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lunedì 30 settembre 2019
"Casa d'Israele", ascoltate quest' "enigma"!
Attraverso il Suo profeta, l'Iddio d'Israele propone alla Nazione un "enigma", o "parabola". Si parla di un'aquila che stacca un ramoscello da un albero e lo pianta altrove, finché non cresce e diventa una vite. Una seconda aquila se ne appropria e la coltiva facendola diventare una pianta "magnifica" e fruttifera. Allora la prima aquila la sradica fino a farla seccare sotto l'influsso del vento orientale. Dio spiega che la prima aquila è il re di Babilonia che, conquistando Gerusalemme, staccò un "ramoscello" del potere d'Israele, la parte dirigente, affinché crescesse al suo servizio sulla base di un accordo, o "patto". "Ma il nuovo re si è ribellato" al re di Babilonia e ha cercato di espandersi con l'aiuto delle forze militari dell'Egitto. Il re di Babilonia, la prima "aquila", ne strapperà via il potere e l'Egitto non potrà fare niente per impedirlo. "Tutti i fuggiaschi delle sue schiere cadranno per la spada (o in battaglia), e quelli che rimarranno saranno dispersi a tutti i venti" (Ezechiele 17:1-21).
Sappiamo che "Babilonia" qui rappresenta l' "Assiro" di altre profezie, ovvero i paesi arabi a nord di Israele. Come parte del "re del settentrione", ha stabilito "un patto per molti per una settimana", in particolare corrompendo "con lusinghe" gli ebrei infedeli e promettendo favori e beni (Daniele 8:27; 11:32,38,39). In pratica, a partire dal 4 aprile 2019, qualche "forza occulta" di uno di quei paesi si è più o meno segretamente conquistata la complicità di molte persone, addirittura corrompendo alcuni ebrei! Questa "forza" è la prima "aquila" che ha consentito a Israele di svilupparsi come nazione a patto che restasse entro "certi limiti". Ma la "vite" ha intenzione di crescere ancora, ribellandosi a "Babilonia" e rompendo ogni accordo. Il "nuovo re", o "seconda aquila", la nuova amministrazione che è subentrata, vorrà espandersi oltre i confini concordati, confidando nel sostegno militare del moderno Egitto, ovvero degli Stati Uniti d'America.
La profezia avverte che "il faraone (ovvero il Presidente degli Stati Uniti) non andrà con il suo potente esercito e con molti uomini a soccorrerlo in guerra, quando si innalzeranno bastioni e si costruiranno torri per sterminare tanti uomini" (Ezechiele 17:17). Evidentemente il "faraone", chiamato altrove "gran coccodrillo" o "Leviatan", per allora, cioè per quando Gerusalemme sarà assediata, avrà già subito una cocente sconfitta "nel deserto" mediorientale per mano degli "Assiri". E quando Israele invocherà il suo aiuto, non potrà muovere un dito, ma assisterà impassibile alla sua completa distruzione, fra circa tre anni. I soldati israeliani ("i fuggiaschi delle sue schiere") cadranno in battaglia o saranno dispersi. In quel momento, dice Dio, "voi (casa d'Israele) conoscerete che io, il Signore (YHWH), ho parlato". E aggiunge: "Ma io prenderò l'altra vetta del cedro e la porrò in terra; dai più alti dei suoi giovani rami strapperò un tenero ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto, elevato. Lo pianterò sull'alto monte d'Israele; esso metterà rami, porterà frutto e diventerà un cedro magnifico" (Ezechiele 17:22,23).
Alla luce della profezia di Daniele sui "sette tempi" e di una parabola di Gesù (Daniele 4; Matteo 13:31,32), possiamo concludere che questo "cedro" rappresenta il legittimo potere regale del popolo ebraico di Dio. A partire dal 4 aprile la nazione di Israele ha perso la forte rappresentanza politica divinamente riconosciuta e la situazione resterà immutata per tutti i "sette tempi", o sette anni, successivi. Dopo, quel potere, oggi rappresentato dall'invisibile regno di Dio che sovrasta Gerusalemme, "invisibile" agli occhi umani come "un granello di senape", sarà restituito alla nazione allorché quel "regno" dominerà in modo visibile dal monte Sion su tutta la terra.
