venerdì 30 agosto 2019

Il tempo della "restaurazione" è arrivato!



Molti, anche fra gli ebrei e fra quelli che professano di servire l'Iddio d'Israele, pensano che non sia ancora arrivato il tempo della "restaurazione" del "tempio" spirituale di Dio. Credono che è ancora lontano il momento in cui il "rimanente" ebraico tornerà a Dio e con esso le ultime persone da salvare di ogni nazione, in vista del "Giudizio Universale". 《Così parla il Signore (YHWH) degli eserciti: "Questo popolo dice: 'Non è ancora venuto il tempo in cui si deve ricostruire la casa del Signore (YHWH)'"》(Aggeo 1:2). E così ognuno si dedica alle proprie faccende, come se nulla fosse. Ma si sbagliano di grosso!

Anche se la "restaurazione" fisica di Gerusalemme avverrà solo dopo la sua completa distruzione, fra tre anni e mezzo circa, quella spirituale dell'adorazione praticata dal popolo ebraico di Dio è già in corso e presto raggiungerà il culmine, allorché le ultime persone di discendenza ebraica torneranno a Lui. Non solo. Anche altre persone di tutte le nazioni si uniranno a loro nella "restaurazione".《Così infatti parla il Signore (YHWH) degli eserciti: "Ancora una volta, fra poco, io farò tremare i cieli e la terra, il mare e l'asciutto; farò tremare tutte le nazioni, le cose più preziose di tutte le nazioni affluiranno e io riempirò di gloria questa casa"》(Aggeo 2:6). Già oggi Dio sta scrollando le nazioni come in un setaccio, o trebbiando come si fa col grano,  per raccogliere "le cose più preziose", persone timorate di Lui che desiderino servirLo umilmente. 

Quale dovrebbe essere la nostra reazione a tutto questo? Quando in passato Dio, attraverso il profeta Aggeo, spronò il popolo a restaurare fisicamente il tempio, molti ascoltarono l'invito, riconoscendo che proveniva da Dio. Allora l'Iddio d'Israele donò loro il Suo potente Spirito affinché potessero portare a termine l'opera (Aggeo 1:12-14). Chi aveva posizioni di responsabilità fu invitato a darsi da fare, essendo di esempio per gli altri, sicuro che Dio l'avrebbe sostenuto. 《"Mettetevi al lavoro! perché io sono con voi", dice il Signore (YHWH) degli eserciti》(Aggeo 2:4). In risposta al loro impegno, Dio li benedisse (Aggeo 2:19).
Che dire di oggi? State partecipando anche voi alla "restaurazione" del "tempio" di Dio? Come reagite agli avvertimenti riguardo ai giudizi di Dio che stanno scuotendo le nazioni, prima fra tutte Israele? Vi siete pentiti dei vostri peccati e vi siete rivolti all'Iddio d'Israele per fare la Sua volontà? In tal caso, siete fra "le cose più preziose" agli occhi di Dio! Se già fate parte del "popolo" di Dio, e magari avete incarichi di responsabilità nella Sua opera, avete riconosciuto che i messaggi che sto pubblicando non sono "farina del mio sacco", ma provengono da Dio, che ispira i miei pensieri, in base alla Sua Parola Scritta? Dovreste prestare ascolto e collaborare con Dio aiutando "le cose più preziose" a tornare a Lui. 
In senso stretto il "tempio" spirituale di Dio rappresenta l'insieme dei credenti che hanno la speranza del regno celeste (1 Corinti 3:16). Ma il "cortile esterno" del tempio simboleggia Gerusalemme e il "popolo" ebraico (Apocalisse11:2). In altre parole, affluire al "tempio di Dio significa avvicinarsi agli "eletti", o "santi", ancora sulla terra, e in particolare a quelli di origine ebraica, per sostenerli nel loro "incarico". Gesù disse che "fare loro del bene" significa farlo indirettamente a lui e ne terrà conto quando tornerà per il "Giudizio Universale" (Matteo 25:44-46). 

