Non basterebbero le capacità umane per fare quello che farà. A un certo punto attirerà l'attenzione di "una parte dell'esercito" celeste, ovvero degli angeli, e alcuni di loro 'cadranno a terra', lasciando la loro posizione privilegiata al servizio di Dio per assumere sembianze terrene e rafforzare il potere del "piccolo corno". La Turchia avrà in futuro un ruolo chiave nel distruggere Gerusalemme, 'sconvolgendo il luogo del santuario' e sopprimendo "il sacrificio quotidiano", ovvero le funzioni religiose che quotidianamente gli ebrei praticano in quella città. C'è un'altra profezia parallela di Daniele che si concentra su questo aspetto, ma da un altro punto di vista. Si parla sempre di questo "piccolo corno", ma viene visto spuntare di mezzo alle "corna" di un'altra "bestia spaventosa", un "regno... diverso da tutti i regni" precedenti, che avrebbe avuto il predominio mondiale. La storia mostra che, fra tutti gli antichi regni del mondo, quello che si è distinto sovrastando e sopravvivendo a tutti gli altri è l'impero romano. Le sue "corna" rappresentano tutte le potenze politiche che sono discese da Roma. Ma poi sarebbe sorto un altro "corno", un "piccolo corno", cioè un'altra nazione che avrebbe conservato l'eredità di quell'antico impero, ma che sarebbe stato "diverso dai precedenti". "Quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che pronunciava parole arroganti". 

La Turchia, il "piccolo corno", che infatti discende sia dall'impero greco che da quello romano, avrebbe avuto "occhi simili a quelli di un uomo", avrebbe cioè avuto "sembianze" umane, ma la sua natura malvagia avrebbe avuto origini demoniache. Altre profezie bibliche, che ho spiegato in precedenza, rivelano che il Nemico di Dio, Satana il diavolo, avrebbe avuto il suo "trono", o quartier generale, proprio in Turchia. È lui che da qualche tempo, anche servendosi dei suoi angeli che già lo accompagnano, sta fomentando questo clima di odio in particolare contro ebrei e cristiani. Come un uomo indemoniato, questo "piccolo corno", i suoi rappresentanti politici e militari, sta parlando per conto di malvagie forze spirituali addirittura "contro l'Altissimo"! E presto, dal 14 novembre, potrebbe contare anche sul sostegno di altri angeli ribelli che accorreranno in suo aiuto. Immaginate il clima che si respirerà a livello mondiale quando il Male sembrerà prendere il sopravvento! Il "piccolo corno", dice la profezia, "affliggerà i santi dell'Altissimo" (il popolo ebraico), che gli "saranno dati ... per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo" (Daniele 7:7,8,23-25). Dopo la distruzione di Gerusalemme, verso il 9 ottobre 2022, Israele sarà tenuta sotto scacco dalla Turchia per altri "tre tempi (o anni) e mezzo", cioè fino al termine della "settimana" profetica. 

Cosa impariamo da tutto questo? Innanzitutto che da oggi il mondo non sarà più lo stesso. Se prima c'era già tanta cattiveria, da oggi l' "iniquità" aumenterà vertiginosamente. Stiamo molto attenti a non farci influenzare negativamente dalle malvagie forze spirituali che sono all'opera. Queste vorrebbero prendere il controllo della nostra mente e spingerci a ribellarci a Dio. Non glielo permettiamo per nessuna ragione al mondo! Non simpatizziamo nemmeno per il "piccolo corno". Riempiamo piuttosto la mente e il cuore di pensieri positivi che il nostro amorevole Creatore ci suggerisce attraverso la Sua Parola. Non ci facciamo contagiare dallo scetticismo che Satana e i suoi angeli stanno alimentando. Essi sanno benissimo come stanno le cose, ma cercano di nascondere la verità e confondere le nostre menti facilmente influenzabili. Restiamo con i piedi a terra, ben consapevoli dei tempi in cui viviamo, e attaccati alla Fonte della vita, all'unico che può farcela, al nostro Dio, che è infinitamente superiore a chiunque altro, perfino alla più potente creatura spirituale malvagia che potremmo avere alle calcagna. Con il Suo aiuto riusciremo a resistere a tutti gli attacchi del Nemico e a perseverare sino alla fine alla lode di Dio! 
 

sabato 9 novembre 2019

Saziatevi con la bontà di Dio!



