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martedì 16 luglio 2019
Quando inizierà "la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente"? (Apocalisse 16:14)
Nella Bibbia si parla sia del "gran giorno del Signore (YHWH)" (Sofonia 1:14), o semplicemente del Suo "giorno" (Gioele 2:1), contro l'infedele Gerusalemme, sia del "grande e terribile giorno del Signore (YHWH)" (Gioele 2:32), o "gran giorno del Dio onnipotente" (Apocalisse 16:14) contro tutte le nazioni, volgarmente detto anche "fine del mondo", da non confondere con il "Giorno del Giudizio", iniziato lo scorso 4 aprile. In precedenza pensavamo che il "grande e terribile giorno" di Dio sarebbe iniziato dopo la "settantesima settimana" di anni del profeta Daniele, dopo cioè che sarebbe stata ultimata la "restaurazione" di Gerusalemme. Ma lo Spirito di Dio ci induce a correggere in parte questo "intendimento".
L'Apocalisse, per esempio, ci fa capire che, dopo che il cavaliere del "cavallo giallastro", ovvero l' "Assiro", avrà devastato Israele, ci saranno straordinari "fenomeni celesti" (sole oscurato, luna di sangue, stelle cadute) (Apocaliase 6:8,12,13). Come abbiamo visto nell'articolo precedente, questi "fenomeni" saranno il "preludio" dell'avvento sul suolo d'Israele egli eserciti nemici capeggiati dalla Turchia e del "ritorno" visibile del Messia per il "Giudizio Universale". Di lì a poco Gerusalemme sarà distrutta nel "gran giorno" di Dio, il primo che abbiamo menzionato. Ma la parallela profezia di Gioele indica che simili "fenomeni celesti" (sole oscurato e luna in sangue) precederanno immediatamente anche il "grande e terribile giorno del Signore (YHWH)" (Gioele 2:31).
C'è anche un altro particolare che fa riflettere. Sempre l'Apocalisse rivela che il "falso profeta", ovvero la "bestia con due corna simili ad agnello", avrebbe avuto una parte importante nel preparare il mondo alla "battaglia del gran giorno del Dio onnipotente". E, quando finalmente verrà quel "giorno", anche il "falso profeta" sarà distrutto (Apocalisse 16:14,14; 19:19,20). Sappiamo che questo "falso profeta" rappresenta l'infedele Israele, chiamata anche "Babilonia la grande". E sappiamo pure che "Babilonia la grande" sarà definitivamente distrutta allorché Gerusalemme sarà devastata, fra tre anni e mezzo circa. Tutto questo ci porta a concludere che il "gran giorno" di Dio contro Gerusalemme, nel quale sarà rasa al suolo, coinciderà con l'inizio del "gran giorno del Dio onnipotente", o "grande e terribile giorno del Signore (YHWH)".
Cosa accadrà allora? L' Apocalisse lo chiama pure "il gran giorno" dell'ira di Dio e dell' "Agnello" (Gesù Cristo), il "tempo" in cui sarà "compiuto il mistero di Dio", ovvero sarà distrutta "Babilonia la grande", e "il regno del mondo" passerà fattivamente nelle mani di Dio e del Suo Cristo. Per allora tutti i "santi" saranno stati radunati in cielo (i "ventiquattro anziani che siedono suo loro troni") e potranno ringraziare Dio per aver "preso in mano" il Suo "grande potere" e "stabilito" il Suo "regno". Sarà evidentemente allora che Dio farà il Suo ingresso come "re glorioso" a Gerusalemme, ancor prima della sua distruzione. In quel "giorno" arriverà pure il "momento di giudicare i morti", che saranno risuscitati per l'occasione, e "di distruggere quelli che distruggono la terra" (Apocalisse 10:7; 11:15-19). La parabola di Gesù del "grano e delle zizzanie" conferma questa interpretazione. Gesù disse che la "mietitura" corrisponde alla "fine dell'età presente", o alla "fine del mondo" come lo conosciamo. Per allora il "grano", ovvero i "santi", saranno tutti "raccolti nel granaio", in cielo, mentre le "zizzanie", i finti cristiani, saranno portati "fuori del suo regno", fuori da Gerusalemme, e gettati nella "fornace ardente", cioè distrutti (Matteo 13:30,38-43). La parabola non indica che il "radunamento" dei "santi" sarebbe avvenuto molto tempo prima della distruzione delle "zizzanie", ma pressoché contemporaneamente, ovvero alla "fine dell'età presente".
