lunedì 1 luglio 2019

"Nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà" (Matteo 24:44) - Seconda parte


(Se non lo hai ancora fatto, leggi la prima parte)

Quindi passerà più o meno il tempo che intercorre fra quando una pianta di fico mette le foglie, cioè in primavera, e l'estate, qualche mese appena. Questo ci ricorda anche la parallela profezia di Michea, analizzata in un articolo precedente, che parla del tempo fra la semina e la mietitura del frumento, o fra la mietitura e la maturazione del vino, o ancora fra la raccolta delle olive e la produzione di olio commestibile, qualche mese appunto. Possiamo concludere che entrambe le profezie si riferiscono allo stesso periodo (Michea 6:15). 

Riepilogando, dopo che Palestinesi e alleati limitrofi avranno invaso la nazione senza arrivare a distruggere Gerusalemme, la Turchia si farà avanti e continuerà il "lavoro sporco" dei primi. Eclisserà la potenza israeliana, arrivando ad assediare Gerusalemme. Quello sarà, al più tardi, il momento di fuggire dalla città per mettersi in salvo. Passerà infatti solo qualche mese e infine la raderanno al suolo. In quel frangente apparirà anche nel cielo il "segno", ovvero la prova visibile, che il Messia sarà tornato. 

Ma poco prima dovrà accadere qualche altra cosa. Occorre fare una premessa. La profezia di Daniele dice che Gerusalemme sarà distrutta a "metà" della "settantesima settimana". Abbiamo giustamente capito che si tratta di una "settimana" di "anni", e non di giorni. Ma a quanto corrispondono esattamente questi "anni"? Il calendario ebraico, su cui si basa quella profezia, non è identico a quello occidentale, per il quale un anno corrisponde sempre a 365 giorni. L'anno ebraico può contare un numero di giorni variabile, dipende dal periodo. Mi sono preso la briga di contare 3 anni e mezzo del calendario ebraico a partire dal 4 aprile 2019. Si arriva "42 mesi" dopo, all'incirca al 9 ottobre 2022, e non proprio al 4 ottobre, come avevo pensato. In totale sono circa 1216 giorni. Ma la profezia dice che i "due testimoni" avrebbero profetizzato per "1260" giorni prima della distruzione di Gerusalemme. Come si spiega questa differenza? Evidentemente l'opera di avvertimento di quei "profeti" è iniziata ben prima del 4 aprile. Personalmente è in particolare dal mese di novembre 2018 che sto annunciando questo. Non so gli altri quando hanno iniziato. Tuttavia l'opera sarà finita entro i "1260 giorni" predetti. Nel mio caso dovrebbe finire entro il mese di giugno 2022, qualche mese prima della distruzione di Gerusalemme. 

Cosa avverrà allora? L'Apocalisse spiega che i "due testimoni" saranno uccisi e molti che erano infastiditi dalla loro testimonianza se ne rallegreranno. Ma poi saranno spaventati quando li vedranno salire in cielo! (Apocalisse 11:7-12). Se questo momento coinciderà con il "ritorno" del Signore Gesù che, come abbiamo visto, determinerà ondate di isterismo collettivo,  si spiegano molte cose. Si adempiranno allora anche queste parole: "(il Figlio dell'uomo) manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all'altro dei cieli". "Due saranno al campo: l'uno sarà preso e l'altro lasciato; due donne macineranno al mulino: l'una sarà presa e l'altra lasciata" (Matteo 24:31,40,41). Per dirla di nuovo con le parole dell'Apocalisse, in quel momento la "donna", il popolo ebraico, la "Gerusalemme di sopra", partorirà il suo "figlio maschio" che sarà "rapito vicino a Dio e al suo trono". Ci sarà allora il "suggellamento" di tutti gli "eletti", nel senso che tutti i "santi" ancora sulla terra saranno "rapiti" in cielo, risuscitati, come nel caso dei "due testimoni" uccisi, o tramutati direttamente in corpi spirituali senza dover morire (1 Corinti 15:51,52; 2 Tessalonicesi 4:16,17).