Se abitate in Israele o siete di origine ebraica, ovunque vi trovate nel mondo, ricordate che Dio desidera convocarvi per una "solenne assemblea" nella quale rassicurerà con il Suo amore tutti coloro che torneranno a Lui (Gioele 2:15,16). In un'occasione simile l'antico popolo ebraico di Dio fu convocato in una "solenne assemblea" per ricevere la Sua Legge e un Patto eterno. Oggi chi parteciperà a questa "assemblea" si troverà al cospetto di "realtà" spirituali ben più grandi! Ce lo fa notare l'apostolo Paolo, applicando le profezie coinvolte: "Voi vi siete avvicinati al monte Sion (da dove Gesù invisibilmente regna), alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste (o "Nuova Gerusalemme" costituita da tutti i "santi"), alla festante riunione delle miriadi angeliche (che festeggiano il "ritorno" dei "peccatori" pentiti), all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli (i "santi" già risuscitati in cielo), a Dio, il giudice di tutti (in particolare dal 4 aprile mediante il Figlio), agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione". 

Vi rendete conto dell'importanza dell'evento? L'apostolo ammonisce: "Badate di non rifiutarvi di ascoltare colui che parla; perché se non scamparono quelli (gli antichi ebrei), quando rifiutarono di ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra (Mosè), molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo; la cui voce scosse allora la terra e che adesso ha fatto questa promessa: 《Ancora una volta farò tremare non solo la terra, ma anche il cielo 》(Aggeo 2:6)" (Ebrei 12:22-26). Non commettete l'errore della maggioranza degli ebrei che si rifiutano di ascoltare la "voce" di Dio e che per questo saranno puniti! Non voltate le spalle a Dio che vuole parlarvi, ma, al contrario, aprite la mente e il cuore per poter accogliere con gioia le sue parole di conforto!

Presto non solo attraverso i Suoi potenti messaggi di giudizio Dio scuoterà le nazioni, ma anche letteralmente, allorché sostituirà progressivamente i governi del mondo con il Suo regno di giustizia. "Io farò tremare i cieli e la terra; rovescerò il trono dei re e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni" (Aggeo 2:22). Possa lo Spirito di Dio sostenervi mentre ascoltate la Sua "voce"! Fatevi coraggio e datevi da fare nella Sua opera! Alla fine la Sua "casa", o "tempio" spirituale, sarà completamente "restaurata" e perfino il "cortile esterno" del tempio, Gerusalemme, diventerà di nuovo una benedizione non solo per gli ebrei, ma per tutte le nazioni che serviranno l'Iddio d'Israele. 《"La gloria di questa sarà più grande di quella della casa precedente", dice il Signore (YHWH) degli eserciti. "In questo luogo io darò la pace"》(Aggeo 2:9).

martedì 20 agosto 2019

MESSAGGIO URGENTE PER TUTTI GLI ABITANTI DI ISRAELE E PER PERSONE DI DISCENDENZA EBRAICA IN GIRO PER IL MONDO


Cosa ti ricorda l'immagine postata? È il Monte Sinai, dove l'antico popolo ebraico di Dio ricevette la Sua Legge e un Patto eterno in base al quale i loro discendenti fedeli sarebbero diventati "sacerdoti" e "re". 
 
Purtroppo la maggioranza degli ebrei si è allontanata dall'Iddio d'Israele. Ma le profezie bibliche rivelano che un "rimanente" di essi tornerà a Dio ed erediterà le promesse fatte ai loro antenati. 
 
In questo particolare momento storico Dio sta completando il "radunamento" delle "pecore disperse dei figli d'Israele" in vista della loro "restaurazione" spirituale. D'altra parte l'infedele Israele sarà presto invasa dai suoi "nemici". 
 
Se sei ebreo o di discendenza ebraica e desideri sopravvivere al "giorno del giudizio", è essenziale che torni a Dio, pentendoti dei tuoi peccati e non sostenendo politicamente lo Stato ebraico. Se non sei ebreo, ma risiedi in Israele, unisciti agli ebrei fedeli che torneranno al loro Dio. 
 
Predisponi il tuo cuore per ascoltare la "voce" dell'Iddio d'Israele. Usando i Social network collegati, scrivimi al più presto in privato per essere inserito in un gruppo nel quale potrai "ascoltare" le "istruzioni" per la salvezza che Dio ha preparato per te. Condividi questo messaggio urgente con tutte le persone che ami. 
 
Dio ti benedica mentre ti avvicini a Lui per fare la Sua volontà!
 