Sia l'Apocalisse che Gioele precisano però che l'esecuzione finale dei giudizi di Dio sarà preceduta da un grande "terremoto" (Apocalisse 11:19; 16:17-21; Gioele 3:16). Questo aspetto ci porta a riconsiderare la successione di eventi profetizzata da Gioele. Come abbiamo visto in precedenza, già ora "tutte le nazioni" si stanno radunando intorno a Israele per farsi guerra le une contro le altre. Quando il "radunamento" sarà completato, Dio si metterà a sedere nella "valle di Giosafat", o "valle del Giudizio" per giudicare tutte le nazioni circostanti" attraverso il Suo "giudice" incaricato (Gioele 3:12,14; Matteo 25:31-33). L'Apocalisse dice che saranno radunate "nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon" (Apocalisse 16:16). Come sappiamo, le profezie bibliche hanno sia un adempimento letterale che uno simbolico e spirituale. Quindi anche la "valle di Giosafat" e "Harmaghedon" indicano sia la location letterale in cui inizierà la "battaglia del gran giorno del Dio onnipotente", cioè in Israele, che il "luogo" simbolico in cui si svolgerà, ovvero la situazione mondiale in cui Dio eseguirà i Suoi giudizi contro tutti gli "empi" (Giuda 14,15).
Il "grande e terribile giorno" di Dio inizierà con il Suo "gran giorno" contro Gerusalemme e proseguirà con la distruzione di tutti gli oppositori del Suo regno, partendo da Israele, in tutto il mondo. "Poiché, ecco, io comincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome (Gerusalemme)". "Un grido, come quello dei pestatori d'uva, arriva a tutti gli abitanti della terra. Il rumore giunge fino alle estremità della terra, poiché il Signore (YHWH) ha una lite con le nazioni, egli entra in giudizio contro ogni carne; gli empi li dà in balìa della spada". "Ecco, una calamità passa di nazione in nazione, e un gran turbine si alza dalle estremità della terra. In quel giorno gli uccisi dal Signore (YHWH) copriranno la terra dall'una all'altra estremità di essa" (Geremia 25:29,30-33; Sofonia 1:3,4; 3:8).
Ma non si concluderà nel giro di 24 ore e nemmeno di qualche giorno o mese. In base all' "intendimento" attuale, dopo la distruzione di Gerusalemme, la città dovrà essere gradualmente "restaurata" e con essa la giusta adorazione di Dio. Questa "restaurazione" sarà completata solo alla fine della "settantesima settimana" di anni iniziata da poco. Dopo "Gog di Magog", ovvero Satana nella sua manifestazione terrena, a capo delle nazioni ribelli, proverà ad attaccare nuovamente Gerusalemme, ma sarà sconfitto insieme a tutto il suo esercito. Il profeta Ezechiele aggiunge che i cadaveri della folla di "Gog" andranno in pasto "agli uccelli di ogni specie e a tutte le bestie dei campi". Anche l'Apocalisse dice che "gli uccelli" si ciberanno della "carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini di ogni sorta" (Ezechiele 38:18-23; 39:17-20; Apocalisse 19:17,18). Evidentemente questo "evento" segnerà la "fine" del "gran giorno del Dio onnipotente".
Come potremo essere salvati quando verrà questo "giorno"? Gioele risponde: "Chiunque invocherà il nome del Signore (YHWH) sarà salvato" (Gioele 2:32). Altre profezie parallele ci aiutano a capire cosa significa 'invocare il nome' di Dio. Sofonia rivela cosa accadrà dopo che Dio avrà iniziato ad eseguire il giudizio sulle nazioni radunate intorno a Israele: "Allora io trasformerò le labbra dei popoli in labbra pure, affinché tutti invochino il nome del Signore (YHWH), per servirlo di comune accordo" (Sofonia 3:9). Anche Isaia e Michea dicono che "molti popoli" andranno a Gerusalemme per essere istruiti da Dio, mentre vivranno in pace (Isaia 2:2-4; Michea 4:2-4). Dopo la distruzione di Gerusalemme, persone volenterose, già giudicate "pecore" dal Messia, da tutto il mondo andranno sul posto per ricostruire "di comune accordo" la città. Una "grande folla" che acclamerà con fede i "nuovi re della terra", Dio e Suo Figlio Gesù (Appcalisse 7:9). Sarà proprio la loro condizione pacifica e di prosperità che attirerà l'attenzione del Nemico di Dio, spingendolo a sferrare l'attacco finale (Ezechiele 38:11,12). Ma nessuno più potrà toccare la "città santa", perché allora il suo "re glorioso" la difenderà. "Voi saprete che io sono il Signore (YHWH), il vostro Dio; io dimoro in Sion, il mio monte santo. Gerusalemme sarà santa e gli stranieri non vi passeranno più" (Gioele 3:17). "Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero, che confiderà nel nome del Signore (YHWH). Il resto d'Israele non commetterà azioni malvagie, non dirà menzogne e non si troverà più un linguaggio ingannatore sulle sue labbra; perché essi pascoleranno, si coricheranno e non vi sarà più nessuno che li spaventi" (Sofonia 3:12,13).