Perciò, è inutile che i politici di Israele si affannino per cercare di prolungare il loro potere! Agli occhi dell'Iddio d'Israele non contano nulla e presto, a metà della "settimana", quel che resta della loro effimera autorità sarà spazzato via, sotto l'influsso del "vento orientale", delle nazioni nemiche che avanzeranno da nord-est. "Tutti gli alberi della campagna (coloro che detengono il potere politico) sapranno che io, il Signore (YHWH), ho abbassato l'albero che era in alto, ho innalzato l'albero che era giù in basso, ho fatto seccare l'albero verde e ho fatto germogliare l'albero secco. Io, il Signore (YHWH), l'ho detto e lo farò" (Ezechiele 17:24). Quando l' "albero che era in alto", o "albero verde", sarà abbattuto e fatto seccare, ovvero quando lo Stato ebraico perderà tutta la sua credibilità a livello mondiale, tutti gli altri "alberi", tutti i politici del mondo, capiranno che sarà stata opera di Dio. Al suo posto l' "albero che era giu in basso", o "albero secco", il regno di Dio ora disprezzato e considerato di poco conto, germoglierà in tutta la sua divina bellezza.
Voi da che parte sarete? State ancora sostenendo politicamente un "albero", lo Stato di Israele, che è destinato alla distruzione, o siete usciti da "Babilonia la grande" e pregate per la "venuta" del nuovo "albero", il regno di Dio, che dominerà su tutti gli altri? "Al tempo di questi re (i governi attuali), il Dio del cielo farà sorgere un regno (il Suo), che non sarà mai distrutto e non cadrà sotto il dominio di un altro popolo. Spezzerà e annienterà tutti quei regni, ma esso durerà per sempre" (Daniele 2:44). Tra parentesi, quel "regno" è sorto lo scorso 4 aprile e presto "spezzerà e annienterà tutti" gli altri "regni" che si oppongono al suo dominio.
Possa l'Iddio d'Israele benedirvi mentre aspettate con fede il suo regno di giustizia! "Gli uccelli di ogni specie si rifugeranno sotto di lui e troveranno rifugio all'ombra dei suoi rami" (Ezechiele 17:23). Se cercate prima il regno di Dio e la Sua giustizia, potrete anche voi rifugiarvi alla sua "ombra", quando la "nuova Gerusalemme" apparirà in tutto il suo splendore (Matteo 6:33; Apocalisse 21:2-4; 22:1,2).
martedì 24 settembre 2019
"Chi ascolta, ascolti, chi non vuole ascoltare, non ascolti" (Ezechiele 3:27)
Dio aveva avvertito che la maggioranza degli ebrei non avrebbe dato ascolto ai Suoi avvertimenti. Nonostante ciò, si sarebbe dovuto profetizzare. Nessuno è obbligato ad ascoltare, ma chi lo desidera è invitato a farlo. 《Quando io ti parlerò, ti aprirò la bocca e tu dirai loro: "Così parla il Signore, Dio (YHWH)". Chi ascolta, ascolti, chi non vuole ascoltare, non ascolti, poiché sono una casa ribelle》 (Ezechiele 3:27).
Nelle ultime settimane ho invitato ripetutamente in particolare le persone di origine ebraica e gli abitanti d'Israele a partecipare a una "assemblea" solenne preparata da Dio per coloro che torneranno a Lui (Gioele 1:14; 2:15,16). Ve ne siete accorti? Questo in adempimento della profezia di Ezechiele sull' "uomo vestito di lino" con "corno da scrivano" che avrebbe dovuto apporre un "segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono" nell'infedele Israele. Attraverso l'opera profetica dei Suoi "due testimoni" Dio sta infatti radunando gli ultimi ebrei ed abitanti d'Israele che danno prova di vero pentimento e dedicazione a Dio. Qualcuno è già stato aiutato ad indossare, per così dire, un "turbante pulito" e "abiti magnifici", ovvero ad assumersi le responsabilità collegate alla speranza di far parte del regno di Dio (Zaccaria 3:5).