Dio promette che, dopo che avrà ricondotto in patria gli ebrei fedeli scampati alla distruzione di Gerusalemme, insieme ai loro sostenitori di varie nazioni, e una volta che sarà restaurata la città, stipulerà un "nuovo patto" con tutti loro. Non scriverà più le Sue leggi su supporti materiali, ma direttamente sui loro cuori, tanto che tutti conosceranno profondamente Dio (Geremia 31:31-34; Isaia 56:3-7). In base al vecchio patto, quello della legge data a Mosè, gli ebrei fedeli sarebbero diventati un regno di re e sacerdoti. Il nuovo patto rinnova il vecchio attraverso delle condizioni migliori. Non è più necessario offrire continuamente sacrifici animali per espiare i peccati. Il sacrificio di Gesù Cristo, compiuto una volta e per sempre, copre ogni peccato di chi è veramente pentito (Ebrei 8; 9:11-14). Gesù stesso introdusse questo "nuovo patto" durante l' "ultima cena" con i suoi apostoli fedeli. Il vino che bevvero allora rappresentava appunto "il sangue del patto", il suo sangue che avrebbe convalidato il "nuovo patto" (Luca 22:20). Gli apostoli e gli altri "santi" che entrano in questo "patto" hanno ricevuto la promessa della vita nel regno dei cieli. 

Ma non solo costoro sarebbero entrati nel "nuovo patto". Come dicevamo all'inizio, tutti coloro che andranno a Gerusalemme per ricostruirla, ebrei e non, entreranno nel "nuovo patto", mentre i "santi" saranno già stati risuscitati in cielo. Per loro le benedizioni del "patto" saranno tangibili. Parlando degli ebrei fedeli che torneranno in patria, Geremia profetizza: "《In quel tempo》, dice il Signore (YHWH), 《io sarò il Dio di tutte le famiglie d'Israele ed esse saranno il mio popolo》. ... 《Io ti ricostruirò, e tu sarai ricostruita, vergine d'Israele! ... Infatti verrà il giorno in cui le guardie grideranno ...: "Alzatevi, saliamo a Sion, al Signore (YHWH), nostro Dio". ... Quelli verranno e canteranno di gioia sulle alture di Sion, affluiranno verso i beni del Signore (YHWH): al frumento, al vino, all'olio, al frutto delle greggi e degli armenti" (Geremia 31:1,4,6,12). Mentre il resto del mondo lontano da Dio patirà le pene della "grande tribolazione" che si abbatterà su di loro, gli adoratori del vero Dio avranno abbondanza di cose materiali, 'si saranno procurati talmente tanto bestiame e proprietà', da suscitare l'invidia e la persecuzione da parte delle altre nazioni (Ezechiele 38:11,12). 

Ricordate quando, al tempo di Giuseppe, figlio di Giacobbe, per sette anni ci fu una "crisi" economica che colpì il mondo di allora? Ma Giuseppe che era diventato governatore d'Egitto aveva accumulato per tempo, durante i sette anni precedenti, le provviste necessarie. Così quando scoppiò la carestia, andarono da tutto il mondo in Egitto per procurarsi i generi di prima necessità. "Da tutti i paesi venivano in Egitto, da Giuseppe, per comprare grano, perché la carestia era grave su tutta la terra" (Genesi 41:57). La stessa cosa accadrà nel prossimo futuro. Il più grande Giuseppe, Gesù Cristo, è già il "governatore" designato del regno di Dio a Gerusalemme, sul monte Sion, da dove regna invisibilmente. Ed era profetizzato che, durante il suo regno, "vi sarà abbondanza di grano nel paese (d'Israele),  sulle cime dei monti" (Salmo 72:16). Come al tempo di Giuseppe, da tutte le nazioni andranno periodicamente sul monte Sion "verso i beni del Signore (YHWH)", per saziarsi con la bontà che Dio metterà a disposizione. "Il Signore (YHWH) degli eserciti preparerà su questo monte (Sion) un convito di cibo succulenti, un convito di vini vecchi, di cibi pieni di midollo, di vini vecchi raffinati" (Isaia 25:6). 