In una parabola Gesù disse che alla "fine" "gli angeli" raccoglieranno il "grano", "i figli del regno" (o "eletti"),  nel "granaio", "nel regno del Padre loro", dove "splenderanno", mentre le "zizzanie", i "figli del maligno", saranno raccolti e destinati alla distruzione (Matteo 13:24-30, 36-43). Una profezia parallela di Daniele indica che, dopo un "tempo di angoscia" senza precedenti, (o "grande tribolazione"),  ci sarà una risurrezione e i "saggi" risplenderanno "come le stelle in eterno" (Daniele 12:1-3). Questo ci fa concludere che, quando il nostro Signore tornerà per giudicare il mondo, per prima cosa risusciterà, o comunque chiamerà a sé, gli "eletti" suoi "coeredi" ancora sulla terra, che riceveranno un corpo spirituale "splendente" (o "glorioso") in cielo. In quanto "primizie" (o "primi frutti") è probabile che questi saranno risuscitati per primi. Ma poi saranno risuscitati anche altri fedeli servitori di Dio del passato, come i profeti e i patriarchi, ovvero i "giusti", oltre a persone "ingiuste", che dovranno essere ancora giudicate. In questo modo saranno giudicati sia i "vivi" che i "morti" (Atti 24:15). 

Solo alcuni saranno risuscitati a breve, quando tornerà Gesù? È lui stesso che non ci lascia dubbi: "L'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce (di Gesù) e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio" (Giovanni 5:28,29). Avete capito bene! Quando il Messia tornerà, prima della distruzione di Gerusalemme, dopo i "santi" addormentati nella morte, risusciterà sulla terra, in carne ed ossa, "tutto quelli che sono nelle tombe", nessuno escluso! Ecco perché disse che "nel giorno del giudizio" anche gli abitanti di "Sodoma e Gomorra", come quelli di "Tiro e Sidone", saranno giudicati. O ancora, che la regina di Saba e i Niniviti del tempo di Giona "compariranno nel giudizio" insieme alla "generazione malvagia" dei suoi giorni (Matteo 10:15; 11:22,24; Luca 11:31,32). Sì, "egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui" (Apocalisse 1:7). 

C'è anche un particolare delle parole di Gesù che indica con una certa precisione quando ciò avverrà. L'espressione "viene l'ora" riferito alla risurrezione coincide con "nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà", "l'ora" che "nessuno sa", e con l' "ora" in cui le nazioni distruggeranno "Babilonia la grande". Pare si riferisca allo stesso breve periodo di tempo, come un'ora. 

Non si conosce il momento esatto in cui Gesù tornerà, ma sarà allora che i morti saranno risuscitati e tutte le nazioni si realizzeranno per distruggere "Babilonia",  l'infedele Israele. Questo avverrà, allorché la Turchia metterà a ferro e fuoco Gerusalemme con il sostegno attivo o la complicità silenziosa di tutte le altre nazioni, e precisamente qualche mese dopo il loro assedio. Mentre le nazioni saranno ancora festeggiando per la fine dell'opera dei "due testimoni", gridando "Pace e sicurezza!", "tre giorni" dopo la loro morte, ovvero pochissimo tempo, il Messia tornerà e risusciterà, nell'ordine, prima i "santi", poi tutti gli altri che per allora saranno morti (2 Tessalonicesi5:3). È interessante notare che di lì a poco, nella stessa "ora", ci saranno alcuni "che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potere regale" per unirsi al resto della "bestia selvaggia" nella distruzione di Gerusalemme (Apocalisse 17:12,13,17). 

Chi saranno costoro? È possibile che saranno presi fra i risuscitati, persone del passato che non avevano mai ricevuto potere politico, ma che lo avranno in quel momento per schierarsi con le nazioni di turno, Turchia in primis, per 'eseguire il disegno di Dio', il Suo giudizio contro l'infedele Israele. Ecco perché l'esercito di "cavalleria" che sommergerà come un fiume in piena Gerusalemme arriverà a contare "duecento milioni" di unità e avrà un "aspetto" ibrido, per non contare gli angeli ribelli materializzati che li accompagneranno! Sarà davvero un'orda demonica spaventosa che sopravvivrà, al più tardi, fino alla "fine del mondo", che ci sarà alcuni anni dopo. 