Ora Dio sta facendo "racimolare" la Sua "vigna", il popolo ebraico, alla ricerca del "rimanente" fedele (Geremia 6:9). In armonia con questa profezia, negli ultimi giorni ho continuato a cercare altre persone da invitare all' "assemblea" e a rinnovare l'invito a coloro che avevo già invitato. Ma quanti di loro hanno accolto l'invito? Se è stato rivolto anche a te, lo hai accettato di buon grado o lo hai declinato, come ha fatto la maggior parte degli "invitati"? Dovrei forse continuare ad aspettare all'infinito che qualcun altro si decida a partecipare prima di convocare l' "assemblea"?
Dio è chiaro. Chi desidera ascoltare, deve poter ascoltare. In altre parole, chi ha già confermato la propria partecipazione, ha il "diritto" di partecipare, adesso. Chi non vuole ascoltare, cioè chi non desidera partecipare all' "assemblea", non deve essere obbligato a farlo. Non spetta a me continuare a ripetere l'invito a chi ha già rifiutato. L' "assemblea" deve essere convocata a breve, pure se ci fosse una sola persona disposta a partecipare! Se qualcun altro vorrà partecipare in seguito, potrà farlo finché Dio lo consentirà. Si noti che il compito dello "scrivano" non è obbligare tutti gli ebrei ad accettare il "segno" della salvezza, ma apporlo solo a coloro che, nel proprio cuore, si dissociano dai "peccati" di "Babilonia la grande" e smettono di sostenerla.
Chi decide di agire diversamente è libero di farlo, ma non riceverà il "segno" e, se non si pente, dovrà subirne le conseguenze allorché i "sei uomini" armati, ovvero i "nemici" d'Israele, devasteranno il Paese. Questo accadrà molto presto. Ma prima di allora, lo "scrivano" deve apporre il "segno" su chi sarà risparmiato. Inoltre deve spargere i "carboni ardenti" dell'ira di Dio su "Gerusalemme", proclamando i giudizi di Dio.
L'Iddio d'Israele smaschera in particolare "gli uomini che tramano iniquità e danno cattivi consigli" a Gerusalemme. 《Essi dicono: "Il tempo non è così vicino! Costruiamo pure delle case!"》 (Ezechiele 11:3). Li avete sentiti anche voi? Dicono che tutto va bene e che non cambierà mai niente nel Paese. Continuano ad edificare le loro "opere", a investire in programmi per incrementare il turismo e i loro affari! Ma cadranno di spada o saranno deportati come prigionieri lontano dalla loro terra. Perciò non vi fate ingannare dalla loro propaganda! "Le città abitate saranno ridotte in rovina e il paese sarà desolato", "spogliato di tutto ciò che contiene, a causa della violenza di tutti quelli che lo abitano" (Ezechiele 12:19,20).
Mentre lo "scrivano" annuncia questi giudizi, "la gloria del Signore (YHWH)" riempie la "casa" di Dio sottoforma di "nuvola". Quest'ultimo aspetto significa che Dio approva e sostiene l'opera che si compie nel Suo "tempio" spirituale, cioè in seno ai cristiani "unti" con lo Spirito, mentre vengono proclamati all'esterno i Suoi giudizi (Ezechiele 10:1-5). E quale opera Dio si aspetta sia compiuta dai Suoi "santi" in questo particolare tempo, prima che inizi l'invasione d'Israele e la maggior parte delle persone è stata avvisata? Lo rivela il profeta Gioele allorché attraverso lui Dio comanda di convocare un'assemblea solenne. "Convocate una solenne assemblea! Riunite ... nella casa del Signore (YHWH)" (Ezechiele 1:14).