E i "santi" che saranno in cielo godranno solo per l'adempimento spirituale della promessa o avranno una parte anche in quello letterale insieme agli uomini fedeli sul monte Sion? Subito dopo aver parlato dei "beni (materiali) del Signore (YHWH)" sul monte Sion, Dio promette: "Sazierò di grasso i sacerdoti, e il mio popolo sarà saziato dei miei beni" (Geremia 31:14). Quindi anche i "sacerdoti", ovvero i "santi" in cielo che servono da "sacerdoti" e "re", si sazieranno con i "beni" di Dio, con il "grasso", simbolo di abbondanza materiale. Gesù stesso, dopo aver parlato del "sangue del patto", promise ai suoi apostoli che avrebbe di nuovo bevuto con loro il "frutto della vigna", cioè il vino letterale, nel regno di Dio (Matteo 26:27-29). Quando avverrà questo? Evidentemente quando, dopo la "fine del mondo", dopo il 19 giugno 2026, la "nuova Gerusalemme", ovvero i "santi" in cielo, scenderà sulla terra insieme allo "sposo" promesso, Gesù Cristo. Allora, anche i due "malfattori" che morirono con Gesù, che per allora saranno stati risuscitati sulla terra nella "risurrezione dei giusti e degli ingiusti", 'saranno con lui in paradiso', nel reame terreno del suo regno (Isaia 26:19; Atti 24:15; Luca 23:43). 

Ci sarete anche voi? Dopo la distruzione di Gerusalemme, andrete anche voi sul posto per contribuire alla sua "restaurazione"? In tal caso godrete anche voi dell'abbondanza di "beni" materiali che Dio dispenserà sul monte Sion. Col tempo le benedizioni che riverserà il regno di Dio saranno sempre più abbondanti e sorprendenti. Dio "distruggerà su quel monte il velo che copre la faccia di tutti i popoli e la coperta stesa su tutte le nazioni. Annienterà per sempre la morte; il Signore, Dio (YHWH), asciugherà le lacrime da ogni viso" (Isaia 25:7,8). Anche la morte che abbiamo ereditato da Adamo sarà sconfitta dopo che il regno sarà disceso sulla terra, fra gli esseri umani ubbidienti, e "Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio" (Apocalisse 21:2-4). In mezzo alla città ricostruita scorrerà il "fiume dell'acqua della vita", sulle cui rive sarà l' "albero della vita", che darà "dodici raccolti all'anno", "ogni mese". Le "foglie dell'albero" serviranno "per la guarigione delle nazioni" (Apocalisse 22:1,2). Alla luce delle profezie esaminate, possiamo concludere con certezza che anche queste parole dell'Apocalisse si adempiranno letteralmente. A suo tempo anche i problemi di salute che affliggono oggi molti saranno cose del passato. 

Immaginate come sarebbe bello incontrarci tutti, dopo la "fine del mondo", sul monte Sion e festeggiare insieme al resto della "grande folla" che sopravvivrà alla "grande tribolazione", a Gesù, ai "santi" e alla presenza di Dio, ringraziandoLo per la Sua bontà! Accoglierete l'invito che Dio vi fa? "O voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte! ... Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, gusterete cibi succulenti!" "Cercate il Signore (YHWH) mentre lo si può trovare; invocatelo mentre è vicino. Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al Signore (YHWH), che avrà pietà di lui, al nostro Dio, che non si stanca di perdonare". "Così parla il Signore (YHWH): 《Rispettate il diritto e fate ciò che è giusto; poiché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per essere rivelata" (Isaia 55:1,2,6,7; 56:1). Tutti coloro che accoglieranno l'invito vedranno l'adempimento di queste parole: "In quel giorno si dirà: 《Ecco, questo è il nostro Dio; in lui abbiamo sperato ed egli ci ha salvati. Questo è il Signore (YHWH) in cui abbiamo sperato; esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!》Infatti la mano del Signore (YHWH) riposerà su questo monte" (Isaia 25:9,10). 
 

venerdì 8 novembre 2019

"State fermi e vedrete la salvezza" di Dio! (Esodo 14:13)


Nel precedente articolo dicevamo che, molto tempo dopo la distruzione di Gerusalemme, gli ebrei fedeli superstiti e persone di ogni nazione ripopoleranno progressivamente la "terra promessa". Questo nonostante le "insidie" che verranno dalle nazioni ostili capitanate da "Gog del paese di Magog", ovvero il Nemico di Dio in sembianze umane. Ma chi dovrà combattere contro quei "nemici"? Di sicuro non gli ebrei fedeli e nemmeno i loro sostenitori di altre nazioni, che, secondo la profezia, "non impareranno più la guerra". 

