Negli ultimi giorni alcuni hanno espresso idee diverse in relazione all'adempimento delle profezie che vi ho illustrato. Come ho sempre detto, rispetto le idee di chiunque, a maggior ragione di chi condivide la nostra fede. Non siamo tutti uguali e possiamo pensarla diversamente su molte cose. Come ai tempi di Gesù, anche oggi c'è chi ha bisogno di prove concrete per poter credere e chi crede per fede, senza aver bisogno di alcuna prova diretta, o chi ha ricevuto una "rivelazione" che non ha bisogno di ulteriori dimostrazioni. Come disse l'apostolo Paolo, ogni cristiano sta in piedi grazie alla fede che Dio gli concede e non spetta certo a noi giudicare la fede degli altri. Quello che possiamo fare (e dobbiamo fare) è invece cercare di incoraggiare i nostri fratelli e sorelle nella loro fede. Sempre l'apostolo Paolo disse: "Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole" (2 Tessalonicesi 4:18).
Sarà ora utile esaminare il contesto di quel versetto. A quali "parole" si riferiva Paolo? Nei versetti immediatamente precedenti stava parlando della risurrezione dei "morti in Cristo", ovvero dei "santi" morti prima del suo "ritorno" avendo la speranza di essere risuscitati con un corpo simile al suo, glorioso in cielo. Paolo dice che questi saranno risuscitati quando Gesù tornerà. Subito dopo i "santi" ancora in vita sulla terra al suo "ritorno" saranno "rapiti" in cielo per stare insieme con gli altri "santi" e con Gesù. Diversamente da come avevo dichiarato, quindi, i primi "santi" non sono stati già risuscitati in cielo, ma lo saranno al "ritorno" di Gesù. Questo è in armonia con altri versetti.
Gesù disse che "l'ora viene in cui TUTTI quelli che sono nelle tombe" saranno risuscitati (Giovanni 5:28). L' "ora" di cui parlò è il momento in cui tornerà per giudicare il mondo in modo definitivo. Da notare che ALLORA, non prima, TUTTI saranno risuscitati, compresi i "santi". Ci sarà una resurrezione sulla terra,ma anche una in cielo. In un'altra occasione Gesù disse agli apostoli fedeli: "Quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, anche voi che mi avete seguito sarete seduti su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele" (Matteo 19:8). Qui Gesù promise che gli apostoli sarebbero stati risuscitati in cielo quando lui si sarebbe "seduto sul trono della sua gloria". Quando sarebbe avvenuto questo? Più avanti disse: "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. E tutte le genti saranno riunite davanti a lui" (Matteo 25:31,32).
Quindi Gesù sederà per così dire sul suo "trono glorioso" (o "trono di gloria") quando tornerà per giudicare il mondo e separare i giusti dai malvagi. In quel momento gli apostoli e gli altri "santi" saranno risuscitati per primi in cielo. Parlando ai "santi" dei suoi giorni l'apostolo Paolo disse pure che tutti sarebbero stati "trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba" (1 Corinzi 15:51,52). Qui sta descrivendo lo stesso momento in cui Gesù tornerà "con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio", descritto nella lettera ai Tessalonicesi (2 Tessalonicesi 4:16). Allora "la tromba squillerà, e i (santi) morti risusciteranno incorruttibili", cioè ricevendo un glorioso corpo spirituale. Anche gli altri "santi" che saranno vivi in quel momento saranno "trasformati", ricevendo lo stesso corpo glorioso, ma senza dover gustare la morte. Ecco perché disse: "non tutti moriremo, ma tutti saremo trasformati". I "santi" che sopravvivranno fino ad allora, come dicevamo, saranno "rapiti" in cielo senza dover morire.
Anche qui ci sono delle idee diverse sul periodo in cui questo avverrà. Secondo la "rivelazione" che ho avuto, accadrà fra circa tre anni. Voi potreste pensarla diversamente. Ma un cosa è certa, ed è questa speranza che ci unisce, indipendentemente dalle differenze:che la "resurrezione" dei "santi" ci sarà e che quelli ancora in vita al "ritorno" del nostro Signore Gesù saranno "rapiti" per regnare con lui e con gli altri "santi" già risuscitati. Queste parole, come disse Paolo, dovrebbero servirci per consolarci gli uni gli altri. Paolo aveva fatto questa premessa: "Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono (nella morte), affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza" (2 Tessalonicesi 4:13).
Sì, grazie a Gesù, che è stato risuscitato dai morti, anche "tutti quelli che sono nelle tombe" saranno risuscitati, in primis i "santi" e poi tutti gli altri. Non dobbiamo essere tristi come quelli che non hanno speranza. Noi la speranza ce l'abbiamo! E se aspirate a far parte del regno celeste, sappiate che potrete essere "rapiti" in cielo quando Gesu tornerà! Non sono queste "parole" incoraggianti che ci spingono a perseverare nella fede che abbiamo individualmente ricevuto? Perciò, anziché concentrarci sulle idee diverse che possiamo avere, concentriamoci sulla nostra comune speranza!
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