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venerdì 9 agosto 2019

"Porgete orecchio, voi tutti abitanti del paese!" (Gioele 1:2)



In vista dell'imminente "invasione" di Israele da parte dei suoi "nemici" e della successiva distruzione di Gerusalemme, l'Iddio d'Israele richiama l'attenzione di tutti gli abitanti della nazione: "Udite questo, o vecchi! Porgete orecchio, voi tutti abitanti del paese! È mai avvenuta una cosa simile ai giorni vostri o ai giorni dei vostri padri?" (Gioele 1:2). Quello che sta per accadere alla nazione non ha precedenti nella sua storia e sarà così memorabile, da dover essere trasmesso alle generazioni future. Non è più tempo di "dormire" in senso spirituale, come appesantiti dal troppo vino, ma di "svegliarsi" dal torpore e rendersi conto dell'urgenza dei tempi. "Svegliatevi, ubriachi, e piangete! Lamentatevi tutti, bevitori di vino, per il vino nuovo che vi è tolto di bocca!" (Gioele 1:5). Dal momento che anche i campi fertili saranno devastati, aggravando la "tribolazione" già in atto, anche gli agricoltori dovrebbero disperarsi. 

I "sacerdoti" d'Israele dovrebbero dare l'esempio e invitare il popolo a seguirlo. Il profeta riferisce il comando di Dio: "Vestitevi di sacco e piangete, o sacerdoti! Urlate, ministri dell'altare! Venite, passate la notte vestiti di sacco, ministri del mio Dio!" (Gioele 1:13). Nell'adempimento moderno di queste parole i "sacerdoti", ovvero coloro che sono stati "eletti" per far parte del regno di Dio, si sono già "vestiti di sacco", come i "due testimoni" dell'Apocalisse, in segno di cordoglio per la fine di Gerusalemme e pentimento per i peccati commessi contro l'Iddio d'Israele (Apocalisse 11:3). Già da diversi mesi stanno facendo risuonare in lungo e in largo l'avvertimento, invitando tutti a temere Dio e in particolare gli abitanti d'Israele a tornare al loro Dio prima che sia troppo tardi. 

Ora Dio dà loro un ordine "speciale": "Proclamate un digiuno, convocate una solenne assemblea! Riunite gli anziani e tutti gli abitanti del paese nella casa del Signore (YHWH), del vostro Dio, e gridate al Signore (YHWH)!" "Suonate la tromba a Sion, proclamate un digiuno, convocate una solenne assemblea! Adunate il popolo, santificate l'assemblea! Adunate i vecchi, i bambini e quelli che poppano ancora! Esca lo sposo dalla sua camera, e la sposa dalla camera nuziale!"(Gioele 1:14; 2:15,16). 

Anticamente Dio radunava il Suo "popolo" ebraico in occasioni importanti, come quando doveva trasmettere la Sua legge. Per allora tutti si sarebbero dovuti "santificare", purificandosi da ogni contaminazione fisica e spirituale e predisponendo il proprio cuore per accettare la volontà di Dio. Oggi Dio non solo richiama l'attenzione degli abitanti d'Israele attraverso i Suoi "sacerdoti", ma li invita anche a "santificarsi" in vista di una "solenne assemblea". Questo significa che tutti i residenti di Israele, e in particolare gli abitanti di Gerusalemme, nessuno escluso, sono invitati ad ascoltare con un cuore ben disposto ciò che Egli vuole trasmettere loro. Quando Dio parla, niente e nessuno dovrebbe essere più importante. Perfino i novelli sposi, che sono così presi l'uno dall'altra, dovrebbero, per così dire, uscire dalla loro camera per ascoltare! Capite l'importanza del "messaggio" di Dio? 
Alla luce di quanto sopra, invito tutti gli abitanti d'Israele, senza distinzione di sesso o di età, a scrivermi in privato per ricevere ulteriori istruzioni. Servitevi dei Social collegati al blog: Facebook (VivoScribens), Instagram (versolaluce3), Twitter (versolaluce1). Solo coloro che avranno preparato la mente e il cuore, nutrendo profondo rispetto per l'Iddio d'Israele, saranno successivamente invitati a partecipare a un' "assemblea solenne", durante la quale sarà loro rivelato il "messaggio" di Dio. 