Sarà Dio stesso che combatterà per loro servendosi delle forze della natura. Ma anche Gesù Cristo, il "difensore" degli ebrei fedeli, combatterà per loro col suo corpo glorioso. L'Apocalisse precisa che anche tutti i "santi" che saranno stati risuscitati in cielo parteciperanno alla battaglia. E gli altri sulla terra cosa faranno? Alcune profezie rivelano che, quando il "piccolo stesso diverrà mille e l'esiguo una nazione potente", ovvero quando gli ebrei fedeli superstiti che resteranno sulla terra saranno radunati da ogni nazione dando vita a una "nazione nata in una sola volta" in Israele, insieme a persone non ebree, tutti insieme marceranno contro gli eserciti invasori, ma senza combattere. Seguiranno il loro re, Gesù, che, insieme ai suoi "santi" in cielo, annienteranno i nemici del regno. Dio apparirà su quell'esercito potente e disperderà gli avversari. 

Sarà un po come quando Dio affrontò gli eserciti di faraone sotto i loro occhi. O come quando uscirono tutti contro il nemico ai tempi del re Giosafat. Il popolo non dovette combattere in quei casi, ma semplicemente prendere posizione dalla parte giusta e assistere alla vittoria divina. La stessa cosa accadrà in futuro. Tutte le nazioni sapranno allora chi difenderà il popolo di Dio. Non è emozionante sapere questo, avere il privilegio di poter essere spettatori della potenza del Creatore dell'Universo a favore dei Suoi adoratori? Non rafforza la vostra fede in Colui che può ricompensarvi? Non vi sentite spinti a ricambiare il Suo immenso amore?

Ricordate cosa accadde al tempo di Mosè e delle dieci "piaghe" d'Egitto? Dopo che Dio ebbe devastato quel paese con le "piaghe", diede la libertà al Suo popolo ebreo fedele e a tutti quelli che lo accompagnavano, una "grande compagnia mista". La stessa cosa accadrà presto. Dopo che Dio avrà devastato l'infedele Israele con le "coppe della sua ira", fino alla completa distruzione di Gerusalemme, voi potrete unirvi agli ebrei fedeli superstiti nella ricostruzione del Paese. Il "faraone", il Nemico di Dio, con i suoi eserciti vi attaccheranno. Ma proprio come allora, Dio e Suo Figlio marceranno in testa al popolo e lo difenderanno. Gli eserciti del "faraone" saranno distrutti per sempre e voi potrete assaporare la libertà che Dio promette a tutti coloro che sperano in Lui! Siate decisi a resistere a tutte le "insidie" che potreste subire in futuro. Se persevererete sino alla fine, sarete salvati!

mercoledì 6 novembre 2019

Salirete anche voi al "monte del Signore (YHWH)"? (Isaia 2:2,3; Michea 4:1,2)


Sia Isaia che Michea profetizzano riguardo a un tempo futuro in cui persone di tutte le nazioni saliranno sul "monte del Signore (YHWH)", o monte Sion, per essere istruiti da Lui. Per esempio, Isaia dice: "Avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della casa del Signore (YHWH) si ergerà sulla vetta dei monti e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno a esso. Molti popoli vi accoreranno e diranno: 《Venite, saliamo al monte del Signore (YHWH), alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo per i suoi sentieri》. Da Sion, infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del Signore (YHWH)" (Isaia 2:2,3). La profezia di Michea è pressoché uguale, se non fosse che parla di "ultimi tempi" anziché di "ultimi giorni". Le domande che più ci interessano ora sono: quando si adempiranno queste parole e in che modo? A quali "ultimi giorni" (o "ultimi tempi") si riferisce? 