In armonia con queste parole, è ragionevole concludere che Dio desidera convocare ora la Sua "assemblea", chiunque sia disposto e pronto a parteciparvi. Perciò, se desiderate anche voi esserci, preparate prima il vostro cuore, pentendovi dei vostri peccati e rivolgendovi a Dio per fare la Sua volontà. Dopo sarete pronti per ascoltare la "voce" di Dio attraverso i Suoi profeti. Infine scrivetemi in privato attraverso i Social collegati per essere inseriti nel gruppo dedicato all' "assemblea".
giovedì 19 settembre 2019
《"Torna, o infedele Israele", dice il Signore (YHWH)》 (Geremia 3:12)
Dio paragona Israele a una moglie infedele, perché ha smesso di amare il suo legittimo "marito" e si è trovata degli amanti, nazioni alleate che la sostengono nella sua condotta immorale. Ma l'Iddio d'Israele, suo "marito", è misericordioso e pronto a perdonare gli ebrei che torneranno a Lui. Ecco cosa vuole che si proclami oggi: 《Va', proclama queste parole verso il settentrione e di': "Torna, o infedele Israele", dice il Signore (YHWH), "io non vi mostrerò un viso accigliato, poiché io sono misericordioso", dice il Signore (YHWH), "e non serbo l'ira per sempre"》(Geremia 3:12). Che parole rincuoranti! Non trovate? Nel Suo immenso amore, come un marito paziente, Dio desidera dare alla Sua "moglie" spirituale, il popolo ebraico, una seconda opportunità! Non è frettoloso nel portare il giudizio sulla nazione, ma sta aspettando che gli ultimi abitanti d'Israele si pentano dei propri peccati, si allontanino con il cuore e possibilmente anche fisicamente da "Babilonia", e si rivolgano a Lui per servirLo fedelmente.
《"Soltanto riconosci la tua iniquità: tu sei stata infedele al Signore (YHWH), al tuo Dio, sei andata di qua e di là con gli stranieri, sotto ogni albero verdeggiante e non hai dato ascolto alla mia voce", dice il Signore (YHWH)》(Geremia 3:13). Se abitate in Israele o avete origini ebraiche, avete riconosciuto le vostre colpe? Vi rendete conto che lo Stato Ebraico si è prostituito con tutte le nazioni, gli "stranieri", per ottenere i suoi scopi? State continuando a sostenerlo politicamente o vi siete dissociati dalla sua "infedeltà"? Anziché dare ascolto alla "voce" di Dio che invita a riconoscere Suo Figlio, il "Messia" promesso, come unico legittimo governante del mondo, la maggioranza degli israeliani ha dato ascolto alla "voce" del proprio cuore, votando rappresentanti politici in armonia con i loro desideri carnali! Ma questi non godono della benedizione dell'Iddio d'Israele e per questo non possono far altro che alimentare la confusione già presente.
Purtroppo non saranno molti quelli che torneranno al loro Dio, ma tutti quelli che lo faranno riceveranno la giusta "guida" in questi tempi difficili. 《"Tornate, o figli traviati", dice il Signore (YHWH), "poiché io sono il vostro Signore; vi prenderò, uno da una città, due da una famiglia, e vi ricondurrò a Sion; vi darò dei pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e intelligenza"》(Geremia 3:14,15). Dio ricorda al Suo popolo che Lui è il suo "Signore", o capo supremo, al quale devono rendere conto, e non qualche politico di turno! A Lui devono tornare se vogliono essere accolti nella Sua "famiglia". Darà loro "pastori" che li guideranno secondo il Suo cuore, in armonia con la Sua volontà, attingendo alla sapienza che solo Lui può dare. Cosa aspettate ad accogliere l'invito? Se tornate ora, prima che i "nemici" d'Israele diano inizio all'invasione di massa predetta, sarete al sicuro nell' "arca" spirituale di Dio, nutriti con la Sua Parola di vita, e soddisfatti per la Sua luminosa guida. Pregusterete il momento in cui, dopo la distruzione di Gerusalemme, Dio stesso regnerà dal monte Sion insieme al re costituito e istruirà personalmente tutti coloro che saranno accorsi per ascoltare la Sua "voce". "Allora Gerusalemme sarà chiamata il trono del Signore (YHWH); tutte le nazioni si raduneranno a Gerusalemme nel nome del Signore (YHWH) e non cammineranno più secondo la caparbietà del loro cuore malvagio" (Geremia 3:17).