Abitanti d'Israele, se tenete alla vostra vita e a quella dei vostri cari, prestate attenzione a ciò che il vostro Dio desidera dirvi! Svegliatevi dal "sonno" spirituale e rendetevi conto una volta per tutte della serietà della situazione! Se non lo avete ancora ben chiaro, vi invito a leggere con attenzione gli articoli precedenti nella loro versione integrale. Dopodiché contattatemi in privato per ricevere, nel caso, un "invito speciale". A tutti dico: Aiutatemi, se potete, a diffondere questo articolo e le iniziative collegate per richiamare l'attenzione su questo particolare aspetto della profezia di Gioele. Dio sia con voi mentre compite la Sua "opera"!

domenica 4 agosto 2019

"Prepàrati, Israele, a incontrare il tuo Dio!" (Amos 4:12)


"Così parla il Signore (YHWH): 《Per tre misfatti di Giuda, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza, perché hanno disprezzato la legge del Signore (YHWH) e non hanno osservato i suoi precetti, e perché si sono lasciati sviare dai loro falsi dei, dietro i quali erano già andati i loro padri. Io manderò in Giuda un fuoco che divorerà i palazzi di Gerusalemme" (Amos 2:4,5). I "misfatti", o peccati, dell'infedele Israele sono troppo gravi per essere lasciati impuniti. Dopo che i "Filistei" (i Palestinesi di Gaza) e gli "Assiri", o "Caldei" (i paesi arabi a nord di Israele), avranno invaso il paese, Gerusalemme sarà distrutta fra tre anni e mezzo circa come dal "fuoco" e nessuno che in quel momento si troverà al suo interno potrà scampare. 

"L'agile non avrà modo di darsi alla fuga, il forte non potrà servirsi della sua forza e il valoroso non scamperà; chi maneggia l'arco non potrà resistere, chi ha il piede veloce non potrà scampare; il cavaliere sul suo cavallo non si salverà, il più coraggioso fra i prodi fuggirà nudo in quel giorno" (Amos 2:14-16). Per quanto possano essere abili e capaci di combattere, quegli israeliani che si saranno arroccati nella città non potranno resistere alla furia degli eserciti "nemici" capeggiati dalla Turchia! "Poiché, ecco, o casa d'Israele, dice il Signore (YHWH), Dio degli eserciti: 《Io faccio sorgere contro di voi una nazione, che vi opprimerà dall'ingresso di Camat fino al torrente dell'Arabà》", cioè dal confine nord al confine sud (Amos 6:14). E gli abitanti del resto del paese che non saranno uccisi finiranno in esilio. "Israele sarà condotta in esilio lontano dal suo paese", "oltre Damasco", in Turchia appunto (Amos 7:11; 5:27).

L'invasione "turca" sarà preceduta, come abbiamo visto nei post precedenti, da "fenomeni celesti" soprannaturali e segnerà l'inizio del "grande e tremendo giorno" di Dio a cominciare da Gerusalemme. "《Quel giorno》, dice il Signore, Dio (YHWH), 《io farò tramontare il sole a mezzogiorno e farò oscurare la terra in pieno giorno》". "Prepàrati, Israele, a incontrare il tuo Dio!" (Amos 8:9; 4:12).

Ma prima di quest'epilogo così drammatico, come dicevamo, Israele sarà invasa da altri "nemici". "Proclamate questo sui palazzi di Asdod e sui palazzi del paese d'Egitto; dite: 《Adunatevi sui monti di Samaria, osservate quali grandi disordini ci sono in essa e quali oppressioni avvengono al suo interno!》.《Essi non sanno fare ciò che è retto》, dice il Signore (YHWH); 《accumulano nei loro palazzi i frutti della loro violenza e della loro rapina》.《Perciò così dice il Signore, Dio (YHWH): 《Ecco, il nemico è tutt'attorno al paese; egli abbatterà la tua forza e i tuoi palazzi saranno saccheggiati》" (Amos 3:9-11). Ashdod esiste ancora ed è una moderna città costiera di Israele con "palazzi", ovvero grattacieli, lussuosi e confortevoli. Il profeta li assomiglia ai "palazzi" d' "Egitto", cioè degli Stati Uniti e dei loro alleati occidentali. In effetti lo skyline di Ashdod, così come quello di altre città moderne israeliane, è molto simile allo skyline delle grandi città del Nord America. 