Alcune profezie parallele ci permettono finalmente di fare un po' più di luce sull'argomento. Notate che la profezia indica che questo "monte" si sarebbe innalzato al di sopra di altri monti e colli. Stiamo parlando del letterale monte Sion, che si trova a Gerusalemme? C'è un'altra profezia che conferma questa ipotesi? Il profeta Zaccaria, a un certo punto, scrive, parlando di Israele: "Tutto il paese sarà mutato in pianura ... Gerusalemme sarà innalzata e abitata nel suo luogo" (Zaccaria 14:10). Seguono poi alcuni riferimenti spaziali precisi che ci fanno comprendere che sta parlando della città letterale di Gerusalemme. Quindi, anche la profezia di Isaia e Michea avrà un adempimento letterale. Ma quando? Sempre Zaccaria ce lo fa capire. Il contesto del versetto prima citato inizia profetizzando l'invasione di Gerusalemme da parte dei "nemici": "Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme: la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate; metà della città sarà deportata, ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città" (Zaccaria 14:2). Certo, è una terribile prospettiva che non auguriamo a nessuno! Purtroppo è quanto accadrà agli ebrei infedeli. E dalle profezie sappiamo che, nei prossimi anni, Israele sarà invasa e Gerusalemme infine distrutta intorno al 9 ottobre 2022. 

Tuttavia ci saranno dei superstiti, come dice anche Zaccaria, evidentemente quelli che saranno stati deportati prima della distruzione e coloro che, vedendo la città assediata, si metteranno in salvo fuggendo nelle località montuose circostanti, come comandò Gesù (Matteo 24:15,16). Zaccaria ci rivela cosa accadrà dopo la distruzione di Gerusalemme. "Poi il Signore (YHWH) si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni" (Zaccaria 14:3). Certamente non sta parlando dell'occasione in cui le nazioni nemiche attaccheranno Gerusalemme come conseguenza dell'infedeltà dei suoi abitanti. Allora Dio non li risparmierà dalle conseguenze delle loro azioni. E poi l'Iddio d'Israele difende solo il Suo popolo fedele. Il profeta Ezechiele descrive un periodo di tempo in cui "Gog del paese di Magog" e le nazioni al suo comando attaccheranno i veri adoratori. Che si riferisce proprio ai superstiti della distruzione di Gerusalemme lo si capisce perché ne parla come del "paese sottratto alla spada", della "nazione raccolta in mezzo a molti popoli, sui monti d'Israele, che sono stati per tanto tempo deserti" (Ezechiele 38:9). Come ho spiegato in precedenza, "Gog" è Satana il diavolo nelle sue sembianze terrene, che guiderà l'invasione contro il popolo di Dio superstite. A questa invasione parteciperà anche il "piccolo corno" della profezia di Daniele (ovvero la Turchia) insieme alle altre nazioni che compongono il "re del settentrione". 

Ezechiele precisa che l'attacco di Gog avverrà "negli ultimi anni" e dopo "tanto tempo" che i monti d'Israele saranno rimasti deserti. Questo ci porta a concludere che non accadrà negli ultimi mesi prima della "fine del mondo", intorno al 19 giugno 2026, ma negli "anni" precedenti e prima che il paese venga completamente ricostruito. Eppure sappiamo che il "piccolo corno" sarà distrutto dopo che sarà completata la restaurazione di Gerusalemme e le altre nazioni lo saranno qualche tempo dopo. Evidentemente l'invasione di Gog non avverrà in un giorno di 24 ore e nemmeno in un anno letterale, ma nell'arco di un periodo di tempo di alcuni "anni". Inizierà parecchio tempo dopo la distruzione di Gerusalemme, ma qualche anno prima che finisca la "settimana" di anni, e si protrarrà fin dopo la fine di quella "settimana", allorché tutti gli oppositori del regno di Dio saranno distrutti entro il 19 giugno 2026.