Pensate che privilegio: essere ammaestrati dall'Iddio Onnipotente in persona! Ma se volete esserci, dovete ora dar prova di voler ascoltare la Sua "voce". Siate umili ed entrate nella Sua "arca" della salvezza! Non vi trastullate insieme a quelli che festeggeranno questo o quel candidato, questa coalizione o quell'altra! Sono entusiasmi effimeri che non dureranno. "Certo, è vano il soccorso che si aspetta dalle alture, dalle feste strepitose sui monti". Non aspettate il "soccorso" dalle istituzioni di questo mondo, per quanto grandi e potenti possano sembrare! Nessuna di loro potrà proteggervi dal "destino" che incombe sulla nazione! E allora come ci si potrà salvare? Viene da chiedersi. Come si potrà uscire dall'empasse in cui si trova il Paese? Il profeta risponde: "Certo, nel Signore (YHWH), nel nostro Dio, sta la salvezza d'Israele" (Geremia 3:23). Non ci sono altre strade. Per uscire dall'intricata situazione, per sfuggire all'avanzata nemica, bisogna ascoltare la "voce" di Dio e ubbidire ai Suoi comandamenti.
Ascoltate la Parola di Dio: "Annunciate in Giuda, proclamate questo in Gerusalemme, e dite: "Suonate le trombe nel paese", gridate forte e dite: "Adunatevi ed entriamo nelle città fortificate!" Alzate la bandiera verso Sion, cercate un rifugio, non vi fermate, perché io faccio venire dal settentrione una calamità, una grande rovina». Un leone balza fuori dal folto bosco, un distruttore di nazioni si è messo in marcia, ha lasciato il suo luogo, per ridurre il tuo paese in desolazione, al punto che le tue città saranno rovinate e prive d'abitanti. Perciò, vestitevi di sacchi, siate afflitti, prorompete in lamenti, perché l'ira furente del Signore (YHWH) non si è distolta da noi. «In quel giorno avverrà», dice il Signore (YHWH), «che il cuore del re e il cuore dei capi verranno meno, i sacerdoti saranno attoniti, i profeti stupefatti»" (Geremia 4:5-9).
La "calamità", la "gran rovina", che verrà "dal settentrione", avrà le sembianze del "re del settentrione" della profezia di Daniele, una coalizione di nazioni ostili a Israele che avanzeranno partendo dai suoi confini settentrionali. Prima i Palestinesi, poi i paesi arabi più vicini, infine "un distruttore di nazioni", la Turchia con i suoi alleati, renderà le città "rovinate e prive d'abitanti". Il risultato deludente delle ultime elezioni è già di per sé una dimostrazione dell' "ira furente" di Dio contro l'infedele Israele. Quando, fra breve, arriveranno i "nemici", i leader religiosi e politici in cui la nazione ha confidato saranno presi da terrore e non sapranno come uscirne! Quant'è meglio confidare in Dio per essere salvati! "Perciò, vestitevi di sacchi, siate afflitti, prorompete in lamenti"! Sì, rendetevi conto della serietà della situazione e dimostrate vero pentimento. "Circoncidetevi per il Signore (YHWH), circoncidete i vostri cuori, uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, affinché il mio furore non scoppi come un fuoco, e non s'infiammi al punto che nessuno possa spegnerlo, a causa della malvagità delle vostre azioni!" (Geremia 4:4).
