domenica 12 maggio 2019

Il "tempio" di Dio sarà purificato, o abitanti d'Israele!




Alcune profezie bibliche parallele, che si riferiscono cioè alla medesima "serie" di avvenimenti, si stanno adempiendo oggi o si adempiranno nei prossimi anni. La "serie" di eventi riguarda l'annuncio dei giudizi di Dio contro l'infedele Israele e l'esecuzione di quegli stessi giudizi. Le profezie parallele le troviamo nei libri biblici di Malachia, Ezechiele, Daniele e Apocalisse. Per semplificarvi al massimo l'argomento e per una maggiore fluidità del discorso, eviterò, questa volta, di riportare tutti i riferimenti interessati, limitandomi a menzionare le "storie" descritte in ciascun caso. 

Come sapete, la profezia di Ezechiele, al capitolo 9, parla di un "uomo vestito di lino" che avrebbe apposto un "segno" per la salvezza agli ebrei pentiti. Quest' "uomo" rappresenta i cristiani "unti" dallo Spirito Santo che stanno aiutando gli ebrei sensibili a tornare al loro Dio. Ma al capitolo 10 la profezia continua dicendo che la "gloria di Dio" è presente nel Suo "tempio" spirituale per consentire all' "uomo vestito di lino" di "versare" simbolicamente dei "carboni ardenti", presi dalle mani degli angeli, su Gerusalemme. La parallela profezia dell'Apocalisse, al capitolo 16, parla del versamento, da parte degli angeli, delle "coppe" dell'ira di Dio, in particolare su "Babilonia la grande". Questo "versamento" si adempie con l'esecuzione dei giudizi di Dio contro l'infedele Israele e la loro proclamazione per opera dei "due testimoni" del capitolo 11, che corrispondono all' "uomo vestito di lino" di Ezechiele. La proclamazione dei "due testimoni" è iniziata lo scorso 4 aprile e terminerà tre anni e mezzo dopo con la distruzione di Gerusalemme, rappresentata dal "cortile esterno" del "tempio" spirituale di Dio. Anche Ezechiele riferisce che il rumore delle ali degli angeli che sono alla presenza di Dio si sente fino al "cortile esterno", evidentemente nel senso che Dio sta prestando particolare attenzione a Israele, facendo annunciare i Suoi giudizi ai "due testimoni" sotto la guida angelica. Il "tempio" di Dio è costituito da tutti i "santi" che formano il Suo regno celeste, persone ebree e non. Ma una parte che ha relazione con questo "tempio", il suo "cortile esterno", è l'attuale Gerusalemme. La profezia di Malachia, al capitolo 3, precisa che Dio avrebbe inviato il Suo "messaggero del patto", Gesù Cristo, per purificare il Suo "tempio". Daniele, ai capitoli 8 e 9, assicura che il "tempio" sarebbe stato purificato definitivamente dopo la fine della "settantesima settimana" di anni, che sappiamo essere iniziata il 4 aprile. La purificazione dell'intero "tempio" di Dio, compreso il suo "cortile esterno", sarà completata con la "restaurazione" di Gerusalemme e la futura "venuta" di Gesù per eliminare da Gerusalemme qualsiasi contaminazione residua e preparare la "città santa" per l'arrivo del "Re glorioso", il nostro Onnipotente Dio.

All'interno di questo "quadro profetico" composito, ci sono alcuni aspetti che mi preme sottolineare. La stessa opera profetica di Ezechiele prefigurava la "missione" dell' "uomo vestito di lino", alias i "due testimoni". Così come per Ezechiele, non sarebbe stato facile nemmeno oggi annunciare i giudizi di Dio, perché la maggioranza degli ebrei sono diventati "ribelli". Ma, in ogni caso, l'opera di avvertimento dev'essere portata avanti.  "«La casa d'Israele non ti vorrà ascoltare, perché non vogliono ascoltare me; poiché tutta la casa d'Israele ha la fronte dura e il cuore ostinato. Ecco io rendo dura la tua faccia, perché tu possa opporla alla faccia loro; rendo dura la tua fronte, perché tu possa opporla alla fronte loro; io rendo la tua fronte come un diamante, più dura della selce; non li temere, non ti sgomentare davanti a loro, perché sono una casa ribelle».  Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ricevi nel tuo cuore tutte le parole che io ti dirò, e ascoltale con le tue orecchie. Va' dai figli del tuo popolo che sono in esilio, parla loro, e di' loro: "Così parla il Signore, Dio (YHWH)", sia che ti ascoltino o non ti ascoltino»" (Ezechiele 3:7-11).

