venerdì 17 luglio 2020

La "tabella di marcia" di Dio per i prossimi due anni!


Negli articoli precedenti ho spiegato che presto il giudizio dell'Iddio Onnipotente sarà eseguito su tutte le nazioni. A volte Dio si serve degli esseri umani per eseguire i Suoi giudizi, nel senso che permette loro di perseguire le loro mire espansionistiche e bellicose. Questo non significa che approvi le azioni violente o le guerre intraprese dagli uomini, e anzi ne chiederà conto a suo tempo. Per lo stesso motivo quest'articolo non ha lo scopo di incoraggiare o sostenere qualsivoglia parte coinvolta nei conflitti, ma di illustrare semplicemente ciò che accadrà dal punto di vista lungimirante del Creatore di tutto l'universo. Anziché concentrarmi sulle ragioni scritturali che ci permettono di identificare gli "attori" in gioco, per le quali rimando agli articoli corrispondenti, fornirò ora alcuni particolari "illuminanti" sui tempi in cui le profezie si adempiranno e su ciò che possono fare, sin d'ora, gli abitanti delle nazioni interessate per sopravvivere con l'approvazione di Dio.

Il profeta Geremia rivela quale nazione profetica subirà per prima il giudizio divino. "Annunciatelo in Egitto...! Dite: 《Alzati, prepàrati, poiché la spada divora tutto ciò che ti circonda》" (Geremia 46:14). L' "Egitto" rappresenta gli Stati Uniti d'America e i loro alleati occidentali. Geremia spiega che i "prodi" d'Egitto saranno impegnati in una "battaglia", ma alla fine "al settentrione, presso il fiume Eufrate, vacillano e cadono" (Geremia 46:3-6). Secondo altre profezie saranno gli "Assiri", o "Caldei", profetici, ovvero i paesi arabi a nord di Israele, a sferrare questo duro colpo. Il "faraone", ovvero il presidente degli Stati Uniti, non solo non potrà impedirlo, ma sarà sconfitto egli stesso, insieme ai suoi "prodi", o valorosi sostenitori. I soldati che saranno impegnati nella battaglia a un certo punto diranno: "Andiamo, torniamo al nostro popolo e al nostro paese natìo, lontani dalla spada micidiale" (Geremia 46:16,16).

 Il profeta ci informa pure sulle "mosse" militari del "nemico": "Il nemico verrà come un Tabor, fra le montagne, come un Carmelo che avanza sul mare" e "avanzano con un esercito", "più numerosi delle locuste" (Geremia 46:18,22,23). Il Tabor e il Carmelo sono due imponenti montagne d'Israele. L' "esercito" nemico, composto da tantissimi soldati, imponente come una montagna, avanzerà sulle forze armate statunitensi e alleate "fra le montagne" e "sul mare", ingaggiando pure una battaglia navale. Ma non tutti gli abitanti dell' "Egitto" saranno sterminati. Dio indica chi sarà sconfitto: "Punirò ... il faraone, l'Egitto, ... i suoi re, il faraone e quelli che confidano in lui" (Geremia 46:25). Perciò, se vivete nel moderno "Egitto", non confidate nel "faraone", non sostenetelo politicamente e non vi fate coinvolgere nella battaglia. Se potete, non vi avvicinate alle zone di guerra e restate "lontani dalla spada micidiale"!

Contemporaneamente all' "Egitto" lo stesso "nemico" invaderà presto l'infedele Israele, con la complicità dei palestinesi e della Giordania. Ma anche questi ultimi subiranno subito dopo l'ira si Dio. Sia Geremia che Sofonia confermano che sarà prima la volta dei palestinesi, i "Filistei", o abitanti di "Canaan", poi della Giordania, "Moab", "Ammon" e "Edom" profetici. I primi saranno sconfitti dall'esercito turco, i secondi dagli "Assiri", o "Caldei". Rivolgendosi collettivamente ai palestinesi, l'Onnipotente dichiara: "Io ti distruggerò al punto che non avrai più abitanti" (Sofonia 2:5). 