Se pensate di salvarvi rifugiandovi a Gerusalemme, vi sbagliate di grosso! Mentre di altre città di Israele la profezia dice che ci saranno dei superstiti, di Gerusalemme dice che nessun residente scamperà, perché sarà infine rasa al suolo! Nessun abitante di Gerusalemme che sarà ancora sul posto durante l'assedio avrà mostrato il pentimento necessario per sopravvivere. Perciò state lontani da Gerusalemme e, se possibile, da tutto il Paese! "Figli di Beniamino, cercate un rifugio lontano da Gerusalemme; suonate la tromba in Tecoa; innalzate un segnale su Bet-Cherem, perché dal settentrione avanza una calamità, una grande rovina. La bella, la voluttuosa figlia di Sion (Gerusalemme), io la distruggo!" "Preparate l'attacco contro di lei; alzatevi, saliamo in pieno mezzogiorno! Guai a noi, perché il giorno declina, e le ombre della sera si allungano! Alzatevi, saliamo di notte, e distruggiamo i suoi palazzi!» Infatti così parla il Signore (YHWH) degli eserciti: «Abbattete i suoi alberi, ed elevate un bastione contro Gerusalemme; quella è la città che deve essere punita; dappertutto, in mezzo a lei, non c'è che oppressione (Geremia 6:1,2,4-6).
Voi che abitate in Israele, prendete a cuore l'avvertimento che Dio vi sta dando! Se potete, allontanatevi dal Paese, almeno per un po' di tempo! State alla larga da Gerusalemme! Soprattutto tornate all'Iddio d'Israele e ascoltate la Sua "voce", prenotandovi per la speciale "assemblea" che ha preparato per voi. Già da diversi giorni vi ho rivolto l'invito a partecipare. Ma ora ve lo rinnovo, in armonia con la volontà di Dio che assicura: "Il resto d'Israele sarà completamente racimolato come una vigna; ripassa con la mano, come fa il vendemmiatore sui tralci" (Geremia 6:9). L'immagine suggerita è quella della vendemmia. Dopo che il grosso dell'uva è stato raccolto, il vendemmiatore "ripassa con la mano" per raccogliere gli ultimi grappoli rimasti, i "racimoli". Allo stesso modo Dio invita i Suoi "messaggeri" a "ripassare con la mano", per così dire, rinnovando l'invito a beneficio degli ultimi "racimoli" d'Israele, il "resto" (o "rimanente"), che torneranno a Lui.
Siete fra questi? Allora ascoltate! "Suonate le trombe nel paese", facendo risuonare i giudizi di Dio, "gridate forte e dite: 'Adunatevi ed entriamo nelle città fortificate!'", preparandovi per l'"assemblea" solenne ed invitando altri a parteciparvi. "Alzate la bandiera verso Sion, cercate un rifugio, non vi fermate", allontanandovi di corsa dalla "zona di pericolo" senza guardarvi indietro! Cercate "rifugio" nell'"arca", seguendo la guida dei "pastori" che Dio ha suscitato per voi. Dio promette: "《Israele, se tu torni», dice il Signore (YHWH), «se tu torni da me, se togli dalla mia presenza le tue abominazioni, se non vai più vagando qua e là, se giuri per il Signore (YHWH) che vive, con verità, con rettitudine e con giustizia, allora le nazioni saranno benedette in lui e in lui si glorieranno»" (Geremia 4:1,2). Pensate che responsabilità avete! Se vi mostrerete di nuovo fedeli al Vostro Dio, allora persone di tutte le nazioni seguiranno il vostro esempio e saranno benedette mentre daranno gloria all'unico Vero Dio!