Che si tratti della stessa invasione descritta da Zaccaria è confermato da altri particolari. Sia Ezechiele che Zaccaria dicono che, a un certo punto, quei nemici si faranno prendere dal panico, uccidendosi a vicenda (Ezechiele 38:21; Zaccaria 14:13), che verranno distrutti sia gli uomini che gli animali al loro seguito (Ezechiele 39:17,18; Zaccaria 14:12,15), e che i loro beni saranno raccolti dai superstiti ebrei (Ezechiele 39:10; Zaccaria 14:14). Anche l'Apocalisse descrive lo stesso avvenimento allorché parla del cavaliere del "cavallo bianco" (Gesù Cristo) che colpisce le nazioni con una "spada affilata". Dopodiché i cadaveri dei nemici vengono dati in pasto agli uccelli, proprio come dice anche la profezia di Ezechiele (Apocalisse 19:11-18; Ezechiele 39:4,17-20). Sì, stiamo parlando della "battaglia del gran giorno del Dio onnipotente ... nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon" (Apocalisse 16:14,16), chiamata anche il "grande e terribile giorno del Signore (YHWH)" (Gioele 2:31), non un "giorno" letterale di 24 ore, perché Zaccaria dice che avverrà "tanto d'estate quanto d'inverno" (Zaccaria 14:7,8), ma comprenderà il periodo di tempo in cui Gog attaccherà il popolo di Dio, ovvero alcuni anni. Sarà durante quel "giorno" che "Gerusalemme sarà innalzata", o, per dirla con Isaia, "il monte della casa del Signore (YHWH)... sarà elevato al di sopra dei colli". Infatti, mentre persone timorate di Dio vi accorreranno da ogni parte del mondo, altri continueranno ostinatamente ad adorare altri dèi. Michea rivela: "Mentre tutti i popoli cammineranno ciascuno nel nome del suo dio, noi (ebrei superstiti e compagni) cammineremo nel nome del Signore (YHWH), nostro Dio, per sempre" (Michea 4:5). E Zaccaria precisa in che modo avverrà il "pellegrinaggio" a Gerusalemme: "Tutti quelli che saranno rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme saliranno di anno in anno a prostrarsi davanti al Re, al Signore (YHWH) degli eserciti, e a celebrare la festa delle Capanne". D'altra parte coloro che decideranno di non andare a Gerusalemme subiranno la stessa sorte degli altri nemici di Dio (Zaccaria 14:16-19). 

Capite quanto sarà importante salire al monte di Dio, la città di Gerusalemme, che verrà progressivamente ricostruita, e attendere le istruzioni che Dio stesso impartirà? Ci sarete anche voi fra coloro che acclameranno il "re glorioso" che tornerà sul monte Sion? (Salmi 24, 48) "Chi salirà al monte del Signore (YHWH)? Chi potrà stare nel suo luogo santo? L'uomo innocente di mani e puro di cuore, che non eleva l'animo a vanità e non giura con il proposito di ingannare". "Colui che è puro e agisce con giustizia e dice la verità come l'ha nel cuore; che non calunnia con la sua lingua, né fa male alcuno al suo vicino, né insulta il suo prossimo. Agli occhi suoi è spregevole il malvagio, ma onora quelli che temono il Signore (YHWH). Se anche ha giurato a suo danno, non cambia; non dà il suo denaro a usura, né accetta regali a danno dell'innocente" (Salmo 24:3,4; 15). Se mentre leggevate queste parole, la coscienza vi rimordeva o vi siete resi conto di non corrispondere alla descrizione, significa che non siete ancora pronti per salire al monte di Dio. Il mondo in generale non lo è. E presto le cose intorno a voi peggioreranno. Il Nemico di Dio farà di tutto per allontanarvi da Lui e impedirvi di salire su quel "monte". Vorrebbe trascinare anche voi nella mischia che attaccherà il popolo di Dio. Servendosi dei suoi "agenti" terreni e spirituali (dal 14 novembre potrebbero arrivarne altri), cercherà in ogni modo di contaminarvi con la cattiveria dilagante. 

Se volete sopravvivere all'attuale "giorno del giudizio" e non subire l'ira di Dio quando inizierà il  Suo "grande e terribile giorno", dovete prendere le distanze spiritualmente parlando da tutta la malvagità intorno a voi e prepararvi a salire sul "monte della casa del Signore (YHWH)". Avrete la fede necessaria per credere che il vostro Dio vi proteggerà dai nemici guidati da "Gog del paese di Magog" che avanzeranno contro di voi? Aiuterete gli ebrei fedeli superstiti a ricostruire la città del gran Re? Possiate essere anche voi fra quelli che pronunceranno queste parole: "Grande è il Signore (YHWH) e degno di lode nella città del nostro Dio, sul suo monte santo. Bello si erge, e rallegra tutta la terra, il monte Sion: parte estrema del settentrione, città del gran re. Nei suoi palazzi Dio è conosciuto come fortezza inespugnabile". "Quel che avevamo udito l'abbiamo visto nella città del Signore (YHWH) degli eserciti, nella città del nostro Dio. Dio la renderà stabile per sempre" (Salmo 48:1-3,8).