Se siete palestinesi e vivete intorno alla Striscia di Gaza o in Cisgiordania, non partecipate all'offensiva contro Israele e piuttosto allontanatevi dal vostro paese! Chi si troverà sul posto quando arriverà l'esercito turco non avrà scampo. "Così parla il Signore (YHWH): 《Ecco, delle acque salgono dal settentrione, formano un torrente che straripa; esse inondano il paese e tutto ciò che contiene, le città e i loro abitanti; gli uomini lanciano grida, tutti gli abitanti del paese urlano》". "Tutti i Filistei saranno devastati" (Geremia 47:2,4). 

Dopo essersi serviti del sostegno militare della Giordania, gli "Assiri", o "Caldei", profetici la attaccheranno. Geremia fa luce anche sul periodo di tempo in cui avverrà. "Il devastatore è piombato sui tuoi frutti d'estate e sulla tua vendemmia". Dunque d'estate e durante la vendemmia, a fine estate e inizio autunno. E poi parla dell' "anno in cui dovrà rendere conto" (Geremia 48:32,44). Quale sarà l' "anno" in cui la Giordania subirà la sconfitta "assira"? Dal momento che le profezie rivelano che in seguito anche gli "Assiri" saranno devastati entro l'autunno 2021, e al momento né gli "Assiri" né la Giordania hanno ancora invaso militarmente Israele, è probabile che sarà il 2021 l' "anno" fissato per il giudizio, e in particolare durante il periodo estivo. Il nemico dirà: "Venite, distruggiamolo, e non sia più nazione". "Il devastatore verrà contro tutte le città, nessuna città scamperà; la valle perirà e la pianura sarà distrutta, come il Signore (YHWH) ha detto". Gli "Assiri" attaccheranno improvvisamente la Giordania, fendendo l'aria "come l'aquila", ma subito dopo gli "Assiri" saranno attaccati e sconfitti dalla Turchia. 

Come dovreste reagire se abitate in Giordania? "Fuggite, salvate le vostre persone!". "Abbandonate le città e andate a sistemarvi nelle rocce!"(Geremia 48:2,6,8,28;49:22). Se potete, allontanatevi dalle città, state lontani dalle pianure e rifugiatevi in qualche località di montagna, difficilmente raggiungibile dal "nemico". Ma fatelo ora, non davanti al pericolo imminente! "Chi fugge davanti allo spavento cade nella fossa", avverte il profeta. In ogni caso, se il "nemico" dovesse raggiungervi, non opponete resistenza armata, ma arrendetevi. Dio promette che "la nazione che piegherà il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia (alias "Caldei" o "Assiri") e gli sarà sottomessa" sarà risparmiata (Geremia 48:44;27:11). 

Infine l'Iddio Onnipotente "stenderà la mano contro il settentrione e distruggerà l'Assiria" che sarà ridotta "in desolazione, in un luogo arido come il deserto" (Sofonia 2:13). A quanto pare, la Turchia e i suoi alleati devasteranno gli "Assiri" non meno di come faranno con i "Filistei" e successivamente con Gerusalemme. Se vivete in una delle nazioni degli "Assiri", o "Caldei", cioè nei paesi arabi a nord di Israele, l'invito è sempre quello di allontanarsi dalla nazione prima possibile. "Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei!" (Geremia 50:8). 

Il giudizio di Dio sulle nazioni consentirà agli ebrei fedeli di tutto il mondo di andare in Israele per incontrare l'Onnipotente Creatore sul monte Sion. In seguito tutti i non ebrei che si saranno prudentemente allontanati dal proprio paese potranno tornare in patria con l'approvazione dell'Iddio d'Israele o servirLo insieme agli ebrei fedeli nella Gerusalemme restaurata. Se sarete fra loro, potrete beneficiare di questa promessa: "《Tu dunque, non temere, Giacobbe mio servitore, non ti sgomentare, Israele! Poiché, ecco, io ti salverò dal lontano paese, salverò la tua discendenza dalla terra della sua deportazione. Giacobbe ritornerà, sarà in riposo, sarà tranquillo; nessuno più lo spaventerà. Tu non temere, Giacobbe, mio servitore》, dice il Signore (YHWH);《poiché io sono con te, io annienterò tutte le nazioni fra le quali ti ho disperso, ma non annienterò te》" (Geremia 46:27,28).


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