La profezia mette in relazione il lusso sfrenato di molti che vivono in quei "palazzi" con la "violenza" e la "rapina" chiassose che si commettono in "Samaria", regione che corrisponde in parte alla Cisgiordania. Le donne che si sollazzanno con le ricchezze ingiustamente percepite vengono chiamate  "vacche di Basan", località situata attualmente sulle "alture del Golan". Non è forse vero che Israele occupa di fatto buona parte di quelle zone, maltrattando le popolazioni locali e appropriandosi con la violenza di ciò che non è suo? "Vendono il giusto per denaro e il povero a causa di un paio di sandali". "Desiderano vedere la polvere sulla testa degli indifesi, violano il diritto degli umili". "Bevono il vino di chi viene multato". 'Opprimono il giusto, accettano regali e danneggiano i poveri in tribunale' (Amos 2:6-8; 5:12). Dovranno rendere conto al loro Dio di tutto questo! Egli promette: "Abbatterò le case d'inverno e le case d'estate; le case d'avorio saranno distrutte e scompariranno i grandi palazzi" (Amos 3:15).

In questo preciso momento storico "il nemico è tutt'attorno al paese", in quanto tutte le nazioni che circondano Israele si stanno coalizzando per stringerla in una "morsa" fatale. Presto gli "invasori" avanzeranno a partire dal nord del Paese, e le sue belle città con i "grandi palazzi" saranno distrutte! Gli abitanti saranno "a bocca asciutta" per la mancanza di cibo e di altri generi di prima necessità. Ci saranno pestilenze e numerosi uccisi in guerra. Ma nemmeno allora molti israeliani riconosceranno le loro colpe e torneranno a Dio (Amos 4:6-11). Si metteranno a ricostruire case che non abiteranno mai (Amos 5:11).
Apro una parentesi per i "nemici" d'Israele che parteciperanno all'invasione. Non crediate che, dal momento che l'Iddio d'Israele lo consentirà, voi riceverete per questo la Sua approvazione! Al contrario, tutti i "nemici" d'Israele saranno a loro volta puniti per aver osato tanto contro il "popolo" ebraico di Dio. La profezia si Amos, che stiamo considerando, inizia proprio con una serie di condanne contro i "nemici" d'Israele. "Damasco" e "Tiro" (ovvero gli "Assiri" di cui prima), "Gaza" (i Palestinesi),  "Edom", "Ammon" e Moab" (la Giordania), che finge di essere "amica" d'Israele, saranno anch'esse distrutte col "fuoco" (Amos 1:3-2:3). 
Purtroppo molti abitanti d'Israele non si rendono conto del pericolo imminente e continuano la loro vita come se nulla fosse. Se ne "stanno ora seduti sull'angolo di un divano o di un letto di Damasco". "Guai a quelli che vivono tranquilli a Sion e fiduciosi sul monte di Samaria!"  "Non si addolorato per la rovina di Giuseppe (o Israele)". Anzi 'si rallegrano di cose da nulla', dedicandosi ai divertimenti effimeri, e confidano stupidamente nella loro capacità di difendersi. Si preoccupano solo dei propri interessi commerciali illeciti (Amos 3:12; 6:1, 5, 13; 8:5,6).

Se abitate in Israele, allontanatevi dalla "zona di pericolo"! Scappate subito dalle popolose città del nord, le prime che saranno saccheggiate, cosi come da Ashdod, un po più sud! "Non cercate Betel, non andate a Ghilgal, non giungete sino a Beer-Sceba; perché Ghilgal andrà certamente in esilio e Betel sarà ridotto a nulla" (Amos 5:5). "Betel" e "Ghilgal" corrispondono all'Israele settentrionale, mentre "Beer-Sceba" al settore meridionale. Lasciate anche Gerusalemme finché potete! Quando gli ultimi "invasori" metteranno piede a Gerusalemme, non ci sarà più tempo per mettersi in salvo. Allora Israele incontrerà il suo Dio. Da che parte sarete voi? Prestate attenzione all'avvertimento profetico che Dio sta facendo risuonare! "Il leone ruggisce, chi non temerà? Il Signore, Dio (YHWH), parla, chi non profetizzerà?" (Amos 3:6-8). "Cercate il bene e non il male, affinché viviate". "Odiate il male, amate il bene" (Amos 5:14,15). 

Grazie a Dio un "rimanente" d'Israele sarà salvato e prenderà parte alla ricostruzione. L'Iddio d'Israele promette: "Io libererò dall'esilio il mio popolo, Israele; essi ricostruiranno le città desolate e le abiteranno; pianteranno vigne e ne berranno il frutto; coltiveranno giardini e ne mangeranno i frutti" (Amos 9:11-14).