ATTENZIONE! SE VIVI IN ISRAELE O SEI DI ORIGINI EBRAICHE, NON LIMITARTI A LEGGERE L'ARTICOLO. SCRIVIMI IN PRIVATO, SERVENDOTI DEI SOCIAL COLLEGATI, PER PRENOTARTI PER LA SPECIALE "ASSEMBLEA" RISERVATA AI RESIDENTI D'ISRAELE E A PERSONE EBREE.
martedì 17 settembre 2019
Israele, "dov'è il tuo re?" "Dove sono i tuoi giudici?" (Osea 13:10)
In questo giorno gli israeliani saranno chiamati ad eleggere il loro Primo Ministro e a scegliere il governo che deve rappresentarli. Ma nessuno dei candidati proposti può godere dell'approvazione dell'Iddio d'Israele, che ha già scelto l'unico legittimo governante della nazione, il Suo Messia. Tutti i rappresentanti politici del mondo farebbero bene a riconoscere che dallo scorso 4 aprile è invisibilmente presente a Gerusalemme e, insieme al Padre, è il nuovo "re della terra"! Invece sono in "tumulto" e "si danno convegno" per stabilire la loro supremazia in opposizione al regno di Dio. 'Si adirano', preparandosi ad un conflitto mondiale senza precedenti. Le profezie indicano che, in concomitanza con tale situazione mondiale convulsa, Dio inizierà presto a sfogare la Sua "ira" e il Suo "furore" sul mondo lontano da Lui, partendo dall'infedele Israele (Salmo 2:1-12; Apocalisse 11:18).
Sì, Israele eleggerà i suoi rappresentanti politici, ma saranno un'espressione della collera dell'Iddio Onnipotente! "Ti do un re nella mia ira e te lo riprendo nel mio furore" (Osea 13:11). Per quanto possano sentirsi forti e al sicuro, non potranno difendere la nazione dall'invasione nemica che avanzerà inesorabilmente! In tono di sfida chiede: "Dov'è dunque il tuo re? Ti salvi egli in tutte le tue città! Dove sono i tuoi giudici?". "Dolori come quelli di donna che partorisce verranno per lui (Israele)". "Il vento orientale verrà, il vento del Signore (YHWH) che sale dal deserto" (Osea 13:10, 11,15).
Un modo per salvarsi ci sarebbe: pentirsi dei propri peccati e tornare a Dio per imparare a fare la Sua volontà (Osea 13:14; 14:1,2; Gioele 2:12,13). Se abitate in Israele o siete comunque di discendenza ebraica, supplicate l'Iddio d'Israele di aiutarvi! Questa è la condizione essenziale per essere degni di assistere alla speciale "assemblea" in cui Dio conforterà il Suo popolo. Chiedete informazioni in privato.
Acquisite lo stesso punto di vista di Dio sui politici che non riconoscono la Sua supremazia. Egli "si farà beffe di loro" e "li renderà smarriti". Perciò non date il vostro voto, o sostegno politico, agli uomini, ma confidate in Dio! "Non confidate nei principi (o rappresentanti politici), né in alcun figlio d'uomo, che non può salvare". "Beato colui che ha per aiuto il Dio di Giacobbe e la cui speranza è nel Signore (YHWH), suo Dio" (Salmo 146:3,5). D'altra parte, i governanti di questo mondo dovrebbero dimostrarsi 'saggi' e 'lasciarsi correggere'. Invece di fare a gara gli con gli altri per affermare il proprio potere, dovrebbero sottomettersi al Figlio di Dio che è stato autorizzato ad esercitare il dominio. "Rendete omaggio al figlio, affinché il Signore (YHWH) non si adiri e voi non periate". In questo preciso momento storico, in cui il mondo è sull'orlo di una guerra globale, "la sua ira potrebbe divampare improvvisamente". "Le nazioni si erano adirate", dice la profezia, "ma la tua ira è giunta". Le nazioni "nemiche" che attaccheranno Israele iniziando dai confini settentrionali esprimeranno l'ira di Dio in risposta alla loro ira (Apocalisse 11:18). Quanto sarebbe meglio se anche i politici imparassero ad avere fede in Dio! "Beati tutti quelli che confidano in lui!" È voi da che parte state? (Salmo 2:12)
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