Cosa impariamo in pratica da questo "intendimento" aggiornato delle profezie? Riepilogando, abbiamo capito che, quando Gesù tornerà per separare le "pecore" dai "capri", non passerà molto tempo prima che Gerusalemme venga distrutta nel "gra giorno" di Dio, dando inizio anche al Suo "grande e terribile giorno", ad Armaghedon. Allora Dio siederà come Giudice Supremo a Gerusalemme ed inizierà a punire direttamente le nazioni radunate. Poi le "pecore" scampate alla "grande tribolazione" ricostruiranno gradualmente la città distrutta, al sicuro sotto la protezione dell'Iddio Onnipotente. Siete pronti per quel "giorno"? Se sarete con le nazioni che saliranno contro Israele, sarete distrutti. Se invece acclamerete con fede i "nuovi re della terra" e sosterrete quelli che restaureranno la "città santa", sarete salvati. Avrete la fiducia necessaria per recarvi a Gerusalemme e partecipare alla sua "restaurazione"? O verrete meno come gli ebrei del tempo di Mosè che si sentirono in trappola tra il faraone che li inseguiva e il Mar Rosso? Ricordate che "chiunque invocherà" l'aiuto di Dio, avendo piena fiducia nel Suo aiuto e lodandoLo con "labbra pure", "sarà salvato". Potrete così preparare la città per quando, dopo la fine del "gran giorno del Dio onnipotente", la "nuova Gerusalemme", Gesù e i suoi coeredi, scenderà dal cielo.
Si avvereranno allora queste parole: "Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini!". Nell'antico Israele il "tabernacolo" era una "tenda" dove i sacerdoti officiavano prima della costruzione del tempio. Rappresentava la "presenza" di Dio in mezzo al Suo popolo e la centralità della vera adorazione nella vita dei Suoi servitori. La "nuova Gerusalemme" sarà il nuovo "tabernacolo" di Dio. Attraverso il Suo regno in terra Dio sarà "presente" e guiderà gli uomini ubbidienti nella Sua vera adorazione. "Da Sion, infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del Signore (YHWH)" (Isaia 2:3). "Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate" (Apocalisse 21:3,4).
Che tempo emozionante sarà quello! "Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio" (2 Corinzi 7:1). L'Apocalisse diceva che, per preparare le nazioni alla "battaglia del gran giorno del Dio onnipotente", la "bestia selvaggia", cioè il sistema politico del mondo, il "falso profeta", ovvero l'infedele Israele, e il "dragone", Satana il diavolo in persona, avrebbero dato vita a "spiriti impuri simili a rane". Non ci facciamo contaminare da questa "propaganda" satanica! Potremmo diventare "impuri" agli occhi di Dio se sostenessimo politicamente i governi di questo mondo. Come abbiamo visto in precedenza, oramai tutte le nazioni sono state radunate intorno a Israele, prendendo posizione a favore o contro. Se non vogliamo subire anche noi l'ira di Dio, restiamo lontani dalla "valle di Giosafat", o da "Harmaghedon", evitando di schierarci da una parte o dall'altra. Se ci facessimo abbindolare dal "falso profeta", sostenendo politicamente lo Stato ebraico, saremo costretti a subire le sue stesse piaghe! E quante tentazioni ci mette davanti ogni giorno il Nemico di Dio, proponendoci vizi che distruggono sia l'anima che il corpo!
Se vogliamo ereditare il regno di Dio, dobbiamo purificarci da ogni specie di impurità e continuare a lottare contro il peccato fino alla fine! Nella "nuova Gerusalemme", nella città restaurata che diventerà sede terrena del regno di Dio, ci sarà anche l' "albero della vita" che simboleggiava il diritto alla vita eterna. Le "foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni". Chiunque avrà diritto alla vita eterna e ad entrare nella "città santa" potrà guarire da ogni genere di infermità fisica. Ma per beneficiarne, dovremo essere "puri" e non praticare più il peccato, questo prima che finisca la "grande tribolazione" e Gesù torni per il Giudizio Universale. "Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all'albero della vita e per entrare per le porte della città! Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna". Solo così potremo accettare l'invito che lo "Spirito" di Dio e la "sposa" di Cristo, i "santi" suoi coeredi, ci faranno. "Lo Spirito e la sposa dicono: 《Vieni!》 E chi ode, dica: 《Vieni!》 Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita" (Apocalisse 7:9,13-17; 22:14,15,17).
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