Dopo la distruzione di Gerusalemme, infatti, il giudizio del Figlio dell'uomo comincerà ad abbattersi sulle nazioni che avranno attaccato Israele, le quali si distruggeranno a vicenda, come sappiamo. La Turchia sconfiggerà Giordania, Arabia e "Assiria". Il "re del mezzogiorno" l'attaccherà, ma sarà travolto a sua volta. Per la fine della "settimana" di "anni" Gerusalemme sarà lentamente ricostruita dagli ebrei fedeli che torneranno in patria. Questo ci fa capire anche che non tutti gli ebrei fedeli faranno parte del regno, dal momento che per allora tutti i "santi" saranno già in cielo. Alcuni sì, insieme a persone di ogni nazione. Ma gli altri ebrei resteranno sulla terra e serviranno come sudditi terreni del regno. Guideranno le persone verso il monte Sion, nella Gerusalemme restaurata, dove Dio sarà il suo "re glorioso" per sempre. Dopo la "restaurazione" di Gerusalemme, ma "prima che venga il grande e terribile giorno del Signore (YHWH)", ad Armaghedon, Gioele aggiunge che Dio spargerà il Suo Spirito "su ogni persona", così molti profetizzeranno. Poiché i "due testimoni" non ci saranno più sulla terra, ci sarà bisogno di altri che continuino la loro opera profetica. Di lì a poco tutte le nazioni nemiche del popolo di Dio saliranno di nuovo contro Gerusalemme. Saranno radunate nella "valle di Giosafat" per essere giudicate e punite. Ci sarà bisogno di dare incoraggiamento! 

Si verificheranno altri "fenomeni celesti", in quanto i "capi" di questo mondo non avranno la benché minima idea di ciò che li attenderà e non sapranno offrire la vitale protezione di cui le persone avranno bisogno. Questa volta Dio stesso, e con l'aiuto del Messia che tornerà vittorioso con tutti i "santi", eseguirà il giudizio su tutti i nemici del Suo regno. Ma anche allora ci saranno dei superstiti. "Chiunque invocherà il nome del Signore (YHWH) sarà salvato; poiché sul monte Sion e a Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto il Signore (YHWH), così pure fra i superstiti che il Signore (YHWH) chiamerà" (Gioele 2:32). La "grande folla" composta di persone di tutte le nazioni, sopravvissuta alla "grande tribolazione", che avrà perseverato fino alla fine, acclamando il "re glorioso" e il "re" costituito Gesù Cristo, sarà salvata. Si noti che la "salvezza" non si troverà solo a Gerusalemme, dove Dio difenderà personalmente il Suo popolo radunato, ma anche altrove, "fra i superstiti" che Dio chiamerà da tutto il mondo. Persone di ogni nazione "usciranno spaventate dai loro ripari, verranno tremanti al Signore (YHWH), nostro Dio, e avranno timore di te" (Michea 7:17).
Che dire di voi? Sapere che Gesù tornerà molto prima di quando pensavamo vi fa sentire l'urgenza dei tempi? Se non lo avete ancora fatto, tornate ora a Dio! Potrebbe "chiamarvi" a far parte del Suo regno. Distrutta Gerusalemme, non si ripresenterà più l'occasione. O forse Lui desidera che siate semplicemente sudditi del Suo regno e che siate trovati "giusti" quando il re costituto e già regnante tornerà a dare le sentenze di vita o di condanna. Pensate alla gioia che potete avere presto riabbracciando i vostri cari che non ci sono più! Se abitate a Gerusalemme, cosa aspettate ad andarvene? Ricordate di fuggire ai monti vicino appena vedrete la città assediata dalla Turchia e dai suoi alleati. Dopo qualche mese potreste restare in trappola! Se avete fede in Dio, invitate anche altri a confidare in Lui. Se non siete fra i "santi", potrete ugualmente avere un posto speciale nel proposito di Dio, collaborando per la restaurazione di Gerusalemme, diffondendo gli avvertimenti sui giudizi di Dio e incoraggiando altri. 

Quando il Messia (o lo "sposo" apparso il 4 aprile) tornerà, la "porta" dell' "arca" spirituale, o del "banchetto nuziale", sarà definitivamente "chiusa"! Solo chi sarà giudicato "meritevole" potrà godere della protezione di Dio e delle Sue benedizioni, sia in cielo, unendosi al Signore e agli altri coeredi, che in terra, apprezzando, per esempio, la compagnia dei risuscitati. 
Entrate subito nell' "arca" e restateci finché Dio non finirà di eseguire tutti i Suoi giudizi! Aiutate i vostri amici e conoscenti ad entrarci con voi, avvalendosi di tutti i provvedimenti spirituali di Dio per la loro salvezza, soprattutto cibandosi alla "mensa" dei "servi fedeli e prudenti". Approfittatene ora! Non li avrete ancora con voi per molto. 

Non sappiamo il momento preciso in cui Gesù verrà. Ma, nel Suo immenso amore, Dio ci ha dato delle "indicazioni" utili. Facciamone tesoro! Ascoltate l'avvertimento del nostro "re", Signore e Pastore: "Perciò anche voi siate pronti, perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà" (Matteo 24:44).

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