A Ezechiele Dio comanda di rappresentare con gesti eloquenti le varie "piaghe" che colpiranno gli infedeli. In questo modo avrebbe servito da "segno" per la casa d'Israele. Lo stesso vale oggi. Il fatto che i "due testimoni" siano "vestiti di sacco" significa che avrebbero rappresentato in modo incisivo la tristezza e la prostrazione dovuti per i giudizi di Dio. Per quanto mi riguarda, cerco di rappresentare, attraverso i miei articoli, il più chiaramente possibile, i "guai" che subirà presto l'infedele Israele, e in particolare la città di Gerusalemme, e i sentimenti che dovrebbero manifestare i suoi abitanti. "Allora manderò contro di voi la fame e le belve che ti distruggeranno i figli; in mezzo a te passeranno la peste e la strage, mentre farò piombare sopra di te la spada. Io, il Signore, ho parlato" (Ezechiele 5:17). La "fame" sarà spaventosa a Gerusalemme quando la "grande tribolazione" predetta la investirà in pieno. Le "belve", la "bestia selvaggia" dell'Apocalisse, ovvero le nazioni del mondo, presto renderanno "devastata e nuda" l'infedele Israele e molti moriranno per effetto della guerra o delle pestilenze. 

Un altro aspetto importante riguarda la "purificazione" del "tempio". Prima o poi tutti coloro che causano inciampo, o problemi, agli altri saranno eliminati da Israele. Tutti quelli che si rifiutano di tornare all'Iddio d'Israele alla fine non resteranno a Gerusalemme. In vista di ciò, voi abitanti d'Israele, chiedetevi se siete ancora degni di vivere nella "terra" che Dio promise ai vostri patriarchi e ai loro discendenti fedeli. Se non avete fatto pace con Dio, dovrete subire, purtroppo, tutte le "coppe" della Sua ira, prima attraverso l'invasione nemica tanto annunciata, poi mediante il giudizio diretto del re costituito, il vostro Messia, che ora, ricordatelo, siede invisibilmente come re a Gerusalemme. E lui ha già dato prova di saper purificare la "casa" del Padre suo, per esempio quando scacciò dal tempio di Gerusalemme tutti quelli che vi svolgevano i loro affari. 

"Figlio d'uomo, volta la tua faccia verso i monti d'Israele, profetizza contro di loro, e di': "O monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, Dio (YHWH)! Così parla il Signore, Dio (YHWH), ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: Eccomi, io farò venire su di voi la spada e distruggerò i vostri alti luoghi....Dovunque abitate, le città saranno rese desolate, gli alti luoghi devastati, affinché i vostri altari siano desolati e segno di colpa, i vostri idoli siano infranti e scompaiano, le vostre colonne solari siano spezzate e tutte le vostre opere siano spazzate via" (Ezechiele 6:2-6). Se siete idolatri e, pur asserendo di servire Dio a parole, di fatto servite voi stessi o altri uomini che si oppongono alla volontà di Dio, non potrete sfuggire al giudizio! Nemmeno i "monti" d'Israele, che saranno un rifugio sicuro per gli ebrei fedeli che 'vi fuggiranno', come esortò a fare Gesù, potranno nascondervi quando il "nemico" arriverà! Questo sottolinea quanto sia importante, ai fini della salvezza, non tanto il luogo fisico in cui cercare riparo, quanto soprattutto il "luogo" spirituale in cui dovremmo essere, l' "arca" di Dio. Siete usciti da "Babilonia", dissociandovi dalle "cose abominevoli" che si commettono in Israele? Siete entrati nell' "arca" spirituale, avvalendovi pienamente della guida dei 'servi fedeli e saggi' che Dio ha provveduto? 

Infine, notate il ruolo attivo che gli angeli di Dio hanno in tutto questo. Ezechiele specifica che dalle mani dei "cherubini" prende i "carboni ardenti" che verserà simbolicamente su Gerusalemme. L'Apocalisse spiega che sono gli angeli che suonano le "sette trombe" e poi versano le "sette coppe". È vero, in concreto fu il profeta Ezechiele a dover trasmettere l'avvertimento divino, così come sono i "due testimoni" a profetizzare contro Gerusalemme. Ma anche dietro chi oggi avverte Israele c'è una folta schiera di angeli che li guida e li protegge. Perciò, se vi dà fastidio leggere dei "guai" che subirà Israele, sappiate che non potete mettere a tacere chi li annuncia, perché quest'opera di avvertimento è voluta dall'Iddio Onnipotente con la supervisione di potenti creature spirituali. Se non sarò io, ci penserà qualcun altro. Vi conviene, per il vostro bene, di prestare attenzione alla parola profetica che viene da Dio e di mettere la vostra vita in armonia con la Sua volontà, ora, prima che sia troppo tardi! 

Preghiamo di poter scampare all'odierno "giorno del giudizio" ed essere considerati degni di ereditare la "terra promessa" quando Gerusalemme sarà finalmente "restaurata" in tutto il suo splendore! Allora gli ebrei fedeli "offriranno al Signore (YHWH) offerte giuste. Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore (YHWH), come nei giorni antichi, come negli anni passati". "«Essi saranno, nel giorno che io preparo, saranno la mia proprietà particolare», dice il Signore (YHWH) degli eserciti; «io li risparmierò, come uno risparmia il figlio che lo serve»". "Tutte le nazioni vi proclameranno beati, perché sarete un paese di delizie», dice il Signore (YHWH) degli eserciti" (Malachia 3:3,4,17,12).

Nessun commento:

Posta un commento